Le scorese di mare esistono sì ma non credo siano organismi marini veri e propri ma fenomeni bollosi che occasionalmente prendono forma con del materiale organico;
sembra galleggino a mezz' acqua assumendo forme sempre diverse man mano che si spostano con le correnti, dilatandosi comprimendosi e modificando sempre la sfera che le forma.
Non sono puzzolenti e non sono particolarmente viscide al tatto.
Poi ci sono le scorese umane e quelle, purtroppo, si aggirano tra di noi olezzando, deformando tutto quello che toccano, provocando disgusto e senso di repulsione.
Da evitare!
A tale proposito, ricercando sul web - ormai si fa tutto ricercando sul web - mi sono imbattuto in questo poeta dialettale veronese che le descrive benissimo:
Gh'è quela che tase:
bison star a l'erta
chè quela l'è propio
na brasa coèrta:
la nasse de sfroso,
la sloia a l'inglese,
la fa vègnar gialo
piassè de un cinese.
Gh'è quele dei bòcia
che jè ancora tate
le par che le g'àbia
la boca da late.
Gh'è quele che mòla
le fiole e le spose:
che jè ciaciarine,
che jè caprissiose.
Gh'è po' le scorese
del bon manoval
che solo a sfiorarte
le pol farte mal.
I furbi avocati
g'à quele che spela
e par vègnar fora
le vòl la parcela.
E quele dei preti
le vien de scondon
lassando ne l'aria
na benedission.
Le sane scorese
tirà dai dotori
le tien le distanse,
l'è roba da siori.
de Monaldo Tòdaro
Un mondo vicino al nostro di grande saggezza e arguzia con un dialetto che si legge con facilità da chi come noi ha un dialetto affine.
Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale. Vero Ennio?
RispondiEliminaMa certo, come puoi pensare diversarmente, malizioso!
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