Preme evidenziare che si tratta di una misura cautelativa di mera attuazione della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” volta ad informare della presenza di avifauna protetta nidificante e ad evitare che eventuali turisti e fruitori dei siti possano danneggiare anche inavvertitamente i nidi presenti (azioni peraltro passibili di gravi sanzioni anche penali).
Le aree sono state precisamente cartografate a seguito sopralluoghi che hanno permesso di accertale la diffusa presenza di nidi; si tratta comunque di aree circostanziate e limitate e quindi la loro preclusione non è pregiudizievole alla attività turistica e balneare o ad altre attività economiche ma permette da parte di tutti di prendere coscienza del rilevante valore biologico che questi siti rivestono.
Come noto il tratto di costa che si snoda all’interno:
ZSC e ZPS IT3320037 “Laguna di Grado e Marano”
nell’area compresa tra Lignano e Grado, in particolare le spiagge e i cordoni sabbiosi litoranei dell’Isola di Martignano, di San Andrea, del Banco Anfora, del Banco d’Orio fino alla zona terminale cosidetta dei Tratauri, è di fondamentale importanza, per la riproduzione di alcune specie rare di interesse comunitario tra cui in particolare la Beccaccia di Mare (Haematopus ostralegus), il Corriere piccolo (Charadrius dubius), il Fratino (Charadrius alexandrinus), il Fraticello (Sternula albifrons), nonché per la presenza di sistemi dunali di interesse comunitario elencati nell’allegato I della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”.
Le Misure di conservazione trasversali di cui alla deliberazione giuntale n. 546 del 28 marzo 2013 prevedono che per particolari ragioni di tutela e conservazione naturalistica, l’ente gestore del Sito Natura 2000 possa limitare, interdire o stabilire condizioni particolari per la navigazione, l’accesso o la fruizione in aree particolarmente sensibili.
Con il Decreto n. STPB/B 2454 del 10 giugno 2014, allegato, lo Scrivente, quale ente gestore del Sito, ha ritenuto di individuare alcune aree particolarmente sensibili del cordone litoraneo dove sia vietato l’accesso e la fruizione nel corso del periodo di riproduzione dell’avifauna acquatica di interesse comunitario, che decorre dal 1° maggio al 31 luglio, e di apporre, in corrispondenza del perimetro di tale aree, appositi cartelli recanti il suddetto divieto.
Dunque attenzione quando andate al bagno in Banco d' Orio i cartelli di divieto saranno posti in maniera evidente e visibile, rispettateli le conseguenze possono essere gravi.
ormai hanno più valore i gabbiani dei comuni cittadini che fanno salti mortali per mantenere una barca di piccole dimensioni (infatti solo barca piccole possono accedere a queste spiagge); gente che spende un sacco di soldi , che muove un mercato comunque difficile in regione; gente che fa dei sacrifici e non chiede niente a nessuno; gente a cui interessa solo di passare in tranquillità una domenica in spiagge libere in mezzo alla natura e lontano dal caos dei centri turistici; ci tolgono pure questo per tutelare i gabbiani!!! neache andassimo a rubare le uova!
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