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31 dicembre, 2007

Buon 2008





Auguri a tutti per un felice 2008




Passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo.
Questa elaborazione fotografica mostra i cambiamenti di Grado negli ultimi ottantanni.
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28 dicembre, 2007

Le "femene de le capelonghe"





Eccole, siamo cresciuti con il loro lavoro, "le femene de le capelonghe" da la Mugia, sui Dossi de l'Oro, dal Tragio de Anfora. le Bianchine, le Pititele, le Ciode le Balanse le Pelote le Farinele le Trotole, le Bele, le Zuliani, le Dotore e tante altre. Con le batele cò i tricicli, a pie con ogni tempo, infermabili. Sono il simbolo di Grado della capacità di sacrificio e dedizione alla famiglia.
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25 dicembre, 2007

Grado i Italia

Qualcuno ci ama


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24 dicembre, 2007

Regalo di Natale


Pacco dono sotto l'albero:
Buon Natale a tutti
belli e brutti.
Ridiamoci su.
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21 dicembre, 2007

Disinformazione Regionale


E' straordinaria l'offerta regionale per Grado, stanziano 14 milioni di euri in quindici anni per la gestione Git. Meno di quello che hanno sempre speso per le varie Aiat per ogni anno di promozione turistica ma facendo un figurone (altrochè guerrilla marketing). Lo fanno passare per investimento sulle terme, con conferimenti annui di 900.000 euri (non bastano neanche per gli interessi passivi). Solo per iniziare con le Terme bisogna investire non meno di 10 milioni di Euro (di soldi veri) e l'assessore computa il costo finanziario a carico del Comune ma si fa proprio l'input d'investimento. Ma lasciateci cuocere nel nostro brodo siamo capacissimi di farci del male senza nessun aiuto.
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Disinformazione


Le ultime cronache della Git, mi fanno pensare alle tecniche di disinformazione e depistaggio. Il Comune comunica "vogliamo il controllo della Git", "pronti ad intervenire nella gestione", "La spiaggia deve rimanere chiusa". La Regione tace osservando con scrupolo il silenzio stampa. Il presidente Bigot presenta un piano di risanamento -nota bene non rilancio- alti lai, proteste "guai toccare il personale" a nessuno viene in mente di chiedere visione del piano nel suo complesso, ci si ferma ai fatti superficiali. Itur dice "ha ragione il comune, no ha ragione la Regione, no ha ragione il portiere di notte", insomma hanno ragione tutti - d'altra parte con il 0,87% del capitale che cavolo può dire se non leccare spudoratamente il deretano (brown nose) del possibile vincitore, non sapendolo spara nel mucchio. La gente viene sbattuta da una parte all'altra, un giorno vinciamo un giorno perdiamo. Poi arriva L'Assessore Bertossi e proclama secco "risaniamo noi" e con ciò passa al 85% di proprietà Git, fine dei giochi. Il sindaco di Grado, "non potevamo fare nulla, non ci è consentito ripianare perdite, speriamo che la Regione sia buona con noi" Ma dico io, lo sapevate prima, perchè fare tutta questa manfrina e soprattutto perchè continuare a dar vita a una Società nata senza futuro. L'assessore Bertossi si goda questa vittoria, si faccia rieleggere e tenga pronti i soldini per il futuro, se mai ci sarà, per la Git.
Ci compri sig Assessore, ben venga chi mette i soldi in questa Grado disgraziata e senza guida, dove i nostri massimi dirigenti, pur di essere a tavola, si accontentano degli avanzi.
Per quanto mi riguarda mi sto deprogrammando da "graisan" facendo il reverse engineering.
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18 dicembre, 2007

Waterfront


Ricevo da un amico gradese -nick Lupi-, che lavora lontanissimo da casa, questo post animato da un gran desiderio di proporre il bene del proprio paese e con soluzioni adottate da vari paesi dell'universo mondo civile:

WATERFRONT


Uso il termine inglese waterfront perché é un termine piú conciso di fronte sull’acqua e la ricerca su Internet dá risultati appropriati.

Negli ultimi anni é sorto un grande dibattito sul rapporto fra le cittá e l’acqua, sono stati fatti importanti interventi urbanistici a cui hanno contribuito grandi architetti; se ne sono occupati convegni internazionali come la Biennale di Architettura a Rotterdam, il WaterfrontExpo 2005 a Riga, l’Expo 2005 ad Aichi in Giappone, in cui si è dibattuto sul rapporto individui-natura, sulla tutela dell’ambiente e sullo sviluppo sostenibile dei centri urbani in rapporto alla risorsa acqua. C’é un’altro bel termine che accomuna Grado ad altri insediamenti simili, oltre alla solita Venezia anche a Chioggia e Caorle per dirne qualcuno ed é quello di cittá sull’acqua.

Si é quindi ultimamente accentuata la sensibilitá a questo tema e compreso che, come ogni risorsa vitale, il fronte sull’ acqua deve essere oggetto di un’attenzione particolare e dedicata.

A tale fine, in vari paesi (riporto due esempi: Kingston , Canada e Wellington , Nuova Zelanda) sono stati istituiti dei comitati che per prima cosa hanno enunciato dei principi generali:

· il fronte mare dev’essere prevalentemente un’area pubblica;

· il beneficio del pubblico deve essere massimizzato (accesso, visibilitá, passaggio garantito attraverso edifici);

· gli interventi devono tenere conto dell’impatto ambientale e salvaguardare il patrimonio storico, sociale e culturale;

· gli interventi devono essere preceduti da consultazione pubblica.

Sembrerebbe tutto ovvio vero? Eppure non credo che a Grado questi principi siano presenti in un documento di programmazione territoriale. Non sono solo belle parole, la loro sottoscrizione implica una serie di vincoli mica da ridere. Negli esempi citati dai principi si scende al dettaglio come la specificazione di aree pavimentate, verdi ed ombreggiate, destinazioni d’uso: ricreazionali, culturali e civiche, vincoli per gli edifici privati come diritto pubblico di calpestio del piano terra, limitazione dell’impatto visuale, ecc.

Ripercorro il nostro fronte d’acqua e non ritrovo, lo sapevo, l’applicazione di questi principi: il pugno sullo stomaco del porto di San Vito, l’incombenza degli edifici dell’ex Safica e di nuovo il fronte sparisce con l’Associazione nautica ed ancora lo riperdo con altre darsene e piú avanti é di nuovo privato ancora lungo la laguna orientale, come ci arrivo a quegli argini lontani se voglio fotografare un bagiante? E l’accesso pubblico massimizzato e la passeggiata panoramica ? Ed ancora dappertutto la limitazione e l’oltraggio dei parcheggi, ancora loro !

E quel guardrail quando lascio la costa, perché deve chiudermi la vista dell’orizzonte, siamo in autostrada o in una delle poche e bellissime lagune d’Italia ? Ci sono barriere di altro tipo con meno impatto: ne utilizzano di legno lamellare nei parchi del Nord America , con cavi in tensione in Scandinavia ; si puó studiare un’alternativa e migliorare anche da noi.

Sogno per Grado un comitato che studi ed enunci questi principi e che vengano applicati, é troppo?


Gratacasa: Temo di si.
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16 dicembre, 2007

Confusione Dialettale


Dopo aver approvato la L.R. sul Friulano (il massimo è stato sentire Illy fare una dichiarazione in furlan, sembrava Rutelli che parlava inglese) tutti i consiglieri regionali di provenienza goriziana, bisiaca e triestina (bontà loro qualcuno ha deciso che anche il graisan è meritevole d'intervento) per pararsi il deretano politico stanno spingendo affinchè il provvedimento di tutela venga esteso a parità di diritti a tutte le espressioni dialettali regionali. Ci troveremo così in un consesso regionale dove le leggi verranno proposte in friulano, mandate in malora in triestino, bestemmiate in bisiaco e poi discusse in goriziano e buon ultimo il rappresentante graisan (se mai ci sarà) chiederà "ma de che stè ciacolando?"
Ovvi i vantaggi nella comprensione, ma visti i risultati sinora ottenuti dalla nostra classe politica "nulla di nuovo sotto il sole".
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15 dicembre, 2007

Bisati eletrici (Anguille elettriche)


Fra le varie problematiche da affrontare per l'avvio del progetto dell'Albergo Diffuso in Laguna di Grado c' è, ovviamente, quella ecologico ambientale. Come produrre l'energia elettrica necessaria al funzionamento delle strutture ricettive? Gruppi elettrogeni, naahh-inquinano-; generatori fotovoltaici, forse ma costosi e non di sicura efficacia per le necessità; generatori eolici, ma và dove lo trovi il vento necessario, forse d'inverno con la bora ma non si saranno i fruitori ne tantomeno gli ospitanti; - e allora? - Vemo i bisati. Le anguille elettriche forniranno l'energia elettrica necessaria. Lo hanno sperimentato in Giappone illuminando l'albero di Natale con l'energia prodotta dalle anguille di un acquario.
Volè mete. Col Palù che vemo noltri femo 'na vale de bisati e demo luse duto l'ano.
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11 dicembre, 2007

Quando il calcio è puro divertimento




Quando vuole il calcio è il miglior gioco del mondo.
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10 dicembre, 2007

Class Action


E' di oggi la notizia che il senato ha approvato la Class Action.
Negli Usa e nella maggioranza dei paesi industrializzati se vengono danneggiate migliaia di persone queste possono unirsi e costituire una Azione Collettiva, un gruppo, che agisce insieme facendo un’unica causa collettiva contro il colpevole.
Il giudice nella sentenza stabilisce il danno che deve essere pagato a ogni danneggiato e il truffatore paga immediatamente. Se non paga gli sequestrano tutto e lo mettono (subito) in prigione.
La legge della CLASS ACTION inserita oggi nella finanziaria per alcuni versi e’ ottima, ad esempio stabilisce che nel rapporto con gli avvocati i danneggiati siano tutelati da una loro associazione che diventa un ente di garanzia per i consumatori.
Ma contiene anche due righe allucinanti che distruggono il 70% dell’utilita’ pratica di questa legge.
Si tratta di due righe in perfetto stile papalino: infatti il gruppo di danneggiati fa una causa collettiva, ottiene la condanna del malandrino ma non riceve un soldo. Per avere il pagamento del danno subito il danneggiato deve fare una seconda causa, un PROCEDIMENTO CIVILE INDIVIDUALE!!!!
Coi tempi della giustizia italiana rischi di aspettare 7 anni per la causa iniziale e altri 10 per quella civile. Si ottiene poi il risultato collaterale di avere come nel caso Parmalat, una causa collettiva e una sentenza collettiva, con decine di migliaia di cause individuali successive.
Con un costo per le casse della giustizia moltiplicato mille e mille volte.
Siamo oltre l’irrazionalita’, questo e’ delirio.
E’ assurdo che cosi’ pochi si rendano conto (non gli industriali che hanno reagito duramente e credo bene) che ottenere oggi in Italia la CLASS ACTION vera e funzionante non e’ del tutto impossibile.
E soprattutto sembra che non ci si renda conto quanto questa legge migliorerebbe concretamente le possibilità di essere risarciti da truffe e raggiri collettivi.
Stiamo parlando di milioni di pensionati (i piu’ sprovveduti e presumibilmente i piu’ poveri) turlupinati da agenti finanziari famelici che vendevano azioni spazzatura, gente che e’ sul letto di morte perche’ e’ stata avvelenata da mostri farmaceutici o chimici e da costruttori irresponsabili di ordigni meccanici malfunzionanti. Stiamo parlando delle vittime delle peggiori nefandezze! Stiamo parlando di centinaia di migliaia di famiglie distrutte, portate alla disperazione.
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09 dicembre, 2007

La Triaca



La Triaca
Questo rimedio polifarmaco, anzi il più polifarmaco di tutti, è noto dal tempo antico. Esso lo si fa rimontare sino a Mitridate, re del Ponto, che, narrasi, l'avesse fatto confezionare per scongiurare tutti i veleni. Raccontasi pure che la ricetta per la sua preparazione sia stata trovata da Pompeo nella cassetta di quel re, da dove il nome primitivo di elettuario di Mitridate. Nerone lo fece perfezionare da Andromaca, il suo primo medico, e Galeno diede a questo rimedio il nome di theriaca , teriaca da cui triaca.

Questa la parte storico romantica, la parte "graisana" prevede delle regole per il suo confezionamento e sono giocose:
Prima regola: bisogna crederci
Seconda regola: deve essere preparato in mortaio
Terza regola: il preparato deve essere battuto da un moro veneziano
Quarta regola: gli ingredienti sono proposti da una maga
Quinta regola: per i bambini di Grado gli ingredienti vanno raccolti in Laguna
Sesta Regola: quando il preparato é pronto va nel “cugiaron”

Le erbe note

erba della miseria (Tradescantia albiflora)
erba trinita (Anemone hepatica)
erba vetturina (Melilotus officialis)
erba vescica (Utricularia)
erba del pesce (Salvinia)
erba medica (Medicago Sativa).....
segue un elenco infinito di erbe e composti medico-ciarlatani a piacere.
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08 dicembre, 2007

Il soprannome (Al Deto)


I soprannomi in una piccola comunità come Grado erano necessari per distinguere le famiglie dato il numero relativamente piccolo di cognomi originari, ancor più con l'andar del tempo per i numerosi casi di omonimia dovuti al costume di perpetuare i nomi. Particolare curioso "al Deto" era ereditario e per tradizione passava da madre in figlio essendo la famigia matriarcale, a differenza della nominansa che distingueva il singolo individuo per una particolarità o di lavoro o di comportamento ma si esauriva con lui.
Giovanni Stiata con la solita arguzia ne ha fatto una filastrocca che fa una fotografia, se pur non completa, dei numerosi soprannomi "i Diti" gradesi:

"LA TIRITERA DE I SORANOMI"

Masaneta, Bisatelo Corcalina.. . Mazurin Morospari, Ganbarelo Grilo e Galo...Sanmartin!
Magnamili, Magnalardo Brusaboschi e Stefanin Biviaqua e Cavogrando Serenoti co' Papin!

...e vemo Scartasse, Scuvili e Ciodi Sorbuli e Gnoculi, Beati e Bei... Nanemeso, Nanelovo, Ziganti e Vovi Duto'l paese...semo fradei!...

Maranisi e Polachi Stiati e Steli, Bernardon Sanpieroti coi Patachi Paciaroti.. Danielon!

Xe i Barbieri co'i Duturi Ciciaroli, dò Scanài pùo Pantieri cò 'i Pasturi Farineli e Trapanài!...

...E vemo Balanza, Trotuli e Sponza Toltini e Piegore, Cagnoli e Clài. Xe Bareta, Morganti e Bronza
Duto'l paese...xe numinài!...

Belaganba, Munisselo Tecla, Cianci, Ortolan Zini, Botuli, Cranielo Stianpa, Principe, Bacan!...

Xe Curiola Farinelo Forti, Rosso, dò Tronbài Xe i Burloti, Bisanelo l Butighi co' i Catài...

E vemo Burcere, Tossi e Valuni Sopuli e Lovere, Schileta e Sian Dò-trè Sieghi,Canon e Spaguni...
Quisti xe i nomi del graisan

I soranomi, per incùo e doman!
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06 dicembre, 2007

Le reti da pesca (l' arte)


La rete "l'arte" è la componente essenziale della pesca. In essa si concentrano secoli di tradizione e osservazioni di stuoli di pescatori, che apportando migliorie continue hanno creato uno strumento semplice, essenziale, efficace.
La tradizione a Grado porta all'uso di diversi tipi di reti essenzialmente:

I) rete da strascico: cocia de fondo, cocia volante, gripo, ranpon, squainer., trata, tratulina, vata ;

2) rete da posta: agon, arte de tursià, bailera, cana de reo, cana de cana, canera, cocia, cogolo, gonbina, melaida, nassa, passelera, peschera, ressagio, reo de sardele, reon, sacaleva, saltarelo , sardonera, sinil, tela;

A loro volta le reti da posta si dividono in: arte verta, ciara = rete a maglie larghe; arte spessa = rete a maglie piccole, fitta; arte sarberagia = rete trimagliata (passelera); arte nua= rete semplice, non trimagliata (senil. agon);
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02 dicembre, 2007

Nimby (Not In My BackYard)


Per comprendere le resistenze che si fanno sul ventilato Albergo diffuso in Laguna è bene leggere le ragioni del Nimby locale.

Con NIMBY (acronimo inglese per Not In My Back Yard, lett. "Non nel mio cortile" si indica un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite.

Se la sindrome NIMBY colpisse ogni abitante della Terra diventerebbe di fatto impossibile prendere quei provvedimenti indispensabili a ogni comunità che risulterebbero fastidiosi per la relativa zona coinvolta.

Si arriverebbe così al paradosso che pur riconoscendo un'impianto come essenziale, o comunque valido, non si riuscirebbbe ugualmente a erigerlo.

Alcuni sostengono che la carenza di informazione ai cittadini sia spesso tra le cause delle opposizioni incontrate da un progetto, asserendo che se i rapporti con questi ultimi fossero impostati in maniera più aperta, probabilmente molte contestazioni verrebbero mitigate.
I cittadini comuni, però, non sempre apprezzano che i politici scelgano al loro posto, senza neppure interpellarli, sull’uso delle loro proprietà. La democrazia va bene, la sopportano, ma il troppo stroppia. Soprattutto quando la democrazia significa che ci si trova a far parte della minoranza che deve sottostare al “sacro” volere della maggioranza. Questa è la ragione per cui, talvolta, si trovano a dire: “fatelo pure, ci mancherebbe, ma non nel mio cortile”. Not in my backyard
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01 dicembre, 2007

El mio


misure minime venete
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Qualcuno ci crede


Era ora, qualcuno ci crede ed è disposto a scucire una bella somma per un investimento su Grado e la sua Laguna. Parlo naturalmente della Volpera, situata giusto all'inizio della strada lagunare sul lato ovest, dove il brutto campeggio esistente si trasformerà come fenice in villaggio turistico con opere di ripascimento e piantumazione con una miglioria generale dell'impatto paesaggistico che rispetterà, a quanto detto, il normotipo del casone per quanto riguarda i bungalows. Oltre a ciò hanno previsto finalmente la costruzione di un depuratore per le acque nere e reflui, cosa che nel passato aveva creato più di un problema alla precedente proprietà.
L'investimento previsto è così importante (24 milioni di euro) da far ben sperare nella buona riuscita dell'iniziativa rigorosamente privata che intende seguire una logica di rispetto ambientale pur, evidentemente, puntando al successo economico, secondo me l'unica percorribile.
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29 novembre, 2007

Crostacei


La quarta tabella riproduce le immagini della vongola verace autoctona e i crostacei presenti in laguna


scusse, stele sul sabion..
al mondo ribaltao
al sielo xe de soto....

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27 novembre, 2007

esterno mare di post



Questo Animoto.com è una vera figata per chiunque ami la fotografia, da provare.
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42° Festival


Mi scrive il Circolo Jazz quale promotore:

Si è rimessa in moto la macchina organizzatrice del Festival della Canzone Gradese il Circolo Jazz Grado “Quelli del Festival” prosegue con il progetto organizzativo del Festival della Canzone Gradese nel segno della tradizione programmando la quarantaduesima edizione della kermesse canora.
La data prevista è fine marzo, aprile 2008

Mi hanno allegato anche il regolamento ma onestamente è veramente lungo ed in ogni caso sarà sicuramente reso pubblico attraverso i canali soliti. La cosa fondamentale è che la tradizione continui, bravi mamuli. La palla adesso a tutti i bravi cantautori, parolieri e musicisti graisani.
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25 novembre, 2007

Antiche "Famegie" di Grado


Il contesto storico di Grado inizia da lontano, le prime registrazioni conosciute dei nuclei originari aquileiesi le custodisce la Biblioteca Marciana di Venezia:

Famiglie di Grado

estratte dal codice 33 della classe VII della Biblioteca Marciana di Venezia e dal Campidoglio Veneto del Cappellari.
Aquileia messe a Grado ste nobele famegie del 454:

Atimondo
Aventurado,
Alimpato,
Barbato,
Borselli
Blonzena
Bolani
Bredani
Balbi
Cazacanevo
Dolfinigo
Gradenigi
Gradaloni
Gixi
Gausoni
]ulio
Iscoli
Iucari
Lugnani
Magamorni
Maistrorso
Malaza
Moruli
Nichuola
Ognaben
Pianiga
Pepin
Practo
Tomado
Vardadadio


Pur essendo quasi tutte estinte, qualcuno può ancora riconoscersi negli antichi ceppi originari.
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Molluschi


La terza tabella dei molluschi è un mix di lamellibranchi e gasteropodi
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23 novembre, 2007

O soi Dovut, ma no hai podut


O Soi dovut a favelà furlan. E' nato... è nato l'obbligo della parlata friulana nella nostra Regione, massacrando i diritti costituzionali di scelta del cittadino la Regione Friuli---Venezia Giulia ha deciso che tutti i bimbi di età scolare e media debbano fare lezioni di friulano, rinunciando all'educazione civica che obbliga a una visione unitaria della Stato - si sà le spese- dovremmo parlare in una lingua (ufficiale) che servirà a unirci tutti, Illy escluso. Bhò, staremo a vedere. Certo i friulani sono gente simpatica finchè li consideri gente normale cò le pipe e l' ciapiel ben fracà, quando montano in cattedra non sò più, bisognerà riconsiderare l'impatto dei loro politici? sul futuro della Regione. Varrà forse la pena non votare più per vocazione ideale? destra o sinistra, ma furlan o non.
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21 novembre, 2007

Il Lavoro: che palle


Per rassicurare i dipendenti Git nel mirino di una ventilata possibilità di fallimento della loro Azienda suggerisco questa possibile soluzione:

problema del lavoro: da parte mia continuo a pensare che sia un problema sopravvalutato, dà sin troppe preoccupazioni a noi contemporanei, e al punto cui si è risulta necessario porre una soluzione radicale. Cioè: abolirlo. Abolire il lavoro. Proibirlo per legge. Stai lavorando? Arriva la polizia e - zac – ti arresta. Già me li vedo, le pattuglie per le strade: “Ehi, tu, starai mica lavorando, vero?” E giù improperi.

Sì, amici, è l’ora di raccogliere le firme per una legge che vieti il lavoro; è l'ora della tolleranza zero contro chi lavora, in questo modo non avremo più seccanti preoccupazioni come il precariato, i licenziamenti, lo stipendio troppo basso, i conti a fine mese, le rate del mutuo.

“Pazzo, senza lavoro si ferma tutto, crolla l'economia!!”. Embè? E a noi che ce ne frega, scusa? Il denaro perderà significato e cesserà di avere un valore, perché non vi saranno più neppure i luoghi ove spenderlo. Le persone, allontanate con la forza dalle ansie della professione, verranno costrette ad affacendarsi in altre attività quali: andare a passeggio, riposare, stare sedute in riva ai fiumi, fare all’amore, guardare il tramonto, cogliere le margherite nei prati.

E se qualcuno vorrà a tutti i costi proseguire il proprio lavoro perché – semplicemente – gli piace: buon per lui, previa richiesta scritta potrà continuare a farlo. Ma gratis, come fosse un hobby. Gliene saremo tutti molto riconoscenti.
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20 novembre, 2007

I Molluschi


Proseguendo con la pubblicazione delle schede dei molluschi: ecco la seconda.
Si tratta sempre di Lamellibranchi.
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18 novembre, 2007

Molluschi e Crostacei in Laguna


Continuando ad esplorare i vari aspetti della laguna ho deciso di fare un piccolo studio sui molluschi, cogliendo immagini e dati quà e là per la rete, identificandoli con il nome in lingua, in latino e graisan. Purtroppo il file risultante è in pdf, formato che Blogger non supporta, allora l' ho trasformato in 10 immagini che pubblicherò un pò alla volta, ecco la prima.
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17 novembre, 2007

I Mistieri



In un mondo usa e getta, dove tutto è uniforme e velocissimo, dove trovare un artigiano è più difficile che trovare un chirurgo plastico, ricordare gli antichi mestieri in dialetto può essere utile, non si sa mai.
Ovviamente avendo il mio piccolo mondo ricorderò solo i mistieri in uso a Grado:

anciughera: lavoratrice in conservificio
bander: lattoniere
barbier: barbiere
batelante: traghettatore
becher. macellaio
boter: bottaio
calafao: calafatore
calegher: calzolaio
cargador: scaricatore di porto
cogo: cuoco
Comare: levatrice
cordarol: cordaio
fante: messo comunale
fravo: fabbro
gua: arrotino
marangon: falegname
mariner: marinaio
murador: muratore
ombreler: ombrellaio
pec: fornaio
pesser: pescivendolo
pessoter: straccivendolo
pignater. riparatore di pentole
pissaferai: lampionaio
sabionante: cavatore di sabbia
s'ciopeter: cacciatore
spessier: farmacista
squerarol: costruttore di barche
stagnador: stagnino
strasser: straccivendolo
venderigolo: venditore ambulante

Ci sono poi le varie specializzazioni dei pescatori ma questa è un'altra storia.
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14 novembre, 2007

Divieti in Laguna


Nuovi provvedimenti per il divieto di velocità in Laguna di Grado.
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11 novembre, 2007

Antivirus Albanese


Grazie ad Ann e Fili che mi segnalano il nuovissimo antivirus albanese.
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Laguna e Glossario


Nell'ottica della realizzazione dell'albergo diffuso in Laguna pubblico un piccolo glossario, che spiega con chiarezza i termini usati nell'ambiente lagunare.

ampiezza di marea

Differenza tra i livelli dell'alta e bassa marea. L'ampiezza "normale" della marea, in Adriatico, è di circa 60 cm.

barena

Terreno lagunare di natura consistente che, quasi sempre emerso, solo talvolta viene sommerso dalle acque (alte maree). Ambienti di natura "anfibia", in bilico tra la terra e l'acqua, ospitano una vegetazione caratteristica delle zone salmastre e costituiscono un habitat primario e insostituibile per fauna e avifauna lagunari.
Le barene svolgono diversificate funzioni: regolano l'idrodinamica perché creano dei percorsi obbligati che facilitano la propagazione della marea e quindi contribuiscono a favorire il ricambio idrico; moderano l'azione del moto ondoso; limitano la dispersione a mare e in laguna dei sedimenti.

bassofondo


Area di laguna caratterizzata da profondità di solo alcune decine di centimetri; tra i bassifondi sono comprese anche le velme, che emergono in occasione delle basse maree di sizigie.

eustatismo

Processo di variazione del livello del mare, legato alle modifiche climatiche del globo terrestre, che ha fatto registrare, nell'ultimo secolo, un aumento del livello del mare di circa 11 cm.
A causa dell'effetto congiunto di eustatismo e subsidenza, il livello relativo del suolo nell'area lagunare ha subito, sempre nell'ultimo secolo, una perdita altimetrica complessiva di oltre 23 cm. Questa perdita altimetrica è una delle cause dell'intensificarsi della frequenza e dell'intensità delle acque alte.

fanerogame


Piante acquatiche che, grazie alle lunghe e ramificate radici, contribuiscono a trattenere la sabbia e a consolidare i fondali.

ghebo

Piccolo, tortuoso canale naturale che solca le barene e nel quale, salvo il caso di basse maree eccezionali c'è sempre un livello d'acqua, non sufficiente però alla navigazione.

laguna


Ambiente umido costiero che comunica con il mare attraverso varchi, o bocche di porto.
Una laguna è cratterizzata, otre che dagli scambi con il mare, anche da una serie di elementi morfologici e ambientali caratteristici: un sistema di canali principali che, a partire dalle bocche di porto, attraverso una rete di canali minori, penetrano sino nelle aree più interne; un composito tessuto di isole, velme e barene; una successione di fondali relativamente profondi (la profondità media in laguna è di 120 cm); una "zona di transizione" tra terraferma e laguna, fatta di laghi, paludi e canneti. Questa varietà e complessità ambientale e morfologica è l'elemento proprio dell'ecosistema lagunare. L'impoverimento e la "semplificazione" di questa complessità determinerebbe la fine della laguna stessa: con il venir meno di questi elementi non solo scompaiono immensi patrimoni ambientali, ma si cancellano anche funzioni idrodinamiche, biologiche, produttive essenziali per il mantenimento della vitalità e della ricchezza di uno degli ambienti più produttivi del mondo.

litorale

Striscia di terra che separa la laguna dal mare. Elementi sempre instabili, i litorali sono soggetti a processi evolutivi che ne modificano aspetto e struttura fisica a seconda del prevalere delle forze distruttive (cioè dei fenomeni erosivi dovuti all'azione disgregatrice di correnti e moto ondoso) o quelle costruttive (l'apporto di nuova sabbia).

marea


Livello dell'acqua in mare o in laguna e le sue variazioni. Se la marea è normale, cioè non perturbata dal maltempo, segue l'attrazione della luna e del sole e ha un ritmo complesso ma regolare, con circa sei ore di crescita seguite da altrettante di abbassamento. In condizioni di luna piena o luna nuova (marea di sizigie) si ha una escursione notevole tra l'alta e la bassa marea e l'acqua della laguna viene cambiata efficacemente. Il contrario avviene in condizioni di quarti di luna (marea di quadratura), con l'acqua quasi ristagnante.
L'ampiezza "normale" della marea, ovvero la differenza tra i livelli dell'alta e bassa marea, nell'Adriatico è di circa 60 cm. I valori medi delle maree possono però subire sbalzi, anche molto rilevanti, a causa della componente meteorologica, dovuta all'azione dei venti e alle differenze di pressione atmosferica sull'Adriatico.

.
fele d'acqua


Periodo in cui la marea, risentendo della cosiddetta "quadratura", ha minor ampiezza.

spartiacque

Linea o meglio area della laguna dove si incontrano, si mescolano e si dipartono le acque entranti dal mare attraverso due bocche di lagunari contigue. Nella laguna di Grado gli spartiacque sono due

pennello


Struttura in roccia di protezione della costa (generalmente perpendicolare alla linea di costa) realizzata per trattenere il sedimento costiero e rallentare l'erosione del litorale.

rio


Piccolo canale della laguna.

sessa

Significativa oscillazione di un bacino simile a quella del braccio di una bilancia che, innescata da condizioni metereologiche particolari (differenze di pressione atmosferica o intensità dei venti), può provocare un sensibile innalzamento del livello del mare.
Per Grado è importante la sessa dell'intero mare Adriatico, intorno a un asse che si trova circa all'alttezza di Otranto. Tale fenomeno può provocare inondazioni anche nei giorni che seguono il maltempo.

valle da pesca


Area lagunare separata dalla laguna aperta mediante arginature che ne determinano l'esclusione dai flussi e riflussi di marea. Le valli da pesca sono bacini poco profondi di acque salate e salmastre e costituiscono ambienti molto particolari che, fin da tempi antichissimi, sono stati attrezzati per l'itticoltura e talvolta per la caccia. Oggi al loro interno viene praticato l'allevamento del pesce anche a livello industriale.

velma

Zona lagunare caratterizzata da terreni molli, priva di vegetazione e normalmente sommersa, che si estende lungo le sponde dei canali e dei ghebi ed emerge solo in particolari condizioni di marea (basse maree).
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APT Grado


Giorni frenetici, si decide il destino della Git. L'Assessore Bertossi, un filino troppo ultras friulano, esalta i dati del turismo lignanese e contesta quelli leggermente negativi di Grado e impone il silenzio stampa sulle vicende Git. Ma il Dott. Gregori ex grande Presidente dell'Apt, intervistato, condivide la posizione del Comune di Grado per l'ingresso in spiaggia a pagamento e soprattutto per una gestione unica con un Ente più agile dal punto di vista amministrativo, ricordando come sotto la sua gestione il personale amministrativo, pur senza le tecnologie odierne, fosse ridotto all'osso, funzionale all'Azienda e fidelizzato; puntando piuttosto ad un' abbondanza di personale di spiaggia per assicurare che i servizi al cliente fossero i migliori possibili.
Senza pagare profumatamente estranei, classificati tout court manager, il cui compito in fondo, non capendo nulla nè di spiaggia nè di personale gradese, è quello di tagliare posti di lavoro per ottimizzare i costi, ottenendo due cose certe: tradire lo spirito per cui la spiaggia come Azienda è nata, fare da ammortizzatore sociale, e peggiorare i servizi di spiaggia.
Mi auguro che l'Amministrazione Comunale tenga duro nelle sue posizioni e la spiaggia torni, come ai tempi migliori dove fare reddito non era un problema, sotto il controllo del Comune e non un pasticcio politico com'è attualmente.
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06 novembre, 2007

Un anno di Graisani.blogspot.com


Non ci avrei mai creduto di durare un intero anno a scrivere con cadenze non frequentissime ma decenti questo blog. Nato per comunicare più rapidamente del mio sito Pugno de Sabion, che comunque continuo ad aggiornare quando posso e ho qualcosa da pubblicare, ho sempre trovato cose da dire, anche perchè alternando fatti di attualità locale a notizie di cultura graisana sono riuscito a galleggiare senza fatica nell' incombenza del post quasi quotidiano. Tutto questo senza pretese né di incidere né di verità assoluta. Ho chiaccherato tra me e me usando uno strumento straordinario per fare da diario e da archivio personale. Se son riuscito in qualche modo a farmi leggere e commentare da altri non mi può far altro che piacere.
Insomma, tranquilli, tutto quello che succede nel regno di Blogbabel, pastiglie balsamiche, rasoi miracolosi, mestruazioni virali, discussioni sulla neutralità della rete, Persone Depresse,contenuti mancanti, il forse-telefonino di Google, il sistema operativo leopardato, il buzzmarketing fondato sui blogger cosiddetti 'influenti', tutto questo rappresenta e sposta la realtà (perfino quella in scala 1:32 della Rete) quanto il peto di un topo modifica le previsioni del tempo a tre giorni.
E la cosa strana di oggi è che trovo tutto questo, se devo essere sincero, tranquillizzante.
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04 novembre, 2007

Papillon


Sentita l'ultima da Palazzo:

In Palù Mini Suite.

Ciamaremo i mussati Papillon!!!
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03 novembre, 2007

Virus informatico fatto in casa


Raccolta in rete è giusto farla girare per allertare sempre più gli internauti.

Nuovo virus albanese:

“In questa momenta voi avere ricevuto “virus albanese”: Siccome noi nela Albania no ha esperienza di softuer
e programmaziona, questo virus albanese funziona su principio
di fiducia e cooperazione.
Allora, noi prega voi adesso cancela tutti i file di vostro ar disc
e spedisce questo virus a tutti amici di vostra rubrica.
Grazia per fiducia e cooperazione.”

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01 novembre, 2007

I Santi e i Morti


1 novembre giorno dei Santi, questa notte a Grado la notte dello "Stransito" la processione immateriale dei morti per le cube.

Al son de le campane de Gravo e quele de la Laguna: Barbana, S.Piero d'Orio ,San Zulian, Santi Cosma e Damiano, i morti de 'l simisterio grando e quii dispersi de la Laguna, pèr volontà del Signor, i vigniva fora dè le fosse, i torneva a esse comò vivi, i se cateva visin de la ciesa granda cò 'na candela in man. Dopo messa portai dai veci preti, risorti anche ili, i scuminsieva al stransito passando pèr dute le cale e i canpieli de Gravo vecia, davanti a le sò case, 'ndola i veva vissuo, patio, i pianzeva cò oci infossai. I gera, miera e miera, anche quii dè timpi più antighi e se li sentiva pregà cò le mane zonte.


Grado in questa notte magica si fermava con il fiato sospeso per non disturbare la processione dei morti.
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31 ottobre, 2007

Glocal


Think global, act local. Questa è la sintesi del Glocal pensa globalmente agisci localmente. Neologismo nato per spiegare le conseguenze sul piano locale della globalizzazione imposta dalle multinazionali, un prodotto di stragegia di marcheting ma che si può adattare alle situazioni locali di vario tipo, soprattutto nella comunicazione via internet.
La glocalizzazione ritiene che il fondamento della società in ogni epoca è stata ed è la comunità locale, dall'interazione degli individui, organizzati in gruppi sempre più allargati, presenti su un territorio.
La glocalizzazione pone al centro della sua "filosofia", l'individuo, la persona umana, il patrimonio locale materiale e immateriale della persona e del gruppo di appartenenza. Non ignora la dialettica che deriva dall'incontro-scontro dei vari gruppi all'interno della logica sistema-sottosistema ma non perde mai di vista il micro nella sua relazione con il macro.
(da Wikipedia).
E' questo il punto di questo post, questo sta avvenendo a Grado finalmente, con il forum di Graisani.com e modestamente anche attraverso questo blog c'è l'interazione fra vari gruppi di pensiero che si allarga sempre più e tenta di coinvolgere, criticando, l'Amministrazione perchè faccia da punto focale di questa interazione, per essere propositivi a livello globale partendo dal locale.
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28 ottobre, 2007

Atlante della Laguna


La ricerca di strumenti conoscitivi che servano ad un miglior approccio con l'ambiente lagunare mi ha portato a questo Atlante della Laguna, ovviamente veneziano, che si rivela un opera incredibile per complessità e completezza. Auspico che i nostri "comandauri" si adoperino affinchè l'Atlante Lagunare venga proposto anche per la Laguna di Grado e Marano con le stesse interpolazioni complesse usate per il cugino veneziano.
La condivisione degli strumenti conoscitivi potrà certamente rendere più vicina la prospettiva di una comunità capace di abitare la sua laguna, con modalità sapientemente rispettose verso quei valori naturali e culturali che la rendono prezioso patrimonio dell’umanità.
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27 ottobre, 2007

Geriatria Politica


Dopo averci fatto passare, a noi blogger, una settimana di passione l'ineffabile Ricardo Franco Levi sottosegratario di Prodi ha modificato l'art 7 della proposta di legge per la regolamentazione dell'editoria con frasi confusionali e non chiare come richiesto a gran voce dal popolo di internet, ma in buona sostanza non sarà necessario iscriversi al ROC, Registro Operatori della Comunicazione, con tasse e balzelli relativi.
Nel frattempo, però, abbiamo fatto ridere il mondo con queste pretese di arginare un fenomeno globale come la rete con i fazzoletti legislativi. Vi propongo questo art. del Times che da un'immagine molto negativa dei nostri politici definiti testualmente "legislatori ottuagenari eletti da settantenni, i pensionati, gli altri non contano".
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Pinocchio


Si sono rimangiati tutto, la nuova Giunta Comunale dopo aver fatto una cosa buona come destinare l'area del vecchio acquedotto (p.zza Donatori di Sangue) al parcheggio per residenti in giugno vedi post
sotto la spinta di quattro gatti di ristoratori hanno ripristinato il parcheggio a pagamento zitti, zitti due settimane fa. Neanche Pinocchio era così bravo a dire bugie alla gente. Le grandi promesse di decisioni trasparenti e condivise se ne sono andate a farsi friggere. Il tempismo poi, a fine stagione quando colpiranno solamente i residenti.

Mamuli nevega...
Cò belo al Paese...
Coverto de neve...
Coverti i pecai..
Giovanni Stiata

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21 ottobre, 2007

I santi


Ci sono Santi e Santi, quelli di Grado sono certamente speciali e raccontati magnificamente da Giovanni Grigolon "Trombai" che li mette in lista d'attesa e si capisce il perchè.


Un giorno xe segnao sul calendario
un pio de un santo e anche tre,
ma pe' i santi l'ano intiero al xe curto
che per duti tanto posto no ne xe.

E fra quisti che no ha possuo ficasse
xe i santi graisani trascurai
de racunti in vecia epoca graisana
che un tempo l' mar per 'l raso li ha ghitai.

Ma sti Santi incora in lista i xe de atesa
co l'otavo sò livelo fermo la,
i s'ha messo duti quanti 'l cuor in pase
perché i sa che in calendario no i sarà.

Garghe volta i nostri Santi i comparisse,
per di 'l vero proprio santi no i xe,
no i xe drento nianche 'l primo de novembre
ma a Gravo nominai de sempre i xe.

Xe l' Santonego,
de la pansa protetor,
Al Sangiosso
protetor de i 'ngavonai
e la Sangola
la protege cessi e odor
e canali al sol
e i depurator.
Dopo xe al Sangulin
de le braghe protetor,
drio le panse che 'l varà
i so busi 'l fermarà.
e xe anche Santopao
protetor de i 'nbragai
de 'ntopasse pol vignì
ma 'mbragai no se xe mai.

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20 ottobre, 2007

Letture tra le cube


Stupenda iniziativa della locale Biblioteca civica che ha portato i bimbi della scuola elementare fra le cube del castrum a sentire e partecipare alla lettura di libri. Bravi, ho visto bimbi felici e sorridenti. Ti si apre il cuore con i tempi che corrono.
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Puah!! che Pud


Il PUD (Piano Utilizzo beni Demaniali) entrato in vigore dal 21 settembre scorso ha portato allo sconcerto quanti operano nel settore turistico e, soprattutto, utilizzano per vivere beni demaniali. Dalle farraginose certezze del Demanio Pubblico, alle sconvolgenti novità della Regione. Nessun rinnovo delle autorizzazioni precedenti ma aste pubbliche per l'aggiudicazione dei siti demaniali. Una vita di lavoro e di investimenti che se ne va al cesso. Fortunatamente il compito intermediale spetta al Comune che nell'impossibilità materiale di formalizzare le iniziative d'asta per il 2008 stoppa tutto e rinnova per un anno tutte le concessioni, compresa la propria per la spiaggia principale. Con la nuova legge di riordino del Turismo Regionale che demanda alla regione la concessione dei beni demaniali per le società d'area, vedo dura la vita futura della Git. Che interesse ha il Comune girare la propria concessione a tale società? qual'è il controvalore che la Regione è disposta a dare? Insomma un pasticcio, che è stato fermato pilatescamente e rimandato di un anno causa prossime elezioni regionali.
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16 ottobre, 2007

Storia delle Religioni

Interessante video rintracciato su BoingBoing che visualizza la nascita e la diffusione delle religioni in meno di 2 minuti.
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14 ottobre, 2007

Arturo Marin


Ci ha lasciato Arturo Marin il suo violino non suonerà più. Lo ricorderò sempre serio ma pronto al sorriso specie con i suoi amici e compagni di musica Siego e Cavalin. Ciao Arturo mi mancherai.
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Il giorno dei "zachete"


Barcolana 2007 trentanovesima della serie, il giorno per eccellenza dei triestini amanti della vela e trionfo dei zachete in barca. E si, il ruolo del zachete è assegnato all'ultimo arrivato il servitore che deve piegarsi alla volontà dei superiori.
Tipica è la frase: zacheteson e te va in tera, ciolme al giornal, zacheteson in tera ciolme i spagnoleti. Il zachete è pagato con l'accesso alla barca ma il suo è il ruolo del bubez.
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09 ottobre, 2007

"Graisan" Diritto di Primogenitura


È stato troppo spesso detto che il friulano odierno sia il diretto continuatore del latino regionale parlato ad Aquileia. La cosa potrebbe in effetti darsi per scontata senza l'esistenza di Grado con il suo dialetto, sbocciato come un fiore di laguna, mantenutosi incontaminato sino al recente avvento del turismo di massa e che manifesta ancor oggi, integri ed eternati dal nostro poeta Biagio Marin, ì caratteri di un arcaismo ignoto altrove. Grazie alla sua periferìcità ma soprattutto alla secolare decadenza, l'apporto di Venezia è del tutto trascurabile.

All'epoca del suo splendore, Aquileia fu indubbiamente la mediatrice della latinità non solo nell'odierno Friuli e nell'Istria, ma in buona parte dell'intera Gallia cisalpina. L'attrazione culturale da lei esercitata era enorme e valicava i confini delle Alpi raggiungendo il Norico e la Pannonia. Se vi è però un dialetto che possa più degli altri vantarsi diretto erede della latinità aquileiese, questo non può essere che il gradese e ciò per fin troppo ovvie ragioni storiche ed etniche. Ma nell'Aquileia di oggi si parla friulano
Anche qui è la storia a chiarire l'apparente contrasto. Anzitutto il confine linguistico corrisponde al confine politico che per tanti secoli tenne separata la laguna dal suo retroterra. Di qua Bisanzio e di là i Longobardi ì quali non vogliono dipendere da un Patriarca suddito dì Bisanzio e insistono perché si ripristini quello di Aquileia. Il papato, nell'intento di accontentare tutti, lascia al suo posto il patriarca di Grado per i territori soggetti a Bisanzio (da Venezia all'lstria) e crea un doppione per il territorio longobardo. Ma Aquileia non è che un cumulo di rovine. I Longobardi hanno una nuova capitale, Cividale, ed è lì che, dopo una breve dimora a Cormons, risiede il novello patriarca che pur si fregia del titolo di Aquileia
Tratto da "Giuseppe Brancale & Lauro Decarli, Istria, Dialetti e preistoria"

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07 ottobre, 2007

Ala de Vita


Ala de Vita Il bel documentario di Gianni Maran, con la collaborazione per le immagini di Nico Gaddi dà uno spaccato di vita graisana che vale la pena vedere ogni tanto.
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06 ottobre, 2007

Qualità dell'acqua


Le recenti affermazioni catastrofiche sull'aumento della temperatura e sulle sue ripercussioni enunciate dal ministro Pecoraro Scanio alla conferenza sui cambiamenti climatici mi ha portato a fare una ricerca sulle condizioni del nostro Golfo di Trieste visto che ci campo.
I risultati dell'indagine dell' Arpa, pur non essendo tranquillizzanti del tutto, portano a smentire l'aumento ipotizzato di 4 gradi della temperatura del mare, ma confermano uno spostamento di temperatura di 0,1 grado all'anno negli ultimi dodici. Qualche problema lo dà il continuo aumento della salinità dovuto ad un sempre più scarso apporto di acque dolci da parte dell'Isonzo. Aumentano di conseguenza le situazioni anomale come la comparsa di mucillaggini in inverno (non toccano il turismo ma creano una grave preoccupazione per la pesca) gli sciami di meduse fuori stagione e la scomparsa di microalghe. Tutto questo porta a considerare di grande importanza il lavoro di monitoraggio costante dell'ambiente marino.
Il Comune di Grado nella logica del rispetto dell'ambiente, senza strombazzare nulla, sta facendo una cosa ottima adeguando il depuratore di Primero con nuove tecnologie meno impattanti e di maggiore efficacia nell'abbattimento dei parametri inquinanti, prevedendo in 5 anni il completamento dell'opera con un investimento di 5 milioni di euro.
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05 ottobre, 2007

Il seguito del Vday


Avrà un seguito il vday, domani a Roma verrà presentata ufficilamente la repubblica dei cittadini con una manifestazione di piazza per lanciare una lista civica nazionale dei cittadini nata dalle proposte urlate da Beppe Grillo nel fatidico giorno del vday, che se non altro ha smosso una sacco di letame ormai stratificato e perfino qualche coscienza.
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Albergo Diffuso



Torna d'attualità la proposta dell'albergo diffuso in Laguna. La nuova Giunta,contrariamente a quanto affermato in campagna elettorale, ci ripensa e si dice d'accordo con la Regione che spinge in questa direzione (i soldi sul piatto sono 2 milioni di euro). C'è un distinguo, nessuno viene coinvolto, niente privati (non mi pare giusto) ma solo il Comune con le sue proprietà lagunari. A fare una lista di queste proprietà ci si metterebbe del tempo ma per logica io penso che l'obbiettivo sarà sistemare la ex caserma delle finanze di Portobuso e relativo porticciolo. Ricordo che girava voce di un progetto per una scuola vela e un albergo da costruire al posto del vecchio edificio e mi pare che questa sia una cosa giusta da fare attenendosi con rigidità al basso impatto ambientale. E' un' opportunità in più, cogliamola. Non mi fermerei però come prospettiva a solo 50 posti letto, altrimenti lo sforzo e il rischio non varrebbero la pena.
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01 ottobre, 2007

Friulano 2


Continuano a discutere di friulano, addirittura come lingua veicolare nelle scuole e l'obbligatorietà è sicuramente lesiva delle libertà individuali, nel frattempo abbiamo gli esempi eclatanti di voti di scambio in Provincia di Udine che si ritenevano localizzati solo in Sicilia e Calabria, le famiglie sono costrette ad "updatare" a caro prezzo ogni anno i libri scolastici, non ci sono i soldi per la carta da cesso nelle scuole ma Otto milioni di euro da buttare al cesso si trovano.
Vi aggiungo un commento fatto al post friulano da un friulano che spiega bene la situazione vista da loro.
Intervengo per dire la mia opinione di abitante del "friuli".
Le stesse paure e sensazioni le abbiamo anche noi che abitiamo la zona del cividalese. Ci si sente tirati da una parte verso l'appartenenza "friulana" dall'altra verso quella della minoranza "slovena" alla fine la gente se ne frega e gli unici che ci guadagnano sono gli appartenenti alle varie associazioni che si spartiscono i contributi . . intanto si fanno i cartelli bilingui, un pò in friulano, un pò in sloveno, niente in inglese o tedesco e gli stranieri ci prendono per pazzi . .
Intanto non ci sono i fondi per insegnare a scuola l'inglese o il tedesco. . .
Alessandro

Non ci sono parole a questo punto.
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30 settembre, 2007

Poesia dell'Isola


30 settembre. fine estate, un pò di malinconia da mitigare con questa splendida poesia di Mario Pigo



L' ISOLA


Ombra e luse
e pase granda,
le rive caressae da l'aqua ciara
e in quel silensio sconfinào
da seculi la speta
che l'anema 'ntristìa da vita amara
portemo a quel altar
per pùo purificâla
co' l'aqua del fondào . . .

Mario Pigo

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29 settembre, 2007

Turismo Express


Fine Settembre, cambia la tipologia del turista. Arrivano a frotte, per lo più comitive mordi e fuggi, rapida escursione per le calli, lettura dei menù esposti dai ristoranti con grande attenzione e concentrazione.... ruttino e via....
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