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10 aprile, 2009
Primavera, tempo di meduse
In questi giorni, uscendo in mare, ho potuto vedere una abbondante presenza di meduse, si tratta essenzialmente di esemplari appartenenti al genere Beroe e di Aurelia Aurita.
Si tratta di meduse comuni nei nostri mari e non urticanti, anche se per dimensioni possono dare qualche apprensione.
Ma con il graduale aumento della temperatura marina, arriveranno anche altre specie di meduse più fastidiose e irritanti a contatto, del tipo Pelagia Nocticula conosciuta comunemente come medusa luminosa che a volte si presenta in banchi enormi (nel Golfo di Trieste 2003-2005) e provoca dolorose irritazioni se sfiorata.
Oppure strane come la Cestus Veneris o cinto di venere
Sono quasi invisibili in acqua e spesso l'unica indicazione della loro presenza, per un osservatore che guarda da sopra la superficie, è l'iridescenza dovuta al battito delle fila di pettini che, per diffrazione della luce, produce riflessi luminosi di vari colori.
Di notte il cinto di venere emette una luminescenza verde.
Come tutti gli ctenofori anche il Cinto di Venere è un animale ermafrodita e uno stesso individuo produce sia uova che sperma.
Primavera, la vita si anima.
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