17 novembre, 2015

Canti popolari graisani


Ho letto oggi che la Regione ha stanziato un contributo a sostegno dei dialetti, il nostro è nella rosa degli aventi diritto, bontà loro e grazie al lavoro di Leonardo Tognon e tanti altri.

E' giusto  sottolineare l' importanza del canto dialettale in una piccola comunità come la nostra per il mantenimento della parlata una componente essenziale delle nostre radici.

I canti popolari sono i fiori selvatici dei dialetti.

Le canzoni gradesi di un tempo sono figlie della musa lagunare, la loro originalità è centrata e dovuta alla descrizione dei costumi e del luogo, uno speciale colore tutto "graisan".

Gli autori sono per lo più sconosciuti e difficile è anche stabilire l' esatta origine di certe canzoni che sembrano nascere spontaneamente tra la gente e tramandate per tradizione orale e non scritta.

La musa che ha animato gli autori ha un carattere intimo, domestico.

Nasce in mare tra le alghe e le reti, riproducendo quadri deliziosi della pesca, animandoli di uomini laboriosi, facendo provare il piacere del lavoro.
Descrivono donne innamorate in attesa del loro uomo al lavoro in Laguna o in mare,

Solo due piccoli esempi di canzoni popolari di un tempo:


Me domandè indola vago cò le arte?
vago potando su le restie de 'l mar
i rimi in barca e cò la vela in parte
a pescà quela che me vol amà.


Ninna Nanna

Dormi, bel figio
che to pare pesca
e zozo in mar
cò l' inzegno e l' esca
El pensa a 'l to magnà.

Dormi bel figio
che to pare pesca
zozo in palù
I pissi magna l' esca
nome per tù.

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