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16 giugno, 2009

Antisocial Network


Internet ha più facce: forum, blog, siti e la rivoluzione dei Social Network, Facebook.
Ma, si sa, l’essere umano non è solo buoni sentimenti, e il Web alla fine non è che uno strumento neutro, che può servire da veicolo per qualsiasi cosa.
Ed ecco allora svilupparsi, assieme al lato solare, un lato oscuro della Rete: sono gli Anti-Social Network, la valvola di sfogo delle frustrazioni dei milioni di persone tristi che popolano il mondo.
Hanno nomi abbastanza espliciti, come Hatebook, Enemybook o l’ancor più chiaro I Fucking Hate You.
Xerxes è l'utente più odiato di I fucking hate you, l'anti-social network più cliccato del momento. - "Mi odiano tutti perché sanno che sono meglio di loro e mi seguono dovunque perché sono dei cani senza speranza" -
Sono la versione speculare e “cattiva” dei Social Network, dove la gente si iscrive per insultarsi e le liste sono fatte di nemici, mentre quelle degli amici sono basate su persone che hanno almeno un nemico in comune. Sembra follia, invece stanno riscuotendo parecchio successo.

O forse, più facilmente, si tratta di persone sole, che la vita ha in qualche modo isolato e che usano Internet per manifestare e dare finalmente libero sfogo alla propria rabbia e al proprio odio verso tutte quelle forme di comunicazione e socializzazione che le vedono escluse. Dopotutto è molto più facile, quando si è soli, odiare tutti, invece di sforzarsi per cercare delle amicizie che richiederebbero però di affrontare i lati del nostro carattere che probabilmente tengono la gente lontana.

Non c'è da sorprendersi per questa esplosione di violenza. L'odio in rete corre da tempo: sotto forma di blog, forum e siti, quasi sempre anonimi, che prendono di mira un determinato personaggio pubblico, o privato, un movimento religioso, politico o culturale, e lo bersagliano con pesanti offese.
La novità però sta nella formula.
Ora l'odio virtuale sposa la struttura del social network.
Così fortunata nella sua versione "buona" da sedurre anche gli hater, odiatori.

Occhio però, vi chiedono di registrarvi, e tutto diventa di di loro proprietà, non proprio democratico.
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