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04 ottobre, 2008

Tavola Peutingeriana


Fin dall'antichità l'uomo ha sentito l'esigenza di tracciare percorsi sul territorio. A questa necessità, per ragioni militari e commerciali, Roma rispose compilando mappe del genere degli "itinerari", guide funzionali in forma espositiva o grafica contenenti elenchi di località e relative distanze su determinati percorsi.

La Tabula Peutingeriana


La Tabula Peutingeriana appartiene al genere degli itineraria picta e rappresenta il più importante monumento cartografico dell'antichità. Scoperta alla fine del XV secolo la carta attualmente è conservata presso la Biblioteca Nazionale di Vienna. È dipinta su pergamena ed era originariamente divisa in 12 segmenti, il primo dei quali è andato perduto; l'unione dei fogli costituirebbe un rotolo lungo poco meno di 7 metri e alto 34 cm. Quanto alla sua datazione, si ritiene che si tratti di una copia medievale di una carta originale dell'età romana imperiale.

Realizzata per scopi pratici, la Tabula conteneva una grande quantità di informazioni utili a chi viaggiava: circa 100.000 km di strade tracciate, 3.000 indicazioni di luoghi, disegni relativi alla morfologia del territorio e alla popolazione, oltre a numerose raffigurazioni allegoriche.

Nell' immagine a fianco la rappresentazione in mappa di Aquileia.
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