Voglio vivere su Facebook. Gli uomini sono splendidi, hanno un occhio azzurro o marrone circondato da ciglia lunghe come quelle di Bee Bip. Hanno un braccio muscoloso che fa paura e nello stesso tempo attrae. Gli uomini su Facebook, a volte hanno il gonfio dentro le mutande e non si vergognano a mostrarlo, perché su Facebook tutti possono essere liberi di essere belli, e pure di più. Anche i bambini su Facebook son tutti belli e profumati, lo si legge nei commenti delle fotografie, dove mai nessuno scriverebbe “Suvvia! Ogni scarrafone è bello a mamma soja.” Non lo si fa mai, e anche le donne son tutte belle. Persino io. Le donne hanno tutte le tette, camminano tutte elegantemente su tacchi altissimi, e nessuno le invidia ma anzi! Le donne, su Facebook si complimentano con le donne per l’altrui bellezza, l’altrui intelligenza e soprattutto, al contrario di questo mondo infame che ci ostiniamo a voler chiamare reale, le donne sono felici per la felicità delle altre donne. Un paradiso.
Su Facebook non ci si perde in chiacchiere banali con gente ignorante o superficiale; si citano filosofi impegnati, poeti, scrittori del passato, si ascoltano le belle canzoni di una volta, si hanno persino opinioni e tutti possono essere artisti, poeti, santi e navigatori. Lo si capisce dai commenti che tutte le cose su Facebook sono importanti.
Facebook è il regno dell’amore, fraterno o amicale; amore universale. Mai avuto o dato tanti baci e abbracci in questo mondo peregrino. Mai tanto amore sincero. Su Facebook non ci si manda a fare in culo, o a cagare, ci si vb e ttb. Che in questo mondo ingrato, davvero se dici a qualcuno di volergli bene, ti guarda storto e sorride come si sorride ai matti. Tutti ti dicono Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera, buonanotte, buon appetito, buon pisolino, buon proseguimento … mentre qua nemmeno il vicino di casa ti guarda in faccia mentre esci per strada, e al massimo a tavola ti senti dire: “Tu! Passami il sale.”
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