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25 aprile, 2009

La Liberazione a Grado


La liberazione ( da cosa poi, siamo sempre stati occupati da altri permanentemente) a Grado avvenne in maniera non traumatica la notte tra il 30 aprile e 1 maggio 1945, l'avvicendamento tra truppe tedesche di occupazione e alleati (in primis americani, neozelandesi e inglesi) fu concordato tra comandi per evitare contatti il più possibile.

Uno dei gravi rischi che il paese corse in quei frangenti fu il possibile brillamento delle mine posizionate dai tedeschi nel Porto, alla base del Ponte e al Comando nel vecchio Ospizio Marino.

Fu opera del Commissario Ing. Ribi convincere i tedeschi a non far saltare in aria il paese in cambio di garanzie per il ritiro delle loro truppe.

Il Ritiro tedesco avvenne nel silenzio notturno e la mattina, con grande spolvero, gli alleati si presentarono a Grado con tutti i loro armamenti, la loro incredibile diversità e soprattutto, per la nostra gente, l' aspetto florido che voleva dire mangiare a volontà, cosa difficile a Grado in quei momenti.

Le foto sono del 1 maggio 1945

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5 commenti:

Alien ha detto...

...64 ani giusti dopo de 'sto avenimento, xe 'rivào Zamparini & soci
a portàne de magnà e lavor !!!

Anonimo ha detto...

:-) ;-)

Teti

Alex ha detto...

E' vero: il Porto era minato, la base del Ponte era minata e così pure il Comando nel vecchio Ospizio Marino.
Ma chi andò fisicamente a togliere le mine da sotto il Ponte? Chi rischiò personalmente, senza mai essere ricordato nelle storie ufficiali (vedi De Grassi), visto che il merito ancor oggi viene del tutto arbitrariamente ascritto all'ing. Ribi, neanche fosse andato lui a togliere le mine, mentre aveva invece garantito un bel salvacondotto a chi quelle mine ce le aveva messe?
Forse dovreste menzionare anche il nome di quel gradese o di quei gradesi, di cui si è perso il ricordo. Vi siete mai chiesti chi era?
La Liberazione è stata possibile anche grazie a gesti come questo.

Ennio Pasta ha detto...

Mi dispiace, non era mia intenzione essere parziale nell'attribuire i meriti, ma onestamente quello che ho letto è quanto mi risulta, se tu conosci una verità diversa e più complessa, benvenuto nel blog.
Se non ti va di scriverla come commento scrivimi una mail a pedocio1@yahoo.it.
Gli update si possono sempre fare perché la verità storica ha molte sfaccettature.
Ciao Ennio

Anonimo ha detto...

Io ho scritto che furono quattro soldati tedeschi a disinnescare le bombe, d'accordo con Ribi e il locale C.L.N. (I Graisani, pag. 453): una notizia confermatami da chi comandava a Grado in quei giorni e che fecero un po' di prigione (Maricchio ed Olivotto) per aver favorito il rilascio di carte d'identità false ai soldati tedeschi. Ovviamente non si può escludere che siano stati aiutati da qualche gradese ed io sarei lieto di conoscerne il nome.
Ciao, Bruno