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04 dicembre, 2018

Comunicazione e sogno


Il    modo di comunicare del nostro mondo cosiddetto moderno è profondamente cambiato, nuovi linguaggi ci fanno percepire le cose diversamente, la globalizzazione - il mondo in uno smartphone - riducono le distanze, tutto è fattibile, raggiungibile.

Il futuro poi ci permetterà di utilizzare mezzi che dieci anni fa conoscevi solo attraverso i romanzi di fantascienza, la connessione in mobilità (altro modo di descrivere l’ uso dello smartphone) farà si che si possa raggiungere tutto quello che vogliamo conoscere e le persone che vogliamo con noi, ovunque.

Questo però pone una serie di limitazioni o perlomeno cambia l’ approccio umano alla tecnologia utilizzabile.

Perché le informazioni possano girare velocemente e siano fruibili devono essere compresse, impoverite, si verifica dunque che non ti accorgi più della consistenza del terreno su cui cammini perché lo fai troppo velocemente.

Il cambio culturale è evidente - tutto è leggero, etereo, con pochi dettagli, poco sentito, qualitativamente inconsistente ma fruibile.

Vale per le immagini che girano in rete, per i video, per la musica e purtroppo vale anche per le emozioni, diluite da un eccesso di offerta che ti spinge a scartare una quantità enorme di dati per soffermarti sul particolare, in generale sul tuo particolare.

Finirà che tutto questo  poter sapere ci impedirà di pensare perché il farlo potrebbe confonderci le idee.

Ci impedirà di sognare perché se tutti parlano di sogni prima o poi ci  sveglieremo molto lontani dai sogni che avevano da ragazzi, sogni che conditi da un’ informazione troppo invadente, potrebbero diventare incubi.

Sapevatelo!

Sogno
una volta he sognao de volà.
un sburton de gambe, 
un tuffo in aria
e po nuà sospeso
a tanti metri de tera!

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