24 aprile, 2011

Referendum


Il Referendum.
Arma del Popolo … poco usata.
In passato per il divorzio e l’aborto è stata fondamentale per uscire dal medioevo “cattolico”.

Aveva funzionato nel 1987 sul “nucleare” sull' onda di Chernobyl, ma nessuno oggi se ne cura di quella “volontà del popolo”.
Così come nessuno si cura dell’abolizione del Ministero dell’Agricoltura.
Ma si sa, i nostri politici hanno uno strano concetto sull’applicazione delle regole e soprattutto sull’onestà collettiva e personale.

Ora, a me sembra che il Governo stia utilizzando una tattica perversa e non democratica (che completa una strategia ben definita) sul Referendum:
prima hanno giocato con la formulazione dei quesiti (scrivi si e vuol dire no), poi forse spaventati dalla marea montante di internet che stigmatizzava questi atteggiamenti, hanno cambiato tattica, è un gioco a carte molto scoperte.

Non si vuole il voto sul “legittimo impedimento” (norma assolutamente incredibile e anticostituzionale) e quindi si distruggono le basi degli altri due Referendum, quello sull’acqua e quello sul nucleare, quelli che avrebbero portato gli Italiani più pigri al voto.

Ne rimarrà solo uno, quello sul “Legittimo impedimento” e siccome gli Italiani non sanno bene di cosa si tratti (non sono informati o non sono interessati o non capiscono che danno sia per la democrazia del Paese) allora il referendum può fallire.

Andranno tutti al mare gli Italiani e magicamente in autunno torneranno in auge il Nucleare e la Lottizzazione privata dell’acqua.

Due mostri che vogliono tenere vivi.
Li si addormenta solo per togliere di mezzo il rischio che il “legittimo impedimento” venga abrogato dal Popolo.

Il Popolo, si sa, è meglio controllarlo un po’, a volte pensa di essere troppo libero.

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