31 ottobre, 2010
Artisti a Grado
Popolo di artisti quello gradese, sconosciuti ai più ma artisti.
Oggi tocca scoprire Renzo Gegrassi pittore naif soft, scenografo per Grado Teatro e sempre presente nella sua bottega in Piazza Patriarchi.
Bottega che pare di artigiano, come devono essere le botteghe di artisti che si sposano e integrano con l'ambiente che le circonda.
Renzo predilige, a me piace molto, una pittura onirica con soggetti locali che parla del nostro piccolo mondo in maniera molto leggera mai fortemente contrastata e usa materiali poveri riciclando tutto quello che trova.
E' bello sapere che lo trovi la e ci fai quattro chiacchere in modo sempre molto cortese e allegro.
Grado in fondo è anche questo, la sua è un'offerta e diversificazione turistica importante perchè io credo che chi cammina per le calli si aspetti di trovare artisti del genere che arredano e confermano la nostra propensione per il bello.
29 ottobre, 2010
A Sinistra si ode uno squillo
Qualcosa si muove nel PD, due dirigenti giovani e capaci come Matteo Renzi, Sindaco di Firenze, e Pippo Civati di Milano hanno convocato un'adunata ribelle la prossima settimana dal 5 al 7 novembre a Firenze.
Sentite e leggete, quello che dicono è musica:
Abbiamo pensato di non nasconderci", scrive Matteo Renzi presentando l'adunata ribelle della settimana prossima
"Noi abbiamo solo chiesto il rispetto di quella norma maleducata dello Statuto del Pd che dice che dopo tre mandati si va a casa"
Matteo Renzi e Pippo Civati.
Ma al di là di tutto, il problema è che fare la rivoluzione, oggi, è un imperativo morale irrinunciabile. Nessuna esagerazione, sia chiaro. Siamo gente di campagna, abituata al senso delle proporzioni: sappiamo non prenderci troppo sul serio......
........Non abbiamo grandi ambizioni, insomma. Vogliamo solo fare la rivoluzione. E vogliamo farla con il sorriso sulle labbra di chi vuole bene alla politica e si ritiene umiliato quando ne calpestano la dignità. Meritiamo di più dello squallore di questi anni: tocca anche a noi provare a cambiare la rotta, mettendoci faccia e cuore.
27 ottobre, 2010
Volano gli Stracci
Consiglio Provinciale a Grado in seduta esterna.
Prove generali di campagna elettorale, sull' argomento Ospizio Marino i consiglieri di origine gradese si sono scatenati.
Ruggiti da leoni e speriamo non diventino agnelli in seguito.
Sono volate parole forti, -leggo dal nostro quotidiano di oggi "Qui hanno rapinato consapevolmente, se ne sono strafregati"-
"tutti sapevano tutto, non solo Medeot".-
Parole forti con un unico indirizzo, un confratello politico che pare diventato controparte e quindi oggetto di attacchi a cui seguiranno risposte altrettanto sanguinose, immagino, insomma ragazzi è la politica di oggi.
Volano gli stracci.
Avanti sulla torre c'è posto!
Pensate a quante ne sentiremo sino ad aprile e nel frattempo tutti tramano e il resto va a rotoli.
26 ottobre, 2010
25 ottobre, 2010
Modello Idraulico della Laguna di Grado e Marano
Nuovo strumento di indagine sulla Laguna di Grado e Marano messo a punto dal CNR e dall'Arpa di Udine per conto dell'Alto Commissario della Laguna.
Io qui riporto la segnalazione di Luciano Cicogna e le sue considerazioni in dialetto gradese, che me par giusto cussì.
'Lora pararave che al modelo idraulico del palu' al xe' stao fato, e' catao una pubblicassion e creo la ssia disponibile anche in italian:
Hydrodynamic modeling of the Lagoons of Marano and Grado, Italy -
by: Christian FERRARIN (1), Georg UMGIESSER(1), Isabella SCROCCARO(2) and Giorgio MATASSI (1) ISMAR, (2) ARPA,2009.
Al de la' de le formule, como' che se pol veghe ne la figura 1, duta l'area la xe' stagia divisa in tanti trianguli piu' o meno grandi sigondo la rapresentativita' necesaria, inserio duti i flussi (fiumi, maree, vento ossia Buora a 12m/s), batimetrie (co' canai e rii), salinita', temperatura.
Dopo velo impostao, questo schema teorico al xe' stao fato gira' per validalo co' i dati registrai de le centraline che xe' sul posto, como' per la salinita' in fig.2.
Al studio al mostra infin la distribussion del tempo de residensa, che sarave al tempo che serve per cambia' quasi duta l'acqua in un posto co' acqua nova; co' la sola marea (fig. 4) e co' la Buora (fig. 5).
Co' 'l vento naturalmente gambia mundi, sino' p.e. co' la sola marea nel Paluo de la Carogna l'acqua per rinovasse i serve 12 zurni o da' drio de Morgheto 9.
A che serve? ben, se se vol fa' i famusi tagi sul stradon co' sto' modelo i se inserisse in batimetria, se struca al boton e l'efeto del cambio dei timpi del cambio de l'acqua tu lo vighi dalongo, Anche per draga', aprofondi' i canai in general, sensa desmentega' al benedeto mercurio che nol xe' nominao nel studio ma che varave una certa importansa de inserilo como' dato per veghe al ristio del so' spostamento co' la corente (bioacumulo, tossicologia, ecc.).
Infine, su la base de colaborassion de mundi discipline, se podarave decide como migliora' al palu', falo piu' vivo e capi' megio como' tutelalo.
Il documento è in inglese per chi lo volesse consultare basta cliccare qui sopra.
24 ottobre, 2010
Tu son proprio un "Go"
Il "go" in lingua -ghiozzo- è un pesce essenzialmente lagunare la sua vita è circoscritta tra le barene del "Palù".
La scarsa considerazione che ha il pescatore sulla sua furbizia -tu son proprio un go- è dovuta alla facilità con cui si fa catturare sia con la pesca a mano "pescà in guina" sia con le nasse calate sulle distese di fanerogame lagunari "le aleghe".
E' poco considerato come bontà di carni, ma sbagliano, è ottimo in fritto e soprattutto diventa fantastico in risotto.
L'unica condizione è che sia freschissimo perchè di facile deperibilità vista la sua frequenza dei fanghi lagunari.
Gli esemplari più piccoli vengono usati come esche vive per catturare branzini o rombi, per questo motivo,le eccessive catture degli esemplari più giovani, si è verificato un serio diradamento della sua presenza in Laguna, dove sverna scavando tane profonde (le guine) sino ad un metro.
Negli ultimi tempi i veri "gui" siamo considerati noi gradesi vista la frequenza con cui ci inchiappettano senza reagire.
Semo proprio gui.
23 ottobre, 2010
Le Navi della 1 Guerra Mondiale
Pare strano, ma nel 1915 una delle primissime azioni di guerra dell'Italia, fu il bombardamento di Porto Buso.
Ci volevano liberare a suon di bombe.
21 ottobre, 2010
Ospizio Marino e Tullio Crali
In uno dei corridoi dell'ex Ospizio Marino di Grado esisteva un'affresco di Tullio Crali grande pittore futurista detto anche aeropittore nato in provincia di Zara ma residente a GORIZIA, amico di Marinetti con opere esposte a Parigi alla Biennale di Venezia e nei musei di tutto il mondo.
L'affresco descriveva in tema futurista la canzone di Mario Pigo "Cussì xe nato Gravo", il pittore sollecitato dalla dirigenza dell'Istituto del tempo dedicò l'opera ai bambini in cura presso l'Ospizio, oggi con il restauro dell'edificio è scomparso l'affresco e le uniche tracce sono fotografiche.
19 ottobre, 2010
Don Gigi
Io ritengo che don Gigi meriti di più di una accurata biografia e via, era uomo di sentimenti forti di fede granitica e affettuoso oltre ogni limite, in specie con noi Graisani, attaccato ai giovani e con una sterminata cultura che dispensava con grande accortezza senza farla pesare.
Leonardo, scrive:
Brevi ricordi: Domenica 4 luglio 2010 mentre Francesco Facchinetti del portatori della Madonna di Barbana lancia il suo “ in nome de Dio avanti” la processione via mare del Perdòn si ripete.
La banda civica intona l’Adagio numero Uno ( il ciuntata per noi gradesi), la gente applaude, le signore più anziane si inginocchiano al passaggio, i ritardatari cercano un posto in barca. Lo sguardo è rivolto verso prua, verso il molo molo, vicino alla “bita granda”.
La folla è tanta ma c’è un vuoto immenso, incolmabile manca “don Gigi “ ( monsignor Luigi Pontel).
Un momento di silenzio, alcuni sguardi si incrociano e nel silenzio collaborativo siamo alla ricerca di una risposta: al stà megio.
Al ritorno la musica non cambia: la banda civica continua con l’adagio numero uno , le rosarianti intonano i canti mariani, il profumo di incenso si confonde col salmastro, le ortensie benedette sono state strappate dall’ormamento delle imbarcazioni e fanno bella mostra accanto alla borsetta o vengono lanciate in mare a formare un scia colorata.
Sul molo ad attendere la statua della Madonna degli Angeli migliaia e migliaia di persone: ma non c’è Monsignor Pontel.
Don gigi, al zago ( il chierichetto ) il nomignolo gli era rimasto appiccicato per il suo tratto fanciullesco, per esser bambino al suo arrivo a Grado ( con monsignor Silvano Fain) un tratto da bambino che gli era rimasto sempre anche con l’avanzare dell’età.
Forse perché minuto, biondo con gli occhiali un po’ abbondanti, anche sull’altare con la sua vocina appariva come un zago poi il suo incedere dell’omelia scopriva quanto grande era ed è stato “dongigi”.
Quando lo si chiamava Monsignor si scostava, quasi irretito e riprendeva il sorriso quando il don gigi riparatore giungeva a voce piena. Al zago. Certo che la leggenda metropolitana gradese lo voleva alle volte distratto, non ricordare un’orario o magari dove aveva parcheggiato l’automobile. Sfatiamo questo bel castello: la sua mente era sempre lucida e impegnata, i suoi presunti ritardi erano tutti giustificabili.
Ecco "giustificazione" mai sentito dalla sua voce, piuttosto si assumeva tutte le colpe con il suo immancabile sorriso e cambiando repentinamente discorso.
Attento nel mondo del sociale e politico, gran cultore della politica.
Dal letto di ospedale ci conferma che stava scrivendo un libro del passaggio sociale e politico di queste nostre terre.
Un peccato mortale non pubblicare i suoi appunti.
Certo che Leonardo gli voleva bene, io arredo il tutto per ricordarlo meglio con una foto di un momento ludico tutto sorridente e con i ragazzi del coro della scuola media di Grado.
18 ottobre, 2010
Don Luigi Pontel
GRADO Si è spento Monsignor Luigi Pontel, la malattia che lo aveva costretto da alcuni mesi a letto lo ha sfiancato a tale punto che alle otto del mattino di lunedì don Gigi ci ha lasciato.
Segno del destino alle otto del mattino contestuale a quel rituale e consuetudinario suono della campanella del Liceo Linguistico Paolino di Aquileia, in quel di Gorizia.- Liceo fortemente voluto e che lo aveva visto preside a titolo gratuito dalla fondazione al 2006/7.
Monsignor Luigi Pontel era nato ad Aiello del Friuli 26.10.1925 la sua vocazione trova l’ufficialità di sacerdote il 26 giungo del 1949, assume la missione di sacerdote in quel di Monfalcone: cappellano dell’ospedale della città dei cantieri. Dal 1958 ininterrottamente celebra la messa delle 11.30 a Grado (accompagnando il percorso dell’arciprete cormonese Silvano Fain e poi di Monsignor Armando Zorzin con il quale ha fondato il liceo linguistico.
Canonico onorario del Capitolo Metropolitano nel 1999 rimane scolpito nei cuori e nella memoria dei gradesi per il suo attaccamento e amore per l’isola. Gran filosofo (laurea in filosofia all’università di Trieste e uomo aperto) sapeva in ogni modo comunicare con tutti, dal pulpito della basilica di Santa Eufemia, puntualmente alle 11.30 di ogni domenica predicava tanto che generazioni e generazioni di giovani gradesi (e ospiti) si ritrovavano attenti a quel modo di moderno ( siamo nei primi anni 60) di consegnare al parola di Cristo.
Oggi generazioni e generazioni di ex giovani vuoi formati nei vari licei di Gorizia nonché alle magistrali stanno piangendo la figura di un sacerdote minuto, con gli occhiali che spesso scendevano sulla punta del naso per incrociare il suo severo sorriso capace di avvolger tutti con uno stile ed una profondità di messaggio modernamente unica.
La città di Grado, dove la notizia si è diffusa in un batter d’occhio lo piange, lo piange tantissimo anche per il fatto (rimorso) di averlo forse trascurato in questo ultimo periodo quando ricoverato al Fatebenefratelli di Gorizia ha trascorso il suo ultimo periodo di vita.
“La mia a lunga e intensa amicizia con monsignor Pontel ha trovato a Grado – sottolinea l’arciprete di Grado monsignor Armando Zorzin – la chiusura del cerchio con don Gigi confidente, consigliere e confessore, le tre c rinsaldavano il nostro rapporto”
Con don “Gigi Pontel a Grado dagli anni sessanta si respira cultura, si inventa il teatro gradese nella scuola, nel ricreatorio, il teatro di Rivista con i coniugi Criutti e con il mitico Carletto Czubert.
Uomo di enorme cultura ha trovato la passione per la sua Grado dove dal grande Biagio Marin al più umile degli scrittori cercavano in don Pontel un punto di riferimento anche critico.
Da sempre componente delle commissioni culturali, da sempre nella commissione del festival della canzone Gradese a lui il ritorno della leggenda delle Varvuole.
Don Luigi di Aiello ma da sempre gradese.
La sua automobile parecheggiata di fianco alla chiesa, il suo breve tragitto prima di celebrare lo portava ad ammirare il mare. Breve ma intensa la sua riflessione e l’ispirazione per le sue cattedrattiche omelie.
Nonostante l’impegno da preside non ha mai lasciato la sua Grado, i funerali saranno celebrati ad Aiello mercoledì.
Un letto di ospedale, gli amici che lo salutano, la stanchezza nel suo modo di parlare anche se vorrebbe dire molte cose, l’amico Mario pronto al rito della barba, il suo severo saluto all’ Anzolo del Campanil, ai graisani, il suo severo e ultimo saluto.
Ciao Monsignor Pontel, don Gigi da Aiello la piccola Vienna, graisan vero che merita da subito cittadino onorario vero.
Ciao e che l’onda del mar de Gravo te porti 'na caressa e ‘l nostro saludo.
Leonardo Tognon
Regata - Vogada Longa
Dopo diversi anni la Società Canottieri Ausonia torna ad organizzare la "Vogada Longa" su percorso lagunare.
SOCIETÀ CANOTTIERI AUSONIA
14 NOVEMBRE 2010 VOGADALONGA - GRADO
BANDO
La Società Canottieri Ausonia indice e organizza per il giorno 14 novembre 2010 la manifestazione non competitiva “VOGADALONGA GRADO” aperta alle società affiliate a FIC, FICK e alle società di “voga alla veneta”.
La regata non avrà validità ai fini di alcuna classifica nazionale.
PERCORSO
La regata si svolgerà nelle acque della laguna di Grado, percorrendo la Litoranea Veneta fino a Primero. Il percorso misura circa 20 Km, con partenza volante dallo specchio acqueo antistante la Società Canottieri Ausonia e ritorno nel medesimo punto (vedi allegato).
Dato il carattere non competitivo della manifestazione, sarà lasciata al singolo equipaggio la facoltà di effettuare il “giro di boa” in qualsiasi momento per tornare al punto di partenza/arrivo, prestando tuttavia la massima attenzione a non uscire in nessun caso dal percorso prestabilito in quanto l’assistenza sarà garantita solo all’interno dello stesso.
PROGRAMMA
Ritrovo: presso sede della Società Canottieri Ausonia (Darsena torpediniere);
Accreditamento: dalle 8.00 alle 8.30;
Partenza: ore 9.00;
Modalità: partenza volante unica per tutti i tipi di imbarcazione;
Linea di partenza e arrivo: fronte sede sociale;
Rinfresco.
IMBARCAZIONI
Per quanto riguarda il canottaggio, la partecipazione è riservata ad imbarcazioni con timoniere.
Per le altre discipline la scelta è libera.
È consigliato l’uso del salvagente a tutti i partecipanti; tuttavia è obbligatorio qualora la federazione di appartenenza lo preveda.
CAPACITÀ E LIMITI DI PARTECIPAZIONE
Ogni atleta partecipante dichiara, sotto la propria responsabilità, di essere in possesso del certificato medico di idoneità all’attività sportiva non agonistica/agonistica.
La partecipazione di atleti con età inferiore ad anni 14 è consentita esclusivamente in barche multiple in compresenza di atleti maggiorenni.
La Società Canottieri Ausonia declina ogni responsabilità per danni a persone e/o cose che dovessero verificarsi durante la manifestazione e quindi ogni partecipante prenderà parte all’evento a suo completo rischio e pericolo.
ANNULLAMENTO GARA E VARIAZIONE ORARI
Il comitato organizzatore, in caso di condizioni meteo-marine avverse, si riserva di variare l’orario di partenza e/o sospendere la manifestazione.
ISCRIZIONI E QUOTA DI PARTECIPAZIONE:
La quota di iscrizione è di 5,00 euro per ogni atleta partecipante (timoniere compreso) e andrà versata il giorno 14 novembre 2010 dalle ore 8.00 alle ore 8.30 presso la sede della Società Canottieri Ausonia dal rappresentante indicato nel modulo d’iscrizione. Nell’occasione saranno consegnati i numeri identificativi per ogni imbarcazione.
PREMI
Sarà consegnato un riconoscimento ad ogni atleta partecipante.
ASSISTENZA
Sarà garantito il servizio di assistenza e punti di ristoro lungo il percorso oltre al soccorso sanitario a terra.
17 ottobre, 2010
Il Nuovo Sindaco
16 ottobre, 2010
I Mestieri
In un mondo usa e getta, dove tutto è uniforme e velocissimo, dove trovare un artigiano è più difficile che trovare un chirurgo plastico, ricordare gli antichi mestieri in dialetto può essere utile, non si sa mai sia necessario riesumarli.
Ovviamente avendo il mio piccolo mondo ricorderò solo i mistieri in uso a Grado:
anciughera: lavoratrice in conservificio
bander: lattoniere
barbier: barbiere
batelante: traghettatore
becher. macellaio
boter: bottaio
calafao: calafatore
calegher: calzolaio
cargador: scaricatore di porto
cogo: cuoco
Comare: levatrice
cordarol: cordaio
fante: messo comunale
fravo: fabbro
gua: arrotino
marangon: falegname
mariner: marinaio
murador: muratore
ombreler: ombrellaio
pec: fornaio
pesser: pescivendolo
pessoter: straccivendolo
pignater. riparatore di pentole
pissaferai: lampionaio
sabionante: cavatore di sabbia
s'ciopeter: cacciatore
spessier: farmacista
squerarol: costruttore di barche
stagnador: stagnino
strasser: straccivendolo
venderigolo: venditore ambulante
Ci sono poi le varie specializzazioni dei pescatori ma questa è un'altra storia.
14 ottobre, 2010
Bosco e Laguna in Ristorante
13 ottobre, 2010
La Stura o Nacchera
Mi è capitato oggi in mare, con una bora da urlo, di trovare attaccata alla ventia dei filari una piccola Stura o Nacchera (Pinna Nobilis), un caso raro visto che si tratta di molluschi che diventano veramente grandi, sino a 100 cm.
Immagino sia perchè la popolazione delle Sture sia in crescita costante nel golfo di Trieste.
Un particolare curioso è che ospita nel suo interno, tra il mantello e le valve, il crostaceo simbionte Nepinnotheres pinnotheres ("Granchio pisello ).
Questa specie, un tempo molto comune, oggi è diventata rara e soggetta a protezione e studio.
La Nacchera è inserita nelle normative che riguardano la protezione e tutela di specie
in pericolo va lasciata dove sta: sui fondali marini.
La sua presenza depone a favore di un ambiente sano, con una biodiversità di tutto rispetto.
12 ottobre, 2010
La Porta Piccola
Girando per le cube, capita di imbattersi in Calle Porta Piccola (inizia da S.Maria delle Grazie) ma dov'era questa porta?
La Porta Piccola era uno degli antichi accessi del "Castrum" si apriva proprio di fronte la Chiesa di S.Rocco; fu demolita nel 1873 (sic) per far posto alla cisterna per la raccolta dell'acqua piovana fonte principale di approvvigionamento idrico sino al 1900.
Nel disegno tratto da cartoline postali le due viste dal mare e dall'interno.
11 ottobre, 2010
La Tormenta
Ze tormenta in paese.
In meso semo noltri,
notai del ninte,
sempre prunti a distingue
a capì, a spiegà che
si ze vero, ma anche.
Ne piase i furbi
co sorisi de complicità,
maledimo i Palassi
e semo in atesa
de esse inviatai a pranso, anche noltri.
Catemo sempre un pretesto
per ciacolà de oltro,
per indignasse de oltro,
de canbià canal.
Ze tormentai in paese!
10 ottobre, 2010
Le antiche famegie
Il contesto storico di Grado inizia da lontano, la testimonianza dell'origine è presente nelle prime registrazioni conosciute dei nuclei originari aquileiesi trasferitosi a Grado custodite nella Biblioteca Marciana di Venezia:
Famiglie di Grado
estratte dal codice 33 della classe VII della Biblioteca Marciana di Venezia e dal Campidoglio Veneto del Cappellari.
Aquileia messe a Grado ste nobele famegie del 454:
Atimondo
Aventurado,
Alimpato,
Barbato,
Borselli
Blonzena
Bolani
Bredani
Balbi
Cazacanevo
Dolfinigo
Gradenigi
Gradaloni
Gixi
Gausoni
]ulio
Iscoli
Iucari
Lugnani
Magamorni
Maistrorso
Malaza
Moruli
Nichuola
Ognaben
Pianiga
Pepin
Practo
Tomado
Vardadadio
Si sono quasi tutte estinte, la mia famiglia si riconosce ancora negli antichi ceppi originari.
09 ottobre, 2010
Le Batele dei "Siuri"
Fra gli anni venti e trenta un imprenditore cecoslovacco, certo Klimmsch, abbreviato in gradese in Sior Klims ebbe l'idea di ampliare l'offerta turistica del suo Hotel Adria offrendo al suo pubblico un giro lagunare "in batela"
Ed ebbe un gran successo.
Nacque così l'idea delle "Batele de Siuri" che a differenza delle compagne adibite alle pesca erano equipaggiate con una nota di eleganza e comodità per gli ospiti.
Le vele ben dipinte con le insegne familiari e gestite da barcaioli caratteristici e bravi sia con la vela che con il remo. "i veva 'n tei brassi al vento"
Personaggi a loro modo lo diventavano raccontando le storie del nostro paese a gente sempre diversa, testimoni di amori fuori dagli occhi degli altri ma non dei loro, quello di strano che succedeva lo riservavano per i racconti con gli amici durante i lunghi mesi invernali.
L' avvento dei motori e il cambiamento del pubblico fruitore dei bagni segnò il loro declino come categoria lasciando solo un paio di loro che, irriducibili, sono ancora in spiaggia in attesa di clienti.
Bisognerebbe proteggerli come reperti archeologici.
08 ottobre, 2010
Da Francy a Marina Primero
Ricevo e con molto piacere pubblico la nuova avventura di una ragazza di Grado che in controtendenza dimostra voglia di farcela in tempi non certo facili.
In bocca al lupo Francy, buon vento per la tua iniziativa.
Con l’intraprendenza ed un po’ di leggerezza tipica dei giovani e forse da noi più maturi un pò invidiata, fiera della fiducia accordata dai proprietari, Francesca ha deciso di riaprire dopo un lungo periodo di chiusura quello che realmente al momento è forse il più bel bar di Grado per il gusto nell’arredo e luminosità (peccato che non sia dotato di buone ruote per trascinarlo a Grado come fanno gli americani per il trasloco di certi edifici).
Il bar è situato nel contesto della Marina di Primero nell’edificio che ospita gli uffici, il negozio di abbigliamento della East Wind ed il capannone per la manutenzione delle barche.
Il bar è aperto a tutti (accesso a piè del ponte) fin dal mattino già per le colazioni per proseguire la giornata con aperitivi e spuntini .
Con il nuovo orario autunnale dal mese di settembre il bar è aperto tutti i giorni dalle 08.00 alle 20.00 mentre il mercoledì rimane chiuso per turno di riposo.
06 ottobre, 2010
Mare in Lutto a Barcola
”Tipicamente friulano” te sarà ti!
Questo è il grido del triestino medio all'Assessore Violino artefice dell’ultima furbata, la sponsorizzazione impropria della ”Barcolana” ad opera dell’Ersa regionale, ha lasciato il segno.
Al punto che il mare davanti a Barcola è diventato nero, listato a lutto per un minuto di silenzio da parte di tutte le barche partecipanti alla Regata.
Pensa tu, hanno appena denominato Trieste la Città della Barcolana, che l'Ersa,incuneandosi come un bacolo -zacchete-, sfrutta la debolezza umana e con un contributo si conquista il diritto alla regata "tipicamente Friulana".
Hanno voluto sfruttare l’evento, che indubbiamente fa gioco e immagine, ma l’hanno fatto nel peggiore dei modi, senza alcun rispetto per la sensibilità altrui».
Bhe era toccato a noi con la Laguna, ora tocca a Trieste.
La strada è quella, ma ocio a questo modo di gestire le iniziative turistiche, porterà sicuramente a grandi contrasti e divisioni.
05 ottobre, 2010
Politici, che Politici!
Queste ultime settimane non sono state molto edificanti per i politici che ci rappresentano (sic) a vari livelli sia nazionale che in particolar modo locale.
Un susseguirsi di notizie, ormai un serial, ci hanno prospettato scenari bui, trame oscure, danni purtroppo verificabili e tanto, tanto dolore tra i poveri cristi coinvolti loro malgrado e a loro insaputa in crolli verticali di Aziende in apparenza sane e operative.
Eppure cercano scuse (io non centro, se mai lui) l'intolleranza di fronte al dissenso ha radici profonde, si fonda sulla volontà di non assumersi le responsabilità dei propri gesti e le conseguenze delle proprie azioni.
C'è una convinzione dominante tra amministratori di vari calibri e metrature, quella che fa credere loro che la chiave del successo personale sia modificare o manipolare la realtà raccontando bugie anche le più smaccate e sostenerle ad oltranza.
Negli altri Paesi tutti i politici non fanno altro che parlare di soldi si, ma di come impiegarli al meglio:
chi deve essere tassato di più, chi deve essere tassato di meno, in che modo debba essere allocato il budget federale, quello statale, quello cittadino, in che modo una misura fiscale creerà o distruggerà posti di lavoro.
In pratica, il dibattito verte su quello di cui alla gente importa veramente: questo politico, se lo voto, mi renderà più ricco o più povero?
In Italia e qui a Grado in particolare è tutta un’altra storia, dobbiamo immaginarcelo se un certo tizio ce lo metterà o no nel didietro, perché lui si guarda bene dal dircelo.
Tutti parlano del fumo ed evitano come la peste i discorsi sull’arrosto, perché se cominci a parlare dell’arrosto la gente potrebbe iniziare a domandarsi chi va il petto, la coscia o l’ala ed in Italia e a Grado il petto e la coscia sono prenotati dai soliti quando il pollo è ancora un pulcino o forse un uovo.
Ed hanno pure il coraggio di chiamarla democrazia.
Tra un po saranno con il sorriso a chiederci il voto.
04 ottobre, 2010
La signora del canto - Ermì Gordini
Ermì Gordini, è un personaggio della nostra comunità, con la sua voce ci ha accompagnato nella nostra gioventù, con il suo locale "Massagatti" ha fatto divertire ed entusiasmare battaglioni di turisti.
La "Pastora" è una graisana a tutto tondo.
03 ottobre, 2010
Grado in Giallo
Bella la formula di Grado in giallo che porta gli scrittori a stretto contatto con il pubblico.
Sono stato a sentire il racconto di Marco Giovanetti, nostro scrittore giallista e attivo organizzatore della manifestazione, molto bella e attenta la cornice di pubblico.
Ho trovato per le cube anche la redazione al completo di Sbrissa al Bisato armata di tutto punto di bici per spostamenti veloci, telecamera in dotazione e pistola ad acqua per difendersi dagli importuni.
Un bel sabato sera.
02 ottobre, 2010
Esperimenti multimediali su Grado
Interessanti fotografie proposte Da Lorenzo Boemo (Pastor) e Andrea Zuliani scattate da un mini elicottero a 150 mt da terra.
FOTOGRAFARE CON HEXACOPTER A 150 METRI DA TERRA.
Andrea Zuliani e Lorenzo Boemo :il primo lavora nel Centro Servizi Informatici e Telematici –Università degli Studi di Udine, Lorenzo insegnante in pensione .
Da diversi anni si occupano di metodologie nel campo multimediale; documentando con l’occhio della macchina fotografica le realtà del nostro territorio: artistico -culturale - naturalistico visto dall’alto,come testimoniano le fotografie
Il mezzo utilizzato è un Microdrone che può volare sia in modalità “a vista” con una portata massima di circa 1,5 km sia in modalità autonoma la cui portata è di circa 2,5 km.
Nella modalità autonoma il volo è possibile grazie all’utilizzo di un sistema gps interno al modello che permette una navigazione a “punti” (waypoint) prestabiliti.
Il modello si muove grazie all’utilizzo di motori elettrici di tipo brushless e il suo carico massimo (max payload) è di circa 1,5 kg. La ripresa video e/o fotografica è garantita da un supporto basculante indipendente dal modello.L’operatore a terra ha la possibilità di ricevere via wireless il segnale video in modo tale da poter verificare in tempo reale l’immagine ripresa oltre che la telemetria del modello (altezza, velocità, consumi e distanza dal punto di decollo).
01 ottobre, 2010
Lunario di Ottobre
L'ANEMA DE GRAVO
E serco 'ncora l'anema de Gravo,
int'un paluo che'l tenpo là ganbiao,
al riva comò aqua de montana
che la strassina via duto int'un fiao.
Zè un patimento veghe intel stradon,
che l'anzolo zè mezo sofegao,
de trapole int'un nio duto 'sfaltao
e grù che issa 'ncora costrussion.
Ma 'ndola tu son 'ndagia anema "mia",
che zogia tu me divi intii maruzi,
e i nuoli che in corona 'ndeva via,
comò che fossa un ciappo de muruzi.
Te serco comò 'l mar serca le sture
che 'l corso pian le peteneva,
sparie comò 'l ponente inte la sera
sensa lassà nianche sfumadure.
Me sè che tu son viva e per catate,
lontan me toca 'ndà del dosso biondo,
'ntii cuori de quii mamuli persi 'ntel mondo
che i se 'ndormensa pe' podè sognate.
Teti
Questo Lunario ospita una collaborazione a distanza tra "graisani" usando il web come finestra comunicativa:
Si tratta di mettere insieme una fotografia con un testo, scritto e fatti da persone diverse.
In questo caso la foto è di Sergio Marchesan "Thor",graisan che abita a Oslo ma conversa abitualmente con me e con molti altri in gradese ed è un bravo fotografo (vedi il sito) la poesia (veramente bella) è invece di Stefano Dovier (Teti) che molti a Grado conoscono per le sue opere ma abita a Terzo.
Il risultato è notevole, ed è questo che vorrei fare anche con altri per dare alla luce una pubblicazione collettiva.