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30 gennaio, 2017

In Mare, a far la rivoluzione




Oggi si parla spesso di grandi cambiamenti e dell' insofferenza della gente verso le Istituzioni, fortemente degradate dal cattivo esempio dei politici, non si parla di rivoluzioni ma, anche se sottotraccia, grandi stravolgimenti si profilano.

Quando ero molto giovane e vi parlo del 1964 io studiavo in collegio e già comiciavano a girare idee di rivoluzione studentesca non proprio in Italia ma in Francia.

Durante  l' estate qualche volta mi piaceva far compagnia al mio papà a pesca e parlavo con lui di queste nuove idee.

Mi ricordo di una serata in mezzo al Golfo di Trieste, avrò avuto si e no 16 anni, ed ero in caiccio con mio padre a saccaleva.

Le lampade a gas ( i ferali ) illuminavano a giorno la superficie del mare ed io con la pustia pescavo calamari soto al feral e contemporaneamente controllavo i banchi di pesce che si avvicinavano alla barca attirati dalla luce, dando così un po di tregua al mio papà che poteva riposare.

Ad un certo punto, erano anni di discorsi rivoluzionari ed io ero uno studente ad Udine, ho chiesto al mio papà, che si era svegliato, come mai non avesse scelto una carriera da impiegato, con i timbri, le matite, le penne biro le impiegate da guardare sotto la scrivania, lui serio serio, me lo ricordo bene, mi fa:

in uficio va solo i democristiani, noltri 'ndemo in mar, se t'ha de fa la rivolussion du devi 'vè i cali grossi su le mane.

Io non dissi nulla ma da quella volta sta storia della rivoluzione mi è andata un po di traverso, il fatto di doverla aspettare e di farsi venire i calli sulle mani mi rompeva un po le palle.

Comunque, non contento, a casa ho chiesto anche a mio nonno come mai non avesse scelto di fare l'impiegato, la reazione fu sorprendente.

Tu son mato - mi disse - noi pescatori siamo le persone più fortunate del mondo, si è vero prendiamo freddo e ci bagnamo continuamente con dolori in tutto il corpo, ma tu vol mete, possiamo scorezà quando ci pare e piace, tanto in mar cu tu vol che te senta.

Avrei dovuto farmi subito la tessera della Democrazia Cristiana, invece eccomi qua.
 "in mar e scorezo liberamente" 
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