06 agosto, 2014

Odori e colori di Porto

Ormai travolto dall' insana passione dei "pedoci" e dalle necessità di vendere con rapidità la produzione annuale ho stravolto i miei orari e ho fatto il cambio con la notte per lavorare ed il giorno per dormire, in modo che non so bene quando sono sveglio sul serio nè quando dormo sul serio.

Ciò non toglie che camminando sempre più spesso  in banchina  io riesca a coglierne gli odori ed i colori.

Odori di casa  quelli spessi di porto.
Odore di corda bagnata, di pesce, di nafta e mare aperto.
Colori brillanti di cordami abbandonati a raccontare storie di mare e di vite vissute.

Casa, casa!


6 commenti:

  1. Mi permetto... per le affinità elettive... soprattutto verso la fine... Ciao
    http://www.mentecritica.net/il-museo-dedicato-a-te/leggere/border-zone/django/41117/

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  2. Tu pensa che in quella Pescheria io ci ho lavorato per almeno 10 anni, sempre all' alba a vendere i miei prodotti, l' odore del pesce e di porto sono i miei compagni di vita.

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  3. ... era buona e amichevole persino la zaffata di nafta dei vecchi barconi di legno... ;)

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  4. ps: seguo da molto mente critica e ho letto i tuoi pezzi parecchie volte, profitto qui per complimentarmi con te, ciao

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  5. Questa veramente non me la aspettavo ed è un grande complimento, grazie Ennio

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  6. Ho visto oggi le foto di portopiccolo: qualcosa di algido e vagamente cemeteriale, con quelle costruzioni retrostanti che sembrano Redipuglia al contrario. Ne riparliamo tra cento anni, quando il tempo avrà smussato gli spigoli e restituito un po' di realtà alle cose. Saluti.

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