31 marzo, 2010

Pineta S.Marco



Un luogo magico, ora poco frequentato dai graisani, ma un tempo e in special modo a Pasquetta era tutto un correre, coperte per terra, bambini urlanti, giochi con il pallone e "marende".

Pineta S.Marco un pezzo di territorio gradese, una pineta rada di pini marittimi e pini neri, inserito come un cuneo nel territorio aquileiese, una chiesetta del settecento bellissima, poggiata su una collina che nasconde sotto le dune lagunari che fronteggiavano la costa friulana prima delle bonifiche.

La tradizione ci dice che segna il punto esatto dello sbarco di S.Marco arrivato da Alessandria per evangelizzare l'entroterra.

La strada per arrivarci è diventata difficile e percorribile solo in bicicletta così piano piano tutto cade nel dimenticatoio, ma S.Marco è là fronte a Grado.

29 marzo, 2010

Festival della Canzone Gradese - Risultati finali


A Completamento della giornata del Festival ecco i risultati definitivi della rassegna canora "Graisana".

E’ Raimondo Corbatto il reuccio del festival gradese

“’L collesionista” ha ottenuto 391 voti aggiudicandosi la 44ª edizione della manifestazione canora. Al secondo posto Stefano Meneghel

“’L collesionista” parole e musica di Andrea Marchesan, cantata da Raimondo Corbatto è la canzone vincitrice del 44º Festival della canzone gradese: con 391 voti, ha superato – anche se solo di 10 preferenze – la seconda classificata “Un più un fa tre” (parole di Alessio Gratton, musica di Marzio Corbatto), cantata Stefano Meneghel che ha ottenuto 381 voti.

Corbatto, fascia nera in testa, “chiodo” di pelle ha cantato con voce davvero particolare l’amore di un uomo per una donna in una situazione difficile, un amore inseguito, per cui sarebbe disposto a pagare qualsiasi cosa. Ancora amore anche nella seconda classificata, ma un amore più sereno che si completa con la nascita di un figlio.

Al terzo posto, con 356 voti, è arrivata “Primavera” parole di Paolo Lauto e Sebastiano Corbatto, musica di Sebastiano Corbatto, cantata da Sebastiano Corbatto ed Eleonora Franzin.

Anzi in verità solo da quest’ultima, visto che “Seba” a causa di un malore non ha potuto salire su palco: ma la potente, calda, intonatissima voce di Eleonora ha saputo incantare gli spettatori che le hanno assegnato la medaglia di bronzo.

Bella l’edizione 2010 del festival gradese, organizzato come ormai da oltre 15 anni da “Quelli del festival” del Circolo jazz di Grado ( un paluso al maestro Ferruccio Tognon, al presidente Giorgio Pastoricchio, alla direzione artistica di Leonardo Tognon e all’esercito di volontari Quellidel festival, indispensabili per la buona riuscita delal manifestazione) , con il sostegno della Regione, provincia, Comune e della Rai.

In una coreografia basata sui toni del fucsia e del nero (così come le luccicanti canotte delle ragazze di sala), con un trionfo di composizioni floreali a bordo palco, il sempre imperturbabile e professionale Leonardo Tognon, assieme alle belle “mamòle” Maila Pastoricchio (per lei un ritorno dopo l’esperienza di un paio d’anni or sono) e Martina Camuffo (già semifinalista di Miss Italia dell’edizione 2009) ha navigato tra canzoni e ricordi, non dimenticandosi di ringraziare più volte chi ha reso e rende possibile la realizzazione del festival.

Come ha evidenziato monsignor Armando Zorzin, quello del 2010 è stato un festival di giovani. «Tanti ne ho visto sul palco e in sala. Fa piacere, però li invito a trovarsi più spesso, anche senza festival per prendere in mano il timone della nostra grado» ha detto.

Il sindaco Silvano Olivotto ha voluto ringraziare gli organizzatori del Festival «evento sempre più grande, non solo come organizzazione ma anche come contenuti, Qui dentro si respirano sentimenti e amore». Un saluto è stato portato dal consigliere regionale, già sindaco dell’Isola del Sole, Roberto Marin, mentre il presidente della provincia, Enrico Gherghetta ha voluto fare un regalo a tutta Grado, mostrando la foto della prima tabella bilingue italiano-gradese “Provincia di Gorizia” collocata al confine tra Aquileia (Udine) e Grado (Gorizia). Ciò è stato reso possibile dalla recente legge di tutela delle parlate veneto-giuliane approvata dalla Regione. «Con la legge si riconosce il dialetto gradese come entità reale, ma siete voi con manifestazioni come queste a tenere vivo il dialetto» ha precisato il consigliere regionale, presidente della VI Commissione, Piero Camber.

Oltre alle tre canzoni premiate dal pubblico, sono stati assegnanti anche altri premi ormai tradizionali. Anche quest’anno la gara canora è stata seguita su Internet dai gradesi residenti all’estero, che hanno assegnato il riconoscimento speciale, Premio Grado International a “Legno dolse” parole di Andrea e Luciano Cigona, musica di Paolo Cicogna, cantata da Andrea Cicogna. Il premio “Giacomo Zuberti”, assegnato dal presidente della cooperativa pescatori di Grado al miglior testo legato al tema del mare, della laguna della pesca è andato a “Gravo xè gaNbiao” parole e musica di Gianni Camuffo, cantata Chiara Camuffo e Federico Facchinetti, mentre il premio qualità intitolato ad “Aldo Regolin” del Circolo Jazz Grado è stato vinto non da una canzone ma da tutti i ragazzi che hanno lavorato in sala e all’organizzazione.

Una menzione speciale per il valore del testo in dialetto è stata assegnata a “Parole” musica di Andrea Barzellato, parole di Andrea Felluga, cantata da Andrea Felluga, Fabio Fabris, Michele Lugnan, Mattia Marchesan, mentre il presidente della Git, Marino De Grassi ha ricordato Onorio Di Sette, «uomo di cultura e atleta, fondatore del circolo culturale Ippolito Nievo».

28 marzo, 2010

gradese, tipicamente gradese


Rieccoli, io credo di non riuscire a capire i dirigenti friulani quando propongono formule di pubblicità come questa ultima "friulano, tipicamente friulano" che può andar bene per la campagna di sostegno dell'ex tocai nel mondo vinicolo, ma che incredibilmente pretendono di farne una formula unica di rappresentanza per tutti i prodotti vitivinicoli della Regione e, ultima chicca, con la scusa che la nostra Regione è piccola, da estendere a tutti i prodotti dell' agroalimentare regionale.

Torniamo alla querelle del friulano come lingua madre, si vogliono negare le caratterizzazioni locali, tutto quello su cui poggia e si differenzia l'offerta agroalimentare regionale (che fa turismo eccome), con prodotti giuliano carsici triestini di lungo corso e di storia consolidata dal tempo.

La vedo dura considerare il boreto alla graisana in un "boret friulano tipicamente friulano!"


Ovviamente non succederà nulla, perchè la gente se ne fregherà dei marchi e punterà alla tipicità e qualità conosciuta, ma il problema dell'investimento pubblicitario di sostegno delle varie produzioni, che ormai è gestito in toto dalla Regione i cui dirigenti polici sono così friulano ingavonati, ci tocca eccome.

In questo modo ci toccherà seriamente pensare, ridisegnando i confini del 1914, di tornare alla Madre Patria, l'Austria!

Un Graisan "gradese tipicamente gradese"!

27 marzo, 2010

Intervallo




In attesa dei risultati del Festival di stasera, che occuperà l'attenzione di gran parte della popolazione della nostra cittadina, propongo un intervallo culturale con questa foto abbastanza insolita di un raggruppamento di uova di calamaro (loligo vulgaris) attaccato alla parte iniziale di un pergolato di mitili, con, evidenziato dal cerchietto rosso (cliccare sull'immagine per ingrandirla), un parassita che succhia le uova per nutrirsi, cosa che mi ricorda qualcuno, si tratta di un isopode (pulce di mare).

25 marzo, 2010

Festival, eccolo!


XLIV festival della canzone gradese 1946-2010
Conto alla rovescia per l’edizione numero 44 del festival della canzone gradese.
Andiamo alla ricerca di qualche curiosità che insaporisce il menù festival accanto alle canzoni:
La direzione musicale è affidata alla qualificata classe ed esperienza del maestro Ferruccio Tognon, - memoria storica musicale dell’evento, l’orchestra del festival “brass” vede accanto al presidente del Circolo Jazz Grado Giorgio Pastoricchio tromba, il maestro Giuseppe Polo e Tullio Regolin. Gli arrangiamenti assieme al mestro Tognon sono stati curati da Roberto Montanari – Audiomark e da Sebastiano Corbatto.
A condurre la serata l’istuzionale presenza di Leonardo Tognon con la doppia presenza femminile – che non guasta- il gradito ritorno di Maila Pastoricchio ( alla seconda esperienza) e Martina Camuffo già semifinalista di Miss Italia nel 2009. ”
Un po’ di numeri: ben 64 le candeline per il festival della canzone Gradese nato nel 1946, che celebra la 44 edizione.
Dodici le canzoni in gara, ventidue i cantanti, solo tre donne, diciotto gli autori. Una canzone finalista ha nello staff di autori e cantante il record di “ tutti esordienti.
Record di “esperienza “ come cantate per Omero Gregori che si è esibito la prima volta 41 anni or sono.
L’esercito di volontari che supportano l’organizzazione Circolo Jazz Grado e Quelli del Festival si avvale di una cinquantina di membri.
Le aspettative per l’edizione 2010 sono molte e qualificate, in palio altri titoli come il premio Grado International frutto della votazione di una giuria composta da gradesi residenti all’estero (America) collegati via Internet, il premio “G. Zuberti” che sarà assegnato dal presidente della Cooperativa Pescatori di Grado al miglior testo legato al tema del mare, della laguna della pesca, il premio qualità intitolato ad
“Aldo Regolin”Circolo Jazz Grado.
Le prime tre classificate parteciperanno al Festival Regionale del Friuli Venezia Giulia ricordiamo che la canzone regina 2009 la gradese “ I m’à assunto in spiagia”.
Per i cantati e gli autori delle dodici finaliste, che si contenderanno il titolo di canzone regina del festival delle canzone gradese sabato 27 marzo 2010 palazzo dei congressi di Grado inizio ore 20.30 cresce l’emozione.
Il Circolo Jazz Grado, organizzatore conferma anche per quest’anno la stampa del CD Produzione Audiomark)che raccoglierà tutte le finaliste.
Non mancano le novità e le sorprese custodite gelosamente dagli organizzatori. Dodici canzoni rigorosamente inedite e in dialetto gradese, la parlata proto veneta tanto melodiosa e musicale quanto caratteristica.
SI attende al conferma della presenza del presidente della VI commissione regionale, Piero Camber, che negli ultimi mesi ha seguito l’iter della legge a tutela delle parlate venete in Regione recentemente licenziata all’unanimità dal consiglio regionale.
Il tradizionale festival della canzone gradese celebrerà la festa della parlata gradese grazie al Circolo Jazz Grado, promotore ed organizzatore della manifestazione che in questo clima di tagli al mondo della cultura ha inteso mantener fede alla tradizione al vero impegno socio culturale confidando nel sostegno e nella sensibilità del Comune di Grado, della Provincia e della regione Friuli Venezia Giulia, della Rai che supportano l’evento che mantiene viva la parlata proto veneta .Tra le tradizioni canore di un’isola rimasta per secoli lontana dai diversi motivi linguistici e culturali del vicino mondo continentale Grado vanta anche quella di una festival di canzoni, tutte rigorosamente in dialetto gradese.


XLIV FESTIVAL della Canzone Gradese
Sabato 27 MARZO 2010 Ordine di uscita
1“Parole” musica Andrea Barzellato, parole Andrea Felluga – cantano Andrea Felluga, Fabio Fabris, Michele Lugnan, Mattia Marchesan

2“Questa etae” parole e musica Riccardo Gordini, cantano Omero Gregori e Riccardo

3“Gravo xè ganbiao” parole e musica Gianni Camuffo cantano Chiara camuffo e Federico Facchinetti.

4“‘L colessionista” parole e musica Andrea Marchesan canta Raimondo Corbatto

5“Te penso amor, me te penso” parole e musica Antonio Pastoricchio canta Antonio Pastoricchio

6“Primavera” parole Paolo Lauto e Seba, musica di Seba Cantano Eleonora Franzin e Sebastiano Corbatto

7“Tiremosse un poco su” parole Dario e Domenico Lauto, musica Domenico Lauto cantano Domenico Lauto, Albano Corbatto, Samuele Gregori, Massimo Gaddi.

8“La gno cansòn” parole e musica Aldo Tognon, cantano Laura Damiani, Stefano Valli,

9“40 i xè passai” parole e musica Niky Grigolon canta Niky Grigolon

10“Un più un fa tre” parole Alessio Gratton –musica Marzio Corbatto canta Stefano Meneghel

11 “Dal mar bianco” parole Gian Nicola Corbatto, musica Abses canta Gian Nicola Corbatto

12“Legno dolse” parole - Andrea e Luciano Cicogna, musica - Paolo Cicogna canta Andrea Cicogna

24 marzo, 2010

Miracolo! Decolla l'Albergo Diffuso


"Entro fine maggio è in programma una prima parziale apertura delle strutture dell’albergo diffuso nella laguna di Grado: 56 i posti letto disponibili dei 94 previsti dal progetto, con possibilità di prenotazione a partire dalla seconda metà di aprile.
"

Questi è il comunicato stampa del Comune di Grado che annuncia la costituzione della Società di Gestione dell'Albergo diffuso entro aprile 2010.

Io spero sia la volta buona perchè i precedenti annunci di apertura non è che siano andati proprio a buon fine. Vedi Qui

Comunque il comunicato stampa continua:

Oltre all’Isola di Anfora, le valli coinvolte in questa prima apertura saranno:
Valle Tirelli dove saranno disponibili 12 posti letto derivanti dal recupero di 2 casoni da 6 posti ciascuno;
Valle Ghebo Vacche con disponibilità di 6 posti letto derivanti dal recupero di 1 casone;
Valle Panera, dove Abbazia srl metterà a disposizione 16 posti letto derivanti dal recupero di 2 casoni, un fabbricato padronale e un fabbricato da struttura lagunare;
Isola di Anfora, dove sono stati realizzati 12 posti letto in camere doppie con angolo cottura ristrutturando l’ex scuola elementare dell’isola;
Isola Ravaiarina dove saranno ultimate tre unità abitative con zona angolo cottura, per un totale di 10 posti letto.


L’albergo diffuso è un progetto di ospitalità integrato nel territorio, nella sua cultura e nella sua comunità.
Il nostro progetto di ospitalità originale in laguna vuole dare la possibilità al turista di essere ospite in un “luogo” ospitale, e si differenzia dai “non-luoghi” per il suo essere fortemente radicato nel territorio e nella sua cultura, che diventano componenti di base dei servizi ospitali offerti”


Il progetto “Ospitalità originale in laguna” che ha portato alla realizzazione del primo albergo diffuso in laguna a livello europeo attraverso la ristrutturazione e riqualificazione dei casoni in chiave ecocompatibile, rappresenta un modo per promuovere una tipologia di turismo sostenibile con benefici sul recupero degli ambienti, possibilità di integrazione del reddito per i privati coinvolti, ma soprattutto uno strumento interessante e non invasivo per scoprire la laguna.
I turisti avranno, infatti, l’opportunità di soggiornare nei casoni e sperimentare direttamente la vita in laguna e le molteplici attività che vi si possono praticare, scoprendone ogni suo aspetto, dalla natura alla storia, dalle tradizioni alla gastronomia.

Non è proprio un miracolo, solo perchè noi a Grado abbiamo la Madonna di Barbana incorporata!

22 marzo, 2010

Via i Talk Sciò. SCIO'








Via i talk sciò.

Li hanno scarnificati, ora cercano disperatamente di perpetuarsi su Internet.

21 marzo, 2010

Emancipazione


Continuando dal post di qualche giorno fa "Lo sviluppo turistico agli Albori"...

...ora l' Isola aveva tutti i servizi, i foresti incominciarono a costruire hotel, ville, giardini fioriti, il numero degli ospiti andò aumentando di anno in anno .....come i prezzi!
e finalmente gli indigeni del luogo, uscirono dal loro isolamento abbandonando la laguna, la pesca, il mare crudele.

Tutti scoprirono il turismo e......fu l'emancipazione per la nostra gente.
una nuova vita, l'emancipazione.





"EMANCIPAZIONE!... "

Emancipazione... mai più pescator!
Emancipazione... TURISMO...
Siam tutti...signor!

Cù sbusa biliti...bareta fracàgia
Cù scava le buse, rastèla 'l sabiòn.
Un fà sù le tende, cù neta la spiaza
-Xe pronte le sdraio?-. Verzè 'l onbrelòn!

Guardian de 'l albergo,trasporta valise
La camera neta... se volta 'l pagiòn!
Cù smacia vistiti, cù stira camise.
Un lustra i utuni,un lava 'l salon!

Emancipazione... mai più pescator!
Tò stanghe de giasso, se'pronta i gilati
Se spina la bira, prepara 'l frapè...
Cù neta polastri, bransini e guàti.

_ Xe pronto 'l arosto?. Polpete per tre!
E co'l vaporeto xe gita in laguna
Cù porta in batela i siuri per mar
E quando fà sera, co'l ciaro de luna...
Un canta, dò sona... per fa la zornà.
Emancipazione... Mai più pescator!

Cù fita la casa, cù fita 'l caìcio
Cù vende tirache, cù fà quel che pol.
Un mostra le cese, un verze 'n uficiò
Per vende calìgo... al posto de 'l sol!

Emancipazione che bella parola
Emancipazione... non più pescator!
Evviva il TURISM0 che tutti consola
Evviva il TURISMO .... siam tutti signor!


Con queste strofe canzonatorie e foriere di verità Giovanni Marchesan "Stiata" descrive il passaggio dei "graisani" dalla condizione greve di pescatore a quella emancipata di cameriere.

Pericolo su Facebook


Nuova minaccia informatica viaggia su Facebook, consiste in un software maligno di tipo 'worm' che è in grado di sottrarre le password degli utenti.
Si diffonde sotto forma di un'e-mail proveniente da Facebook che segnala la necessità di reimpostare le proprie credenziali per l'accesso al social network.

La mail contiene un allegato con i nuovi dati di accesso che in realtà sono il codice maligno.

Una volta aperto, il file scarica automaticamente sul pc diversi tipi di programmi dannosi, compreso un virus di tipo 'password stealer', "in grado di accedere a qualsiasi combinazione di username e password presente sul computer, dalle informazioni bancarie ai dettagli di accesso alle email".

La Fonte di diffusione dell'allarme e la McAfee una delle grandi case di produzione antivirus,

Fatte attenzione perchè è facile cadere nella trappola, se vi arrivano messaggi di riconfigurazione dell'account con allegati da aprire da parte di Facebook non cliccate l'allegato, cestinate tutto.

19 marzo, 2010

Progetti per il bene comune-Non ci resta che votare Gesù



Beraro ci aveva fatto una canzone "I Progeti".
Un sacco di altra gente ce li ha raccontati dicendo che facevano comodo a noi, la realtà è che facevano comodo a loro!
Per quanto mi riguarda non rimane che votare Gesù!

Breve cronoistoria raccontata in tono leggero e semi romanzata del passato prossimo di Grado:

"Correva l’anno 1962 e all’ignaro gradese sempre pronto ad abboccare come un gò alla prima esca luccicante veniva venduto il progetto che avrebbe cambiato le sorti della nostra economia.
Stessa tecnica, stessa spiaggia, stesso mare per poter dimenticare…
Presenti i maggiori esponenti della Spa Sviluppo Spiagge Alto Adriatico , si dà il via al grosso complesso dei lavori della Pineta della Rotta.
La prima opera da compiere è la grande strada sinuosa che sta alla base del progetto generale urbanistico ideato dal Dott.Prof. Arch. di Treviso.
Allacciandosi alla via che porta a Grado, la strada si infiltrerà tra gli alberi della Pineta fino a raggiungere Punta Barbacale, per poi congiungersi a quella di Monfalcone, che tra poco entrerà in funzione.
Nel bosco saranno operati anche diversi raccordi che serviranno, oltrechè per snellire la circolazione, anche per dividere una dall’altra le diverse zone che dovranno avere un carattere individualmente armonico.
Chiunque abbia visitato almeno una volta nella sua vita la nostra isola non può non essersi reso conto delle immense possibilità di sviluppo che La Rotta offre sia per posizione geografica, sia per la salubrità dell’aria derivante dalla fitta vegetazione, sia per la sterminata spiaggia che, con opportuni accorgimenti, è possibile far sorgere lungo il suo litorale.
La realtà, ora, sta prendendo il posto delle idee e delle intenzioni e le opere incominceranno a sorgere una dopo l’altra con la massima possibile speditezza, vediamo per Grado la possibilità di aprire un nuovo, ancor più fecondo periodo nella sua longevità si stazione climatica internazionale.
E' evidente che La Rotta diventerà ben presto un’appendice determinante per il futuro dell’isola.
Non si tratta solo di costruire per aumentare la capienza estiva di Grado, ma, soprattutto, di costruire bene per creare completamente ex novo un ambiente che abbia la possibilità di offrire all’uomo di città qualcosa di diverso da quello che ha trovato finora nell’Isola d’Oro.
L’originalità della questione consiste nel fatto che il nuovo nucleo, separato completamente dal capoluogo, sarà dotato di caratteristiche completamente diverse, e il nostro centro turistico raggiungerà la posizione davvero invidiabile di poter offrire l’incommensurabile conforto che ha offerto finora, accanto ad un conforto di sapore diversissimo, situato ad un paio di chilometri soltanto dal centro della città....."
___...___
"....La prima fase di Citta' Giardino e' cominciata, la nuova area residenziale garantira' agli abitanti tranquillita' con l'inserimento organico nel verde, creazione di parchi, la posizione vicina alla spiaggia favorira' lo sviluppo alberghiero, lavoro, ecc...."
___....___
"...Investimento previsto per la costruzione del Porto San Vito, ospitera' un complesso residenziale portuale con 500 posti barca, rimessaggio, ristorante, 50 posti di lavoro, ecc..."
___....___

E Arriviamo al nuovo progetto di Valle Cavarera city, Dejà- Vu!.

La vera novità è l' ipotizzata clausola salva imprenditori:
nel caso l'iniziativa sia fallimentare, l'amministrazione si è impegnata a spostare tutta la popolazione residente di Grado in Cavarera cedendo alla pari il centro storico e zone limitrofe. Avremo un campo da golf, volete mettere?

18 marzo, 2010

Lo sviluppo turistico agli albori Petrehoft

Verso la fine del XIX secolo a Grado si fa strada l'industria dell'ospitalità, grazie ai cospicui afflussi di turisti provenienti dall'Austria e dalla Boemia. L'ascesa turistica di Grado è propiziata dalle conseguenze della guerra del 1866. L'Austria perde il Veneto passato all'Italia e le nuove mete dell'Impero Austriaco sono per forza di cose i lidi di Grado. Il dott.Barellai certifica la potenzialità terapeutica del clima gradese e preme per la costruzione di un Ospizio Marino da dedicare ai bambini bisognosi, sottolinenando con i colleghi medici le proprietà curative dell'aria e della sabbia dell'Isola. L'affusso di turisti viene registrato dall'aumento delle cabine nei Bagni Pubblici da 180 nel 1900 a 400 nel 1913. Nel 1913 accanto al Bagno di Lusso si affianca anche il Bagno Popolare. Nello stesso periodo nascono nuovi esercizi commerciali propri di un luogo di vacanza spensierato e aperto alla socialità, pasticcerie, ristoranti, negozi, balli. Nel 1913 vengono registrate tredicimila presenze complessive. In Laguna l'albergo diffuso era già stato ideato dagli Auchentaller, nella foto si vede il Petershof dell'Isola di Morgo nel 1912.

17 marzo, 2010

La Livella per Massi


Nevio mi ha mandato questo lungo commento per le Gno do Scale di Massi, ma l'idea che suggerisce è così ghiotta che ne faccio un post perchè la vedano anche quelli che i commenti non li leggono.

L'idea di mettere insieme testi, foto del Circolo Operaio Gradese e farne un libretto da affidare alla memoria collettiva è felice.


E' buo el privilegio de cognosse Massi incora nela adolesensia e qua podarave partì el film dei ricordi, e no i xe pochi.
Strensendo el cuor e al spassio penso che ne mancarà un capitolo de la sova e nostra vita: la "diaspora" separassion, da la Fides Intrepida per fondà al Circolo Giovanile Operaio Gradese (C.G.O.G.).
Cò Massi veveno ciacolao s'istae e cargo de buni propositi al me veva confidao la sova intension de usà ricordi e apunti per un raconto, vero, dei timpi dopo le gnò do scale. Garghe lengua lo à ferio e al manoscrito al xe 'n dao in sansarele.
Pecao, se pensemo che 'l xe stao protagonista de un tempo de grando coragio, elo omo de ciesa, bandonà al ricreatoro dei preti.
Posso dì, me gero?
E alora se, oltra le patache, vemo veramente de ricordalo, questo si i piasarave, ingrumemo testi e testimonianse, anche drento i muri de le nostre case e anche del Barelai, la vemo fato animassion coi mamuli la ricoverai che no i ha buo la fortuna de esse como oltri fortunai e costruimo un quadernetto dedicao ala sova dedizion.
Scuseme se son stao longo, ma no podevo lassa score al film che disevo, sensa al sonoro.
Massi fa, a pien titolo, parte dei personagi amai e anche trascurai.
In zimiterio vizin de la so tomba, un fior vero i starave de oro, xe Eselino, bandonao. Cussa perché ma me vien de ricordà "A livella" de Totò.
E' gradio i vostri cominti e continuo a dì a duti de comentà cussi la fadiga de gratacasa la ciaparave ancora più slanso.
Nevio

16 marzo, 2010

Se ti registri, ti tirano un pacco


Ancora! Si fa vivo nuovamente dopo alcuni anni il Registro Italiano di Internet.

Attenzione è una vera e propria trappola che può costare caro 958 euro all'anno per tre anni, non firmare nulla e cestinare subito l'eventuale lettera arrivata in questi giorni.

Si firma, credendo che siano solo dati statistici, ma ti fregano con un contratto inscindibile con una società di diritto tedesca.

Mandarli dritti al loro paese!

14 marzo, 2010

Le gno do scale - Vecchi Ricordi



Finalmente Massimiliano Cicogna (Massi Tachelo) ha avuto, postumo, il riconoscimento da parte del Comune per la preziosa opera svolta a favore della comunità nel corso della sua vita.

Sono contento e partecipo alla celebrazione dei suoi meriti pubblicando il suo libro stampato nel 1978 - Le gno do scale, Vecchi Ricordi - il formato è in pdf e scaricabile per chi lo volesse qui

Ringrazio la signora Maria Stiata Marchesan in Lauto che, come presidente dell'Associazione Culturale "La Bavisela" ha pubblicato la versione originale del libro ormai introvabile e ha acconsentito alla pubblicazione via Web.

E' un bel modo per ricordare "Massi".

Le Sue parole:
Géremo là duti co 'i mussi a picolon, sule scale del balaor
de l'amia Leta. Se gera intorno a l'ano 1940, géreno magri
magri, la buora fistieva a ,sento a l'ora, no veveno nianche' le
scarpe in pie, le braghe dute rote, ma co véveno un toco de
pan géreno duti cuntinti.

13 marzo, 2010

Che pesce pigliamo?


Io che ci vivo, avverto le tensioni che fanno tremare tutti i protagonisti del mondo della pesca.

Preoccupazione crescente per l'aumento dei costi di gestione, la difficoltà nel trovare forza lavoro, diminuzione verticale del prodotto in mare, prezzi che, pur avendo picchi astronomici per le specie rare (in quanto rare incidono ben poco sul fatturato totale), per le specie comuni sono a terra e soprattutto dipendono da pochissime imprese di commercializzazione.

A parlare di tutto ci vuole un libro e ricerche approfondite anche se nulla cambia nell'attualità, io voglio soffermarmi su un aspetto che in qualche modo ha contribuito a una cattiva educazione del cliente finale il consumatore.

Un decennio fa per comprare il pesce il massimo era farsi un giro sul molo del mercato ittico (vale per tutta la penisola) e fidarsi della pluriennale esperienza del pescatore per comprare e farsi consigliare il modo migliore di cucinare il prodotto acquistato.

Poi d'un colpo il pescatore si è vestito di un completo blu con bottoni d'oro e a bordo di un veliero(?) attorniato da un a banda di ragazzini saltellanti come equipaggio propone, sempre sorridente - non gli capita mai una giornata storta -, ad un pubblico televisivo sempre più frettoloso e convinto che mangiar bene sia sempre una questione di prezzo e non di valori altri, un prodotto precotto e preconfezionato.

Il risultato è una diseducazione culturale, una analfabetismo culinario che straccia un pacco di valori sul valore del cosa, dove, come e quando mangiare.

Un paese di cultura contadina e peschereccia da sempre, con 7500 km di coste dove ci siamo inventati di tutto, ridotto a pesci bistecca, bastoncini surgelati e tonno crudo.

Una malinconia struggente e un disastro economico per gli operatori del mare, perchè le specie disponibili in abbondanza nel nostro mare vengono considerate pesce povero e quindi trascurate dal grande pubblico.

Per favore tornate a frequentare le banchine dei porti e poriticcioli, parlate con i pescatori (non sono solo folklore ma alle volte sono grandi personaggi), comprate prodotti che non sono mai di scarto, come suggerito dalla pubblicità battente, ma buoni e di grande valore nutritivo, dateci una mano, insomma, a salvarci.

11 marzo, 2010

Il Festival della Canzone Gradese 2010


Ecco il comunicato stampa degli amici del Circolo Jazz di Grado:

XLIV festival della canzone gradese 1946-2010
<-------( Immagine del festival dell’artista gradese Dino Facchinetti)

Sono dodici le finaliste che si contenderanno il titolo di canzone regina alla quarantaquattresima edizione del festival delle canzone gradese sabato 27 marzo 2010 palazzo dei congressi di Grado inizio ore 20.30
Il tradizionale festival della canzone gradese celebrerà la festa della parlata gradese grazie al Circolo Jazz Grado, promotore ed organizzatore della manifestazione che in questo clima di tagli al mondo della cultura ha inteso mantener fede alla tradizione al vero impegno socio culturale confidando nel sostegno e nella sensibilità del Comune di Grado, della Provincia e della Regione Friuli Venezia Giulia, della Rai che supportano l’evento che mantiene viva la parlata proto veneta.
Tra le tradizioni canore di un’isola rimasta per secoli lontana dai diversi motivi linguistici e culturali del vicino mondo continentale Grado vanta anche quella di una festival di canzoni, tutte rigorosamente in dialetto gradese.
Il festival della canzone Gradese è un avvenimento folcloristico e canoro che si ripete da oltre mezzo secolo, più precisamente dal febbraio 1946 – prima di Sanremo-grazie alla lungimiranza della Cooperativa Pescatori, allo scopo di offrire una piacevole serata di varietà musicale dilettantistica.
Nel dopoguerra, quando questo straordinario incontro del popolo con le sue canzoni ed emozioni ebbe inizio una sferzata di ottimismo arrivò dai lavoratori del mare con quel capolavori di socializzazione che è stato allora “Veliòn del pescaòr”.
Attorno a questa emblematica festa da ballo nelle sale adornate con le reti da pesca e “fiuri de tapo” , si strinsero con entusiasmo non solo i pescatori , ma la generalità dei cittadini gradesi per trovare e assaporare un nuovo sentimento di unione e solidarietà.
La grande festa suscitava un bellissimo clima di euforia liberatoria e di fiducia per un felice destino dopo le tragedie.
Proprio nell’ideale contesto di questo appuntamento di puro svago comune nacquero le prime canzoni gradesi, le perle dell’espressione popolare che tuttora è viva e presente , quale insostituibile sintesi di una Grado scolpita perennemente nel tempo. Il festival è’ in realtà l’espressione più genuina della cultura isolana che affonda le radici della sua storia nei miti e nelle leggende, nel volo dei gabbiani e nel mormorio del mare, nel canto dell’antica povertà trascorsa in letizia.
E’ il messaggio che attraverso le canzoni si trasmette da una generazione all’altra per mantenere vivo lo spirito creativo della gente comune che soltanto nella propria genialità sa ritrovare il significato dell’esistenza.
Il festival sempre più al passo con i di fatto ha scavalcato il puro e semplice spettacolo trasformandosi in un fenomeno d’identificazione collettiva.
Ecco racchiuso (magicamente) l’incanto che il tramonto infiamma, mentre la laguna sa essere “l’opera” che accoglie il Barco, pronto a salpare.
La vera anima “graisana” affiora prepotentemente, emerge dai flutti della quotidianità, in questo appuntamento culturale che vede protagonisti gli autori, i cantanti, l’organizzazione ma soprattutto coinvolge l’intera isola facendo sì che il nostro patrimonio di parole ( dal momento che le canzoni obbligatoriamente devono essere composte in dialetto gradese), non affondi come una batela, una barca, trascurata.
A giudicare le canzoni sarà il pubblico in sala, confermato il premio Grado International frutto della votazione di una giuria composta da gradesi residenti all’estero ( America) collegati via Internet, premio “G. Zuberti” Cooperativa Pescatori” al miglior testo, premio qualità Circolo Jazz Grado. Le prime tre classificate parteciperanno al Festival RegionaleFVG ( canzone regina 2009 la gradese “ I m’à assunto in spiagia”.)

In ordine di uscita le finaliste : del XLIV FESTIVAL della Canzone Gradese 2010

1“Parole”
musica Andrea Barzellato, parole Andrea Felluga – cantano Andrea Felluga, Fabio Fabris, Michele Lugnan, Mattia Marchesan
2“Questa etae” parole e musica Riccardo Gordini, cantano Omero Gregori e Riccardo
3“Gravo xè ganbiao” parole e musica Gianni Camuffo cantano Chiara camuffo e Federico Facchinetti.
4“‘L colessionista” parole e musica Andrea Marchesan canta Raimondo Corbatto
5“Te penso amor, me te penso” parole e musica Antonio Pastoricchio canta Antonio Pastoricchio
6“Primavera” parole Paolo Lauto e Seba, musica di Seba Cantano Eleonora Franzin e Sebastiano Corbatto
7“Tiremose un poco su” parole Dario e Domenico Lauto, musica Domenico Lauto cantano Domenico Lauto, Albano Corbatto, Samuele Gregori, Massimo Gaddi.
8“La gno cansòn” parole e musica Aldo Tognon, cantano Laura Damiani, Stefano Valli,
9“40 i xè passai” parole e musica Niky Grigolon canta Niky Grigolon
10“Un più un fa tre” parole Alessio Gratton –musica Marzio Corbatto canta Stefano Meneghel
11 “Dal mar bianco” parole Gian Nicola Corbatto, musica Abses canta Gian Nicola Corbatto
12“Legno dolse” parole - Andrea e Luciano Cicogna, musica - Paolo Cicogna canta Andrea Cicogna

I Commenti


La parte più bella di un Blogger è ricevere commenti ai propri post.

E' anche la parte più difficile perchè devi avere argomenti tali da sollecitarli ed essere equilibrato per non provocare.

Da qualche tempo ho notato una minore intensità del commento, non tanto sul mio di blog che è orientato a Grado e basta e gli argomenti di cui tratta sono monotematici e riferiti a pochi amatori, ma sui blog di eccellenza con cui sono collegato in feed, c'è un'aumento dei lettori (in controtendenza) ma una grossa riduzione dei commenti, sembra quasi che ci sia pigrizia o assuefazione a quello che si legge.

Ovviamente con il successo dei socialnetwork, gran parte dei frequentatori del web ha abbandonato la frequentazione dei forum dove il confronto è veloce, pratico, ma normalmente protetto da nick e quindi sostanzialmente anonimo, l'essere anonimi ti consente, se gli amministratori dei forum sono disattenti, di essere offensivo e volgare, ma trasforma il tutto in una grande babele dove è difficile trovare una strada maestra.

Facebook ha ovviato e normato tale devianza permettendo di essere se stessi con nome e cognome con il pregio della grande vetrina dove trasmetti al mondo quello che ti preme e ti piace di più, ma senza approfondire.

Bon insomma, il messaggio del post è ;
Se il blog vi piace intervenite, perchè approfondire insieme gli argomenti è un buon modo per passare un pomeriggio, se poi si riesce a non dire cazzate è il massimo della vita.

09 marzo, 2010

Musical - I Mercanti di Stelle



Fine settimana all’insegna del Musical, all’auditorium “Biagio Marin”, sabato 13 marzo ore 20,30 e domenica 14 marzo inizio dello spettacolo con apertura pomeridiana alle 15.30.
Si tratta dell’appuntamento con la Compagnia “ I Mercanti di Stelle” – che per celebrare il settimo anno di attività portano sul palcoscenico un evento del tutto particolare: con i due atti de “ …Nel sogno”.
Si canta e si balla per raccontare il classico ed arcaico tema dell’interpretazione dei sogni immersi in una modernissima tecnica interpretativa che non sfugge ai temi dell’invidia lasciando, pur sempre nel finale, una finestra per la speranza.
Non si tratta di un happy end ma di un musical che svaria temi attualissimi.
La sorpresa e il messaggio viaggia nei testi delle canzoni ai passi di danza dei protagonisti, una compagnia sempre più convinta che al settimo anno di attività raggiunge livelli importanti, d’eccellenza.

Protagonisti : Valentina Bellan Gabriele Bottin, Daniela Castelli, Giada Corbatto, Simone Costantini, Laura Damiani, Alessia David, Giovanni Gaddi, Janine Malusà, Sara Malusà, Ester Marchesini, Emanuel Olivotto, Federica Pasquali, Gianluca Pastoricchio, Josephine Paz Grados, Laura Renda, Bruno Sciacca, Daniele Solidoro, Ilenia Trevisan, Stefano Valli, Elia Verona Paolo Verginella

Si tratta di un appuntamento di qualità non di un prodotto omologato di un vero e proprio musical; le coreografie originali si devono a Laura Renda e Simone Liut, l’impianto scenografico ideato da Laura Damiani, mentre Cristina Felluga e Patrizia Bomben hanno ideato e realizzato i costumi originali e coordinato l’intero percorso della compagnia, Luca Corbatto “de Bertino” ha curato la grafica della produzione foto e video, l’altro omonimo Luca Corbatto è il tecnico audio, alle luci Giuliano Felluga, Italo Olivotto, Alex Grego.
Testi e adattamento teatrale di Leonardo Tognon che ha curato la direzione artistica e la regia.

La prima assoluta di “ Nel sogno” sabato sera, sarà arricchita dall’ufficialità della consegna da parte del’assessore alla cultura, Alide Dovier,del Comune di Grado (che assieme alla Fondazione Carigo sostiene l’attività dei Mercanti di stelle . Circolo Spes) , di un riconoscimento alla memoria a Massimiliano “Massi” Cicogna.

“I Mercanti di stelle” salutano il loro settimo anno di attività ringraziando oltre monsignor Armando Zorzin, arciprete di Grado, gli amici fedelissimi Franco Papotto e Nino Pastoricchio che da 7 anni sostengono fattivamente l'attività.

Nel sogno c’è spazio per …sognare.
l.t.


APERTURA della SALA alle ORE 20--200 

POSTI TOTALI ; INGRESSO CONSENTITO FINO ESAURIMENTO POSTI A SEDERE!!

08 marzo, 2010

Ragioni di un Blogger - Tu vol la bici,pedala



Due o tre commenti sugli ultimi post mi hanno obbligato a riflettere sulle ragioni che mi spingono a scrivere, ormai quasi quotidianamente, su questo strano foglio virtuale che fa esclamare alla mia nipotina, ogni volta che schiaccio il tasto Enter per pubblicare, "guarda nonno la farfallina vola via"

Il mio intento è sempre stato condividere e archiviare la passione per il mio paese, per la Laguna, per la nostra diversità linguistica, per il timore che tutto un mondo scompaia con noi senza lasciare nulla indietro.

E' difficile trovare documenti sulla storia di Grado, sui suoi personaggi più importanti proprio per le ragioni che Aldo denuncia (scrive da Miami)...Ci sono tanti privati cittadini e/o associazioni che conservano molte "memorie" storiche del nostro paesello in maniera maniacalmente "privata", ma mi pare che la parola d'ordine sia : no te mostro, no te digo, no te 'npresto e no te dàgo...., a Grado non è ancora finita l'epoca delle sete famege, della separazione netta e spregiativa tra le famege siore e i poveri.

Questi non hanno più la fortuna di un tempo, sono raggrinzite nei loro discendenti, ma hanno tutto quello che su di Grado era scritto, pubblicato e fotografato e lo tengono stretto.

Non fa niente, io comunque, per quel che posso, pubblico quel che trovo, che so e lo inserisco in questa bottiglia che naviga sul mare del Web.

Mi soddisfa molto di più questa incognita della spiaggia remota e il ritrovamento improbabile che il chiacchiericcio, come frasi scritte con il pennarello in un cesso pubblico, mediatico dei vari social network.

Ho sempre dato per scontato che non ci sarà mai gratificazione dal lavoro fatto, ho sempre evitato di parlare se possibile di politica, a meno che non si metta di traverso, perchè amplierei a dismisura i miei obiettivi, che non sono autoreferenziali se non ogni tanto scrivere qualche poesia in dialetto assieme a quelle di tanti gradesi bravi e poco conosciuti.

Detto questo, mi assolvo, scorlo le spale, e continuerò a tediare chi vuole leggere e a non preoccuparmi se nessuno lo fa.

07 marzo, 2010

Risanamento ambientale della Laguna


Importante conferenza venerdì mattina nella sala Consiliare del Comune per la presentazione dei risultati dell'indagine condotta dall'Isprea  di Chioggia coordinata dal Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Trieste sulla composizione dei fanghi lagunari e sul loro grado d'inquinamento  e la loro potenziale pericolosità.

Una cosa bisogna dire la nomina di questo Commissario per la Laguna dott. Gianni Menchini, geologo e quindi del mestiere, ha dato sicuramente una sferzata al  sistema di progetti e studi fine a se stessi, focalizzando gli obiettivi e perseguendoli con rapidità.

Vediamo cosa si propone di fare:

L'obiettivo principale è quello di garantire la sicurezza della navigazione.
Hanno stimato che i sedimenti da asportare per mettere in sicurezza tutta la laguna e i canali di riferimento si aggirino intorno a qualche milione di metri cubi, la loro rimozione è prevista in due anni.

Entro il mese prossimo verranno completate le misure batimetriche di tutti i canali e le piane di marea della laguna al fine di avere a disposizione dati certi ai quali rapportarsi.

Si tratta, quindi, di una attività complessa che va programmata nel tempo avendo ben chiaro che l'obiettivo da perseguire è quello di creare le condizioni affinché i fanghi di risulta vengano trattati e soprattutto recuperati per vari usi.

Quello che emerge dallo studio  evidenzia inquinanti di natura sia organica che inorganica, tra i quali il mercurio, attualmente presente in laguna nella forma metallica e non in quella metilata, molto più tossica.

Questo significa, essendo il mercurio un metallo pesante, che lo spostamento dei fanghi non provocherà dispersioni nell'ambiente per cui le casse di colmata previste, una a Grado in Valle Cove  due nella zona di Marano non daranno problemi.

E' quello che si voleva sentire, un piano d'intervento fattibile, rapido, ben strutturato, supportato da studi e finanziato.

Un Progetto di Risanamento ambientale attraverso la bonifica delle aree inquinate che  garantisca sia sicurezza della navigazione che la gestione ambientale e speriamo che con un protocollo Grado-Marano ci dica chiaramente che cosa fare dei sedimenti in futuro.

Avremo fatto così un importante passo avanti per rendere piu agevole il vivere e il lavorare in laguna.

05 marzo, 2010

giglio1.mov

Giglio Boemo, grande personaggio del cabaret gradese nel 1987 in coppia con Tullio Svettini e al piano Ferruccio Tognon interpreta delle maschere del popolino gradese.
Scovassin de Vial.

04 marzo, 2010

Manifesto Aggressivo





Come seguace del Guerrilla Marketing, propongo questo cartellone per la promozione turistica.

La ricerca subacquea sul Mercure



Presentazione ieri sera della nuova campagna di scavi sul relitto del Mercure .
Si trattava di un brigantino da guerra costruito a Genova ma venduto all' armata francese con compiti di scorta, sorveglianza, collegamento o portadispacci, veloce con ampia velatura . Era dotato di un unico ponte ed era ornato di sculture a poppa e a prua. Lungo circa 32 m e largo circa 9 m, aveva un dislocamento di 400/450 tonnellate e poteva raggiungere la velocità di 9 nodi. Fu affondato nella notte tra 21 e il 22 febbraio 1812 al largo di Lignano in una zona nota come Battaglia di Grado combattuta tra un flotta italo-napoleonica, proveniente da Venezia, ed una della marina inglese. Nel corso dello scontro venne catturato il Rivoli, un vascello francese da 74 cannoni e affondato il Mercure, brick da sedici carronate, con funzioni di scorta, appartenente al Regno Italico. La sanguinosa sconfitta - che comportò la morte di circa 400 uomini - e la perdita delle navi fece così naufragare anche il tentativo di Napoleone di scacciare la flotta britannica dalle acque dell'Adriatico. Lo scavo è attualmente l'unico cantiere subacqueo su un relitto gestito da un ateneo italiano e aperto a studenti di archeologia. Esso quindi, oltre a finalità di ricerca e tutela, ha una grande valenza formativa.

Queste le note presentate dai rappresentanti dell' Università "Cà Foscari" di Venezia incaricati sin dall'inizio, nel 2001, di seguire le ricerche sul relitto.

Io credo sia, anche se non si è detto, l'inizio di una collaborazione tra Grado e Lignano nella gestione di tutti quei fattori, finanziati dalla Regione, che possano avere valenza turistica.

I reperti dei lavori precedenti sul Mercure sono stati esposti due volte a Lignano e mai a Grado, ma seguendo le nuove direttive dello sviluppo turistico regionale questa volta si è voluto dare, secondo me, una facciata di fraterna collaborazione tra due comuni turistici che sono in competizione da sempre, tanto per significare che la mosina da cui provengono i soldi per le promozioni di qualsiasi genere è la stessa.

Naturalmente del Museo del Mare, a parte un breve cenno imbarazzato sul cambiamento del responsabile della Sovraintendenza dei Beni Culturali che ha rallentato tutto, nessuna nuova.

02 marzo, 2010

Museo del Mare - Stop and Go






Non per polemica ma semplice annotazione, il Museo del Mare a Grado, allestita e vista, con emozione, la prima mostra del lontano aprile 2008, capito le potenzialità del progetto seguendo il flusso di visitatori nei tre mesi di esposizione dei reperti, è stato impacchettato da un nastro di plastica con su scritto "Work in Progress" e l'hanno lasciato là incustodito per un anno intero.

Ora i lavori (vedi foto) sono ripartiti ma con il sistema stop and go, cioè una settimana lavoro quella seguente no!.

Nessuna critica, un semplice desiderio prima di invecchiare e rincoglionirsi del tutto si potrà godere di questo grande strumento di arricchimento culturale o no?


UPDATE


Ha ragione Pippo1, a veloce verifica, gli operai che ho visto riparavano le gorne di scarico della terrazza che altrimenti si riempiva d'acqua, vederli la e il materiale nel giardino mi hanno tratto in inganno.
Il sistema adottato per la realizzazione finale del museo è quindi : STOP e Basta!

Siamo messi bene, posso invecchiare sereno, nulla è cambiato!

01 marzo, 2010

Lunario di Marzo





Torno ai Lunari de Gravo de Barba Salvatore "Tore" Degrassi.

La sua saggezza e lieve ironia ci potrà aiutare:


Marso

Marso bufon,
desso tristo, dopo leon

St'ano, marso mato
d'ogni color n'ha fato;
sielo scuro e vento de nevera
anche al primo giorno de primavera.

Marso bagnao o suto,
ogni steco gheta fora al buto.

Aria de marsulin
comò tempore molo,
un dì fa scrimisin
e un di' fa burignolo.

Marso el riva prepotente
el fa bassilà la zente,
ma cò vien la sova fin
al va via comò agnelin