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30 giugno, 2014

Musica a 4 Stelle

Associazione Culturale Musica Viva
Via T.Tasso n.4 – Grado (Go) - Tel.320 6031397

“Musica a 4 Stelle” 2014 (XXIX° edizione)


COMUNICATO STAMPA

Grado si appresta a vestirsi di musica con la nuovissima edizione di “Musica a 4 Stelle”, la stagione concertistica giunta quest’anno alla sua ventinovesima edizione, ricca di contenuti e novità che la vedono oggi uno degli appuntamenti fissi dell’ estate con schiere di appassionati provenienti dall’intera regione ma negli ultimi anni anche dall’ Austria e dalla Slovenia. 
Il direttore artistico è Giorgio Tortora che ci conferma alcuni appuntamenti imperdibili a partire da quello dello straordinario violinista Stefan Milenkovich, uno dei top a livello mondiale protagonista (unica data in Italia – 17 luglio) con le  “Quattro Stagioni” di Vivaldi, accompagnato dall’orchestra “I Solisti Veneziani”; Milenkovich tornerà a Grado anche il giorno 30 luglio per proporre il suo nuovissimo spettacolo “Tango Compàs” dedicato quest’ultimo al tango argentino e ormai “sold out” nei più prestigiosi teatri del mondo. 

“Musica a 4 Stelle” avrà un prologo (8 luglio) con la nuovissima edizione di “Per un Pugno di Dollari” ovvero un omaggio alle celebri colonne sonore dei film (Movie Chember orchestra diretta da Antonio Galligioni e  Leonardo Tognon voce recitante), con autori che vanno da Ennio Morricone fino a Staney Myers, l’astro nascente dei più recenti film di Hollywood. 
Largo spazio verrà dato ai grandi virtuosi quindi oltre a Stefan Milenkovich, saranno ospiti di “Musica a 4 Stelle”  altri due solisti d’eccezione: 
Nicola Mazzanti (I° flauto nell’Orchestra del “Maggio Musicale Fiorentino”, e Matjaz Debeljak (I° flauto nell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Lubiana) che per l’occasione eseguiranno alcune tra le più celebri pagine per flauto, ottavino ed orchestra del periodo barocco. 

Vi sarà inoltre una nota di tradizione locale con  il Coro “Gravo Canta” diretto dal maestro Francesco Gregori, il cui lavoro di ricerca e recupero degli antichi canti dei pescatori è sempre più apprezzato dagli ospiti, come decisamente suggestiva sarà la serata organizzata in sinergia con l’associazione “Graisani di Palù” che curerà la parte logistica e i trasporti via mare, in cui un’intera orchestra in costumi del ‘700 veneziano eseguirà musiche di Albinoni, Marcello e Vivaldi, presso l’Isola di Anfora (Portobuso)

Due ancora saranno gli appuntamenti che completeranno il calendario: il primo con l’opera del poeta Pierluigi Cappello (vincitore dell’ ultimo Premio Terzani) recitata da Mario Milosa e Maja Monzani e sottolineata dalle musiche di Mariarosa Pozzi, ed il secondo con lo straordinario “Supernova” ossia otto chitarre e un direttore. 
L’ensemble formato nel Conservatorio Santa Cecilia di Roma prevede la spietata formula che soltanto musicisti reduci da vittorie in prestigiosi concorsi di esecuzione musicale vi possano far parte, a garanzia quindi dell’elevatissimo livello qualitativo.

Un cartellone quindi prestigioso che grazie al lavoro e stima personale che lega il suo direttore artistico Giorgio Tortora con alcuni importanti musicisti è stato più volte premiato sia dal pubblico che dalla critica. 

Da sottolineare che grazie al determinante contributo del Comune di Grado in primis  come sempre attento a “coccolare” i propri ospiti per garantire loro il miglior soggiorno estivo, ma anche della regione FVG e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, tutti gli appuntamenti saranno a titolo gratuito

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29 giugno, 2014

Polvere di Stelle 1962

Giusto per fare un tuffo nel passato, esattamente nel 1962.

Arriva "la Stagion" Grado si anima, si fa ancora più bella per i propri ospiti, il traffico è ancora sopportabile, visi sorridenti e distesi.

La gente arriva con i mezzi più diversi, il turismo è orientato all'ospite non al condomino.
 Altri tempi.  

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28 giugno, 2014

A Cason a Cason

Dovendo per forza abitare in questa valle di lacrime facendo il nostro dovere, alle volte per premio ci è consentito di sedersi al tavolo degli Dei.

Essendo che a Grado lo sviluppo si chiama VISTA MARE oggi ci è stata concessa una visita
in Laguna al desco del "Cason" di Roby Copa Camuffo in località Ara Storta, Palù di Grado.

Il menù (che tocheva le tete a la Regina).

Fritulin de pesse picolo

Bignè fritti all' acciuga salata

Polpettine di seppie con zucchine, finocchietto e pinoli

Seppie in umido con polenta biologica di Maranello (Vi)

Burrata con volpina croccante, pomodori canditi, pinoli tostati, olive taggiasche, finocchietto
e salicornia

Omelette con marmellata di brugnuli de cason (Palacinca a la casonera)

Vino Rosso - Mulino Tolle di Puntin
Vino bianco- Friulano di Isidoro Polencich

Il collage di foto vi può spiegare meglio di tante parole la qualità e la bellezza del fiero pasto, per il gusto e gli odori, fidatevi!


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27 giugno, 2014

Banco d' Orio - divieti

Comunicazione importante da parte del Servizio Regionale Tutela del Paesaggio e Biodiversità

Preme evidenziare che si tratta di una misura cautelativa di mera attuazione della  Direttiva 92/43/CEE “Habitat” volta ad informare della presenza di avifauna protetta nidificante e ad evitare che eventuali turisti e fruitori dei siti  possano danneggiare anche inavvertitamente i nidi presenti (azioni peraltro passibili di gravi sanzioni anche penali). 
Le aree  sono state precisamente cartografate a seguito sopralluoghi che hanno permesso di accertale la diffusa presenza di nidi; si tratta comunque di aree circostanziate e limitate e quindi la loro preclusione non è pregiudizievole alla attività turistica e balneare o ad altre attività economiche ma permette da parte di tutti di prendere coscienza del rilevante valore biologico che questi siti rivestono.

Come noto il tratto di costa che si snoda all’interno:

 ZSC e ZPS IT3320037  “Laguna di Grado e Marano”

 nell’area compresa tra Lignano e Grado, in particolare le spiagge e i cordoni sabbiosi litoranei dell’Isola di Martignano, di San Andrea, del Banco Anfora, del Banco d’Orio fino alla zona terminale cosidetta dei Tratauri, è di fondamentale importanza, per la riproduzione di alcune specie rare di interesse comunitario tra cui in particolare la Beccaccia di Mare (Haematopus ostralegus), il Corriere piccolo (Charadrius dubius), il Fratino (Charadrius alexandrinus), il Fraticello (Sternula albifrons), nonché per la presenza di sistemi dunali di interesse comunitario elencati nell’allegato I della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”.

Le Misure di conservazione trasversali di cui alla deliberazione giuntale n. 546 del 28 marzo 2013 prevedono che per particolari ragioni di tutela e conservazione naturalistica, l’ente gestore del Sito Natura 2000 possa limitare, interdire o stabilire condizioni particolari per la navigazione, l’accesso o la fruizione in aree particolarmente sensibili.

Con il Decreto n. STPB/B 2454 del 10 giugno 2014, allegato, lo Scrivente, quale ente gestore del Sito, ha ritenuto di individuare alcune aree particolarmente sensibili del cordone litoraneo dove sia vietato l’accesso e la fruizione nel corso del periodo di riproduzione dell’avifauna acquatica di interesse comunitario, che decorre dal 1° maggio al 31 luglio, e di apporre, in corrispondenza del perimetro di tale aree, appositi cartelli recanti il suddetto divieto.


Dunque attenzione quando andate al bagno in Banco d' Orio i cartelli di divieto saranno posti in maniera evidente e visibile, rispettateli le conseguenze possono essere gravi.

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26 giugno, 2014

E.T. - Edi Tonon

Nella foto Edi Tonon con Nilla Pizzi in una delle edizioni estive del Festival della Canzone Gradese 

Si sa che la nostra gente è  umorale, navigatori e poeti a  "la biondodio" ma Edi Tonon  li batteva tutti.

Un uomo controcorrente, fine umorista e poeta, pareva lottare ogni giorno per non affondare inghiottito dalla vita quotidiana.

Ma nei suoi scritti, nelle sue poesie diventava un fulmine di guerra, rapido a cogliere l' umore della piazza a tracciare con la penna un affresco della vita del paese, a cogliere le incongruenze del quotidiano e trasformarle in risate per "sfiapà" la tensione.

Edi Tonon fu un vero figlio di Grado , con pregi e difetti, da prendere o lasciare. 
Un talento incredibile per la poesia, le storie. 
Una sensibilità straordinaria, che probabilmente lo faceva soffrire, lo ha portato a descrivere con grande ironia tutto quanto lo circondava senza risparmiare neanche se stesso.

E.T. un alieno caduto a Grado confondendo  "al Palù" con una Laguna Lunare, uno dei grandi autori delle canzoni gradesi che ancor oggi cantiamo, ottanta e più premi letterari in giro per l' Italia, scenografo e regista del Teatro Gradese.
Ci ha lasciato non molto ma aveva un enorme talento,testimoniato anche da Biagio Marin
Resterà comunque sempre nel cuore di tutti i veri "graisani " per il suo modo gentile e distaccato di vivere una vita difficile senza mai farlo a pesare a nessuno.

Il suo libro più bello "Giosse de un tempo amaro" stampato dall'  Associazione Grado Nostra.

Oltre alla ormai classica "Che Bala, Mamuli che bala", questa definisce l' uomo:

Egoista

Volaravo una casa in Gravo vecia
nova de drento, neta, ma de fora
sensa tocà,
che la restessa vera.


E v'he drento un logusso duto mio
co' le gno carte, i libri e i gno pinsieri
e vive là,
proteto da quii muri.



Ogni tanto 'ndaravo per le strae
a saludà i amissi, che i ze tanti,
per domandai
se duti i ze cuntinti.



Vivaravo felisse in quel logusso
sensa che 'l vogio mio cognossa el pianto,
sempre cussì,
spetando el gno momento.




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25 giugno, 2014

Comitato "Usi Civici"- Esposto alla Corte dei Conti

Il  Comitato per l’Amministrazione Separata degli Usi Civici di Grado
                         “Magnifica Comunità di Grado”
mi ha inviato un corposo esposto che ha   diretto alla Corte dei Conti.

Come al solito io pubblico con piacere le opinioni e, in questo caso, i fatti di tutti anche se non sempre mi trovano concorde, ma agire così per me è un valore e rappresenta l' essere liberi di pensare come ti pare nel rispetto delle opinioni degli altri.

Il documento è piuttosto corposo e lo pubblico sul mio cloud a questo link (basta cliccare per scaricarlo), qua sotto la parte finale dell' esposto con le richieste specifiche fatte alla Corte:

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incombe dunque sulla Spiaggia, principale meta turistica e di balneazione della Città, concretando un'ipotesi di danno erariale all'ambiente come definito dall'art. 300 comma 1 del D.lgs n° 152/2006 e dalla direttiva comunitaria 2004/35/CE;

una seconda tipologia di danni discende, a nostro insindacabile giudizio, dalla perdita di immagine, prestigio e fascino paesaggistico ed alla loro incidenza, economicamente valutabile, sull'afflusso turistico già penalizzato, a quanto consta, da disdette di abbonamenti, servizi in spiaggia e prenotazioni alberghiere;

una terza tipologia appare legata al depauperamento patrimoniale della proprietà collettiva di Uso Civico, vale a dire dei diritti reali di proprietà sull'intero comparto balneare (spiaggia-retrospiaggia-Parco delle Rose) ancorchè normati dalla legge speciale n° 1766/27 anziché dal codice civile.

Tutto ciò premesso, i sottoscritti
chiedono

all'Ill.ma Corte di accertare:
  1. i soggetti responsabili.
  1. Se il finanziamento regionale è stato utilizzato in conformità ai principi di buona amministrazione ex art. 97 della Costituzione e di quelli programmati data la  situazione di assoluta emergenza in calce alla determinazione dirigenziale n° 1101 dd. 11/10/2012 (all. 3).
  1. Quali siano, in caso di accertamento per colpa e/o dolo, le misure ritenute più opportune nei confronti dei soggetti eventualmente responsabili o corresponsabili del danno. 
  1. Aggravato da presunta violazione della normativa che regola l'esecuzione delle opere pubbliche e senz'altro dei più elementari canoni della corretta gestione dei Beni Comuni di Uso Civico.

La quantificazione in via equitativa del presunto danno ambientale, salvo diversa valutazione dell'Ill.ma Corte, sia almeno pari ai maggiori costi relativi alla sostituzione e smaltimento del manto sabbioso contaminato.
Oltrechè commisurata al suo deterioramento rispetto alle condizioni originarie (Cass. sez. un. 25 giugno 1997 n° 5668 condivisa dalla Corte dei Conti);

La quantificazione a titolo di danno all'immagine ed al prestigio dell'intera Città, sia commisurata alla risonanza ed allarme che la vicenda continua a destare a livello interregionale e sul versante austriaco. 
E quantomeno al lancio di una campagna pubblicitaria sui principali quotidiani interregionali ed austriaci per ricuperare la perdita di fiducia nell'attività di balneazione e  fruizione della spiaggia.

Il danno al patrimonio dei Beni Comuni di Uso Civico di cui si chiede il risarcimento diretto, sia infine commisurato ai maggiori costi di sostituzione e smaltimento del manto sabbioso contaminato;
i sottoscritti, a norma degli artt. 90 e 408 c.p.p.

chiedono

di essere informati dell'eventuale archiviazione del presente esposto tramite il segretario della “Magnifica Comunità di Grado” qui generalizzato mediante Carta d'Identita' (all. 4).
In fede.
Grado, 24 giugno 2014


Giovanni MATTIUSSI  (segretario),  Emanuela CONTIN, Vittorio  MARCHESINI, Pierangelo  BRUNI,   Egidio  GIMONA,   Gianmario  DOVIER

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24 giugno, 2014

Mario David

Partita fondamentale della nazionale, Campionato del Mondo, Sudamerica.

Un nostro concittadino ha vissuto in prima persona una situazione del genere:

Mario David  (Grado, 13 marzo 1934 – Monfalcone, 26 luglio 2005)  graisan, giocatore di calcio, un campione. (vedi raccolta foto) pdf


I gradesi sono sempre stati portati per il gioco del pallone ma pur avendo talento ben pochi hanno passato le frontiere regionali per entrare nel giro nazionale.

Mario David
 è stato il più famoso di essi, talento indiscusso, piedi sensibili, carattere e forza le sue armi in campo.

Inizia a giocare giovanissimo nel 1948 e nella sua lunga carriera giocò nel Lanerossi Vicenza, Roma, Milan (con cui vinse una coppa dei Campioni) e Sampdoria e chiuse nell'Alessandria.

Notevole il suo curriculum di nazionale con 34 convocazioni, famoso l'episodio del pugno fantasma a Sanchez in Italia Cile del 1962 che ne determinò l'espulsione e la sconfitta della nazionale ai Campionati del Mondo. 

Incrocio le dita, visto il momento delicato, ma il talento di Mario David è stato senza frontiere e di portata mondiale è l' occasione giusta per ricordarlo.
Anche in spirito con la sua determinazione può far comodo.
Forza Italia!


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23 giugno, 2014

Mota Safon- Graisani de Palù



La 'n te'l Safon
he visto i tamarisi
'n te'l fango del Palù
He visto pescauri
he ciacolao cò ili
e me he sintio nuo.

Giusto una piccola nota al commento del video:
al Safon in realtà è il piccolo canale che convoglia le acque reflue di marea lagunare e passa giusto a fianco della mota restringendosi e facendo prendere velocità all' acqua proprio come un sifone.

L' indirizzo web dell' Associazione è cambiato in:  www.graisanidepalu.org


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22 giugno, 2014

Il Latino, ritorna?

Latin is back" titolava qualche giorno fa il Daily Telegraph, il ritorno del latino, 


L' inchiesta  è partita dal ritrovamento di frammenti di linguaggio internet a Roma.

Questi i testi latini comprensibili ritrovati (per praticità li ho tradotti in italiano):

1. La distruzione di Pompei nel 79 d.C. è il video più visto su YouTube. 

Il primo commento è: «Miei dei che figo! I vulcani SPACCANO!».


2. Attila l’Unno ha la sua pagina di MySpace. Nessuno rifiuta mai le sue e-mail “invita un amico”.


3. Il commento di Cesare «Quoque tu, Brute» è disponibile come suoneria gratuita.


4. “Cleopatra nuda” è il termine più cercato su Google.


5. Annibale blogga il suo viaggio attraverso le Alpi con post come: «Oops, ho perso un altro elefante oggi».


6. Nerone.com apre, inizialmente vendendo rotoli di papiro auto accendenti prima di espandersi e includere toghe, terraglie e kit per il mosaico fai-da-te.


7. I programmatori romani si lamentano per i progetti dati in outsourcing ai programmatori sottopagati in Mesopotamia.


8. Il Colosseo viene ridenominato Colosseo Amazon, con hotspot wireless gratuiti fuori dal ristorante.

Qualche studioso inglese ritiene che gli italiani sia siano appropriati con l'inganno della paternità della lingua latina. 

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21 giugno, 2014

Dimenticanze


Residui in una spiaggia ripulita

Ci sono immagini che quando le vedi  mettono in pausatutto il resto.
Immagini in apparenza fatte di niente, ma con la forza e lintensità delle cose che sottolineano linutile, patetica frenesia della contemporaneità, portandosi dietro la corteccia della poesia. 

Ecco, questa scopa dimenticata sulla spiaggia per me è una racconto completo di quello che ci è successo recentemente.

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20 giugno, 2014

Giovanni Galante

Piccola e doverosa dedica ad un uomo buono che se n'è andato in silenzio senza disturbare e coerente con le sue scelte, sempre.

Giovanni Galante (L' omo del Turbante).
Chissà se ha trovato le quaranta vergini ad aspettarlo nel paradiso mussulmano!
Inshallah!

La foto (molto bella) è dell' assistente capo Lorenzo Boemo che lo ha colto durante il mercato del sabato mentre vendeva le merci di sua produzione rigorosamente biologiche
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19 giugno, 2014

Il Solido d'oro di Giustiniano

Mauro Marchesan è un uomo di grande valore e il fatto che voglia collaborare con me mi riempie di gioia, questa volta mi ha mandato questa storia, in poesia.
La storia parte da una moneta d' oro trovata in Piazza della Corte (oggi p.zza Biagio Marin)  un solido d'oro di Giustiniano
Probabilmente in quella zona c'erano gli accampamenti dei soldati e degli ufficiali della flotta romana di Ravenna  che venivano a svernare a Grado.
Mauro ha la cortesia di tradurre la sua storia anche per chi avesse difficoltà a leggere il dialetto gradese,
trooppo bravo!


SOLIDO DI GIUSTINIANO 
Zecca di Costantinopoli (527-538). 



 'L TESORO DE GIUSTINIANO 

Zugno 'l meteva le sariese 
su le recie de le zovenete 
comò se fóssa recini de sol, 
e un'aria de provensa 
la peteneva galantina l'erba 
e la prometeva bon tenpo de istae. 

Me no podevo più suêse, 
'sta nera maledission , 
preché me sintivo soto la paronía 
de 'na tirafata fragelagia 
e no veghevo muâ i culuri 
ch'i straluseva in 'sta stagion, 
gni sintivo i so porfumi. 

Me me portevo drio 'l peso 
de un meserabile vîve, 
de un stumigiasso infinio 
intra le serage 'nte'l palúo, 
da quando se lieveva 'l sol 
fin a la so morte 'nte'l mar. 

Me serviva un segno benedeto 
pre ghitâ via pre senpre 
'sta malandagia sorta 
e xe stao quela domenega de grassia, 
che sentao 'nte'l Capitelo in Corte, 
'na lama de luse brilante 
la m'à tocao 'l naso 
e 'nte la tera remenagia dii scavi, 
hè catao 'na urna piena de solidi de oro 
de 'l Inperador Giustiniano, 
scunti là de"seculi seculorum". 

* * * 
Me ve zuro che son deventao sior, 
anco se me veghé qua sensa bessi, 
strassoner e despossente 
ma cô no sertiré più 
'l canto del gno cuor 
recordeve prebén del gno cason 
'nte'l dosso del Fogon. 

Sototera sarà la cassa 
col tesoro de 'l Inperador, 
sconto fra i cuvi de le pogiane, 
e le zare de pierecota, 
'nsieme co' i gno resti cadaverai, 
e sarà questa l' oferta scieta 
che hè fato a la 'Vemaria, 
comò sacrifissio e voto 
a le Sete Belisie, 
presío che 'l gno reposo eterno 
'l sia fato de vento... 
e acussí sia... 

IL TESORO DI GIUSTINIANO 
Giugno metteva le ciliege / sulle orecchie delle giovinette / come se fossero orecchini di sole, / e un'aria di provenza / pettinava galantina l'erba / e prometteva buon tempo d'estate. // Io non potevo più sopportare, / questa nera maledizione, / perché mi sentivo sotto l'influsso / di un'angoscia spaventosa / e non vedevo mutare i colori / che esplodevano in questa stagione, / né sentivo i loro profumi. // Mi portavo dietro il peso / di un vivere miserabile, / di un'accozzaglia infinita / fra i serragli del pantano, / da quando si levava il sole / fino alla sua morte nel mare. // Mi serviva un segno benedetto / per gettare via per sempre / questa sorte malandata // e fu in quella domenica di grazia, / che seduto nel Capitello in Corte, / una lama di luce brillante / mi ha toccato il naso // e nella terra rinvangata dagli scavi, / ho trovato un'urna piena di solidi d'oro / dell'Imperatore Giustiniano, / nascosti là da "saecula saeculorum". 
* * * Io vi giuro che sono diventato ricco, / anche se mi vedete qua senza soldi, / straccione e sciagurato // ma quando non sentirete più / il canto del mio cuore / ricordatevi bene del mio casone / nel dosso del Fogone. // Sotto terra sarà la cassa / con il tesoro dell'Imperatore, / nascosta fra i covi delle poiane, / e le giare di pietra cotta, / assieme ai resti del mio cadavere // e sarà questa l'offerta pura / che ho fatto all'Ave Maria, / come sacrificio e voto / alle Sette Bellezze, / affinché il mio riposo eterno / sia fatto di vento... // e così sia... 



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18 giugno, 2014

1960- Colussi vs. San Giusto



Questo video, che Mauro Guzzon ha avuto la cortesia di farmi avere, dovrebbe essere abbastanza conosciuto nella sua interezza (dura circa 1 ora).
Ho dovuto tagliarlo in molte parti cercando di cogliere i momenti topici del filmato che, non avendo audio, ho voluto musicare.
La data di riferimento è il 1960  e racconta di una partita di calcio tra due grandi ristoranti della nostra epopea turistica:
Colussi e S.Giusto

La partita ha scarsa importanza ma i personaggi che sono coinvolti nel video fanno parte della nostra storia appena trascorsa, gente che molti di voi riconosceranno, papà nonni zii cugini.

Averla nella mia raccolta di video dei ricordi gradesi è un onore.

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17 giugno, 2014

Ostriche-Variazioni in tema


Una serie di brutte epidemie ha colpito a varie riprese le ostriche concave francesi, senza distinzione di zona di provenienza, provocando una grande moria e panico tra i produttori.


Ma l' Ifremer l'Istituto francese per lo sfruttamento delle risorse marine ha lanciato sul mercato le ostriche triploidi, allevate e prodotte in allevamenti specifici, a loro dedicati. 


La parola risveglia sensazioni spiacevoli, a metà tra film d' orrore e fantascienza. 

In termini scientifici, si tratta di una combinazione genetica grazie alla quale le ostriche nascono sterili. 
Lontane dai mutamenti ormonali che coincidono con il periodo riproduttivo e ne alterano la piacevolezza (risultando smagrite e lattigginose), le ostriche diventano così un piatto per tutte le stagioni.

L'Istituto francese, a fronte delle critiche dei puristi , ha assicurato di aver semplicemente finalizzato una ricerca americana sui cromosomi dei molluschi, senza sconfinare nel campo minato degli Ogm. 


Al contrario, passando da due a tre cromosomi attraverso la combinazione con larve di ostriche tetraploidi (cioè in possesso di 4 cromosomi, riscontrabili anche in natura, seppure in minime percentuali), i sostenitori dell' ostrica Frankenstein sostengono che si allungano i tempi vitali, che la consistenza diventa più carnosa. E soprattutto che rimane costante durante tutto l' anno, da gennaio a dicembre.

Il fatto è che, dall' iniziale esperimento,  la produzione di quest'ostrica ormai occupa il 50% del mercato soprattutto in esportazione. (i francesi hanno il nasino all'insù mentre al resto del mondo semplicemente non glielo dicono)

Di certo una cosa, ora sarà più difficile per loro vantarsi della specificità delle zone di produzione, trattandosi di ostriche nate in laboratorio. 

Se le ostriche vi servono per concupire la vostra bella ed aumentare la carica erotica, queste ostriche sono inerti.
Sapevatelo!
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16 giugno, 2014

1987 la Compagnia Triestina Ostricoltura



Un momento piuttosto lontano della mia vita, nel 1987 eravamo giovani di belle speranze e senza nessuna paura.

Uno spot pubblicitario commissionato a Telefriuli per la Compagnia Triestina di Ostricoltura
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15 giugno, 2014

Il Magistrato alle acque


Il Magistrato alle acque nella Repubblica di Venezia. 

Io scavo dighe in fondo al mare, un portento di ingegneria
che il mondo ci invidia, lubrifico in dollari,
euro, cene, escort, vacanze, fondi pensione.
Combatto le maree e finanzio il Carnevale, salvo Venezia
da tutti i metalli pesanti che scarica in laguna
quell’altro capolavoro di Petrolchimico che astuti
ingegneri hanno costruito nel posto più bello del
mondo, piantando ciminiere d’altiforni sulla schiena
dei branzini e sulle rime di Lord Byron.
 È colpa mia se poi ai cristiani e alle vongole gli viene il cancro?

Ce l' hanno fatta dopo 600 anni di storia gloriosa hanno abolito, causa Mose, l' Ufficio del Magistrato alle Acque, gli amministratori sono in galera.

Il Magistrato alle acque è oggi il nome di un organo amministrativo della Repubblica Italiana deputato ai bacini idrici dell'Italia nord-orientale.
In passato esso designava un organo dell'antica Repubblica di Venezia incaricato al controllo della laguna di Venezia.

L'ufficio del Magistrato alle Acque nasce nel 1501 per far fronte alla gestione idraulica della Serenissima Repubblica di Venezia. 
Al tempo, questo «ufficio» designava una serie di magistrature del governo della Repubblica di Venezia incaricate di sorvegliare e amministrare il regime idraulico del bacino della laguna veneta: "savi esecutori", "collegio", "esecutore aggiunto" e "inquisitore aggiunto"
Al Magistrato alle acque spettavano autorità sulle opere di bonifica, scavo, manutenzione e irregimentazione nella laguna di Venezia e nel complesso di fiumi in essa sfocianti.

Capito! Un Ufficio che ha fatto la storia di Venezia, che ha saputo costruire i murazzi che ha modificato il delta del Po, controllando ed evitando per più di mezzo millennio tutto quello che questa sottomarca di politici ed amministratori pubblici ha saputo distruggere in pochi anni di continue ruberie e furbate.
Una vergogna senza fine.



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14 giugno, 2014

L' allevamento delle vongole veraci


Mi era capitato già di parlare di vongole veraci, ci torno sopra perchè sono convinto che l'allevamento in Laguna consentirebbe una valida alternativa ad una pesca sempre più moscia e meno attraente come fonte di reddito per i giovani. 




Questo piccolo vademecum per il colto e l'inclita può servire a capire qualche cosa di più.

La Venericoltura. Importata in Europa dall'Asia nel 1970, in Laguna di Grado e Marano la coltivazione della vongola verace della specie Tapes Philippinarum inizia nel 1986.


L' allevamento della verace è un'acquacoltura di tipo estensivo ove la fase di accrescimento, dalla semina al raggiungimento della taglia commerciale, avviene su fondali naturali e utilizza esclusivamente l'alimento presente nell'ambiente, il fitoplancton.

Nelle lagune dell'Alto Adriatico, aree dove è radicata la produzione della vongola verace, i flussi di marea generano continui scambi attivi con il vicino mare mentre dai fiumi arrivano gli elementi necessari per lo sviluppo delle microalghe che costituiscono il loro nutrimento.

Gli allevamenti occupano porzioni di laguna dati in concessione e controllati dall'Autorità sanitaria che vigila sulla qualità e salubrità dell'acqua.

Le fasi d'allevamento sono ben distinte:

Riproduzione in schiuditoio (avannotteria) dove viene effettuata la fecondazione, con l'induzione dell' emissione dei gameti (le uova) l' allevamento della larve e l'accrescimento del seme in vasche specializzate chiamate nursery.

Il Preingrasso nel quale il seme da 1,5 mm a 3,0 mm raggiunge la taglia di semina di circa 15 mm. anche questo si svolge in vasche che devono proteggere il seme da influenze esterne (vedi foto).

La fase di Ingrasso: passata la taglia di 15 mm i molluschi vengono seminati direttamente sul fondale fino al raggiungimento della taglia commerciale (30/40 mm).

La raccolta, a fine di un ciclo che è triennale, avviene seguendo i ritmi naturali delle maree utilizzando attrezzature approvate dalla Regione e a basso impatto ambientale. 

Nelle foto la sede e il prodotto dell' unico impianto esistente in Regione l' Almar di Marano Lagunare nell' Isola della Marinetta
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13 giugno, 2014

Le vele di Grado

Il passato di Grado passa attraverso l' uso della barca, imbarcazioni di tutti i tipi - da mare o da Laguna - ma sino a pochi anni fa la barca era sinonimo di vela; 
della vela delle barche dei  nostri vecchi vorrei accennare perchè erano particolari, per certi versi uniche, e indicavano con i loro disegni e colori  l' orgoglioso proprietario dell' imbarcazione  anche da lontano.

Nell' antichità non mancano esempi della colorazione delle vele, ma le vele delle imbarcazioni da pesca adriatica hanno una pecularità e aspetto unici.

La tecnica di colorazione, unica nel suo genere, implicava l' uso della "Teretra"  un colorante a base di terre colorate. che sciolto in acqua e latte veniva usato per dipingere la vela con la spugna.
Lasciate le vele ad asciugare al sole venivano poi immerse in acqua di mare per il fissaggio del colore e l' asportazione dell' eccesso di polvere.

La tradizione tutta veneta che voleva i suoi personaggi vestiti in modo vistoso, si riflette sulle vele dei suoi pescatori che le usavano come bandiere per esprimere l'orgoglio di vivere affrontando il mare.


I disegni dipinti sulle vele- "l'arme"- indicano la famiglia del pescatore e avevano un senso di praticità perchè visibili da molto lontato indicavano alle donne in attesa il sospirato ritorno dei loro uomini dalle battute di pesca.


I colori, sempre sgargianti, e i disegni erano tratti dall'ambiente semplice del mondo della pesca. 



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12 giugno, 2014

L' Emigrante

Piccola storia raccontata da un ragazzo trasferitosi con la famiglia da Grado nella Bassa Friulana agli inizi del 20° secolo, narrata in un friulano molto comprensibile e con immagini storicamente importanti della Grado inizi novecento.

Una storia di piccola emigrazione, come succede ai nostri giorni per i nostri giovani, ma con grandi sentimenti e legami alla terra e soprattutto al mare.

par me al mar l' è fat di aghe 
e quand soi stuf dei ciamps
                                                iò vai dal nono e cialin al mar


Questo post, tratto da un filmato rai tagliato e rimontato da me, lo voglio dedicare a due amici friulani, Paolo e Alessandro, che mi sono sempre stati vicini quasi dall'inizio del blog.

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11 giugno, 2014

Pompieropoli

Pompieropoli sbarca in spiaggia (Area Sportiva Grado Impianti Turistici SpA)

Giovedì 12 e venerdì 13 giugno dalle 10.30 alle 12.30 e a partire dalle 16.00 nel pomeriggio Grande evento riservato ai bambini dai 3 ai 12 anni.

L’area sportiva della spiaggia GIT SpA ospita Pompieropoli (nell’ambito degli eventi di contorno al XXI Raduno Nazionale dei Vigili Del Fuoco)

I bambini e i ragazzi avranno la possibilità di sentirsi Vigili del Fuoco grazie ad un divertentissimo percorso ludico/educativo vestendo realmente i panni del Vigile del Fuoco (elmetto, pettorina ecc) alcuni gonfiabili fungeranno da location operativa: un aereo in particolare, costituirà il centro dell’attività. 
Spegnere un incendio, passare nel tunnel del buio, birilli ed ostacoli da superare per a salvare un gattino, i giovani eroi potranno scendere dal palo dei pompieri saltare nel telo e molto di più.

I provetti eroi potranno dire :« Perché io, un giorno, sarò pompiere! » come Grisù al termine di ogni episodio e per tutti il tanto ambito Diploma di Vigile del fuoco con tanto di foto ricordo, per un momento di svago che consentirà ai bambini di ogni età ad imparare divertendosi.

A tale proposito le vetrine del Panificio Pigo, con la brava Orietta al comando, sono addobbate con i motivi che ricordano l' evento  dei Pompieri ed il loro raduno nazionale.

Un brava ad Orietta che, mi dicono, fa sempre di queste cose ricordano nella sue vetrine gli avvenimenti graisani,
Da vedere passando in via Galilei o via Manzoni nei negozi Pigo.

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