28 agosto, 2015

Video-Telefonia Feme mal



Come al suo solito Giovanni "Stiata" Marchesan  mi ha fatto pervenire un ultimo suo lavoro dedicato questa volta alla incomunicabilità delle persone provocato da questo strano progresso che ci consente di comunicare con tutti e dappertutto ma nel contempo ci brucia le sinapsi del cervello rendendoci sordi e muti, a tutti gli effetti rendendoci antropocentrici, visto che consideriamo solo il nostro mondo, anzi il mondo siamo noi e gli altri lo devono sapere e basta.


Feme mal...
storzeme un brasso
feme mal...pesteme un pie
lo voglio...ve lasso.
Feme capì che le 'lusion
le ze finie...
Feme sintì che son vivo.
Dismissieme de 'sto tranelo
"telefon-visivo"!

Feme mal...
E che possa 'ndà per strada
incontrà zente
rie...pianze...descute
esse me...presente
comò una volta
ne 'l mondo vero, real
cò la testa in salute
magari pe'l vial...

E no in "video-telefonia"
o cò vose in "Radio-fotografia"!
Feme mal!
Senza retenio
senza nissun fren!
Son siguro che quel mal...
me farà ben!


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