01 luglio, 2011
Il nuovo odore di Liber@ e la vecchia aria
Ricevo da Paolo di Liber@ questo articolo pubblicato sul loro sito, è interessante leggerlo perchè indica chiaramente che la nuova aria che sta faticosamente facendosi strada a Grado viene pesantemente contrastata da quella vecchia con un brutto odore di stantio ma forte e pericolosa.
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Scandalo della Commissione edilizia convocata a 4 giorni dal voto
È stata pubblicata sul sito Gradospia una intervista ad Adriano Bernardis che, relativamente alla Commissione edilizia del 10.05.11, convocata telefonicamente a 4 giorni dal voto con un unico punto all’ordine del giorno (P.R.P.C. Zamparini city), riporta “non virgolettato”:
… il gravissimo fatto accaduto durante l’ultima convocazione di maggio, (l’irruzione da parte di alcuni rappresentanti di Liber@ ndr) ha creato notevoli danni per i quali i nostri legali hanno provveduto ad inoltrare le denunce alla Procura della Repubblica, segnalando le persone identificate nel filmato autoprodotto da uno dei presenti, che risponderanno civilmente e penalmente di fronte alla legge … e… quando nell’occasione è stata impedita la riunione della Commissione edilizia …
Tale passaggio dell’articolo, oltre a non rappresentare quanto accaduto, è gravemente lesivo dell’immagine di Liber@, in quanto tende a far passare il messaggio che i suoi rappresentanti avrebbero commesso azioni “gravissime”, che avrebbero “impedito lo svolgimento della Commissione edilizia” e, vista l’asserita denuncia alla Procura della Repubblica, avrebbero pure commesso dei reati contro la persona e/o l’azienda e/o il patrimonio del sig. Bernardis e/o dei suoi soci. Attribuire, in mancanza di prove, tali comportamenti a delle persone è grave ma lo è ancor di più se tali persone, in quanto consiglieri comunali, rivestono un ruolo pubblico, perché tale condotta tende chiaramente ad infangare e delegittimare la loro figura istituzionale.
Per tale motivo, qualora non intervenissero correzioni o smentite adeguatamente pubblicizzate, l’argomento verrà portato all’ordine del giorno del prossimo consiglio direttivo della Lista Liber@ dove saranno valutate le azioni da intraprendere per difendere l’onorabilità del gruppo. Nel frattempo si ritiene opportuno precisare quanto segue.
Come si evince da un filmato già pubblicato sulla pagina Facebook di “Sbrissa ‘l Bisato”, i cittadini intervenuti, hanno chiesto il permesso a due esponenti della Commissione edilizia per assistere alla seduta; ottenuto il permesso sono passati attraverso una porta che era già aperta alla presenza delle Forze dell’Ordine e non hanno compiuto alcuna “irruzione”. A meno che non si intenda per “irruzione” entrare in un edificio comunale ad di fuori dall’orario di apertura per il pubblico, perché, in questo caso, i cittadini intervenuti nella circostanza, potrebbero vantare numerosa ed importante “compagnia”.
Si sottolinea, inoltre, che tali cittadini non hanno “impedito” nulla, tanto meno con la forza, visto che la Commissione non si è neppure insediata per mancanza del numero legale ed infine se ne sono andati compostamente, seguiti sempre dalle Forze dell’Ordine.
Il mancato insediamento per mancanza del numero legale è pure riportato nel verbale della Commissione edilizia che risulta in possesso, non si sa a quale titolo (visto che al protocollo del Comune non risulta alcuna richiesta di accesso agli atti) pure dello studio legale che tutela Monte Mare Srl. Tanto per completezza, va precisato che in nessuno degli articoli che normano l’attività della Commissione edilizia, si definiscono le sue sedute “non pubbliche”.
Per inquadrare il contesto, ricordiamo che lo studio legale che tutela Monte Mare Srl aveva già in precedenza preso di mira un esponente di Liber@ diffidandolo, con minaccia di richiesta risarcitoria, per il contenuto di un suo intervento effettuato in un incontro pubblico.
Nel caso in oggetto risulta oltremodo curioso che, su quasi una trentina di cittadini presenti, la loro attenzione si sia concentrata sempre e solo su tre esponenti di Liber@.
Nella vicenda ci sono numerose discrepanze ed aspetti da chiarire ed è per questi motivi che i rappresentanti di Liber@ avevano già inviato alla Procura della Repubblica una dettagliata segnalazione.
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