23 novembre, 2014

Esche da Click -

Capita di essere intasati da post condivisi da "amici" in specie su Facebook e non sempre sono amichevoli e praticabili senza lasciare traccia.

E' una delle strategie più funzionali all’accumulo di pagine viste e va sotto il nome di click bait, letteralmente “esche da click”.
 Immagini o video studiati apposta per dare il meglio sul circuito dei social network e la cui missione è diventare virali, incuriosire il lettore, ottenere il maggior numero di click. 

Chiunque di noi abbia un account su un social network — Facebook e Twitter soprattutto — ne noterà decine ogni giorno e spesso, abboccando (fishing), ci cliccherà. 

Il “click-baiting” è una pratica diffusa per ottenere molti click pur avendo un contenuto obiettivamente povero. 
Purtroppo, è un metodo usato anche da molti canali di informazione: si usa un link breve, una descrizione appositamente confusa o volutamente ambigua e la foto “giusta” per far sì che l’utente clicchi pensando di trovare una data notizia. Quest’ultima, però, non rispecchia le aspettative: ormai l’utente è entrato nell’articolo e il sito ha ottenuto la visita in più.
Possiamo dire che la notte dell’informazione online è popolata da animali di tutti i colori e di tutte le forme.

Gattini che rubano giocattoli ai bimbi, video pazzeschi di banchi di acciughe, leoni beffati da leonesse che rubano loro le prede, super gol dell’anno, istruzioni per stirare una camicia o per tagliare una torta.
Sotto la forma del click bait si può nascondere di tutto, dal contenuto più interessante e approfondito fino a quello più idiota, inutile e morboso. 


Contenuti facili, trovati in rete, veloci da fare e veloci da diffondere: per “cucinare” un contenuto del genere non serve un reporter di esperienza, né un giornalista qualificato ed esperto di un campo specifico. 

Proprio per questo, con pochissimo sforzo, tutti lo possono pubblicare, lanciare sui social e vedere l’effetto che fa.

L' effetto certo è il fastidio dell' amico destinatario di questa vera e propria spazzatura, e allora pay attention. 

 Fate Attenzione a quello che diffondete.

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