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09 giugno, 2007

Novità Tecnologiche


Questa settimana ho incontrato ricercatori dell'Università di Trieste, sul tema dello sviluppo biosostenibile della pesca e dell' allevamento nel Golfo di Trieste e in particolare delle difficoltà che si hanno nel proporre tecniche innovative a gente abituata a fare i conti solamente con la propria esperienza che limita di molto la possibilità di accettare novità.
A tale proposito mi è venuto in mente un episodio accaduto a Isola d'Istria con l'introduzione nel sistema di pesca della "saccaleva". La svolta fu l' utilizzo delle lampade a carburo dal 1925 al servizio di una rete di nuova concezione: la saccaleva.
Come le melaide trovarono l’opposizione dei pescatori con le sardellere, così
le saccaleve s’imbatterono nella resistenza di coloro che si servivano delle melaide.
Questi contestavano che i richiami luminosi dividevano gli sciami, il carburo getta-
to in mare avvelenava il pesce e che persino la luce dell’acetilene era inquinante.
La prima saccaleva introdotta a Isola diede corpo ad un fatto di cronaca che
fu portato persino all’attenzione del Ministero italiano di Economia Nazionale: il
15 agosto 1927 i Fratelli Troian, promotori dell’innovazione, furono diffidati dal
partecipare al pellegrinaggio al Santuario di Strugnano, perché devastatori e
depauperatori del mare.
E fu loro assegnato l’appellativo di “rovinamundi”.
Già, anche se a fin di bene, non è facile cambiare il mondo.
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