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29 novembre, 2007
Crostacei
La quarta tabella riproduce le immagini della vongola verace autoctona e i crostacei presenti in laguna
scusse, stele sul sabion..
al mondo ribaltao
al sielo xe de soto....
27 novembre, 2007
esterno mare di post
Questo Animoto.com è una vera figata per chiunque ami la fotografia, da provare.
esterno mare di post
42° Festival
Mi scrive il Circolo Jazz quale promotore:
Si è rimessa in moto la macchina organizzatrice del Festival della Canzone Gradese il Circolo Jazz Grado “Quelli del Festival” prosegue con il progetto organizzativo del Festival della Canzone Gradese nel segno della tradizione programmando la quarantaduesima edizione della kermesse canora.
La data prevista è fine marzo, aprile 2008
Mi hanno allegato anche il regolamento ma onestamente è veramente lungo ed in ogni caso sarà sicuramente reso pubblico attraverso i canali soliti. La cosa fondamentale è che la tradizione continui, bravi mamuli. La palla adesso a tutti i bravi cantautori, parolieri e musicisti graisani.
42° Festival
25 novembre, 2007
Antiche "Famegie" di Grado
Il contesto storico di Grado inizia da lontano, le prime registrazioni conosciute dei nuclei originari aquileiesi le custodisce la Biblioteca Marciana di Venezia:
Famiglie di Grado
estratte dal codice 33 della classe VII della Biblioteca Marciana di Venezia e dal Campidoglio Veneto del Cappellari.
Aquileia messe a Grado ste nobele famegie del 454:
Atimondo
Aventurado,
Alimpato,
Barbato,
Borselli
Blonzena
Bolani
Bredani
Balbi
Cazacanevo
Dolfinigo
Gradenigi
Gradaloni
Gixi
Gausoni
]ulio
Iscoli
Iucari
Lugnani
Magamorni
Maistrorso
Malaza
Moruli
Nichuola
Ognaben
Pianiga
Pepin
Practo
Tomado
Vardadadio
Pur essendo quasi tutte estinte, qualcuno può ancora riconoscersi negli antichi ceppi originari.
Antiche "Famegie" di Grado
23 novembre, 2007
O soi Dovut, ma no hai podut
O Soi dovut a favelà furlan. E' nato... è nato l'obbligo della parlata friulana nella nostra Regione, massacrando i diritti costituzionali di scelta del cittadino la Regione Friuli---Venezia Giulia ha deciso che tutti i bimbi di età scolare e media debbano fare lezioni di friulano, rinunciando all'educazione civica che obbliga a una visione unitaria della Stato - si sà le spese- dovremmo parlare in una lingua (ufficiale) che servirà a unirci tutti, Illy escluso. Bhò, staremo a vedere. Certo i friulani sono gente simpatica finchè li consideri gente normale cò le pipe e l' ciapiel ben fracà, quando montano in cattedra non sò più, bisognerà riconsiderare l'impatto dei loro politici? sul futuro della Regione. Varrà forse la pena non votare più per vocazione ideale? destra o sinistra, ma furlan o non.
O soi Dovut, ma no hai podut
21 novembre, 2007
Il Lavoro: che palle
Per rassicurare i dipendenti Git nel mirino di una ventilata possibilità di fallimento della loro Azienda suggerisco questa possibile soluzione:
problema del lavoro: da parte mia continuo a pensare che sia un problema sopravvalutato, dà sin troppe preoccupazioni a noi contemporanei, e al punto cui si è risulta necessario porre una soluzione radicale. Cioè: abolirlo. Abolire il lavoro. Proibirlo per legge. Stai lavorando? Arriva la polizia e - zac – ti arresta. Già me li vedo, le pattuglie per le strade: “Ehi, tu, starai mica lavorando, vero?” E giù improperi.
Sì, amici, è l’ora di raccogliere le firme per una legge che vieti il lavoro; è l'ora della tolleranza zero contro chi lavora, in questo modo non avremo più seccanti preoccupazioni come il precariato, i licenziamenti, lo stipendio troppo basso, i conti a fine mese, le rate del mutuo.
“Pazzo, senza lavoro si ferma tutto, crolla l'economia!!”. Embè? E a noi che ce ne frega, scusa? Il denaro perderà significato e cesserà di avere un valore, perché non vi saranno più neppure i luoghi ove spenderlo. Le persone, allontanate con la forza dalle ansie della professione, verranno costrette ad affacendarsi in altre attività quali: andare a passeggio, riposare, stare sedute in riva ai fiumi, fare all’amore, guardare il tramonto, cogliere le margherite nei prati.
E se qualcuno vorrà a tutti i costi proseguire il proprio lavoro perché – semplicemente – gli piace: buon per lui, previa richiesta scritta potrà continuare a farlo. Ma gratis, come fosse un hobby. Gliene saremo tutti molto riconoscenti.
Il Lavoro: che palle
20 novembre, 2007
I Molluschi
18 novembre, 2007
Molluschi e Crostacei in Laguna
Continuando ad esplorare i vari aspetti della laguna ho deciso di fare un piccolo studio sui molluschi, cogliendo immagini e dati quà e là per la rete, identificandoli con il nome in lingua, in latino e graisan. Purtroppo il file risultante è in pdf, formato che Blogger non supporta, allora l' ho trasformato in 10 immagini che pubblicherò un pò alla volta, ecco la prima.
Molluschi e Crostacei in Laguna
17 novembre, 2007
I Mistieri
In un mondo usa e getta, dove tutto è uniforme e velocissimo, dove trovare un artigiano è più difficile che trovare un chirurgo plastico, ricordare gli antichi mestieri in dialetto può essere utile, non si sa mai.
Ovviamente avendo il mio piccolo mondo ricorderò solo i mistieri in uso a Grado:
anciughera: lavoratrice in conservificio
bander: lattoniere
barbier: barbiere
batelante: traghettatore
becher. macellaio
boter: bottaio
calafao: calafatore
calegher: calzolaio
cargador: scaricatore di porto
cogo: cuoco
Comare: levatrice
cordarol: cordaio
fante: messo comunale
fravo: fabbro
gua: arrotino
marangon: falegname
mariner: marinaio
murador: muratore
ombreler: ombrellaio
pec: fornaio
pesser: pescivendolo
pessoter: straccivendolo
pignater. riparatore di pentole
pissaferai: lampionaio
sabionante: cavatore di sabbia
s'ciopeter: cacciatore
spessier: farmacista
squerarol: costruttore di barche
stagnador: stagnino
strasser: straccivendolo
venderigolo: venditore ambulante
Ci sono poi le varie specializzazioni dei pescatori ma questa è un'altra storia.
I Mistieri
14 novembre, 2007
11 novembre, 2007
Laguna e Glossario
Nell'ottica della realizzazione dell'albergo diffuso in Laguna pubblico un piccolo glossario, che spiega con chiarezza i termini usati nell'ambiente lagunare.
ampiezza di marea
Differenza tra i livelli dell'alta e bassa marea. L'ampiezza "normale" della marea, in Adriatico, è di circa 60 cm.
barena
Terreno lagunare di natura consistente che, quasi sempre emerso, solo talvolta viene sommerso dalle acque (alte maree). Ambienti di natura "anfibia", in bilico tra la terra e l'acqua, ospitano una vegetazione caratteristica delle zone salmastre e costituiscono un habitat primario e insostituibile per fauna e avifauna lagunari.
Le barene svolgono diversificate funzioni: regolano l'idrodinamica perché creano dei percorsi obbligati che facilitano la propagazione della marea e quindi contribuiscono a favorire il ricambio idrico; moderano l'azione del moto ondoso; limitano la dispersione a mare e in laguna dei sedimenti.
bassofondo
Area di laguna caratterizzata da profondità di solo alcune decine di centimetri; tra i bassifondi sono comprese anche le velme, che emergono in occasione delle basse maree di sizigie.
eustatismo
Processo di variazione del livello del mare, legato alle modifiche climatiche del globo terrestre, che ha fatto registrare, nell'ultimo secolo, un aumento del livello del mare di circa 11 cm.
A causa dell'effetto congiunto di eustatismo e subsidenza, il livello relativo del suolo nell'area lagunare ha subito, sempre nell'ultimo secolo, una perdita altimetrica complessiva di oltre 23 cm. Questa perdita altimetrica è una delle cause dell'intensificarsi della frequenza e dell'intensità delle acque alte.
fanerogame
Piante acquatiche che, grazie alle lunghe e ramificate radici, contribuiscono a trattenere la sabbia e a consolidare i fondali.
ghebo
Piccolo, tortuoso canale naturale che solca le barene e nel quale, salvo il caso di basse maree eccezionali c'è sempre un livello d'acqua, non sufficiente però alla navigazione.
laguna
Ambiente umido costiero che comunica con il mare attraverso varchi, o bocche di porto.
Una laguna è cratterizzata, otre che dagli scambi con il mare, anche da una serie di elementi morfologici e ambientali caratteristici: un sistema di canali principali che, a partire dalle bocche di porto, attraverso una rete di canali minori, penetrano sino nelle aree più interne; un composito tessuto di isole, velme e barene; una successione di fondali relativamente profondi (la profondità media in laguna è di 120 cm); una "zona di transizione" tra terraferma e laguna, fatta di laghi, paludi e canneti. Questa varietà e complessità ambientale e morfologica è l'elemento proprio dell'ecosistema lagunare. L'impoverimento e la "semplificazione" di questa complessità determinerebbe la fine della laguna stessa: con il venir meno di questi elementi non solo scompaiono immensi patrimoni ambientali, ma si cancellano anche funzioni idrodinamiche, biologiche, produttive essenziali per il mantenimento della vitalità e della ricchezza di uno degli ambienti più produttivi del mondo.
litorale
Striscia di terra che separa la laguna dal mare. Elementi sempre instabili, i litorali sono soggetti a processi evolutivi che ne modificano aspetto e struttura fisica a seconda del prevalere delle forze distruttive (cioè dei fenomeni erosivi dovuti all'azione disgregatrice di correnti e moto ondoso) o quelle costruttive (l'apporto di nuova sabbia).
marea
Livello dell'acqua in mare o in laguna e le sue variazioni. Se la marea è normale, cioè non perturbata dal maltempo, segue l'attrazione della luna e del sole e ha un ritmo complesso ma regolare, con circa sei ore di crescita seguite da altrettante di abbassamento. In condizioni di luna piena o luna nuova (marea di sizigie) si ha una escursione notevole tra l'alta e la bassa marea e l'acqua della laguna viene cambiata efficacemente. Il contrario avviene in condizioni di quarti di luna (marea di quadratura), con l'acqua quasi ristagnante.
L'ampiezza "normale" della marea, ovvero la differenza tra i livelli dell'alta e bassa marea, nell'Adriatico è di circa 60 cm. I valori medi delle maree possono però subire sbalzi, anche molto rilevanti, a causa della componente meteorologica, dovuta all'azione dei venti e alle differenze di pressione atmosferica sull'Adriatico.
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fele d'acqua
Periodo in cui la marea, risentendo della cosiddetta "quadratura", ha minor ampiezza.
spartiacque
Linea o meglio area della laguna dove si incontrano, si mescolano e si dipartono le acque entranti dal mare attraverso due bocche di lagunari contigue. Nella laguna di Grado gli spartiacque sono due
pennello
Struttura in roccia di protezione della costa (generalmente perpendicolare alla linea di costa) realizzata per trattenere il sedimento costiero e rallentare l'erosione del litorale.
rio
Piccolo canale della laguna.
sessa
Significativa oscillazione di un bacino simile a quella del braccio di una bilancia che, innescata da condizioni metereologiche particolari (differenze di pressione atmosferica o intensità dei venti), può provocare un sensibile innalzamento del livello del mare.
Per Grado è importante la sessa dell'intero mare Adriatico, intorno a un asse che si trova circa all'alttezza di Otranto. Tale fenomeno può provocare inondazioni anche nei giorni che seguono il maltempo.
valle da pesca
Area lagunare separata dalla laguna aperta mediante arginature che ne determinano l'esclusione dai flussi e riflussi di marea. Le valli da pesca sono bacini poco profondi di acque salate e salmastre e costituiscono ambienti molto particolari che, fin da tempi antichissimi, sono stati attrezzati per l'itticoltura e talvolta per la caccia. Oggi al loro interno viene praticato l'allevamento del pesce anche a livello industriale.
velma
Zona lagunare caratterizzata da terreni molli, priva di vegetazione e normalmente sommersa, che si estende lungo le sponde dei canali e dei ghebi ed emerge solo in particolari condizioni di marea (basse maree).
Laguna e Glossario
APT Grado
Giorni frenetici, si decide il destino della Git. L'Assessore Bertossi, un filino troppo ultras friulano, esalta i dati del turismo lignanese e contesta quelli leggermente negativi di Grado e impone il silenzio stampa sulle vicende Git. Ma il Dott. Gregori ex grande Presidente dell'Apt, intervistato, condivide la posizione del Comune di Grado per l'ingresso in spiaggia a pagamento e soprattutto per una gestione unica con un Ente più agile dal punto di vista amministrativo, ricordando come sotto la sua gestione il personale amministrativo, pur senza le tecnologie odierne, fosse ridotto all'osso, funzionale all'Azienda e fidelizzato; puntando piuttosto ad un' abbondanza di personale di spiaggia per assicurare che i servizi al cliente fossero i migliori possibili.
Senza pagare profumatamente estranei, classificati tout court manager, il cui compito in fondo, non capendo nulla nè di spiaggia nè di personale gradese, è quello di tagliare posti di lavoro per ottimizzare i costi, ottenendo due cose certe: tradire lo spirito per cui la spiaggia come Azienda è nata, fare da ammortizzatore sociale, e peggiorare i servizi di spiaggia.
Mi auguro che l'Amministrazione Comunale tenga duro nelle sue posizioni e la spiaggia torni, come ai tempi migliori dove fare reddito non era un problema, sotto il controllo del Comune e non un pasticcio politico com'è attualmente.
APT Grado
06 novembre, 2007
Un anno di Graisani.blogspot.com
Non ci avrei mai creduto di durare un intero anno a scrivere con cadenze non frequentissime ma decenti questo blog. Nato per comunicare più rapidamente del mio sito Pugno de Sabion, che comunque continuo ad aggiornare quando posso e ho qualcosa da pubblicare, ho sempre trovato cose da dire, anche perchè alternando fatti di attualità locale a notizie di cultura graisana sono riuscito a galleggiare senza fatica nell' incombenza del post quasi quotidiano. Tutto questo senza pretese né di incidere né di verità assoluta. Ho chiaccherato tra me e me usando uno strumento straordinario per fare da diario e da archivio personale. Se son riuscito in qualche modo a farmi leggere e commentare da altri non mi può far altro che piacere.
Insomma, tranquilli, tutto quello che succede nel regno di Blogbabel, pastiglie balsamiche, rasoi miracolosi, mestruazioni virali, discussioni sulla neutralità della rete, Persone Depresse,contenuti mancanti, il forse-telefonino di Google, il sistema operativo leopardato, il buzzmarketing fondato sui blogger cosiddetti 'influenti', tutto questo rappresenta e sposta la realtà (perfino quella in scala 1:32 della Rete) quanto il peto di un topo modifica le previsioni del tempo a tre giorni.
E la cosa strana di oggi è che trovo tutto questo, se devo essere sincero, tranquillizzante.
Un anno di Graisani.blogspot.com
04 novembre, 2007
03 novembre, 2007
Virus informatico fatto in casa
Raccolta in rete è giusto farla girare per allertare sempre più gli internauti.
Nuovo virus albanese:
“In questa momenta voi avere ricevuto “virus albanese”: Siccome noi nela Albania no ha esperienza di softuer
e programmaziona, questo virus albanese funziona su principio
di fiducia e cooperazione.
Allora, noi prega voi adesso cancela tutti i file di vostro ar disc
e spedisce questo virus a tutti amici di vostra rubrica.
Grazia per fiducia e cooperazione.”
Virus informatico fatto in casa
01 novembre, 2007
I Santi e i Morti
1 novembre giorno dei Santi, questa notte a Grado la notte dello "Stransito" la processione immateriale dei morti per le cube.
Al son de le campane de Gravo e quele de la Laguna: Barbana, S.Piero d'Orio ,San Zulian, Santi Cosma e Damiano, i morti de 'l simisterio grando e quii dispersi de la Laguna, pèr volontà del Signor, i vigniva fora dè le fosse, i torneva a esse comò vivi, i se cateva visin de la ciesa granda cò 'na candela in man. Dopo messa portai dai veci preti, risorti anche ili, i scuminsieva al stransito passando pèr dute le cale e i canpieli de Gravo vecia, davanti a le sò case, 'ndola i veva vissuo, patio, i pianzeva cò oci infossai. I gera, miera e miera, anche quii dè timpi più antighi e se li sentiva pregà cò le mane zonte.
Grado in questa notte magica si fermava con il fiato sospeso per non disturbare la processione dei morti.
I Santi e i Morti
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