11 dicembre, 2017

Conoscere il mio Paese



Caro, vecio borgo, cò i resti de mura de sinta,
cò i volti pusai su i barbacani a sostegno
de le case che le se afassia,
comò a curiosà, co i so barcuni
le so terasse i so bei camini a la veneta.
Paese 'ngrumao, cativerioso, irequeto
ma... al mio Paese
(Ferruccio Degrassi)

Conoscere il mio paese, per me è sempre stata una necessità, la mia curiosità mi ha sempre spinto ad approfondire scegliendo un punto di vista dal basso, a livello della gente, perchè ho notato che tutto quello che è stato scritto sul nostro paese (non è molto) è stato più o meno calato dall' alto di un livello culturale fuori portata della gente comune ( e quasi sempre fatto pesare) , mentre la parte storica vissuta e quindi più vera ed interessante è sempre stata quella popolana.

E' li che si trovano le storie i miti le consuetudini, ed è là che io mi oriento nel ricercare piccole gemme della storia graisana.

Nell' usare le parole alle volte si tende ad esagerare perchè in fondo  il web non è necessariamente migliore o peggiore di qualsiasi altro ambiente; non è intrinsecamente violento, ma è un ambiente immateriale in cui siamo quasi sempre privati del linguaggio del corpo dei nostri interlocutori (insomma non si vedono); da qui i  fraintendimenti, l'impulso a calcare i toni per renderli più evidenti, a parlare più colorito, a passare più velocemente a quegli insulti che, specie quando siamo anonimi, possiamo lasciare senza conseguenza.

Quelle che si dicono "autostrade informatiche" assomigliano un po' alle autostrade vere, dove spesso l'unico modo per capirci è sfarfallare gli abbaglianti, pestare il clacson, esibire gesti osceni.

Spero che nel mio lungo navigare io sia stato di qualche utilità per qualcuno. 

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