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11 novembre, 2007

Laguna e Glossario


Nell'ottica della realizzazione dell'albergo diffuso in Laguna pubblico un piccolo glossario, che spiega con chiarezza i termini usati nell'ambiente lagunare.

ampiezza di marea

Differenza tra i livelli dell'alta e bassa marea. L'ampiezza "normale" della marea, in Adriatico, è di circa 60 cm.

barena

Terreno lagunare di natura consistente che, quasi sempre emerso, solo talvolta viene sommerso dalle acque (alte maree). Ambienti di natura "anfibia", in bilico tra la terra e l'acqua, ospitano una vegetazione caratteristica delle zone salmastre e costituiscono un habitat primario e insostituibile per fauna e avifauna lagunari.
Le barene svolgono diversificate funzioni: regolano l'idrodinamica perché creano dei percorsi obbligati che facilitano la propagazione della marea e quindi contribuiscono a favorire il ricambio idrico; moderano l'azione del moto ondoso; limitano la dispersione a mare e in laguna dei sedimenti.

bassofondo


Area di laguna caratterizzata da profondità di solo alcune decine di centimetri; tra i bassifondi sono comprese anche le velme, che emergono in occasione delle basse maree di sizigie.

eustatismo

Processo di variazione del livello del mare, legato alle modifiche climatiche del globo terrestre, che ha fatto registrare, nell'ultimo secolo, un aumento del livello del mare di circa 11 cm.
A causa dell'effetto congiunto di eustatismo e subsidenza, il livello relativo del suolo nell'area lagunare ha subito, sempre nell'ultimo secolo, una perdita altimetrica complessiva di oltre 23 cm. Questa perdita altimetrica è una delle cause dell'intensificarsi della frequenza e dell'intensità delle acque alte.

fanerogame


Piante acquatiche che, grazie alle lunghe e ramificate radici, contribuiscono a trattenere la sabbia e a consolidare i fondali.

ghebo

Piccolo, tortuoso canale naturale che solca le barene e nel quale, salvo il caso di basse maree eccezionali c'è sempre un livello d'acqua, non sufficiente però alla navigazione.

laguna


Ambiente umido costiero che comunica con il mare attraverso varchi, o bocche di porto.
Una laguna è cratterizzata, otre che dagli scambi con il mare, anche da una serie di elementi morfologici e ambientali caratteristici: un sistema di canali principali che, a partire dalle bocche di porto, attraverso una rete di canali minori, penetrano sino nelle aree più interne; un composito tessuto di isole, velme e barene; una successione di fondali relativamente profondi (la profondità media in laguna è di 120 cm); una "zona di transizione" tra terraferma e laguna, fatta di laghi, paludi e canneti. Questa varietà e complessità ambientale e morfologica è l'elemento proprio dell'ecosistema lagunare. L'impoverimento e la "semplificazione" di questa complessità determinerebbe la fine della laguna stessa: con il venir meno di questi elementi non solo scompaiono immensi patrimoni ambientali, ma si cancellano anche funzioni idrodinamiche, biologiche, produttive essenziali per il mantenimento della vitalità e della ricchezza di uno degli ambienti più produttivi del mondo.

litorale

Striscia di terra che separa la laguna dal mare. Elementi sempre instabili, i litorali sono soggetti a processi evolutivi che ne modificano aspetto e struttura fisica a seconda del prevalere delle forze distruttive (cioè dei fenomeni erosivi dovuti all'azione disgregatrice di correnti e moto ondoso) o quelle costruttive (l'apporto di nuova sabbia).

marea


Livello dell'acqua in mare o in laguna e le sue variazioni. Se la marea è normale, cioè non perturbata dal maltempo, segue l'attrazione della luna e del sole e ha un ritmo complesso ma regolare, con circa sei ore di crescita seguite da altrettante di abbassamento. In condizioni di luna piena o luna nuova (marea di sizigie) si ha una escursione notevole tra l'alta e la bassa marea e l'acqua della laguna viene cambiata efficacemente. Il contrario avviene in condizioni di quarti di luna (marea di quadratura), con l'acqua quasi ristagnante.
L'ampiezza "normale" della marea, ovvero la differenza tra i livelli dell'alta e bassa marea, nell'Adriatico è di circa 60 cm. I valori medi delle maree possono però subire sbalzi, anche molto rilevanti, a causa della componente meteorologica, dovuta all'azione dei venti e alle differenze di pressione atmosferica sull'Adriatico.

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fele d'acqua


Periodo in cui la marea, risentendo della cosiddetta "quadratura", ha minor ampiezza.

spartiacque

Linea o meglio area della laguna dove si incontrano, si mescolano e si dipartono le acque entranti dal mare attraverso due bocche di lagunari contigue. Nella laguna di Grado gli spartiacque sono due

pennello


Struttura in roccia di protezione della costa (generalmente perpendicolare alla linea di costa) realizzata per trattenere il sedimento costiero e rallentare l'erosione del litorale.

rio


Piccolo canale della laguna.

sessa

Significativa oscillazione di un bacino simile a quella del braccio di una bilancia che, innescata da condizioni metereologiche particolari (differenze di pressione atmosferica o intensità dei venti), può provocare un sensibile innalzamento del livello del mare.
Per Grado è importante la sessa dell'intero mare Adriatico, intorno a un asse che si trova circa all'alttezza di Otranto. Tale fenomeno può provocare inondazioni anche nei giorni che seguono il maltempo.

valle da pesca


Area lagunare separata dalla laguna aperta mediante arginature che ne determinano l'esclusione dai flussi e riflussi di marea. Le valli da pesca sono bacini poco profondi di acque salate e salmastre e costituiscono ambienti molto particolari che, fin da tempi antichissimi, sono stati attrezzati per l'itticoltura e talvolta per la caccia. Oggi al loro interno viene praticato l'allevamento del pesce anche a livello industriale.

velma

Zona lagunare caratterizzata da terreni molli, priva di vegetazione e normalmente sommersa, che si estende lungo le sponde dei canali e dei ghebi ed emerge solo in particolari condizioni di marea (basse maree).
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