05 settembre, 2011

Le Microalghe


Lo scorso anno di questi tempi, il Golfo di Trieste si presentava con un'ammucchiata di microalghe che sviluppano l'acido okadaico creando problemi di contenimento agli umani che per ventura e occasione si nutrano dei mitili prodotti nelle nostre coltivazioni.

Quest' anno grazie a Dio il problema non si è presentato mai sinora (mi tocco tutto quel che è rimasto di buono, non si sa mai) consendoci di chiudere quasi la stagione della raccolta con discreta serenità.

Ma le microalghe non presentano solo aspetti negativi, fanno parte integrante dell' ecosistema marino e certe specie sono all'origine dell'evoluzione biologica di piante e animali.

I cianobatteri per primi, infatti, circa 4 miliardi di anni fa, attraverso la fotosintesi clorofilliana, hanno trasformato la luce solare in ossigeno e sostanze nutritive permettendo lo sviluppo della vita sul nostro pianeta.
Ancora oggi producono l'80% dell'ossigeno che respiriamo ed, essendo all'origine della catena alimentare, nutrono e sostengono l'esistenza di tutti gli esseri viventi.

Conosciute da sempre per le loro numerose proprietà nutriterapiche, I cianobatteri o microalghe verdi azzurre erano usate da popolazioni di tutti i continenti come importanti e fondamentali alimenti.
I guerrieri Aztechi consideravano la spirulina, che cresceva un tempo selvatica nel lago Texcoco, come il segreto della loro forza.
E proprio la Spirulina Platensis, che è una micro alga azzurra spontanea che cresce in laghi salati con acque alcaline e calde, è conosciuta sin dall'antichità dai popoli della regione tropicale, ed è considerata un eccellente integratore alimentare naturale.

Da molti essa è ritenuta “il cibo del 21° secolo”.

La Spirulina in medicina è ritenuta un buon alimento per avere proprietà immunomodulatrici, utili al trattamento delle allergie.

I questi contrasti di negativo positivo vive la nostra specie, che ovviamente fa di tutto per peggiorare la situazione inquinando e degradando l'ambiente a più non posso.

Nessun commento:

Posta un commento