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31 ottobre, 2008

Mamola


Ricevo e volentieri pubblico:

Associazione “GRADO NOSTRA”
- … custodisce le buone cose del passato, promuove iniziative
volte a incentivare l’interesse storico e civico della città … -


"A Grado sono stati ufficialmente apposti dei cippi marmorei a forma di pergamena sulle tombe degli autori della canzone Màmola (1947), a ricordo della loro creazione canora adottata dal popolo gradese come un vero e proprio Inno di Grado da tutti riconosciuto. La famosa canzone, diffusa anche fuori del territorio isolano e all’estero dagli ospiti dell’Isola d’Oro, venne scritta da Giacomo Zuberti per la musica di Attilio Gordini. Nel corso di una semplice cerimonia, la benedizione è stata officiata del parroco mons. Armando Zorzin alla presenza dei familiari dei due autori, del m.o Ferruccio Tognon direttore musicale del festival della canzone gradese, del presentatore-conduttore del festival Leonardo Tognon, e di Augusto Cesare Marocco, presidente dell’associazione “Grado Nostra” promotrice dell’iniziativa in collaborazione con il “Circolo Jazz Grado - Quelli dei Festival” e della Parrocchia arcipretale. È intervenuta personalmente, graditissima dagli astanti, il sindaco di Grado avv. Silvana Olivotto a sottolineare l’importanza per la città di questa creazione canora, che è la prima canzone cantata con gioia nelle feste sia oggi che ieri nei decenni passati. Il coro “Gravo canta”, diretto dal m.o Gregori, ha eseguito con tanta partecipazione un brano di Màmola, che qualche anno fa è stata consacrata “canzone regina ” con un voto plebiscitario da parte della gente. Non va dimenticato che è stata questa canzone a dare il via al festival della canzone gradese, una tradizione molto sentita anche oggi e che con la festa religiosa del Perdón di Barbana, la processione sulle barche, rappresenta uno dei due massimi appuntamenti annuali dalla Comunità isolana nello spirito di paese. La canzone Màmola è con Madonnina del mare la beniamina anche degli isontini e friulani della Bassa che sono legati all'Isola d'Oro non solo per frequentazione turistica, ma anche per interesse culturale e passionale.
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30 ottobre, 2008

Mamuli se ha roto al Sol. "Living Planet Report"





La Terra non sta bene; uomini, animali e piante neanche.
Secondo il "Living Planet Report 2008", "check up" biennale fatto da ricercatori del Wwf e altre organizzazioni scientifiche, presentato a Londra, «entro il 2030 avremo bisogno di due pianeti per soddisfare il fabbisogno dell'umanità di beni e servizi». La domanda globale sulle risorse della Terra supera infatti del 30% la capacità rigenerativa di quest'ultima.
Viviamo al di sopra delle nostre possibilità in una "bolla" ambientale che, a differenza di quella finanziaria, è più difficile da nascondere. Qui non si parla di futures, derivati od opzioni, ma di aria e di acqua, di grano e di riso. «A livello mondiale, durante l'ultimo anno il prezzo dei raccolti ha raggiunto vertici da record in gran parte a causa dell'aumento della domanda di cibo, mangimi e biocombustibili e della continua diminuzione della risorsa idrica».
La natura non accetta carte di credito: chi era povero diventa miserabile, chi aveva poco da mangiare, torna a morire di fame.

Giovanni Marchesan "Stiata" mi ha regalato a settembre questa sua poesia che è uno spaccato semiserio di quello che succederà, tenetevi stretti le mutande:

Se ha roto al Sol

No se sà comò
Nì ben 'l perchè ••
Se sà quando pero!
Aneme!
Se ha roto al sol
Si •••
Se ha roto al sol!
- Elo
Al se ha frantumao
In mile tochi
E 'desso
'Sti foghi a blochi
I gira e rigira
Davanti, da drio
De soto e de sora
Torno la nostra tera!
Aneme!
Se ha roto al sol!
- A qua
No xe più alba
No fà Più sera ••
No xe più istàe
No fà più inverno ••
Calighi eterni, umiditàe
Coldàne de inferno.
E Pùo
tenpeste •• siuni
Tenpo mato •• mato ••
De duti i demuni
Te pol fà!
.. E oni quel tanto, se mostra
Comò longhe ssie de fogo
Pe'l sielo ••
Aneme!
Robe de spasemasse ...
E in meso,a duto 'sto fragelo
Se sente, bassa e forte
Comò 'na vose ruchia
Che te intra su i sintiminti
E no la và più via ••
- E rìe 'sta vose •• rie ••
E pùo la fà:
- "Omo
Le ferie xe finìe
'Desso rangève.
Perchè ...
Quel che 'vè vogiùo
'Vè! -
- Aneme
Se ha roto al sol! ••
e che centro mè!

G."Stiata" Marchesan 2008

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29 ottobre, 2008

Stagione Teatrale


GRADO- Al via la stagione teatrale nel rinnovato auditorium Biagio Marin.

Non solo teatro made in Friuli Venezia Giulia, ma anche spettacoli di spessore nazionale con grandi interpreti quali: Cochi&Renato, Lello Arena, Gianrico Tedeschi.
A Grado l’apertura di stagione, come da tradizione, sarà affidata, il 31 ottobre, al lavoro in dialetto della Contrada “Tramachi” con Ariella Reggio, Gianfranco Saletta ed i conosciutissimi attori della Compagnia triestina.
A seguire, il 22 novembre, Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto con “Una coppia infedele”, tutto il meglio della famosa coppia di comici in questo nuovo spettacolo che alternerà canzoni demenziali, gag surreali, riflessioni insensate, battute fulminanti per una coppia che non smette di stupire e colpire pubblico e pubblici di ogni tipo, in scena anche i sette scatenati musicisti dei Goodfellas.
Il 28 novembre si cambia registro con l’omaggio a Biagio Marin ed anche a Roberto Damiani con “La vita xe fiama”. Concepito da Damiani nel 1992, proprio grazie a un suo interessamento critico all’opera di Biagio Marin, il progetto di La vita xe fiama con una selezione delle liriche e delle prose del poeta gradese divenne materia di una suggestiva messinscena. Se Damiani selezionò gli scritti, articolandoli in un raffinato ed emozionante collage, fu Furio Bordon a trovare le dinamiche sceniche per farne materia teatrale: un elegante scorrere d’immagini, le armonie calde e appassionate di un violoncello (lo strumento preferito da Marin), l’interpretazione attoriale di classe ieri affidata a Gastone Moschin ed oggi all’intensità e ricchezza espressiva di Massimo De Francovich.
Il 5 dicembre si passa alla comicità di Lello Arena con “Lascio alle mie donne” una esilarante commedia i cui personaggi sono la moglie, l’amante, la giovane, ed il seduttore, morto improvvisamente in un incidente d’auto.
Si riprende nel 2009 il 23 gennaio con La badante di Cesare Lievi, produzione dello Stabile di Brescia: una riflessione poetica sui cambiamenti indotti alla nostra società dalla presenza dei nuovi immigrati, stranieri per lingua e cultura che entrano nella nostra vita facendo esplodere contraddizioni sociali e intaccando abitudini quotidiane.
Il 20 febbraio gli Artisti associati di Gorizia ed il Teatro Stabile del FVG, presentano "La Rigenerazione", di Italo Svevo uno spettacolo-omaggio al talento e alla carriera di Gianrico Tedeschi ricco di implicazioni psicologiche e culturali, si incentra sull’intenzione del protagonista, l’ultrasettantenne Giovanni, di sottoporsi a un’operazione che gli consenta di ringiovanire.
Come è consuetudine della rassegna gradese, l’inizio di marzo è dedicato alla nuova produzione dell’Associazione Grado Teatro. "Mandorli in fiore" di Danilo Onorio Dissette; la commedia venne presentata per la prima volta nell’ex Casa Balilla la sera del 25 gennaio 1944, oggi viene riproposta dalla compagnia gradese guidata da Tullio Svettini per la regia di Francesco Accomando, il 6 e 7 marzo 2009.
La chiusura della rassegna, il 19 marzo, è affidata al classico appuntamento con la Compagnia Italiana di Operette ed il brillante direttore d’orchestra Orlando Pulin che quest’anno portano a Grado ‘Al cavallino bianco’ di Muller e Charell.
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27 ottobre, 2008

Una vita vissuta al contrario


Uno spunto di Woddy Allen mi da l'occasione per una riflessione sull'opportunità e sui vantaggi di una vita vissuta al contrario:

La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.
Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così, tricchete tracchete, il trauma è bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio.
Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d'oro.
Lavori quarant'anni, finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare.
Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.
Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo.

(Woody Allen)

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25 ottobre, 2008

La " Lucy "



Io l'ho vista arrivare a Grado "la Lucy", un barcone vecchio ma solido.

Le mani sapienti di Barba Nicoletto Troian "Spagon" e di suo figlio Bruno l'hanno trasformata nella regina della flotta peschereccia "graisana" (vedi foto).

La Lucy è il nome della mitica siora Lucy Spagona la mamma che si occupava di tutto, andava a Trieste di notte a vendere al mercato il pescato dei suoi figli, teneva i conti e badava ai figli e nipoti.

Vederla finire così (vedi foto marzo 2008) fa male è un pezzo di storia di Grado che se ne va, ancor più per una barca che per tanti anni ha assicurato il sostentamento ai suoi armatori.
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24 ottobre, 2008

I bambini creano il TG


Ricevo e pubblico volentieri:

In classe si studia il «tg»:

Scuole premiate per lo sport e l’attualità Il servizio sportivo sulle Olimpiadi di Pechino regalano il premio al miglior servizio per le scuola primaria alla Dante Alighieri di Grado.
A scuola di giornalismo televisivo, studiandone tempi e modalità, sino alla creazione di un vero telegiornale.
Sono stati i contenuti del progetto «Telegiornale in classe», iniziativa di Media Education del Gt Ragazzi di Tg3/Rai 3, sostenuta dalla direzione generale dell'Ufficio scolastico regionale, in collaborazione con il Corecom Fvg, la sede regionale Rai e il contributo del Comune di Trieste e della Provincia di Gorizia.

Un progetto che ha saputo subito coinvolgere ben 16 classi della regione - appartenenti alle scuole primarie e secondarie - di cui cinque della provincia di Trieste. Dopo un anno di lavoro la prima edizione è giunta al capolinea, nell'ambito della festa organizzata lo scorso mercoledì alla Sala Tripcovich, teatro delle premiazioni e dell'immancabile bilancio curato sul palco da Tatiana Lisanti, la conduttrice del Gt Ragazzi di Rai 3, affiancata dagli ospiti Giovanni Marzini, capo struttura della Rai regionale, Mario Ciuk (Rai slovena) Ugo Panetta, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, dall'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Molinaro e dal direttore del Corecom, Franco Del Campo.

Al di là della vasta rappresentanza istituzionale la festa è stata dei ragazzi, gli studenti impegnati da un anno nell'apprendimento delle tecniche di comunicazione televisiva, un percorso snodatosi attraverso seminari e laboratori a contatto con giornalisti ed esperti.
Un lavoro sfociato anche nella ideazione di un telegiornale, trasmesso lo scorso settembre su Rai 3 Tg Ragazzi, durante la fascia pomeridiana.
In luce anche la scuola gradese, in particolare le classi quinte, guidate dalle insegnanti Albonetti, Bomben, Olivotto, Saccardi e l’esperto multimediale Luca Corbatto, hanno ideato e realizzato un vero e proprio tg “Sull’onda della notizia”,con tanto di sigla e logo - l’angelo che abbraccia la basilica di Santa Eufemia.

Le notizie presentate nel GT ragazzi: La Julia Felix e il Museo del Mare, la diffusione della cultura gradese attaverso la serata del Festival della canzone Gradese che via internet ha raggiunto tutto il mondo utilizzandso nuove tecnologie e l’inquinamento legato alle Olmpiadi di Pechino.
Per questo ultimo servizo è stato assegnato primo premio scuole primarie quale miglior servizio sportivo. Complimenti!!

«Bilancio positivo ed esperienza possibilmente da ripetere - ha commentato Patrizia Pavatti, responsabile dell'Ufficio staff della direzione generale dell'Ufficio Scolastico della regione -. Gli alunni hanno lavorato con atteggiamento critico sui linguaggi, sulla tecnica e sulla reale importanza delle notizie in campo televisivo. Un lavoro ancor più importante alla luce del coinvolgimento di una pluralità di soggetti, dagli studenti, agli insegnanti, sino alle stesse famiglie».
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21 ottobre, 2008

Il Tesoro del Duomo di Grado



Dopo il Museo del Mare sta per essere realizzato nell'ex casa parrocchiale il museo del Duomo di Grado.

Una raccolta straordinaria di reperti che vanno dalle capselle in oro dei Santi Canziani con il loro contenuto di lamine d'oro, la reliquia della S.Croce donata da Eraclio assieme alla cattedra di S. Marco, la Stauroteca Bizantina, l'Evangelario del X/XI sec, la Coperta dell'Evangelario in argento del XIII sec, la cassa reliquiario dei SS. Patroni (in foto il coperchio), la pala d'oro del 1372, il reliquiario del braccio di San Pietro d'Alessandria (in foto) accanto a calici, ostensori, turiboli e navicelle tardo rinascimentali, paramenti sacri per le grandi manifestazioni liturgiche.

Tutto questo verrà esposto al pubblico dopo essere stato gelosamente custodito per 1500 anni.

L'origine del tesoro si può ricondurre ad un evento decisivo, Paolo Patriarca fece pianta stabile a Grado rinnegando Aquileia portandosi dietro le reliquie dei santi e soprattutto quando nel 606 il Patriarcato si spaccò in due metà fieramente contrapposte e sarà proprio sul possesso del tesoro oltre che sul diritto al titolo di Patriarca che s'inasprirà il conflitto secolare tra le chiese consanguinee di Grado e Aquileia.
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19 ottobre, 2008

Ottobre, piovono libri



GRADO GIALLO, A OTTOBRE PIOVONO LIBRI
L'Associazione Italliana Editori ha scelto di monitorare il progetto del Comune di Grado, tra i più di mille presentati da tutta Italia

Il Comune di Grado, con l'iniziativa Grado Giallo partita giovedì nel rinnovato salone dell'Auditorium Biagio Marin, partecipa alla 3^ campagna nazionale di promozione della Lettura “Ottobre piovono libri: i luoghi della lettura” promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in stretta sinergia con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l'Unione delle Province d'Italia e l'Associazione Nazionale Comuni Italiani.

1350 gli “eventi” che a livello nazionale si svolgono durante il mese di ottobre in tutto il Paese, dalla Sicilia al Trentino, in circa 650 luoghi della lettura.

Il successo della campagna ha indotto l'Associazione Italiana Editori ad avviare un'indagine statistica rivolta al pubblico dei partecipanti alle manifestazioni in calendario, con l'obiettivo di acquisire suggerimenti e dati per poter migliorare le azioni future volte a promuovere la diffusione dei libri e della lettura in Italia.

Ai fini della ricerca è stato selezionato un campione di circa 150 eventi tra i quali è stato scelto anche “Grado Giallo”.

I risultati dello studio al quale partecipa il Servizio Cultura del Comune di Grado sarà pubblicato a fine anno.
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18 ottobre, 2008

Molluschicoltura e Mitili



Stranamente a Grado, pur con una grossa tradizione peschereccia alle spalle, i locali operatori marittimi non hanno mai sviluppato la molluschicultura, eppure in Italia la molluschicoltura rappresenta oltre il 30% della produzione ittica globale, con oltre 1,5 milioni di quintali di prodotti (mitili, vongole, etc.)

La produzione di mitili dà occupazione a 1850 addetti.
Le cooperative di allevatori che gestiscono il 90% delle superfici, occupano l'89% degli addetti e rappresentano l'85% della produzione nazionale.

Per quanto riguarda il Golfo di Trieste, dopo varie vicissitudini, la produzione si sta riprendendo assestandosi sui 40/50.000 q.li con un centinaio di addetti.

Il ciclo produttivo del mitilo ha inizio nel periodo autunnale, dopo circa tre mesi dalla fase di attecchimento (emissione del lattime), con la pulizia delle ventie, dei barili e delle corde di ancoraggio degli impianti.

Le corde dei vivai sono ricoperte di giovani mitili, con dimensioni in genere comprese tra un centimetro e due centimetri e mezzo.

La fase di lavorazione del novellame consiste nel raccogliere dalle corde dell’impianto i piccoli mitili raggruppati con una operazione manuale e delicata, per poi stoccarli in ceste e depositarli su un apposito tavolo da lavoro chiamato “sana” posizionato sul ponte di coperta delle barche di mitilicoltura.

Questa fase condiziona e da l'esatta dimensione della produzione che per motivi economici deve essere per forza annuale.

Il mitilo nel suo ciclo vitale dovrebbe essere venduto dopo 14/18 mesi dall'attecchimento, cosa che non ci si può permettere.
Per accelerare il ciclo si immette nell'ambiente marino locale seme proveniente da zone diverse (normalmente Goro) un seme più robusto e con un ciclo più rapido favorito nella sua crescita da un repentino cambio di salinità dell'acqua (dal 28x1000 al 38x 1000).
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17 ottobre, 2008

yacht racing

Quando andar per mare può essere pericoloso.


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16 ottobre, 2008

Festival del Giallo



GRADO. Un fine settimana all’insegna del thriller da giovedì 16 a sabato 18 ottobre prende vita un nuovo Festival in Regione: “Grado Giallo”.
Sarà l’Isola d’Oro ad ospitare famosi giallisti ed esperti del genere letterario, che riscuote sempre un enorme successo di pubblico in tutta Italia.

Perché il delitto affascina il pubblico, con quali strategie letterarie gli scrittori avvincono il lettore, come un film crea suspense, come scrivere un fatto di cronaca nera sul giornale, come si evolve il genere giallo e quali sono le sue ramificazioni. A queste domande cercheranno di rispondere gli scrittori e i critici invitati a questa manifestazione, che verranno messi sotto torchio, in un estenuante interrogatorio, dal pubblico presente. Un’occasione unica per risolvere il giallo del genere poliziesco!

Conferenze, proiezioni, incontri, spettacoli ed iniziative enogastronomiche: una festa dei lettori, adulti e bambini, che assieme a scrittori, critici, giornalisti e artisti si avvicenderanno sul palcoscenico dell’isola in un crescendo di mistero ed emozioni.

Un appuntamento imperdibile per gli amanti del genere, una vetrina per i tanti autori italiani nella romantica atmosfera autunnale dell’isola, luogo scenograficamente perfetto per ambientare storie del mistero

Parlare di libri, di fiction e di trame nello straordinario paesaggio della laguna di Grado con: Sergia Adamo, Norberto Cacciaglia, Angela Felice, Marcello Fois, Marco Giovanetti, Elvio Guagnini, Veit Heinichen, Carmen Iarrera, Giuliana Iaschi, Loriano Macchiavelli, Alessandro Mezzena Lona, Roberto Nepoti, Salvatore S. Nigro, Roberta Pagotto, Maurizio Pistelli, Paolo Quazzolo, Piervalerio Reinotti, Simonetta Salvetti, Pietro Spirito, Mauro Smocovich, Valerio Varesi, Sergei Verc, Diego Zandel.

Comitato scientifico: Elvio Guagnini (coordinatore), Marco Giovanetti, Flavia Moimas, Rienzo Pellegrini.

Un bravo al nostro Marco Giovanetti che si è adoperato per la buona riuscita della manifestazione, è proprio vero a Grado i migliori dirigenti stanno in bar, a fare i camerieri.
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15 ottobre, 2008

Lo Zipser


Proseguo l'indagine sugli edifici storici che qualificavano Grado e le brutture avute in cambio.
Lo Zipser un edificio storico per eccellenza progettato dal grande architetto viennese Friedrich Ohmann.
Lo Zipser è stato il primo a cedere all'assalto degli speculatori che l'hanno progettato come edificio per utilizzo turistico e basta.
Grande profusione di cementi senza tener conto della quasi impossibilità di riscaldare gli ambienti d'inverno.
Era prevista una terrazza a mare che non si è più fatta visto l'opposizione del demanio ma che la dice tutta sulla capacità dei nostri amministratori dell'epoca che l'avevano inserita come vincolante in progetto senza preoccuparsi se fosse possibile realizzarla o meno.

La cosa incredibile è lo schiaffo alla ski-line di Grado completamente persa per sempre. Dal mare vedremo, al posto di edifici in stile liberty perfettamente integrati con il Castrum, questo bubbone di cemento.
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13 ottobre, 2008

Nuovo Parco Termale


Si parla di nuovo Parco Termale finanziato dall'amministrazione Regionale, l'Amministrazione mette le mani avanti e vuol designare un Commissario per la gestione progettuale, che dovrà essere un professionista esterno all'ambiente gradese.
E fin qui, splendido, sono convinto che questo manchi a Grado.

Nel contempo si sente di un gruppo foresto disposto ad investire una grossa somma di denaro per mettere insieme le terme del futuro.
La cifra di cui si parla non mi pare particolarmente impegnativa (40 milioni di Euro) (per intenderci la Safica è un investimento da 80 milioni di euri) a fronte di un progetto che partendo dalla Palazzina Medici si prende tutto il Parco delle Rose, la Piscina Italia, le Terme Vecchie e si ferma al Palazzetto dello Sport.

Solo il terreno vale quei soldi.
Non sarà un cavallo di troia per mettere le mani su quanto di buono è rimasto nel nostro paese?

Vigiliamo gente, facciamo loro le radiografie.
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10 ottobre, 2008

Grado Nostra, giornata del ricordo


Ricevo e volentieri pubblico:

L’associazione GRADO NOSTRA, come riprende il suo motto “ - ... custodisce le buone cose del passato, promuove iniziative volte a incentivare l´interesse storico e civico della città” da concretezza a tale finalità con una serie di iniziative.

La prima , come sottolineano i componenti dell’associazione “ consapevoli del grande valore insito nella memoria di coloro che furono a loro modo rappresentativi della Comunità o interessati a Grado nei campi della società civile, del sapere, della cultura, dell´arte e del turismo, dando talvolta anche qualcosa in piú dello stretto necessario”,
Grado nostra ha inteso promuovere con la Parrocchia una S. Messa il 12 Ottobre 2008 alle 17,30 in suffragio di tutte queste tipiche persone, gradesi e non, tra cui :

Guido Andlovitz (design), Graziadio Isaia Ascoli (glottologia), Joseph Maria Auchentaller (pittura),Giuseppe Barellai (scienza medica), Gravino Bellan (tuffatori), Alamir Betsch (canzoni), Ilia Bevilacqua Oltramonti (già consigliere comunale), Leonhard Bianchi (turismo), Giglio Boemo (teatro), Giovanni Battista Brusin (archeologia), Giorgio Buda Dancevich (scuola), Giuseppe Bugatto (società civile), Luigi Camisi (associazionismo), Paride Candioli (turismo), Vittorio Candotti (musica), Giuseppe Caprin (storici), Giuseppe Caressa (fotografia), Rolando Cian (società civile), Isidoro Cicogna (cristiano sociali), Pietro Clama (salvataggi spiaggia), Antonio Coceani (pittura), Antonino Codraro (personaggi estivi), Giannino Corbatto (canzoni), Nicolò e Giuseppe Corbatto (impegno sociale), Vittorio Criutti (teatro di rivista), Guglielmo Czubert (compositori), Mario Czubert (canzoni), Mario David (sportivi), Placido De Grassi (studio arenili), Ferruccio De Grassi (storia), Lucio De Grassi (versi), Luigi De Grassi (compositori sec. XVIII), Luigi De Grassi (glottologia sec. XX), Maria De Grassi (diarista), Vigilio De Grassi (archeologia), Werther De Minelli (giornalismo), Ugo Degani (grandi alberghi), Giovanni Degrassi (industria conserviera pesce), Salvatore Degrassi (versi), Onorio Dissette (canzoni), Antonio e Giuseppe Dovier (cine all´aperto), Carlo Dovier (pittura), Elia (patriarcato), Luciano Esposito (preparatori sportivi), Flaviano Facchinetti (tradizioni), Eleazzaro Nino Fidao (canzoni), Antonia Fonzari (scuola), Tomaso Giacomo Fonzari (grandi alberghi), Silvio Fulignot (pittura), Adriano Gaides (turismo),
Silva Gessi (serate culturali), Attilio Gordini (canzoni), Ernesto Grammaticopulo (eroismo), Claudio Granzotto (scultura), Egidio Grego (eroismo), Giacomo Gregori (storici), Giuseppe Gregori (musica), Zaccaria Gregori (patrioti), Giuseppe Lucio Grigolon (campeggi), Leto Grigolon (cultori del rito), Rinaldo Grigolon (musica), Traiano Grigolon (musica), Giovanni Grigolon "Tronbai" (canzoni), Vido Grigolon (cantori), Carlo Gruber (teatro di rivista), Pietro Kandler (storici), Gianfranco Ledri (scienza medica), Bepi Liusso (pittura), Nicolò Loi (storici), Bernardino Lugnan (associazionismo), Mauro Lugnan (preparatori sportivi), G. Maraini (fabbrica ghiaccio),Dante Marchesàn (canzoni), Marco Marchesàn (psicologia della scrittura), Piero Marchesàn "Canàro" (trovatori), Vittorio Marchesàn "Canàro" (musica), Pietro Marchesàn "Draga" (sabbionanti), Domenico Marchesini (prosa gradese),Giacomo Marchesini (società civile),Gino Marchetot (restauro), Silvio Maricchio (pittura), Stefano Maricchio (partigiani), Arturo Marin (canzoni), Biagio Marin (poesia), Falco Marin (eroismo),Faliero Marin (preparatori sportivi), Giovanni Marin (zelatori),Domenico Marocco (fotografia), Matteo Marocco (bonifiche anteguerra), Matteo Marocco (cine), Matteo Marocco (rivoluzionari sec. XIX), Narciso Marocco (eroismo), Romano Marocco (mazziniani sec. XX), Ivo e Gianni Marzola (villaggi turistici), Mario Maurizi (giornalismo), Libero Mazzi (giornalismo), Camillo Medeot (storici), Matteo Melissa (compositori), Vittorino Meneghin (storici), Mario Mirabella Roberti (archeologia), Antonio Mosconi (alti funzionari), Emilio Mulitsch (glottologia), Ippolito Nievo (scrittore), Felice Olivotto (musica), Leto Olivotto (canottieri), Matteo Olivotto (canzoni), Aldo Oltramonti (eroismo), Maurizio Oransz (turismo), Francesca Oss-Pinter (scuola), Giovanni Pacco (fotografia), Giovanni Padovàn (sindacalismo), Silvano Padovàn (musicisti gradesi), Padre Corrado (frati di Barbana), Claudio Pagliaga (musica), Gino Panciera (gelaterie), Bartolomeo Parovèl (pittura), Pier Paolo Pasolini (cinematografia), Mario Pigo (canzoni), Domenico Pozzetto (ingressi spiaggia), Marco Pozzetto (architettura), Stelio Pozzetto (canzoni), Antonio Raugna (benemeriti del lavoro), Pietro Raugna (ammiraglie per Barbana), Aldo Regolin (associazionismo), Federico Ribi (bonifiche), Luigi Rizzo (eroismo), Quirino Salvador (canzoni), Francesco Luciano Sanson (giornalismo), Nazario Sauro (eroismo), Antonio Scaramuzza (farmacia sec. XIX), Giordano Scaramuzza (macchinisti cine),
Maria Scaramuzza Rumici (scuola), Sebastiano Scaramuzza (poesia), Toni Scaramuzza (musica), Luciano Scarel (musica), Albert Schretzenmayr (congressi medici), Aldo Smareglia (sanità ospedaliera), Renato Soldati (scienza medica), Luigi Sturzo (società civile), Nandy Suman (canzoni), Sebastiano Bruno Tarlao (arte della conchiglia), Antonio Tognon (impegno sociale),
Sebastiano Tognon "Pantièr" (cantastorie), Virgilio Tognon (Caduti), Corrado Tomasin (cantanti), Edi Tonon (canzoni), Gioacchino Troian (voci per Barbana), Dante Turco (fotografia), Graziano Turco (fotografia), Ettore Vallauri (società civile), Aldo Venier (organizzazioni), Paolo Verginella (canzoni), Bruna Vianello Criutti (teatro di rivista), Karl Warhanek (fabbrica sardèle), Giorgio Zerbin (canzoni), Giacomo Zuberti (canzoni), Ilario Zuberti (associazionismo), Fiorenzo Zuliani (fotografia), Mino Zuliani (fotografia),


La nutrita e qualificata rubrica di nomi della vita e storia di Grado, frutto di una ricerca che rimane sempre aperta al ricordo collettivo, è stata formata in prima istanza dal Direttivo di Grado Nostra nelle riunioni del 28 agosto 2008 e successive.
È stato posto in distribuzione gratuita nella Basilica di Sant´Eufemia un nuovo fascicolo di Grado Nostra circa l´attività del sodalizio con una nota sull´utilità sociale dell´associazionismo da parte del parroco mons. Armando Zorzin.
Il lavoro contiene inoltre una riflessione sull´uso della stampa locale (paesana), una disamina sugli "Organi consultivi della parrocchia" di Mario Toso, un comunicato sulle ventilate edificazioni in laguna (parcheggi), le "Cronache locali di cent´anni fa (luglio-agosto 1908)" di Bruno Scaramuzza, un´analisi circa "L´arte delle conchiglie" di Augusto Cesare Marocco con un ricordo del conchigliografo Sebastiano Tarlao, una chiosa su "I Tribunali Ecclesiastici" di Alessia Urdan avvocato della Rota Romana e, inoltre, alcuni cenni su riconosciuti gradesi scomparsi di recente: la maestra Ilia Bevilacqua Oltramonti una delle prime consigliere donne al Comune, il musicista Silvano Padovan e il pubblicista (e cantore di chiesa) Flaviano Facchinetti.

Nella sua nota monsignor Zorzin osserva che nel mese di ottobre, quando la natura offre gli ultimi frutti di stagione, il tempo è propizio alla riflessione.
In questo contesto va intesa l´originale proposta di Grado Nostra di esprimere un grato ricordo a persone che nella storia con il loro talento e la loro opera hanno aiutato a rendere Grado significante, conosciuta e ricercata. Ecco perché domenica 12 ottobre c.a. alle ore 17,30 ci sarà l´Eucarestia con il ricordo personalizzato di tutte queste persone.
Certamente è un primo elenco, pur incompleto, ma aperto e sempre prezioso.

Ringraziare, osserva ancora il parroco di Grado, è un atto altamente umano ed umanizzante che dimostra l´umiltà della persona che riconosce il bisogno dell´altrui aiuto, mette in evidenza la dimensione sociale della persona umana e la bellezza della collaborazione, ripresenta l´urgenza di aver sempre ben presente il "bene comune", inteso come bene di tutti e che offrire il proprio contributo specifico e disinteressato è un atto di amore alla propria Città affinché ognuno possa trovare il suo spazio.
Ciò favorisce anche la formazione di gruppi che forniscono l´anima alla vita cittadina nelle sue varie espressioni artistiche e di civile solidarietà, rende i cittadini protagonisti della vita del paese e li fa crescere in talento e cordialità.
Grado, conclude mons. Zorzin, è ben dotata di vita associativa e su vari fronti, il che in un´epoca di tendenza individualistica e spesso anonima diventa una ricchezza di tutti.
Ricordare nelle persone il passato, specie nel suo aspetto costruttivo e felice, diventa stimolo anche per noi gradesi di oggi, che viviamo l´inizio del terzo millennio cristiano per dirci "abbiamo tante possibilità e potenzialità per mantenere la nostra isola vivibile, accogliente e personalizzata".

I protagonisti di ieri assieme all´ ànzolo ci dicono "graisani steme ben!"
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09 ottobre, 2008

Stay Quick



La Società attuale, impone velocità, "Stay Quick".
Una vera e propria pressione sociale e soprattutto tecnologica, è l'ideologia giovanile. Un residuo di ideologia, uno sposalizio con l'effimero con il vacuo con l'inutile ma bello.

Tutte le manifestazioni simboliche della vecchiaia, della malattia, del lutto, devono sparire.

La nostra Società occidentale vuole allontanare da se l'idea stessa di debolezza, bruttezza, della morte.

Stay quick, corri veloce- allora pratica sport (in ambienti chiusi e controllati mi raccomando), segui la moda che propone continuamente nuovi modelli, la wellness la cosmesi e la chirurgia estetica, tutto pur di non ricordare il passare, lento ma inesorabile, del tempo e negare la grande ansia condivisa e banale: l'invecchiare.

Il risvolto della medaglia, visibile per chi va piano, è che, più si va veloci per esorcizzare la paura, prima arriva la vecchiaia.
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07 ottobre, 2008

I Canali Lagunari


Rispetto a quanto si può rilevare dalle cartografie lagunari anteguerra, buona parte dei vecchi canali naturali non esiste letteralmente più, una parte va scomparendo, il resto regge con precarietà grazie ai, pochi, interventi di manutenzione riservati ai canali di maggior uso per la navigazione.
La memoria dei vecchi pescatori ci tramanda il ricordo di un insieme molto articolato di canali, divisi in bacini di porto, ove da ogni canale di porto diramavano canali sempre più piccoli che alla fine terminavano in una fitta rete di ‘rii’.

Tale insieme richiama per analogia il sistema venoso di un corpo umano.

A differenza di oggi, diverse condizioni idrauliche, di salubrità delle acque e di organizzazione del fondale, colonizzato da praterie sottomarine di alghe, favorivano la stabilità e l’automantenimento sia delle secche che dei canali.

Oggi, il problema é grave, la laguna é come un corpo dalle vene occluse e con i polmoni impediti.

Farsene carico significa porsi la questione in termini di manutenzione complessiva, con due criteri guida: - la navigazione e il riequilibrio ambientale ( che é valorizzazione, in quanto può aumentare considerevolmente la produttività ittica e diminuire il fenomeno macroalghe con i suoi effetti indesiderati).

Non sarebbe male considerarne l’economicità e l’efficacia. La spontanea evoluzione lagunare tende a compromettere il futuro lagunare, in questo senso una corretta distribuzione di terre emerse può volgere un ruolo importante.
Tale utile funzione si salda con l’altra, che risponde alla necessità di disporre di luoghi dove collocare i fanghi che periodicamente vengono dragati.

In Passato si é fatto di tutto di più: dispersione di fanghi in maniera indiscriminata a fianco dei canali man mano che venivano dragati, con conseguente ulteriore danno all’equilibrio idraulico della laguna (peso al tacon del buso) ; sversamento in mare, apportando fango contaminato (parole dell’USL) nei pressi dei banchi di molluschi.

IL MARE NON PUO’ ESSERE CONSIDERATO ALLA STREGUA DI UNA DISCARICA.
IL MARE E’ UN’AMBIENTE VIVO E PRODUTTIVO; GLI INTERVENTI CHE LO RIGUARDANO VANNO VALUTATI BENE, VANNO VALUTATE BENE LE CONSEGUENZE!

E’ superficialità imperdonabile continuare a considerarlo, come un tempo, un contenitore che tutto riceve senza risentirne, I conti vanno fatti bene.
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05 ottobre, 2008

Previsioni del Tempo?


In tempi di comunicazioni super veloci, di barriere che cadono, di continui allarmi sul clima, sull'ambiente, sull'economia, sull'avanzare di un forte senso di xenofobia, giusto sarebbe avere la sicurezza che oltre all'immediatezza si curasse anche l'attendibilità di quanto si afferma.

Ma tant'è, la necessità di produrre informazione continuamente va a discapito dell'attendibilità.

Tv, giornali non hanno tempo per le verifiche hanno l'edizione successiva da preparare, ma porca miseria le previsioni del tempo cosa centrano con i grandi temi dell'umanità?
Con tutte le attrezzature ultramoderne oggi a disposizione dei metereologi possibile che quel colonnello della televisione preveda pioggia tutti i giorni, ma indovina solo la domenica.

Si presenta ogni sera, prima del telegiornale, con la sua divisa blu con i bottoni dorati, appiccica nuvole e saette sulla lavagna a forma di stivale e si scusa con il gentile pubblico: “purtroppo anche per domani prevedo pioggia su tutta la penisola”.

Macché, dal lunedì al sabato non si vede mai una goccia!

Sono proprio previsioni del c...zo
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04 ottobre, 2008

Tavola Peutingeriana


Fin dall'antichità l'uomo ha sentito l'esigenza di tracciare percorsi sul territorio. A questa necessità, per ragioni militari e commerciali, Roma rispose compilando mappe del genere degli "itinerari", guide funzionali in forma espositiva o grafica contenenti elenchi di località e relative distanze su determinati percorsi.

La Tabula Peutingeriana


La Tabula Peutingeriana appartiene al genere degli itineraria picta e rappresenta il più importante monumento cartografico dell'antichità. Scoperta alla fine del XV secolo la carta attualmente è conservata presso la Biblioteca Nazionale di Vienna. È dipinta su pergamena ed era originariamente divisa in 12 segmenti, il primo dei quali è andato perduto; l'unione dei fogli costituirebbe un rotolo lungo poco meno di 7 metri e alto 34 cm. Quanto alla sua datazione, si ritiene che si tratti di una copia medievale di una carta originale dell'età romana imperiale.

Realizzata per scopi pratici, la Tabula conteneva una grande quantità di informazioni utili a chi viaggiava: circa 100.000 km di strade tracciate, 3.000 indicazioni di luoghi, disegni relativi alla morfologia del territorio e alla popolazione, oltre a numerose raffigurazioni allegoriche.

Nell' immagine a fianco la rappresentazione in mappa di Aquileia.
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01 ottobre, 2008

Lunario de Otobre di Salvatore Degrassi


Moti, Sentensie e Diti; pensai e pùo scriti in Dialeto Graisan

Ecco il lunario di Barba Tore di Ottobre:

OTOBRE

Otobre co' burin
l'inverno xe vissin.
Neve otobrina
inverno sensa spina.
'"
Tempo suto per San Galo
vol tre zurmi per gambialo.

Caligo per mar
via coverze lame e dossi,
e la manincunia
la penetra in t'i ossi.

Santa Ursula xe el perno
che farà zirà. l'inverno.
""
Un meso de vin
el mete murbin,
e me quel d'incuo
lo he za bevuo.

In breve momento
se dura sto vento
le strae xe batue
de fogie cagiue.

'"
De otobre la frescura
la para via el calor,
ma i tramunti i ha el color
de l'ùa fragola madura.

""
Fien e biava zala
ingrassa bestie in stala;
amor de podestà
fa bela la zità.

""
Ela a trati surideva
sensa dirne mai perchè;
adesso sé che no lo féva
mai per consolame me.
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