30 settembre, 2010

"Al Deto"- I Soprannomi


I soprannomi in una piccola comunità come Grado sono necessari per distinguere le famiglie dato il numero relativamente piccolo di cognomi originari, ancor più con l'andar del tempo per i numerosi casi di omonimia dovuti al costume di perpetuare i nomi.
Particolare curioso "al Deto" era ereditario e per tradizione passava da madre in figlio essendo la famigia matriarcale, a differenza della nominansa che distingueva il singolo individuo per una particolarità o di lavoro o di comportamento ma si esauriva con lui.

Giovanni Stiata con la solita arguzia ne ha fatto una filastrocca che fa una fotografia, se pur non completa, dei numerosi soprannomi "i Diti" gradesi:

"LA TIRITERA DE I SORANOMI"

Masaneta, Bisatelo Corcalina.. . Mazurin Morospari, Ganbarelo Grilo e Galo...Sanmartin!
Magnamili, Magnalardo Brusaboschi e Stefanin Biviaqua e Cavogrando Serenoti co' Papin!

...e vemo Scartasse, Scuvili e Ciodi Sorbuli e Gnoculi, Beati e Bei... Nanemeso, Nanelovo, Ziganti e Vovi Duto'l paese...semo fradei!...

Maranisi e Polachi Stiati e Steli, Bernardon Sanpieroti coi Patachi Paciaroti.. Danielon!

Xe i Barbieri co'i Duturi Ciciaroli, dò Scanài pùo Pantieri cò 'i Pasturi Farineli e Trapanài!...

...E vemo Balanza, Trotuli e Sponza Toltini e Piegore, Cagnoli e Clài. Xe Bareta, Morganti e Bronza
Duto'l paese...xe numinài!...

Belaganba, Munisselo Tecla, Cianci, Ortolan Zini, Botuli, Cranielo Stianpa, Principe, Bacan!...

Xe Curiola Farinelo Forti, Rosso, dò Tronbài Xe i Burloti, Bisanelo l Butighi co' i Catài...

E vemo Burcere, Tossi e Valuni Sopuli e Lovere, Schileta e Sian Dò-trè Sieghi,Canon e Spaguni...

Quisti xe i nomi del graisan

I soranomi, per incùo e doman!

28 settembre, 2010

In Chiesa



Io non sono un abituè della Chiesa, ma sento alle volte il bisogno di entrarci e sedermi da solo sui banchi a fianco della corona di colonne.

Sono sicuramente attratto dalla frescura che aleggia in certi pomeriggi inoltrati estivi, dalla intensa spiritualità e dalla pace assoluta.

Ma, come una falena, sono attirato dalla luce che fa magici giochi di chiaroscuro, per una volta l'ho fotografata sperando di trasmettere con l'immagine le sensazioni che io provo.

27 settembre, 2010

I Donatori di Sangue-Grado



Festa della sezione gradese dei Donatori di Sangue, compie 43 anni (incredibile).

L'Associazione, conta 1300 iscritti di cui 400 attivi nel dono, mostra il lato generoso della gente graisana, compie gli anni portati benissimo, e premia i suoi benemeriti della donazione.

Grande partecipazione della gente e orgoglio del suo Presidente Sezionale Giovanni Tognon (in foto).

Donare il proprio sangue è un atto d'amore per il prossimo, queste cose mi rendono oltremodo orgoglioso di essere gradese.

26 settembre, 2010

Toni e l'Anzolo



Nella chiesa di S.Rocco con una bella cornice di pubblico Giovanni Marchesan "Stiata" ha presentato con la collaborazione di Grado Teatro e del relatore Prof. Cumpeta il volume, ultimo della sua produzione,
--"Toni e l'Anzolo".--


Giovanni,con la solita arguzia ed ironia, parla dei complessi rapporti dei gradesi con la spiritualità, rapportati e confrontati con il vivere quotidiano che tende ad allontanarli dal sacro.

In questo caso la figura incombente e dominante dell'Anzolo ricorda al protagonista la strada giusta da percorrere in mezzo a mille dubbi e compromessi.

Bella, ho detto la cornice di pubblico presente, con una mancanza, illuminante, di un qualsiasi rappresentante del Comune, fosse solo un impiegato della Biblioteca.

Illuminante, dicevo, perchè di cultura si riempiono la bocca politici e vari conducadores culturali nostrani, salvo poi, alla prova dei fatti quando la cultura la si fa davvero, sparire in dissolvenza sullo sfondo.

Io so che Giovanni è al di sopra di queste piccole angherie, però fanno girare gli zebedei.

24 settembre, 2010

Festa del Pdl o Campo Militare?


Per fare una festa hanno messo su un teatrino che pare un campo militare.

Traffico bloccato, guai andarli a vedere in macchina.

In P.zza Biagio Marin tutto è attanagliato da tendoni mega galattici, sulla diga per passare devi attraversare per forza i gazebo, il ticket d'ingresso è costituito da una tessera.

E' facile così far numeri, immatricoleranno anche i neonati in transito.

Strana festa, di chi hanno paura? le baruffe in fondo le fanno tra di loro.

Pioveranno incudini.

22 settembre, 2010

Ultima Spiaggia


Ricevo con grande apprensione, visto l'andazzo a Grado, e considerato che sono amico e parente di parecchi di questi uomini e ragazzi, questo comunicato dei dipendenti Git.
Mi auguro che tutto proceda come sempre senza scosse:

"GRADO I dipendenti della Grado impianti turistici SpA, società d’area che gestisce la spiaggia e le terme marine di Grado, in assemblea giovedì 23 settembre per una chiarimento da parte del Consiglio di Amminsitrazione sulla situazione della società. In una richiesta inviata al presidente Marino De Grassi, che ha accolto e concesso la riunione assembleare fissata per giovedì alle ore 10 nela sala dela palazzina medici e riservata a tutti i dipendenti che avranno modo di confrontarsi con il Consiglio di amministrazione.
La preoccupazione delle maestranze (circa 180 unità) è legata alla concessione quindi al futuro: vero è che Git ritiene che la concessione debba essere confermata fino alla fine del 2013 a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 233 del 23 giugno-1° luglio 2010. Contestualmente la Git ha presentato al commissario straordinario del Comune istanza di autotutela affinché venga ripristinata l’originaria scadenza alla data del 31 dicembre 2013 della concessione demaniale marittima in titolarità alla stessa Git, ma ad oggi, precisano i dipendenti, non ci sono certezze: fortemente preoccupati per i nuvoloni che si addensano sul futuro della GIT abbiamo una assemblea alla quale caldamente invitiamo l’intero CdA, al fine di poter chiarire inequivocabilmente lo stato di fatto nonché il futuro della GIT. Articoli più o meno commentati sulla stampa locale, voci di corridoio, chiacchiericcio da bar, cattive interpretazioni non fanno che creare confusione, malumore e quindi si ritiene indispensabile a questo punto un momento certo e chiarificatore. Abbiamno già dato negliultimi anni. L’assemblea è “aperta” a tutti i lavoratori Git al fine di consentire ad ogni lavoratore dela società (iscritto sindacalmente o non iscritto), di presenziare e contiribuire al momento di confronto.”

I dipendenti della GIT

21 settembre, 2010

Copiare e i mitili



Oggi ho il privilegio della prima pagina del Piccolo che ha copiato senza ritegno una mia foto pubblicata sul post molluschicoltura e mitili del 2008.

Non mi fa piacere che non abbiano almeno citato la fonte (io pubblico tutto sotto Licenza Creative Commons) significa che si può usare liberamente tutto salvo che per l'utilizzo commerciale.

nell'immagine tratta dal mio controllo dei download si vede chiaramente sia chi sia cosa è stato scaricato e a che ora.

Bon pazienza; ora mi voglio spiegare un po la situazione delle cozze che tanto ha agitato i media di mezza Italia.

Nella nostra Regione il controllo sull'acqua e sul prodotto è severo si fa due volte alla settimana e ad ogni minima variazione dei valori di legge l'Usl interviene fermando la produzione delle zone fuori parametro.

Ovviamente emette ordinanza di fermo; è questa ordinanza che a Torino hanno trovato a fronte di diverse partite di cozze di varie provenienze, è una garanzia per il pubblico che tutto venga fatto alla luce del sole e con una filiera di controllo che permette di identificare con certezza anche il produttore in qualsiasi punto d'Italia e nonostante i vari passaggi commerciali si siano effettuati.

Non è certo si tratti di prodotto di Trieste, Torino è veramente fuori rotta per noi.
Noi siamo fiduciosi, in Italia sono principalmente le yessotossine, biotossine marine prodotte da alghe microscopiche, a penalizzare le imprese di molluschicoltura nei principali siti produttivi, situati in Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Marche e Puglia.
Sono un prodotto naturale che si forma in certe condizioni di temperatura del mare e può provocare fenomeni di irritazione intestinale provocando diarrea e mal di stomaco.

20 settembre, 2010

Figoni a "Cason"



Per completare il quadretto del post "A Cason, a Cason" propongo questa foto della festa in Mota Safon e le mie considerazioni sulla metamorfosi fighiana.

Essere figoni e’ un complesso procedimento che consiste nell’acquisire graduale certezza della propria avvenenza.

Fighi non si nasce, lo si diventa credendoci. La bellezza è un’illusione. Il fascino si suda.

Tutto ciò che è esteriore può essere modificato curandosi l’interno, per il medesimo procedimento, al contrario, per cui quando stai male diventi un cesso.

Insomma bisogna ridere, curarsi, crederci e non rompere.”

Allora A Cason, a Cason-. (Cu che pol!)

19 settembre, 2010

Parole


Parole

Garghe volta drisso le rece,
me par che le me passa vissin,
parole, parole mai sintie
discursi de novi mundi

Me vardo intorno,
curioso de veghe i oltri,
ma nissun i fa caso
-ultrasuoni-.

Cu ze sti umani
i se afana co le machine
i rompe al silensio
co trombe eletriche.

I cree de scampà, poveri,
de una foresta de plastica, de cavi de cemento.
Ma i l'ha in tel cervelo.
Sta giungla de filaminti.

Cu ze sti umani?
No i sente le parole
no i sente al novo ritmo de la vita?


Ennio

La sQuola leghista




Ad Adro il sindaco leghista propone una sQuola di nessuna qualità e di bassa Lega.

17 settembre, 2010

In Laguna






In Laguna - La Luna me inamora!

16 settembre, 2010

Ci daremo una mano di Bianco




Tanta crema nivea in viso perche non ci confondano quando ci vedono in mare!

15 settembre, 2010

Nuova Lavanderia-Neto e Stieto


Nuova iniziativa imprenditoriale per Maria e Nevio Scaramuzza che hanno inaugurato una lavanderia automatica self-service in Zona Safica - a fianco del Laguna Palace.
-per informazioni tel. 0431/82306-

Un grande bocca al lupo al grande coraggio di due amici che con il sorriso in bocca sanno affrontare la vita.

Nevio con il consueto humor ha coniato il logo per la Lavanderia:

Neto e Stieto

14 settembre, 2010

Qui è un vero Casino





Ne ho le prove.

Ecco la ricevuta!

13 settembre, 2010

In Bici co le ale



Luciano Cicogna continua a farmi sognare, gli avevo chiesto tempo fa di disegnare un progettino, così estemporaneo, per la ciclabile tra Grado e Belvedere e lui mi ha mandato una cosa onirica, l'ingresso a Grado con una ciclabile e relativo parcheggio per le macchine al lato est del ponte (uscendo da Grado) dove le bici sembrano volare sull'acqua.

"'ndaremo a Beveder in bici cò le ale".

Magico Luciano, aspetto il progetto finito così se non altro lo incolleremo su di un cartello all'inizio di quella mulattiera che ci vogliono far passare per ciclabile, perchè almeno i sogni non ce li possono togliere.

12 settembre, 2010

I Sessanta della Gradese Calcio



La Gradese Calcio compie sessant’anni (è nata nel 1950 a seguito della fusione tra due squadre).

E' una gloriosa società (ha militato anche in quella che era la serie D di un tempo rimanendo in ogni caso quasi sempre ai massimi livelli regionali) che alla bella età di sessant’anni riparte dalla Seconda categoria, quasi come una rifondazione, ma con tutte le più buone intenzioni di risalire la china.

Riconfermata la fiducia al presidente Angelo Marin che si avvarrà ancora della collaborazione del vice presidente Giovanni Corazza con il segretario Nevio Scaramuzza e il cassiere Aldo Cicogna insieme ai diversi dirigenti di esperienza impegnati nel il settore giovanile.

La storia della Gradese calcio è in pratica una storia che lega tutta la regione calcistica e in particolar modo la Bassa friulana poiché un tempo le sfide all’insegna delle più calde rivalità campanilistiche avvenivano proprio con squadre come Cervignano, Marano, S.Giorgio, Fiumicello.

Ricordare le ”battaglie” "co le masanete in campo" fra gradesi e aquileiesi porta indietro nel tempo di tanti anni.

Sessant’anni di sano sport agonistico e di allegre domeniche trascorse sui campi gradesi e su quelli delle squadre avversarie; la Gradese, da sempre, è stata paragonata alla signora del calcio: batterla era come vincere il campionato e in quelle circostanze le libagioni degli avversari duravano una notte intera».

Nelle foto una formazione della Gradese del 1951 a Graz con la squadra locale per la Mitropa Cup, io qualche nome dei protagonisti ce l'ho, vedete voi se potete individuarli tutti.

11 settembre, 2010

A Cason, a cason





Ed eccoci,
l'Associazione "Graisani de Palù" organizza per Domenica nella propria sede staccata in Laguna - Mota Safon -la festa dei Soci e loro familiari ed amici.



FESTA a CASON

DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010

Programma:
Ritrovo in “mota Safon” da raggiungersi con mezzi propri
alle ore 11,30
MENU’ come da tradizione

Si informa
che per le norme di sicurezza vigenti:
Le adesioni sono limitate ad un MAX di 80 persone.

09 settembre, 2010

A scuola, a scuola


Primo giorno di scuola, un'emozione vedere la mia nipotina tutta felice avviarsi verso il nuovo mondo, eppure l'emozione si offusca se si pensa alla confusione che regna oggi in quella che è la base per il suo futuro, la scuola e il diritto all'istruzione.

Questa è una conversazione immaginaria, ma non troppo, tra un genitore ed un'addetto ai lavori :

“Buongiorno, desidera?”
“Vorrei della scuola per mia figlia”.
“La vuole pubblica o privata?”
“Ecco… io non me ne intendo molto, sa? Mi spiegherebbe…”
“…la differenza? Son qui per questo. Dunque: la scuola pubblica è aperta a tutti. Gli insegnanti sono selezionati mediante concorsi di Stato o corsi specializzati. Le spese scolastiche (libri, mensa, trasporti) sono calmierati…”
“Uh, questo mi piace”.
“…Perciò la scuola pubblica tende a ridurre le distanze tra classi sociali e gruppi razziali: per sua natura è interclassista e multiculturale. Ricchi, poveri, bianchi e neri, tutti compagni di banco”.
“Ma funziona?”
“Dipende dalla società. In una società aperta, civile, con una robusta classe media, la scuola pubblica funziona a pieno regime. Per contro, se la classe media si svuota, se prevalgono spinte all’isolamento e i quartieri vengono recintati, inevitabilmente la scuola pubblica degenera in un ghetto”.
“Mmm, questo non mi piace tanto. E l’altra cos’è?”
“L’altra è una scuola di classe. Ci va chi può permetterselo. Insegnanti e dirigenti sono selezionati sul mercato del lavoro. Lo studente di una scuola privata è come un investimento: deve fruttare per forza. Conviene ai dirigenti, conviene agli insegnanti, conviene ai genitori”.
“Ma allora diventa una fabbrica?”
“Dipende. Ci sono le scuole eccellenti e le scuole per finta: il mercato offre prodotti diversificati. Se sua figlia è indolente, può parcheggiarla in un votificio. Ma se sua figlia vuole sgobbare e diventare qualcuno, le consiglio una scuola privata di qualità”.
“Questo sì che è parlare! Ecco, voglio una scuola di quelle lì”.
“Bene. Fanno venti milioni”.
“Prego?”
“Forse non mi sono spiegato bene. La scuola privata costa molto di più di quella pubblica”.
“Ma io venti milioni non ce li ho!”
“Allora non se la può permettere, mi dispiace. È la legge del mercato”.
“Ma io ho diritto di scegliere!”
“Lei ha il diritto di scegliere una scuola pubblica. Ne abbiamo di ottime, sa?”
“Ma io voglio quella privata! Io ho il diritto di mandare mia figlia alla scuola privata!”
“Non è questione di diritti, è questione di soldi. Se non ha venti milioni non ce la può mandare”.
“E lo Stato, scusi?”
“Come?”
“E lo Stato dov’è? Lo Stato mi deve aiutare!”
“Lo Stato dovrebbe aiutarla a mandare sua figlia in una scuola privata?”
“Sì”.
“Senta, mi spieghi una cosa. Lei è un liberista o un assistenzialista?”
“Mah, liberista, direi”.
“Ed è sicuro di poterselo permettere?”
“Come sarebbe a dire? Essere un liberista è un mio diritto”.
“Tutelato dallo Stato, magari”.
“Precisamente”.
“Cioè, lei pensa che lo Stato debba garantirle il diritto di essere liberista”.
“Sì, perché?”
“Non se la prenda, ma temo che lei abbia le idee un po’ confuse”.

07 settembre, 2010

Malta, muro e Laguna Golosa


Ricevo da Enzo, un amico, una lettera che è il suo pensiero sulla vicenda della Laguna Golosa, un modo di vedere le cose diverso e quindi nel rispetto della libertà di pensarla come si vuole va pubblicato perchè ognuno tragga le considerazioni che vuole, è bella comunque sta cosa, finchè si resta nei limiti della cortesia e non si scade nell'offesa, sentire tutte le campane è giusto," me li vego sentai in spiagia un che siga malta e un muro"

Caro Giorgio.
Senza nessuna velleità polemica vorrei fare alcune riflessioni sulla tua indignazione per la manifestazione “Laguna Golosa”.
Non entro nel merito dei modi in cui si è rapportata la Regione con le varie associazioni per l’organizzazione di tale evento, qualcuno sperava che avendo un filo diretto attraverso un Consigliere Regionale le cose potessero andare meglio. Comunque dovremmo anche considerare che organizzare troppe cose in tempi strettissimi non è cosa facile.
Mi risulta che, da almeno un secolo, Grado si occupa di turismo oltre che di pesca, ovviamente. Quello che caratterizza in maniera inequivocabile le località turistiche è l’ospitalita. Mi riferisco a quel senso di piacere che gli operatori dovrebbero avere nel ricevere in casa propria persone che condividono l’amore per quei luoghi. Da anni Grado promuove le proprie strutture turistiche girando per l’Europa e ricevendo sempre un ospitalità meravigliosa. Da un po’ di anni abbiamo fatto della nostra gastronomia il cavallo di battaglia per promuovere in maniera diversa e più moderna le nostre bellezze, laguna compresa.
Quando ho letto le tue affermazioni sono rimasto estremamente stupito. “La Presidenza del Consiglio, che son siguro che la caccia la grana, e tanta, per fa promossion de un ambiente belo e la sova cultura !
Co duta quela grana a che serve ingrumà anche de publicità ?
Tipicamente Friulano in te'l nostro Palù ?!? (Vemo forsi al caseificio del montasio in Sentinela e i porchi co'l maselo magari in Montaron?.”
Da parecchio tempo i ristoratori gradesi affiancano Turismo FVG per la promozione turistica e partecipano a varie manifestazioni a Vienna, Salisburgo o Kitzbuhel presentando il boreto, le vongole, i fasolari e i vini del Collio. Ti immagini come si sentirebbero se i rappresentanti di quelle città dicessero: inorriditi, “rimanete a casa vostra che qui si magia solo crauti e salsicce e si beve birra”. Quelle manifestazioni sono finanziate anche dai contribuenti austriaci.
Credo che, vivendo di turismo, certe chiusure non ce le possiamo permettere, abbiamo bisogno di andare in giro a promuovere il nostro paese e dovremmo dare la stessa ospitalità che abbiamo sempre ricevuto e continuiamo a ricevere.
Con stima e simpatia.
Enzo Tirelli
P.S. Una domanda al presidente dei Graisane de Palù: “mè che de palù son de siguro, son un mamolo de palù o un foresto de palù?” Ahahaha ciao.

06 settembre, 2010

Avvisi ai Naviganti



Il cartello santonego è posto sull'argine della Mota Safon dei Graisani de Palù, ovviamente il suo scopo è didattico per indicare la qualità delle piante che sono a dimora lungo tutto l'argine della Mota.

A quanto mi dicono i responsabili della Associazione il cartello è servito per indicare a maleducati e approffittatori anonimi le piante da cogliere e portare via insalutati ospiti.

Da cui l'avviso Dio ti Vede a monito per le coscienze e anche per avvertire che se colti sul fatto si incorre in denunce per violazione di domicilio.

Riflettete bene prima di accostare sulle mote senza autorizzazione.

04 settembre, 2010

Laguna Golosa o Pelosa?


Difendere la posizione, lecita, del Presidente dei "Graisani de Palù" da saputelli anonimi, ne abbiamo uno che si ritiene autentico anonimo, hai ragione e non sai quanto, uno che, per farsi notare come il cretino di turno, scrive in maiuscolo, immagino sia mio dovere visto che condivido e conosco le ragioni che hanno provocato la reazione.

Fare sistema è stato detto da "'sti qua", il fare troppo sistema a Grado ha portato alla situazione che conosciamo tutti, un dosso di cemento che lentamente ci sommergerà o ci spingerà ad andarcene.

Noi invece abbiamo intenzione di fare muro contro le decisioni prese dall'alto e non mediate con la gente, contro le prevaricazioni che prevedono lauti guadagni per pochi e un sacco di lavoro gratuito per altri.
Contro la maleducazione e la prepotenza di chi da per scontato di poter contare sulle Associazioni (che tanto i vien lo stesso e co un bicer de vin se li compremo), contro questi metodi di promozione turistica di eventi usa e getta pelosi perchè sono a pagamento e di culturale c'è solo la scritta sul cartellone pubblicitario.

Contro questo sistema di utilizzo di un bene comune per promuovere non il nostro mondo ma quello degli altri, contro la voglia di qualche imbecille che parla, a Grado, di fare sistema coi furlani (al pol esse solo un furlan).

Sarebbe proprio ora di essere contro e di riessere orgogliosi di una Laguna che va gustata lentamente perchè è bellissima, è tutto quello che ci è rimasto intonso non violentato da questi "sacramentai" che ci hanno tolto tutto anche la voglia di far "baruffa".

Insomma fare sistema si ma contro, è un nostro diritto e per certi versi un dovere specie da chi come Giorgio ci rappresenta.

02 settembre, 2010

Chi ci ama ci segua - O Laguna Golosa?


Ho ricevuto questa arrabbiattissima mail da un amico a proposito dell'iniziativa -Laguna Golosa- che si terrà domenica in Palù.

Io vorrei premettere che nessuno è contrario ad iniziative promozionali in Laguna di prodotti alimentari tipici della nostra Regione, io sono contrario a fare di tutta un'erba un fascio, una grande "mesta" dove tutti i sapori vengono mescolati sino a scomparire.

Sta storia del tipicamente friulano a Grado, con i gradesi non funziona, mi trova contrario, come sono contrario che diano per scontata la nostra partecipazione senza neanche la decenza di chiederlo, fa bene Giorgio ad essere arrabbiato in fondo lui è il Presidente dell' Associazione "Graisani de Palù" e far cultura in questo modo non è nel nostro stile:

Ciao Ennio.
Me xe rivao in man al depliant de presentassion de Laguna Golosa - Tipicamente friulano : mai vista una roba cussì vergognosa !
Un METRO QUADRO de pubblicità de ristoranti de la region, da la Carnia a la Bassa, duto 'l Friul, CO'L MARCHIO DE LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DELLA REPUBBLICA ?!?
La Presidenza del Consiglio, che son siguro che la caccia la grana, e tanta, per fa promossion de un ambiente belo e la sova cultura !
Co duta quela grana a che serve ingrumà anche de publicità ?
Tipicamente Friulano in te'l nostro Palù ?!? (Vemo forsi al caseificio del montasio in Sentinela e i porchi co'l maselo magari in Montaron?.
Sti qua de la Region varemo de fali tornà a scuola e studià da novo la storia!
Comò se pol falsificà duto proponendo Gravo (Venessia) co'l Friul che in 1500 ani nol ne xe gnanche passao vissin.
Quisti de la Region, stimo anche un poco superbiusi, i cree che semo duti sensai a Gravo: deve lavorà duti a maca a oci bassi pe' fali beli ili ! E i pensa che cagemo comò i pirignochi ??
Ili i pensa de mincionane (e i minciona anche la Comun), ma no i sa che i deve beve almeno per mile ani aqua salagia, prima !

Prossimo ano sarave belo che i Graisani de Palù i fessa : CASUNI VERTI - NOME CHE GRAISAN. Chi ci Ama ci Segua anche in bici comò le gnocche de la foto.
Garghe cason de i soci, pesse quel che xe, magari solo pesse salao, vin de brocca e pedala: questa xe la tradission !!
OLTRO CHE STI SMAFERI.

Te saludo.

Giorgio

01 settembre, 2010

Lunario di Settembre


Il Lunario di Settembre si apre con una "puisia" di Domenico Marchesini.

Una doppia dichiarazione d'amore, un lui -Colò- e una lei -Leta- struggenti.
Il gradese è quello popolano, usato da tutti e narrato da nessuno, per questo ancora più giusto ricordarlo.

Colò e Leta
Colò:

Mo, volaravo fahte una rigina
se fosso me 'l comandaor del mondo,
si tu de la vita prao de ruose
digo dal bon, e a dih no me confondo.
Si quando che te incontro per le strae
me sbalsa 'l cuor da 'l peto e perdo 'l fiao;
me basta una to ocià per consolahme
e che de morto sio resussitao!
che co tu sta muagiua galantina
e liegra tu faveli co quel viso,
me par si i lavri tovi a spuah fiuri
e me a sbolah de zogia in Paradiso.

Leta:

Cussì le contentisie de 'l to peto
'le passa inte 'l gno cuor a palotae
e duto 'l sangue drento de le vene
me sento a scoreh e bogeh in veritae!
perchè te vogio ben milanta mundi
e in mente co ìl Signor t'he sempre buo,
si si colone mie, Colò fra mio
dal di che a Gravo qua t'he cognossuo;
e me tromento e smanio e pianzo zita
co no tu vien catahme o gno zogelo
co la to nazarena petenagia
che tu sumigi un anzolo del Cielo!