29 aprile, 2010

Anniversario










Questa poesia nel giorno del nostro anniversario la dedico a mia moglie che mi sopporta e capisce da tantissimi anni.






Volaravo esse bravo cò le parole
cussì bravo de dite duto, cò solo diese o undese al massimo,
perchè cò ciacolo mundi e ne meto in fila massa
me resta al tempo pè pensà, pè riflete e spasemame!
'lora, pesandole, me vien de tase.

Se saravo bravo cò le parole
e rivaravo dite duto cò diese o undese al massimo
te le diravo in fuga, tratignindo al respiro!
Co la fuga de cu che no pol spetà,
comò se dovesso partì e no volesso 'ndà.

Volaravo esse bravo cò le parole
cussì bravo de dite duto co solo diese o undese de ele
e tu, tu le ricordaravi dute, a una a una,
quele diese o undese parole al massimo!

28 aprile, 2010

A proposito di extracomunitari


Facendo surfing sul web mi sono imbattuto in una conversazione in veneto che porta a riconsiderare la figura di S.Marco e sul fatto che sia la bandiera dei separatisti e leghisti veneti.

La riporto, adattandola, in gradese perchè mi viene meglio:

Ta sintio de S.Marco al gera un clandestin!
Cioè? Un extracomunitario?”
“Zà.”
“E no ’l aveva la citadinansa?”
“Ma figurete!”
“E de noltri, comò el zé rivao?”
“Uh, i soliti manegi..sarà stagia la Caritas… i varà catao un lavoreto de comodo, in basilica, a Aquileia…”
“‘Sti strunsi…fossa per ili, duti a casa nostra li portarave i foresti… e dopo?”
“Eh, ma dopo i lo ha cassao via, l'ha dovesto tornà dai sovi…”
“In Africa?”
“In Egito.”
“Ostia, per fortuna… ma comò zé che al zé tornào qua denovo?”
“Eh, figurete… i sé come i surzi, i se imbusa perduto!
I l’ha sconto dentro ‘na sesta de carne de porco.
I doganieri no i ha vardao ben e cussì, eccolo, al zé tornào qua da noltri!”
“So amia! E noltri li mantinimo duti, a la fin fine!”
“Za! E noltri paghemo!”
“E i lo venera, 'desso, quasi che al fossa un santo!”
“Eco, comò no ne fossa de nostri, de cantai messa sui altari!”
“Zà! Poveri i nostri, che i ze sempre tignui indrio, intanto che ‘sti foresti i va vanti…”

26 aprile, 2010

Gli Usi Civici e La Magnifica Comunità di Grado


Ricevo e volentieri pubblico una lettera di Giovanni Mattiussi segretario della Magnifica Comunità di Grado che spiega con abbondanza di riferimenti storici le ragioni del ricorso contro l'alienazione degli usi civici nella zona del Parco delle Rose.

Abbiamo posto fine ad indebite ingerenze esterne infiltratesi all' interno della “Magnifica Comunità di Grado”, causa di pesanti condizionamenti e di insanabili fratture.
Già sfociate in un ricorso sparato, a nostro avviso con finalità di disturbo e senza alcuna reale prova storico-giuridica in mano, avverso il decreto commissariale sul' inesistenza dell'uso civico sul Parco delle Rose, spiaggia e retrospiaggia.

Per fermare la lottizzazione del Parco travestita da “Polo Termale”, abbiamo incaricato l'avv. Franco Piceni del Foro di Gorizia di presentare a nostra volta un ricorso.

Centrato su documenti storico-giuridici scavati negli Archivi di Stato di Venezia, Trieste, Udine e Gorizia, nonchè su fonti bibliografiche italiane e straniere.

Un lavoro sistematico ed in profondità di cui il Comune non si è mai fatto carico e pertanto ignora che il titolo comprovante l'esistenza del diritto di uso civico in capo ai “Graesani”, non è la Ducale Francesco Foscari 15 dicembre 1439, come erroneamente sostenuto nel Bando commissariale n° 820/69,
bensì la Sentenza delle Rason Vecchie del Consiglio dei Dieci del 14 ottobre 1452, che ha revocato la predetta Ducale e fissato la linea di confine dei “Omeni e Comunità di Grao” rispetto ai “detti di Maran”lungo il “Natison et oltre i Montoni verso Grao et verso il calar del sole, quanto per le Acque, Canali, Paludi et Pescagioni”.

Corrispondente, salvo trascurabili modifiche, ai confini comunali odierni.

Determinante ai fini del ricorso, è la planimetria allegata alla sentenza del 1452 comprovante la titolarità dei “Graesani” anche sui Lidi ovvero sul Litorale: attuale Parco delle Rose e retrospiaggia inclusi.

Titolarità accertata e ribadita nel “Sommarione” vale a dire nel Catasto Napoleonico del 1811 e nell' Estimo catastale della “Comune” di Grado, intesa come Comunità e non come Comune di Grado,del 20 ottobre 1822.

Senza contare che a seguito di un ricorso del Comune di Marano, il Tribunale di Udine in data 29 agosto 1889, ha dichiarato che la Sentenza delle Rason Vecchie unitamente al Decreto 24/7/1831 del Governo austriaco, “sono egualmente a considerarsi come documenti atti a far prova in giudizio secondo la pratica giurisprudenza”.

Dunque il 28 maggio prossimo, data della prima udienza, il Sindaco non si illuda di venire a fare una passeggiata.

Troverà invece pane per i suoi denti, come lo ha trovato l' Amministrazione comunale che, a cavallo tra gli anni 60/70, deliberò un insediamento urbano sul Banco d'Orio, tuttora gravato da uso civico.

Occorre però dire che l' Amministrazione di allora non si sarebbe mai sognata di piazzare un albergo nel Parco e tanto meno di aprire un buco da 28 milioni di Euro ai danni della finanza pubblica.

Ed essendo tutto sommato molto più vicina ai cittadini dell' attuale Amministrazione, fece marcia indietro cosa che la Giunta Olivotto non intende fare.

Di conseguenza è sempre più isolata dalla gente e la sua credibilità, anche per effetto di impensabili lottizzazioni pari a centinaia di migliaia di mq, è, a nostro giudizio, di molto inferiore a quella di una normale agenzia immobiliare.

Aggiungiamo che la battaglia di civiltà intrapresa in solitario dalla “Magnifica Comunità di Grado” per la salvaguardia del Parco delle Rose, sta incontrando crescenti convergenze.

Ad iniziare da quella espressa sulla cronaca dd. 13 marzo scorso dalla maggior parte degli albergatori, vivamente allarmati dal ventilato albergo a cinque stelle nel bel mezzo del Parco con oltre 500 posti macchine in sotterraneo.

L' idea fissa dei parcheggi sotterranei e la follia di cementificare l'ultimo polmone verde, in nome di un “Polo Termale” tuttora secretato in perfetto stile Afghano, sta indignando la gente.

Lo testimoniano, tra l'altro, i ripetuti richiami al buon senso rivolti da autorevoli esponenti politici e culturali al Partito Democratico presente in Giunta.

Per meglio rispondere a questa sfida, la “Magnifica Comunità di Grado”, ha confermato Manlio Grigolon alla presidenza e rinnovato il Consiglio direttivo come segue: Dario Raugna, Emanuela Contin, Pierangelo Bruni, Marinella Albertin, Gianmario Dovier, Franco Degrassi e Giovanni Mattiussi in veste di segretario.
Inoltre chiede direttamente alla gente che ci segue con crescente simpatia e solidarietà una colletta per contribuire alle spese giudiziarie.
Grado, 26 aprile 2010
il Segretario (Giovanni Mattiussi)

25 aprile, 2010

Keywords


Una delle cose che un blogger controlla con maggior assiduità nei post che pubblica sono le Keyword, le parole cioè che i lettori digitano nei motori di ricerca per arrivare a siti di loro interesse.

Un uso intelligente delle parole chiave può portare ad un sostanziale aumento di traffico sul blog e quindi vanno usate con accortezza.

A me è capitato di usare qualche volta delle parole moderatamente sconvenienti in particolar modo "cazzo".

Non l'avessi mai fatto è da un mese che controllo su google le parole più usate dai lettori per arrivare al blog e con grande sorpresa Cazzo è in testa alla classifica con distacco, non solo è accompagnato da aggettivi dei più fantasiosi, ne ho preso nota di qualcuno:

Testa di.., foto di..,pesce del..,..grosso,..di mare,...del cavallo, vogliadi.., ..lungo, avere il .. in aria, ..tuoi, ...esaurito, pasta del .., ...alle Terme, architettura del.., super.., .. a chiocciola, ... venoso.

Mi vien da pensare che cerchino un sito del ..!

24 aprile, 2010

Tullio Svettini - I Progeti



Tullio Svettini interpreta nel 1987 - I Progeti - di Pietro Marchesan "Canaro"
Grado Teatro è il suo progetto il suo modo di essere attore ed interprete del piccolo mondo gradese.

23 aprile, 2010

Il Trampolino


Luciano Cicogna da Johannesburg continua a rimuginare sulla questione della ricostruzione del trampolino fronte spiaggia nuova, e lo fa con grande piglio tecnico (è ingegnere esperto in centrali) ma in graisan.

Lui chiede pareri, io non voglio essere pessimista ma effettivamente le cose sono messe abbastanza in maniera complicata, dunque mi limito a pubblicare il suo pensiero e a ricordare il vecchio trampolino (vedi il link) e sperare che chi di dovere intervenga.

E' seguio l'argomento del trampulin e idealmente son d'acordo che 'l vegna ricostruio per i tanti motivi sostignui de tanta zente.
 
Quel che me preocupa xe' l'aspeto tecnico e legislativo.
 
Per al tecnico bisogna considera' l'altesa de l'acqua como' dato de partensa, ne l'area che 'l gera se vien sempre munindo e quindo bisognarava stabili' la' che xe' de falo tinindo conto de un inalsamento medio del fondo, dopo se pol sempre draga' disemo, e va previsto, una distansa de nuada ragionevole (massimo tresento metri) e vemo catao le coordinate. L'altessa minima co' la bassa marea podarave cussi' esse un 4m.
Per ve' una bona durabilita' e manutension minima co 'l saslo e maree, deve esse una strutura masicia e mescole moderne de cemento va ben.
 
Per al legislativo de quii ani a ogi xe' cambiao bastansa per l'aspeto de la sicuressa anche se no creo che sia una lege specifica per queste struture, bastansa rare in Italia e in giro in general. Se como creo manca, se tratarave de fa una analisi rischi dedicagia, garghe punto:
a) nuada, distansa del penelo, bagnin, barche a motor no xe' ben, ecc.
b) altessa del trampolin, co' 4m de acqua una tola elastica bassa 'ndarave sempre ben, per le piataforme alte no saravo no son esperto, ma creo no piu' de 3-4m. Ovvero un dovarave calcola per un tufo de impirada quanto se va drento in acqua al massimo co' una certa velocita'.
c) acessibilita' a la piataforma, cussa se le scalete le 'ndarave 'ncora ben incuo, forsi servirave anche impedi' che un se fassa mal sul spigolo del bordo.
d) controlo, de un bagnin fisso no creo che se scampa.
e) navigabilita', demanio, creo i sia superabili facilmente
 
Invesse per l'estetica, inserimento paesagistico, utilizassion se podarave fa bele robe, ma prima 'ndarave visto ben la lege.
 
T'ha' garghe opinion, pensiero o semplicemente tu crii (como me al 90%) che no ssia nissuma posibilitae de velo indrio?
 
Ciao
Luciano

22 aprile, 2010

Compact Living- Città Verticali sull'Acqua


Il futuro costringerà ad adeguare gli spazi del vivere quotidiano alle logiche di funzionalità condizionate dai processi economici, produttivi e sociali in atto, seguendo ed indirizzando l’evoluzione del modo di vivere.

Ecco allora, per una società urbana complessa e ricca di individualità, in cui emergono culture e modi di vivere sempre più differenziati, gli obiettivi da perseguire sono quelli di trasformare la cultura abitativa; proprio perché riuscire a dotare le ‘nuove categorie’ di alloggi adeguati ed economici, con spazi confortevoli e con una identità architettonica, è uno degli aspetti più complessi della città contemporanea.

Per questa nuova città ecco pronto il concetto di Compact Living dove le sperimentazioni in atto indicano i concetti di flessibilità ed adattabilità all' evoluzione dello spazio abitativo, concentrando i concetti in una un’architettura "modulare verticale" che sia allo stesso tempo sostenibile e innovativa.

Questo è evidente nella composizione contemporanea del nuovo alloggio, che individua il passaggio dalla “macchina per abitare” alla “macchina per vivere”, in cui il ‘piano libero’ si trasforma in ‘pianta flessibile’.

Allora tutti al Mare in città verticali.

UPDATE:
Il commento di Alien (girare la foto e riconoscere Grado) è così stimolante che provo subito a farlo.
Ecco il risultato: forte! Siamo noi.

20 aprile, 2010

Festa Democratica a Grado


Ora non è più derogabile:
A Grado la Lega ha definito il suo segretario sezionale, il Pdl ha nominato il suo direttivo, ora tocca al PD.

Il popolo del Pd chiede un partito improntato al sistema Lega Nord, possibilmente con più figa.
La base si mobilita e gli organizzatori della defunta Festa de l'Unità cercano di venire incontro alle rinnovate tendenze politiche:

"Non ci limiteremo ad assumere una struttura federale radicata nel territorio, distribuire fucili agli elettori e stracciare le bandiere, abbiamo in mente molto di più"
, afferma un esponente dell'ufficio politico mentre palpa da dietro una militante.

Fonti anonime mi hanno fatto pervenire un'anteprima di quello che potrebbe essere il programma della prossima Festa Democratica di Grado:

Venerdì 21 maggio
Ore 18 - Dibattito: Multiculturalismo e integrazione: Colmare i vuoti della Gradese calcio con giocatori bangladesh?
Ore 20,30 - Gara di Rutti
Seguirà concerto dei Felini 69!

Sabato 22 maggio
Ore 18 - Dibattito: Federalismo fiscale e erezioni durature: siamo sicuri che siano elementi che non hanno niente a che fare con il Pd?
Ore 20,30 - Performance fetish softcore di Nevis e Lap Dance Contest col Nano Curie.
Seguirà concerto dei Culi Molli.


Chioschi aperti tutti i giorni, consumazione solo dopo aver effettuato votazione per alzata di mano all' unanimità, possibilità di asporto per chi volesse contribuire con il solo appoggio esterno.

Partecipate numerosi.

19 aprile, 2010

Modi di Dire


Qualche volta mi capita di infastidirmi dai modi di dire usati dai media.

Però, ora che ci penso, da queste cazzate sono sempre infastidito quando mi sveglio.
Che quando mi sveglio,la mattina presto, ho una mezz'oretta in cui se mi stai vicino e ti tocco, ti avveleno.

Poi passa eh, poi, torno moderatamente civile, smetto di sfanculeggiare contro tutto e tutti.

Dicevo: i modi di dire.

Ma dico io: ma possibile che tutte le volte che fa un po' di freddo oltre la media, devo sempre sentire che l'Italia è nella morsa del gelo?
Ma quale "morsa del gelo"? Fa freddo. Punto.

Quando nevica a nord e non a sud, che l'Italia è divisa in due?
Ma "divisa" dove? Mica c'è un muro, anche se qualcuno lo vorrebbe.
Non c'è un muro.
C'è la neve, che notoriamente, ti fa sbandare in macchina, ti fa scivolare quando cammini, ma non divide un bel niente.

Poi simpatico filibustiere, per definire qualcuno un po' bastardo con le donne?
Non sarebbe sufficiente "stronzo"?

E splendido sessantenne? (questo sono io) Una volta era "uno che porta bene la sua età", ora è "splendido".
Splendido è un termine impegnativo, non è che se ne può abusare.(fatelo,fatelo)

E inguaribile ottimista? Fino a prova contraria di inguaribile, fino ad oggi, c'è solo il cancro. e sempre più spesso, neanche lui, ora poi Berlusconi che ha promesso di sconfiggerlo in tre anni e io gli credo!.

Dunque perchè usare tutti sti luoghi comuni per dire infondo solo delle banalità passate per grandi avvenimenti.

18 aprile, 2010

Il Bla Bla Bla




Sarà duto un ciacoleo, ma ze bellissima Gravo

17 aprile, 2010

Pericle-Lezione di Democrazia


In una situazione di scollamento totale tra Istituzione Comune e i cittadini secondo me è utile rileggere la lettera di Pericle agli Ateniesi per rendersi conto di quello che dovrebbe essere l'esercizio democratico:
Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.

Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue
questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.

16 aprile, 2010

14 aprile, 2010

Foto dal basso!


Strana situazione a Grado, delibere di Giunta scritte applicate e il giorno dopo smentite.

Parcheggi dipinti di tutti i colori dell'arcobaleno, di mattina gialli poi marrone infine celeste.

Là paghi doppio, ma se sei della Colmata paghi metà, ma se vieni dalla Schiusa o tiri fuori il passaporto o ti espello, non parliamo di Valle Goppion sei un marziano.

Oggi tutti hanno scherzato non è successo nulla non occorre fare proteste o manifestazioni di raccolta delle firme tutto è tranquillo abbiamo capito male o forse è colpa del giornalista che ha capito male.

C'è di che stare tranquilli, le scelte del nostro futuro sono in buone mani.

Si continua a deliberare e a far baruffa in segreto (di Pulcinella) non si condivide con il cittadino nulla se non l'arroganza di dipendenti (dirigenti) comunali che si rifiutano di ricevere gli amministrati perchè troppo impegnati.

In questo clima sereno vengono fatte scelte epocali capaci di cambiare il futuro del nostro paese.

Siamo in buone mani ci dicono (loro), io farei una foto dal basso per controllare che faccia hanno.

13 aprile, 2010

Aria Fresca in GIT


Alla fine il buon senso, la sensibilità e la collaudata capacità gestionale del nuovo Presidente della GIT hanno prevalso.

Marino Degrassi, il nuovo presidente GIT, ha finalmente tolto i tornelli che facevano somigliare l'entrata della spiaggia nuova ad una fabbrica, con badge spersonalizzanti e nessun umano a cui rivolgersi per una qualsiasi bisogna.

Il cliente, pagante non dimentichiamolo, torna ad aver ragione e troverà all'ingresso persone fisiche che controlleranno gli ingressi ma anche a disposizione per spiegazioni e consigli.

Era dal 2006 che sti cosi convogliavano, rallentandolo, il traffico d'ingresso alla spiaggia, era ora di finirla e tornare alla normalità del passato.

Tra le altre cose ripristinate il nuovo presidente ha annunciato che, nell’area del Giardino del Gazebo, torneranno gli incontri con i libri e gli autori e nuovi appuntamenti culturali.

L’area sarà attrezzata anche per ospitare una zona esclusiva di lettura, conversazione e informazione (si torna un po’ come un tempo, quando esisteva la “Sala di lettura”, magari all’interno del Circolo degli Ospiti).

A disposizione ci saranno quotidiani locali, nazionali e stranieri. L’area, del tutto libera, sarà usufruibile ogni giorno, con tavoli e poltroncine.

Non grandi cose, semplice buon senso per venire incontro alle esigenze degli ospiti.

Aria fresca in GIT.

12 aprile, 2010

Le origini celtiche e diventare leghista



UPDATE: Ho trovato tra le vecchie cose un'immagine di un avo celtico (somigliante no?)

Il nostro dialetto, di origini paleovenete, potrebbe essere il ceppo madre di tutti i dialetti veneti della costa.
Spinto dalle recenti performance dei rappresentanti politici friulani e della presunta superiorità del friulano, ho fatto una ricerca sulle origini del dialetto gradese e mi sono imbattuto su una delle possibili origini del mio cognome che è antichissimo: Lugnan
Certa l'origine aquileiese con i Lugnani trasmigrati poi anche a Venezia con le prime famiglie commerciali, testimoniata l'origine gradese dei Lugnan dagli archivi parrocchiali, ho fatto un ulteriore passo indietro ancora con una possibile origine celtica.

Lugnan deriverebbe da Lughnasad, festa celtica del 1° agosto.

Vediamo le tracce e le origini di questo popolo misterioso:
i Celti,fanno la loro prima comparsa nel V secolo avanti Cristo.
Avevano costumi semplici, vivevano in povere capanne ed erano dediti all'agricoltura.(casoneri).
Quest'ultima era esercitata su terre comuni, che erano disboscate per coltivare generalmente il frumento. (socialisti)
L'attività agraria bastava per il fabbisogno del villaggio e pertanto chiariva i limiti di una società caratterizzata dal separatismo e circoscritta nel piccolo mondo delle tribù. (graisani)
I celti erano certamente buoni soldati, ma non erano altrettanto abili nell'organizzare l'attività politica. (siamo noi)
Non riuscirono a esprimere stabili istituzioni accentrate, ma furono sempre tenacemente isolati nei particolarismi tribali. (le somiglianze sono evidenti).

La presenza in Regione è certa, importanti centri celtici furono Iulium Carnicum (Zuglio) ed Aquileia, la cui prosperità economica testimonia la collaborazione fra l’elemento romano e quello indigeno, veneto e celtico e Trieste, città dal nome forse celtico, forse veneto, cui si attribuisce il significato di “mercato”, era un punto d’incontro e di scambi fra gli uni e gli altri.

L'aspetto sacro e religioso dei loro costumi era curato dai Druidi rappresentanti in terra degli dei e delle stagioni celtiche, una sapienza legata alle foreste ed alle forze della natura.
I templi dei druidi erano all’aperto, tutto era legato alla natura, alle foreste in particolare. (metti la Laguna e siamo a posto)
Tutto questo, fatte le somme delle tracce raccolte, mi identifica perfettamente e mi riporta al presente con il sangue celtico in ebollizione e a riflessioni sull'importanza degli avi e ai loro costumi.

Druidi e ampolle. Il grande fiume che rigenera. La Dea Sole.

Dovendo partecipare ad un movimento politico , non ho scelta ho ricostruito la mia storia cercando nelle sue pieghe il filo dell' identità e ho trovato la simbologia, un apparato di miti.

Non c'è gara con i friulani:

Sono Celtico!. W la Lega!

10 aprile, 2010

Il PatchWorking di Lorenzo Boemo




Il nostro artista Lorenzo Boemo tra le altre forme d'arte che esercita si cimenta anche nella specialità di patchworking e presenta con altri una serie di suoi lavori alla mostra organizzata dal gruppo QUILTANDO- ENDAS di Trieste, presso la base nautica della Lega Navale (palazzina nuova) di Trieste - Molo Fratelli Bandiera dal 17 al 25 aprile.

Il patchwork (tradotto significa "lavoro con le pezze") è un manufatto che consiste nell'unione, tramite cucitura, di diverse parti di tessuto, generalmente ma non esclusivamente di cotone, al fine di ottenere un oggetto per la persona o la casa, con motivi geometrici o meno.

È una tecnica molto usata per realizzare dei quilt, che sono trapunte.

A fianco la locandina della mostra e l'immagine di un grande quilt del nostro artista gradese.

09 aprile, 2010

Il Pollo Termale


Si fa un gran parlare a Grado del costruendo Polo Termale e visto che occorre come il pane do per scontato che si faccia.

Vediamo però a chi è destinato il nuovo impianto.

Il soggetto di riferimento sarà denominato Pollo Termale.

Eh si! costruito il cogolo bisogna dedicarsi alla strategia che porti il pollo all'interno del golin per sfruttarlo a dovere.

Vediamo strategie e tecniche di trattamento proposti al soggetto:

Le strategie mediatiche per rintracciare nell'universo mondo i nostri polli sono note e collaudate:
si propongono (per i maschi) avvenenti signorine denominate ad arte massaggiatrici che si occuperanno per tutto il trattamento del nostro soggetto- ovviamente per il sesso opposto vale esattamente lo stesso a ruoli invertiti-.

L'ambiente proposto deve essere quanto di più simile ad un paradiso terrestre o marino a seconda della bisogna, con fumi, profumi e veli svolazzanti.

Il Centro. Guai a definirlo Terme , che volgarità, ma Centro per la ricerca della bellezza e dell'armonia psicofisica,
i vari lavaggi o bagni saranno lavacri sensoriali per il raggiungimento del nirvana.

La grande vasca della piscina conterrà esclusivamente acqua calda salsobromoiodica (non so bene che significhi ma fa fino)

I grandi box per i bagni turchi oltre al vapore saranno dotati di profumi adatti per l'aroma terapia e, a richiesta, di un turco in carne ed ossa.

La doccia di acqua fredda che segue il bagno di vapore sarà come quella di casa ma con tantissime lucine colorate e per aumentare l'effetto freddo un bagnino/a ogni tanto farà vedere quanto costa fino a quel momento il trattamento in corso.

I massaggi che seguono sono proposti con vari materiali tra cui le alghe putrefatte, solo nel periodo di luglio/agosto se la Laguna fornisce la materia prima, oppure massaggi con pietre che gentili hostess tireranno, in alternativa massaggio con bastoni maneggiati da robusti ma aitanti bagnini.

Per la pulizia del corpo e la depilazione è prevista la ceretta integrale (si! proprio da per tutto) con l'esfoliazione a base di guano di corcalina, in alternativa meduse urticanti vive o fango infuocato (di Palù originale).

La botta finale al cliente ormai completamente tostato gliela darà il conto che bontà nostra potrà essere saldato anche in comode rate mensili per il resto della vita.
Pensate che rischio per l'amministrazione - e se il cliente muore? Nessuna paura si sono i discendenti.

Queste le prospettive per il nostro pollo termale.

Per il nostro Pollo Termale quanto di meglio ci sia sul mercato.
Per i polli locali, sono già caduti nel cogolo approvando il progetto senza una seria disanima di costi/benefici, oltre che per le persone, anche per l'ambiente!

07 aprile, 2010

Meduse di Primavera



Il mio indicatore per l'arrivo della primavera sono le meduse della specie Aurelia Aurita che si fanno regolarmente vedere in grandi banchi in Golfo di Trieste quando la temperatura dell'acqua del mare comincia a salire.

Nelle foto di stamattina un bel "ciapo" di meduse di buon auspicio per l'inizio primavera e l'arrivo del caldo.

06 aprile, 2010

Libretto Canzoni del Festival 2010




Come ogni anno Il Circolo Jazz si preoccupa che tutti gli appassionati delle canzoni gradesi, belli o brutti vicini o lontani, siano serviti di barba e capelli e dopo la trasmissione via Web del Festival in Diretta ecco il libretto con immagini e parole delle canzoni protagoniste del 2010.

Per chi avesse difficoltà a scaricarlo clicchi QUI sopra eeeee. ooplà il gioco è fatto!

05 aprile, 2010

«Si tuteli almeno il parco delle Rose nella spartizione in corso a Grado»



Passano gli anni, diversi gli attori sulla scena del nostro Paese, non cambia il dramma.
Un grido di dolore lanciato nel 2004 da un "graisan" mi trova in perfetta condivisione oggi che ci ritroviamo di fronte gli stessi appetiti.
Il video del 1960 per ricordare il Parco quando era proprio delle Rose:

«Si tuteli almeno il parco delle Rose nella spartizione in corso a Grado» il Piccolo — 07 novembre 2004

«Diviserunt sibi vestimenta mea».
In questo versetto del Salmo XXI,19 si allude alle vesti di Gesù che furono sorteggiate fra i soldati ai piedi della Croce. Nell’uso comune sta ad indicare le spogliazioni di cui la gente generalmente è vittima. Nella gestione della cosa pubblica, l’aspirazione di quanti si propongono ai vertici delle istituzioni è quella di trarre benefici dall’uso delle risorse patrimoniali della comunità. Però, essendo sempre più numerosi i concorrenti in questa attività agonistica, ecco fiorire sulle ceneri di un solo ente tanti cespugli che producono frutti di facile raccolta. Qualcuno li chiama prebende, altri li definiscono dividendi. Ecco perché dallo smantellamento dell’Aacs di Grado sono nate le più svariate entità: la Git, l’Itur, l’Aiat, la gestione spiaggia, il Palacongressi, le Terme, il Parco acquatico e quantaltro, tanto per usare un termine attualmente in voga. Per ogni etichetta, naturalmente, occorre un consiglio d’amministrazione con relativo presidente, vice, segretario e direttore senza contare i provibiri ed i revisori dei conti. Tutti con congrui compensi, senza parlare del presenzialismo e del protagonismo.Frattanto la gente comune rischia i posti di lavoro, subisce il danno e la beffa, non riesce a comprendere come mai tutti questi previlegiati siano sempre gli stessi sulla cresta dell’onda e perché il Comune che ha in delega la tutela delle spiagge, la proprietà delle aree, l’uso del diritto di gestione e di controllo, si faccia condizionare da qualche lobby che, sistematicamente, attribuisce cariche ed incarichi a predestinati di preclare virtù, per così dire, capaci di farsi da sé. Infatti prima non avevano un soldo, ora sono pieni di debiti. Vorrei tanto poter essere contraddetto, purtroppo le cose vanno avanti così. Intanto le gestioni passano da una mano all’altra con grande dispersione di utili e di mezzi. In realtà ci sono personaggi che pensano in grande e vogliono svilupparsi su beni non propriamente loro. Una volta i consigli d’amministrazione erano formati da rappresentanti di categorie ed associazioni operanti sul territorio. Sostanzialmente venivano indicati dalle formazioni politiche democraticamente votate. Attualmente le privatizzazioni hanno dato il via libera agli amici degli amici, con i soldi della Regione ed i beni patrimoniali del Comune. Naturalmente non si parla più del futuro benessere della comunità, ma di rapporto tra costi e profitti con lo scopo di conseguire cospicui dividendi. Pertanto l’incremento turistico è affidato all’abilità dei cuochi che si cimentano nelle gare di boreto alla graisana. A questo punto sarebbe opportuno che qualcuno dicesse: «Giù le mani dal Parco delle Rose!» Il verde dei parchi e gli alberi dei giardini sono il polmone naturale che libera l’ambiente dalle scorie dannose che intossicano l’aria. Il parco non è soltanto un luogo di riposo e refrigerio, ma principalmente un mezzo indispensabile di vita, una necessità sociale. Quindi i presidenti, i direttori, i consiglieri, i soci della Git, dell’Aiat, dell’Itur e di tutti i gruppi interessati che si disputano i benefici appartenenti alla comunità, si rileggano l’art. 32 della Costituzione che prevede la tutela della salute come fondamentale diritto del cittadino. Pertanto i bambini, i nonni, le mamme di Grado non possono in tutto il corso dell’anno non usufruire di un diritto che appartiene alla cittadinanza, cioè l’accesso al parco delle Rose ed alle annesse strutture per il tempo libero, lo sport salutare ed i giochi dei bimbi. Salvatore Tosto

03 aprile, 2010

Buona Pasqua




Dalle sabbie di Grado, un saluto e.....

01 aprile, 2010

Lunario di Aprile - Al Disgelo


Per il lunario mensile una buona foto, di pura fortuna e un pò lavorata e una mia poesiola che porta speranza:
Al Disgelo


Radise del tempo
vere vene
de quel che de noltri
ze l'inisio e la vita.

L'albero ze cressuo
col scorso grosso
pè difendese del fredo.

Al ghiasso no ze eterno
ma al coverse i patiminti
che i volarave finì.

In fin, se mola
e da i rami le geme fiorisse,
le mane se alsa verso al sielo.
Ze al disgelo
.