26 luglio, 2016
Punti...di Vista
Capita che una sera, per una manciata di motivi qualsiasi, ti trovi a girare per il paese nel quale sei nato e cresciuto e dove ancora vivi, rendendoti conto che lo stai guardando con quella specie di curioso stupore che ti segue quando visiti un posto nuovo, non importa se questo sia una città o un paesino della provincia isontina.
Capita allora che ti venga la curiosità di sapere come, quelle persone che tu conosci nel modo irregolare e strano di questi tempi cosiddetti sociali, vedano il Paese , su cosa si sono fermati i loro occhi, quali luci hanno visto, che particolari hanno notato.
E pensi che sarebbe bello provare a fare un esercizio di parole, pensi che si potrebbe provare a fare un racconto a due facce, uno quello strettamente fotografico, ed è un punto vista, poi quello narrativo, un secondo punto di vista, fatto da un altro che descriva con le parole le sensazioni del fotografo.
Poi parti contattando gli amici e chiedendo loro di produrre a loro modo il tutto.
Il risultato di un paio di mesi di contatti, lavoro e immaginazione è questo libretto.
Quale sia il risultato non lo so. So che è stato bello farlo, so che è stato bello ricordare che Grado è un bel posto, basta saperlo guardare, basta volerlo dire.
Ps: se a qualcuno saltasse la voglia di scaricarlo niente di più facile,
basta cliccare qui: Punti... di vista
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