28 febbraio, 2014

Grado - Un mare d' arte

Nico Gaddi e Gianni Maran, una coppia di artisti liquida, inagurano il:

11 marzo 2014 sino al 4 aprile 2014 

una mostra d' arte a Vienna.

Sono orgoglioso del loro essere artisti e che vadano a rappresentarci in un luogo così prestigioso come Vienna portando dietro il loro amore profondo, espresso al Paese in cui sono nati, un  amore esibito in forma artistica ma pur sempre sentimento di popolo.

Bravi!

27 febbraio, 2014

Miracolo del suolo pubblico

Miracolo ieri sera in Consiglio Comunale, si son trovati d'accordo su una mozione unitaria tra maggioranza e minoranza ( escluso  Enzo Tirelli, lui voleva di più) a favore degli esercenti del nostro paesello per consentire il rilascio veloce dei permessi di utilizzo del suolo pubblico a fini commerciali.
Dopo un po de "scagni e carieghe solteva per aria" si sono uniti in compagnia per "il ben del Paese"

Ho consultato il mio God Detector lo strumento che  indica la presenza di Dio in casa vostra, in strada, ovunque voi siate.
E lo ha testimoniato:


Dio c' è!

Prezzo modico risultato garantito, basta crederci. 
God Detector ti permette continuamente tenere d'occhio la volontà di Dio per rivelare la sua esistenza a voi a soli  19 $.

Sapevatelo.

Ps: Stranamente l' unico che ha bucato la notizia è stato il nostro cronista locale che arriverà tardi domani a giochi fatti e commentati.

26 febbraio, 2014

Famegia a Cason



Continua il video di epopea lagunare con l' "odor de marinasso" e immagini originali di vita a Cason.

Immagini tristi, che fanno intravvedere la voglia di finirla, di arrendersi dinanzi alla durezza delle condizioni di vita.


25 febbraio, 2014

Odori di casa


Fotoelaborazione di un' immagine di canali lagunari

 Inspira ed espira.

No! non è profumo, è un’ odore antico, ancestrale, il sentire umido che percepisci ogni sei ore dal fango vischioso lasciato dalla marea in quell'instancabile amplesso tra terra e acqua.

E' Natura stordente primitiva.
Odore che la Laguna lascia dietro di se con quella disinteressata generosità che appartiene soltanto alla Natura.

Profumo denso da innamorata che è dolce e aspro nello stesso tempo.

Poi ti allontani un poco.

Altri odori di casa; sono quelli spessi di porto.

Odore di corda bagnata, di pesce, di nafta e mare aperto.

Odori sonori che sanno di grida di gabbiani,
di rumore leggero, come sfrigolio, che fa il sole quando si immerge nell’ acqua al tramonto.

Casa, odori di casa.


24 febbraio, 2014

La Seragia



La seconda parte del video, ricordo che è stato girato nel 1968, descrive un atto quasi mistico, sistemare la "Seragia".

Una fatica in cui c' è tutto e mostra la collaborazione familiare, la partecipazione collettiva alla fatica necessaria per vivere in Laguna di tutto il nucleo ne fa quasi un rito.

Un sistema di pesca ormai quasi del tutto scomparso, come la presenza di nuclei familiari con dimora fissa in Laguna.

Almeno ricordiamolo.

23 febbraio, 2014

Batelanti

Un tempo In laguna i casoneri erano stanziali ma il prodotto della pesca quotidiana doveva essere venduto, allora ecco l'esigenza di un efficiente servizio di raccolta.

Il lavoro veniva svolto dai batelanti, che prelevavano dai casoni il pesce segnandone la quantità e il proprietario mediante intagli e segni di riconoscimento dei nuclei familiari, su una assicella di legno detta  "tessera". 

I casoneri si recavano poi il sabato o in occasione di qualche festività a Grado a riscuotere il denaro dovuto.

Gigi Strolo, Giovani Mazaneta e Giovanni Sata e l' ultimo Giovanni Vadori (Peverin): questi i nomi dei batelanti; il loro giro li portava da Anfora a Morgo, da Sototerena a Sdoba.

Mare e laguna erano ricchissimi di pesci, sia come specie sia come quantità, e il vero problema in verità non era catturarlo - a quanto raccontano i vecchi bastava piantare a caso la fiocina nel fondo o calare una togna -ma venderlo.

I batelanti erano anche coloro che diffondevano le notizie del paese in Laguna, quante baruffe - a volte passavano mesi per il ritorno a Grado e le notizie si condivano con la fantasia -sono nate per incomprensioni derivate da uno scherzo del batelante.

Ma la velocità della batela o del passo d'uomo non era certo il modo ideale per consentire una rapida distribuzione e garantire la qualità di un prodotto fragile e deperibile come il pesce. 

In questa difficoltà oggettiva sta in buona parte la causa della miseria del passato: l'impossibilità di sfruttare adeguatamente le risorse esistenti per mancanza di comunicazioni e mezzi di trasporto.

Esisteva ed era molto praticato il capillare e spicciolo commercio rappresentato dal baratto del pesce in cambio di farina da polenta o altri viveri svolto quotidianamente dai lagunari più vicini alla terraferma e da un certo numero di donne gradesi, che andavano in Friuli estate e inverno, a piedi, con una gocciolante cassetta di pesce in testa o, chi poteva, con un triciclo. 

22 febbraio, 2014

A Ghipà in Palù


  

Raro video salvato dalla Cineteca di Bologna, fa parte di un filmato che dura circa 18 minuti e che ho diviso in cinque parti.

E' una storia di famiglie lagunari con immagini della dura vita quotidiana per  sopravvivere.

Il video è stato girato nel 1968.

21 febbraio, 2014

Circoli e Comunicati




COMUNICATO STAMPA



Il circolo gradese di Forza Silvio, “Julia Felix” ha organizzato per sabato 22
febbraio p.v. la presentazione ufficiale della nuova associazione  presso l’Hotel
Astoria alle ore 17,00.

Saranno presenti i componenti del circolo, che illustreranno i programmi del sodalizio.

Oltre alla presentazione ufficiale seguirà anche un dibattito sul problema
tende e occupazione suolo pubblico, che in questo periodo vede
commercianti ed esercenti, unitamente ai lavoratori del settore, in  grande trepidazione,
atteso che la  stagione 2014 è alle porte e non è ancora minimamente stato risolto il problema.




                                           Il direttivo del Circolo “Julia Felix”

20 febbraio, 2014

Dimissioni dall' Ascom

E' evidente che la vicenda "monumentale" ha aperto ferite e provocato lacerazioni nel tessuto urbano degli operatori economici, questa lettera giuntami con preghiera di pubblicazione lo prova:
Caro Ennio,
ti chiediamo, cortesemente, di pubblicare le dimissioni di Rosanna e mie personali.
L'oblio è durato troppo e volutamente, ma non per questo siamo disposti a fare
i capri espiatori di nessuno. La bordata ricevuta ieri dal primo cittadino nei nostri
confronti rende necessario rendere pubbliche le motivazioni che ci hanno portato
alle dimissioni.
Grazie
 Rosanna & Renzo

I sottoscritti Dovier Rosanna e Dovier Renzo con la presente formalizzano le loro dimissioni dalla carica di VicePresidente del Consiglio Direttivo Mandamentale presentate verbalmente in data 19 dicembre c.m. alla fine della riunione sulle problematiche riguardanti l’applicazione del Decreto Legislativo n. 42 del 22.01.2004 (Codice dei Beni Culturali) a cui ha partecipato il Sindaco di Grado Edoardo Maricchio.

Le nostre dimissioni derivano dalla amara constatazione di non rappresentare nessuno visto che non siamo riusciti a coalizzare gli interessati in nessuna azione a difesa del proprio lavoro e dei loro diritti acquisiti. Solo una persona, alla quale noi esterniamo la nostra totale solidarietà e vicinanza, ha trovato il coraggio e la dignità di lottare contro quella che, nel merito, è una palese ingiustizia. 
In fin dei conti il nostro ruolo era ed è stato marginale, visto che il Mandamento di Grado non è altro che un ufficio contabile, in quanto privo di una qualsiasi autonomia decisionale ed operativa. Anche per una semplice telefonata dobbiamo chiedere il permesso a Gorizia che, tranne per la gentile e costante collaborazione della dott.ssa Bernardi, non ha dimostrato alcun interesse a risolvere la delicata ed intricata questione delle “tende”. La richiesta di proroga andava sostenuta con coraggio e determinazione, forti di quanto deliberato, in materia e “motu proprio”, dal Consiglio Comunale di Trieste; invece sono spariti nel nulla interviste televisive e i “duri” comunicati stampa promessi compreso l’ultimo, il più importante, a tutt’oggi non ancora pubblicato!
L’azione sindacale quanto mai necessaria in momenti come questi, nei fatti si è dimostrata balbettante, approssimativa, alla fine inutile ed inconcludente e orfana di un Presidente troppo spesso assente per motivi di lavoro o impegnato in consessi più gratificanti a livello personale. Ci siamo trovati disarmati, senza alcun supporto tecnico e strategico da parte di un Mandamento Provinciale lontano, se non addirittura assente, dalle problematiche della nostra Isola e che, per l’ennesima volta, ha lasciato i suoi assistiti al loro “status” cronico di abusivismo confezionato ad arte da un’Amministrazione Comunale attenta esclusivamente all’autotutela dei proprio operato e quello degli Uffici competenti.
Parcheggi, viabilità, insegne, caso Pineta, alghe, ripascimento degli arenili, anello pedonale, Progetto “Grado riparte”, nuova sede Mandamentale, collegialità tanto auspicata sono solo alcune delle tante problematiche che non hanno trovato risposta. Tutto è cambiato per non cambiare nulla! Ieri, come oggi!

Il nostro augurio per l’anno nuovo a Voi e a chi prenderà il nostro posto non può essere che quello di ritrovare lo spirito e la voglia necessari a perseguire i Principi ed i Valori ispiratori riportati all’art. 4 dello Statuto della "Confcommercio-Imprese per l'Italia della Provincia di GORIZIA" a cui noi, nella nostra attività, ci siamo sempre ispirati.

Rosanna Dovier
Renzo Dovier


19 febbraio, 2014

Turismo-Investimenti Regionali

Leggo, quasi per caso, l' esposizione rabbiosa di un amico di Lignano di quale è l' impegno regionale di investimenti per la montagna comparandoli con le presenze turistiche tra mare e montagna, leggerlo bisogna, per ricordarsene eventualmente in seguito:

Finanziamenti e presenze, comparazioni tra Montagna e Mare 

Dall’apertura degli impianti in montagna ai primi di dicembre di Promotur fino alla prima settimana di gennaio ci sono state nei 5 comprensori meno 111 mila presenze con un calo del 30% medio ma che in alcune località ha raggiunto il 40%. 
I cinque comprensori sciistici di Promotur riguardano Piancavallo con 22.360 presenze, Ravascletto-Zoncolan con 41.302, Tarvisio 33.064, Forni di Sopra 9.068. sella Nevea 5.198. 
Per correttezza d’informazione le presenze sono state calcolate sugli ski-pas di almeno 2 giorni il che presume almeno un pernottamento. 
Quindi una stagione invernale,  legata alle festività da dimenticare al più presto.
Ora tutti gli imprenditori turistici aspettano le settimane bianche per poter contenere il passivo, ma non sarà assolutamente possibile, vista anche la crisi in atto. 

L’elemento invece sostanziale è quanto alla Regione Friuli V.G. è costata la montagna negli ultimi 15 anni
La montagna è costata in 15 anni ben 261 milioni di euro, una follia per dei risultati di arrivi e presenze pietosi. 
Alcuni dati riguardanti gli investimenti di questi 15 anni: le Universiadi del 2003 a Tarvisio sono costate 68 milioni di euro, finanziamenti nei 15 anni a Piancavallo 51 milioni di euro, Forni di Sopra 25 milioni di euro,Sella Nevea 42 milioni di euro, Ravascletto-Zoncolan 67 milioni di euro. Attualmente esiste un progetto per Pramollo di 80 milioni di euro di cui 60 dovrebbero essere finanziati dalla Regione Friuli V.G, se questo progetto arriverà alla fine, gli investimenti della regione in montagna arriveranno negli ultimi 15 anni a superare i 320 milioni di euro. 
Una “montagna” di soldi finanziati  alla montagna per avere dei risultati più che deludenti. Le 111 mila presenze della montagna del periodo invernale più importante nei 30 giorni considerati, corrispondono alla presenze di due  notti NON in alta stagione a Lignano. 
Se dovessimo parametrare gli investimenti fatti dalla Regione in montagna calcolando le presenze a Lignano che sono circa una media di 3.500 mila negli ultimi anni contro le 700 mila annue della montagna a Lignano dovrebbe essere stato dato almeno un miliardo di euro in questi ultimi 15 anni.
E’ vero la montagna ha bisogno di impianti di risalita , manutenzioni costose, ma non c’è comunque proporzione nei finanziamenti dati dalla Regione. 
La Regione ha contribuito con finanziamenti in modo importante a Lignano, ma potevano essere molti di più, anche se attualmente sono fermi alcuni milioni di euro per il patto di stabilità, vedi lungomare, 20 milioni di euro e non solo. 
Ogni anno vengono chiesti da Lignano dei finanziamenti per i progetti mirati legati al turismo, e ogni anno i finanziamenti sono sempre minori. 
La Regione deve rendersi conto che sono le località balneari di Lignano e Grado che fanno da traino al turismo regionale e che rappresentano insieme  il 55% delle presenze turistiche, utilizzando solo il periodo estivo.
 Il voler identificare a tutti i costi il brand Friuli V.G. come vorrebbe Bolzonello è importante, ma non dimentichiamo che il turista viene nella nostra regione perchè esistono nel periodo estivo località come Lignano e Grado, e da qui poi si diramano nelle altre località di interesse storico, culturale enogastronomico del Friuli V.G..
Se la Regione non investe di più su Lignano e su Grado, rischia di avere un abbassamento di presenze turistiche in tutta la regione.

18 febbraio, 2014

Città di Grado

Noi "graisani", perlomeno io lo sono, siamo molto orgogliosi dello stemma della nostra Città, ne intuiamo la provenienza storica ma per dare un senso e conoscenza alle vicende che ne hanno condizionato la scelta vediamone allora il percorso:

un' appunto di Bruno Scaramuzza:
Negli antichi documenti che ho avuto modo di visionare presso l’Archivio di Stato di Venezia, lo stemma della nostra città è sempre stato ad una torre, stemma che si mantiene in tale veste anche sotto l’Amministrazione austriaca. 
Ad essere pignoli aggiungo che la torre sparisce dai documenti comunali sotto l’Amministrazione francese (1806-1813).

La  definizione e richiesta  di omologazione dello stemma risale al 1919 con podestà Giovanni Marchesini.

"Finita la prima guerra mondiale, per ignoranza (niente di male) l’Amministrazione comunale retta da Giovanni Marchesini, motu proprio, cambiò lo stemma da una torre a tre torri pensando che quello ad una torre fosse un regalo degli odiati austriaci che si doveva assolutamente cancellare: eravamo o no redenti? 
E tutto filò liscio fino agli inizi degli anni ‘80 quando si portarono i nostri vessilli a riparare e farne di nuovi presso una ditta specializzata a tali lavori. 
E qui cascò l’asino. La ditta chiese al Comune in base a quale autorizzazione statale il Comune lo ostentava"

La commissione araldica del Regno d'Italia aveva assegnato a Grado la torre d'argento aperta con due finestre e due palchi di merli.

Negli anni che vanno dal 1920 al 1984 lo stemma ufficiale era la torre merlata a tre torricelle. 

Un problema era però sorto sullo sfondo, il colore richiesto dall'Amministrazione Comunale era il rosso, che ornava le berrette dei fanti gradesi e ricordava i panni rossi che coprivano gli scanni dei maggiorenti dell'epoca, mentre la commissione araldica indicava il campo azzurro, e da la si fermò tutto.

Risolta la vicenda con un atto notorio in cui personaggi locali dichiaravano sotto giuramento che il campo per lo stemma e per il gonfalone municipale era sempre stato rosso finalmente fu appianata la questione  del colore del campo e definitivamente assegnato, con decreto del Presidente della Repubblica lo stemma ufficiale della Città di Grado assieme al titolo di:

 "Città di Grado" 
- considerato il valore storico artistico e della qualità turistico-curativa 


Nel 1984 il Comune di Grado si vide riconoscere finalmente ed ufficialmente lo stemma civico con un' unica torre merlata in campo rosso.

Lo stemma fu rilevato dalla targhetta posta sotto la Pala d'argento esistente dietro l'altare della nostra Basilica.

17 febbraio, 2014

Benessere naturale: Condividere

Mi fa strano voler riflettere su Internet - in maniera virtuale - di voglia di socialità, di stare insieme agli altri.

Eppure  il Web sta diventando l' unico posto dove ti caratterizzi, attraverso gruppi di interesse  trovi anime gemelle  con, apparentemente, i tuoi stessi interessi le tue voglie le tue passioni.
I contatti che hai sono quelli dei social network che, lo sai,  creano dipendenza, proprio come le bibite o le sigarette:
una dipendenza alimentata dal nostro narcisismo, dalla vertigine di poter dire al mondo che cosa facciamo, pensiamo, e preferiamo in ogni momento. 
Tirano cioè fuori la nostra parte più infantile, facendoci dimenticare che spesso siamo più interessanti quando stiamo zitti, ma non ne fai a meno, ti occorrono come il pane.
Vediamone, secondo me, i perchè:

oggi la situazione è molto complessa e molte persone non hanno alle spalle un sistema famiglia che li protegge. 

non solo si e' disgregata la famiglia, ma pure la parrocchia, la sezione di partito, il sindacato, le associazioni hanno smesso di essere reali strutture di protezione reciproca, di mutualita', assistenza e cooperazione.

sentirsi parte di un sistema di difesa collettivo in caso di pericolo credo sia un grandissimo piacere fisico, una sensazione di pelle di tranquillita' e completezza.


oggi, dopo la disgregazione consumista della famiglia patriarcale tradizionale, questa sensazione ci manca.

L’uomo/donna di oggi e' molto solo.

Sentirsi parte di una rete di mutua assistenza e' essenziale per il nostro benessere quanto il cibo.


La socialita' ha un potere straordinario: baciarsi con amore o regalare qualche cosa sono attivita' capaci di attivare il sistema immunitario, grazie alla produzione di dopamine, meravigliose droghe naturali, e combattere un’ influenza piu' efficacemente di un’aspirina.

La socialita' agisce sul benessere fisico direttamente perche' uno stato d’animo conviviale attiva la produzione delle dopamine in quantita' massiccia.



Questa è la nostra natura e' scritta nel nostro DNA. 

Socializzare, condividere affetti ed esperienze porta a benessere fisico, guardate questi due in foto, non potrebbero essere più diversi in apparenza, eppure insieme  sono bellissimi proprio perchè socializzano! 


16 febbraio, 2014

Comitato Ultima Spiaggia - Lettera alla Governatrice

Ricevo una Lettera aperta del Comitato Ultima Spiaggia:

AI Presidente della Giunta Region.ale del F. V . G. dott.ssa Debora Serracchiani,

Illustre Presidente, abbiamo accolto con grande stima e fiducia la Sua intenzione di scrivere al Signor Ministro una lettera sull'argomento ripreso dalla stampa locale in quest' ultima domenica.
Non le nascondiamo che La sentiamo a noi molto vicina e ci rincuora il fatto che in mezzo alle bufere quotidiane, ed i molteplici impegni, riesce a trovare il tempo per darci una mano.

Grazie per la sensibilità e la presa di posizione che ha voluto esternare con decisa volontà. Dobbiamo dire che Lei ha di fatto anticipato quanto abbiamo da tempo in animo di dire pubblicamente, anche se sballottati da una parte all'altra tra uffici ed istituzioni, generando
smarrimento con non poca e deleteria confusione ma, lo stesso fiduciosi!!

Chi siamo noi per chiedere  che una voce dell'Isola del sole sia ascoltata da una persona sensibile determinata ed impegnata come Lei.
Semplice: ci siamo trovati in un confronto di idee che diventano opinioni, tanto da coniare il nostro stare insieme come un movimento spontaneo di opinione che nelle intenzioni ha lo scopo di dare voce ad un popolo schivo alle prese di posizione, un popolo che va fiero di appartenere all' Isola di Grado, dove cittadini e operatori turistici, abituati al rispetto delle leggi ha ''obbedito'', sbagliando (Sic!) alle imposizioni emanate dagli uffici comunali, con la promessa chea fronte della rimozione di ... tutto, sarebbe seguita una rapida evasione del quanto. 

Anche se l'amministrazione comunale non ha tenuto in considerazione il fatto che per aver ''obbedito'', il privato si è trovato a sostenere molte spese ed il timore di paventate denunce penali nel rispetto dell' ordinanza, spese che sommate a tutte le attività mettono in evidenza cifre consistenti. 
Operazione assurda quella del Comune, priva di buon senso, che non riconosce pregi bensì segna
fortemente un danno di immagine e caduta di stile della realtà turistica gradese.

II movimento di opinione fa proprio il rispetto delle leggi purchè l'applicazione delle stesse non generi conflittualità con le leggi di mercato.

Per questo facciamo  appello al Codice mondiale di etica del turismo (fatto proprio dallo Stato italiano nel 2012), di tutela del patrimonio culturale, delle problematiche delle zone costiere e insulari e dei diritti dei lavoratori e imprenditori dell’industria turistica.

Siamo increduli di fronte alle continue rassicurazioni del sindaco.

«Non siamo più disposti a dar credito a queste promesse, ben sapendo che altre città e altri Comuni hanno risolto consensualmente la vicenda». 

Ricordiamo che anche le forze sindacali hanno sottovalutato il problema:

«Oggi tutti sono chiamati a invitare sindaco e giunta a riflettere sulla grave situazione creata e a porvi rimedio».

Invito che le forze sindacali e di categoria dovrebbero sostenere chiedendo al consiglio di riunirsi per rappresentare al sindaco e alla giunta, «non privi di responsabilità», il messaggio, forte e chiaro, di consapevolezza che la situazione creata è ormai fuori controllo.

Stavamo pensando di organizzare una manifestazione di protesta con bandiere e striscioni a Trieste e siamo ancora combattuti sulle modalità ed il taglio da dare alla manifestazione. 

Provvidenziale la Sua lettera al Signor Ministro che· ha spiazzato tutti e ha di fatto  evitato il nostro imbarazzo di manifestare sotto il Suo balcone, ci conceda un appuntamento per un incontro a Grado con la presenza di un numero ristretto di operatori economici, così in tutta semplicità si renderà conto che immagine offre di se l' Isola d'Oro, dopo il blitz di questa
amministrazione comunale.

Le garantiamo, se ci farà visita, che non sarà un impatto forte come il recente dell' Electrolux, ma quei numeri occupazionali stanno abbondantemente dentro la macchina turistica di un'intera cittadina. 
L'economia gradese è sostenuta da tante micro economie che messe insieme, con l'occupazione, per tanti stagionale, e che oggi potremmo aggiungere "precaria,'' compromessa, rischia di venir meno generando migrazione specialmente giovanile.

Nell' eventualità che la vicenda trovi soluzione, anche in via provvisoria a salire sul carro dei vincitori saranno in tanti portatori sani di diverse etichette, non ci sorprenderebbe che tra i primi a salire ci fosse il nostro primo cittadino. 
Nel salutarLa cordialmente lasciamo in calce i possibili contatti, fiduciosi di incontrarLa a Grado presto.
Grazie ancora.
II movimento di opinione spontaneo di Grado .

Grado 15 febbraio 2014
gradoultimaspiaggia@libero.it

15 febbraio, 2014

De grando farè al Sindaco de Gravo



L' incredibile premonizione di questa canzone cantata da Arty Romanello e scritta da Edi Maricchio, inserita in questo video del 1987 girato da me  a Marina de Macia  a Pasquetta,  è il fatto che il desiderio/sogno  di fare il Sindaco si sia realizzato per Fabio Zanetti (presente nel video)  e per lo stesso Edi. (autore della canzone)

Per informazione la canzone presentata in concorso per il Festival è stata bocciata dalla Commissione di ammissione dei testi.


14 febbraio, 2014

S. Valentino alla liquirizia

Ieri sera sono andato in farmacia, ho preso una botta alla mano e mi occorreva un gel antidolorifico.

Non sapevo mica che oggi è San Valentino. 

Davanti a me c'erano tre persone, mi metto in fila e aspetto.

Uomo n.1, sulla cinquantina, brizzolato, cameriere.
- Salve, vorrei del moment e questa scatola di preservativi.
Io penso  -“Ohohoh stasera qualcuno ci darà dentro! E prende pure il moment in caso di mal di testa! Colpo da maestro!”-
Giovane n.2, acne dei post18, felpa larga di una qualche marca di merda.
- Ssssalve, vorrei, ecco, si, caramelle per la gola e poi, ecco, questa scatola…
Ovviamente sono preservativi.
 Io penso:  - “Cazzo ma vanne orgoglioso! Ma sbattili sul tavolo e urla in faccia alla farmacista: IO STASERA TROMBO!!! Non è che se lo dici poi non si avvera.”-
Donna n.3, quaranta abbondanti, pelliccia, bionda con ricrescita.
- Salve, crema per le emorroidi, collutorio e preservativi.
Io penso. -"No No, non ce la faccio, ho frenato i commenti e le fantasie. Questa non lasciava spazio all’immaginazione."

Tocca a me:
- Salve, una scatola di gel antidolorifico per favore e…
- Preservativi? fa la farmacista:
NO!...liquirizia in tronchetti, due confezioni, grazie.

S.Valentino di cacca alla liquirizia!

13 febbraio, 2014

Barbana -by night

Il nostro Lorenzo Boemo, ipotizza per Barbana, oltre alla discoteca di Slaps-El Can, un enorme parcheggio.

La notizia è una cagata ma il fotomontaggio è ben fatto.

12 febbraio, 2014

Trasparenze e apparenze


Alle volte la fotografia inganna e nelle trasparenze si nascondono apparenze.

Questa foto è uno di quei casi. 

11 febbraio, 2014

Concessioni suolo pubblico

Leggiamo che in apparenza tutti si stanno attivando per risolvere i problemi dei nostri ristoratori e commercianti, ma la preoccupazione sale per il rapido trascorrere del tempo e in un altro incontro tra rappresentanti della categoria e  i consiglieri della Lista Liber@ è stato stabilito di presentare una mozione in Consiglio Comunale che in attesa di definizione di un regolamento in sintonia con la Sovrintendenza autorizzi la concessione del suolo pubblico in deroga sino al 31/12/2014.
Questa la mozione presentata stamattina.
                                                                  
Grado, 11 Febbraio 2014
Al Signor Sindaco                                                     
del Comune di
GRADO

Oggetto: mozione per l’impegno di modifica dell’art.66 del Regolamento Edilizio e per l’istituzione di un “Tavolo di Lavoro” tra l’Amministrazione, la Soprintendenza e gli esercenti gradesi

 Preso atto che L'art.66 del Regolamento Edilizio del Comune di Grado: TENDE RELATIVE A LOCALI D’AFFARI E ALTRI MANUFATTI RELATIVI A ESERCIZI PUBBLICI CHE INTERESSANO STRADE E SPAZI PUBBICI O DI USO PUBBLICO”, suddivide il territorio in quattro categorie: CATEGORIA 1 (zona di particolare pregio); CATEGORIA 2 (zona di rispetto); CATEGORIA 3 (Grado centro); CATEGORIA 4 (Il territorio rimenante) e che per ognuna di queste categorie vigono alcune prescrizioni relativamente alla costruzione e/o istallazione di alcuni manufatti quali: Tende a Parete, Tende con montanti verticali e Ombrelloni;
Constatato che a più riprese la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli-Venezia Giulia ha espresso parere negativo verso l’installazione di manufatti che differiscano dal semplice ombrellone, con grave dispendio di tempo e di denaro per gli esercenti, che si sono visti bocciare dei progetti comunque presentati in ottemperanza al nostro regolamento edilizio;
Evidenziato come sia opportuno intervenire sull’art.66 del nostro Regolamento Edilizio in armonia con i pareri espressi in modo univoco dalla Soprintendenza, dando la possibilità agli esercenti o ad altro richiedente, di  operare all’interno di un regime di regole chiare e certe , idonee ad assicurare “la preparazione delle piazze” per l’imminente stagione turistica e a scongiurare un inutile spreco di denaro; 
Rilevato come sia indispensabile che i nostri uffici si attivino sulla strada della concertazione con la Soprintendenza, affinché venga istituito un tavolo di lavoro amministrazione-soprintendenza-esercenti, qui promosso dal ns. Gruppo Consiliare, che porti, entro fine anno,  alla riscrittura dell’art.66 del nostro regolamento edilizio e del regolamento sull’occupazione del suolo pubblico;

 In attesa delle risultanze del tavolo di lavoro qui promosso, in via transitoria e con effetti valevoli fino al 31 dicembre 2014, l’indirizzo espresso con questo voto nei confronti della Giunta è quello di attivarsi per la riscrittura, in forma provvisoria e cautelativa, ovvero in sintonia con le attuali decisioni della Soprintendenza, l’art.66 del nostro regolamento Edilizio, prevedendo l’istallazione dei soli ombrelloni, senza precluderci per il futuro la facoltà di tornare indietro da questa decisione e di modificare ulteriormente la norma;
Riconosciuta la difficoltà per gli esercenti gradesi di operare nella spiaggia più a nord d’Italia,  l’indirizzo espresso con questo voto è quello di impegnare la Giunta nella ricerca di soluzioni rispettose del paesaggio e del patrimonio architettonico,  che nel contempo possano permettere  l’allungamento della stagione, a beneficio della ricaduta economia e occupazionale sulla nostra Isola;
IL Consiglio Comunale IMPEGNA il Sindaco e la Giunta

           •          Ad indirizzare i nostri uffici per la modifica dell’art.66 del Regolamento Edilizio integrandone  il testo con una norma transitoria, valevole fino  alla data del 31 dicembre 2014, che preveda temporaneamente, nelle zone di Cat.1-2-3, così come più volte espresso dalla Soprintendenza,  esclusivamente l’installazione di ombrelloni.
                     Ad impegnarsi immediatamente per l’attivazione di un tavolo di lavoro con la Soprintendenza di Trieste, che veda in qualche forma partecipi gli esercenti, con l’obbiettivo di ricercare delle soluzioni che sappiano porsi in equilibrio tra l’ l’indispensabile tutela del patrimonio paesaggistico e architettonico e l’allungamento della stagione per le nostre attività produttive.
                     Ad individuare, come previsto dall'art.10, comma 4, lettera g, del D.L. n.42/04, al fine del rilascio del nullaosta monumentale da parte della Soprintendenza, piazze, vie, strade ed altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico. 

 I consiglieri comunali  Lista Liber@
Dario Raugna
Fiorenzo Facchinetti
Mauro Tognon

10 febbraio, 2014

Tanto per di gargossa...In Alegria




Giovanni Marchesan dei Stiata, narratore, censore di costumi, poeta "graisan" é forse l'ultimo rappresentante di un mondo che va al tramonto o forse ritirato, nascosto per resistere alla massificazione, alla globalizzazione di valori, ideali, idee. .

Questa raccolta :
- Tanto per dì gargossa... in Alegria...- 
nasce dall'amicizia e dall' interesse che Giovanni ha provato per le nuove tecnologie di comunicazione.

Parlando con lui davanti a un bicchiere di vino l'ho convinto che si poteva pubblicare un libro per un pubblico potenziale enorme a costi zero.

Questa è la sua sfida ai nuovi orizzonti - un mondo antico mostrato con tecniche moderne-, una riflessione in velocità, senza contraddizione ma a braccetto. 

Io ho messo l' impaginazione e le foto.

09 febbraio, 2014

Scirocco e scusse


Un altro giorno di scirocco  che pesa come il piombo.

Lo scirocco uno lo sente prima di alzarsi, a letto con gli occhi chiusi: le cose si fanno più pesanti, specialmente il corpo, e ogni cosa costa fatica doppia, specialmente pensare.

Così,  non si pensa a niente e ci si muove pianissimo - anche il tempo funziona molto lentamente, quando è scirocco - e i giorni possono durare settimane intere.

Poi vedi il mare, il suo andare e venire, e immagini:

Scusse:

Ze i sogni masenai
da onde quiete de risaca.
Pian pian le diventa sabion
ma prima le ha mile coluri.

08 febbraio, 2014

XXX Festival Canzone Gradese- Trofeo Conchiglia d'Oro 1988




Proseguendo con la favola del  "Corbola Folk", le iniziative canore di 30 anni fa prevedevano un' edizione estiva del Festival con le migliori canzoni dei bambini proposte in Piazza XXVI maggio.
Era una grande festa popolare con mamme papà nonni e nonne graisani in prima fila a naso all' insù e occhi adoranti per i loro bimbi.

Lorenzo Boemo li ha ripresi e immortalati nella memoria, ha un archivio  video-fotografico unico e per fortuna vuole "un giosso a la volta" condividerlo con noi, io lo ringrazio per l' onore che mi concede di fare da tramite per tutti quelli che vorranno vedere queste immagini che sono la nostra storia.

Il video qui sopra fa riferimento al XXX festival della canzone gradese- trofeo Conchiglia d'Oro riservato ai bambini nel 1988.


L' organizzazione era affidata alla Compagnia Spettacoli Viaggianti di cui ho scritto qualche giorno fa.

07 febbraio, 2014

Corbola Folk












Ci avviciniamo al Festival della Canzone che ormai da solo sostiene quanto ci resta di cultura popolare canora e di lingua.
La memoria come al solito va all' indietro, quando le iniziative canore durante l' anno  erano molteplici e coinvolgevano sempre i bambini, una delle più importanti per successo dell' iniziativa e per i valori che voleva rappresentare è stato:

                          Il gruppo Corbola Folk

"Questo piccolo cadò, foto e informazioni, è opera del sempre verde Lorenzo Boemo che, nella sua lunga carriera di professore alla scuola media,  è stato partecipe di mille mila iniziative assieme al suo gemello artistico il Professor Matteo Marchesan."

Il Gruppo nasce ufficialmente nel 1982 ma esisteva di fatto dal 1979 
gli scopi erano di promuovere la cultura popolare di ballo e canto recuperando le tradizioni locali e regionali.


Tutto era iniziato con qualche timida iniziativa già nel 1976 quando Grado ospitò i profughi della tragedia del terremoto friulano, poi di passo in passo il gruppo crescendo ebbe bisogno di costituirsi in Associazione per poter beneficiare dei contributi alla cultura. (quella volta esistevano sì)

Ha partecipato come gruppo folcloristico a numerosi festival regionali e alla trasmissione televisiva "Sereno Variabile" oltre a vari passaggi sulla tv regionale "Tele Friuli".

Come tantissime iniziative a Grado si è spento di fronte alla difficoltà di sostituire i ragazzi che inevitabilmente diventavano via via più grandi e alla crescente necessità di contributi in danaro per poter affrontare trasferte e attrezzatura scenica.


Va ringraziata la maestra Fulvia Grinami che per tanti anni ha diretto con gran passione il gruppo folkloristico dei bambini gradesi. 
Immagino che più di qualcuno si riconoscerà nella foto.