27 gennaio, 2011

Le Mariegole


Un' interessante ed intelligente esercizio del buon governo nel mondo antico lagunare veneziano che toccava marginalmente anche il nostro piccolo mondo, che, se applicato, poteva evitare disastri.

In età ducale la pesca e la caccia costituivano le attività economiche che fornivano l’alimentazione prevalente dei veneziani.
Per questo tipo di attività produttive, destinate alla soddisfazione dei bisogni alimentari della popolazione, le autorità veneziane misero progressivamente a punto non solo forme di controllo e di regolamentazione, ma esercitarono anche, almeno per la pesca, uno sforzo di indirizzo e di sfruttamento razionale delle risorse.

La gestione di queste attività, un tempo molto attenta, era affidata alle
matriculae o “mariegole”.

Nel XIV secolo tutto ciò che riguardava la laguna, i lidi, i porti e i fiumi
veniva definito dal Consiglio dei X e talvolta dal Senato, previa la
discussione tecnica affidata ad alcuni collegi provvisionali, chiamati “Savisopra la laguna” o “provveditori alle acque”.

Dal Consiglio dei X furono anche creati Cinque Savi sopra le mariegole e ogni volta che il caso lo
richiedeva, venivano introdotti nell’assemblea i «sensati vechi et pratici pescadori».

La Repubblica rivolse anche una particolare attenzione agli strumenti
utilizzati per la pesca e specialmente alle reti, tanto che queste erano
sottoposte a bollatura da parte dell’Ufficio della Giustizia Vecchia e
dovevano avere lunghezza e maglia uguali al modello depositato presso i
Provveditori di detto Ufficio.
L’attenzione per il mondo della pesca è andata poi via via diminuendo nel
corso dei secoli.

Giusto per non farla troppo lunga, la chiudo qui, ma una piccola considerazione da fare è necessaria:
le regole se applicate portano a futuro, l'anarchia e far ognuno per se porta al disastro, quello che la pesca sta oggi vivendo.

1 commento:

  1. Alien4:53 PM

    Un vantaggio per pochi, con prevaricazione e prepotenza, contro una perdita per molti.

    RispondiElimina