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27 agosto, 2023

LE FAMOSE TERME DI GRADO


 Il   Mega Progetto delle Nuove Terme Marine di Grado si è inceppato e in attesa di soluzioni, per aggiornarmi mi son fatto carico di una piccola ricerca su quello che oggi è di gran moda sul mondo termale.


Le terme ormai si chiamano SPA, non ci si va a curare il mal di schiena ma per raggiungere la:

-primordiale bellezza dell’armonia psicofisica attraverso un sano lavacro sensoriale-.

-Cosa cazzo significa?-

Per farla breve: vai alle terme e dovresti uscirne come nuovo.

Integro e ripulito, purificato e pronto per affrontare ancora il lordume della vita moderna, proverbialmente foriera di malanni, stress e ansie di varia natura.


Immergiamoci  dunque nella magia del benessere totalizzante.


Si comincia con la piscina termale, la grande vasca d’acqua calda salsobromoiodica: 

Inspirate a piene narici i vapori che dicono essere di mare.

Notate che gli altri umanoidi, seminudi come voi, affollano sgomitanti solo alcune zone della piscina: scomode nicchie dalle cui pareti fuoriescono le bollicine idromassaggio o enormi rubinetti che gli rovesciano addosso un rilassante getto violento d’acqua a 45 gradi: mettetevi in coda per goderne i benefici.


Terminata l’abluzione, si passa al bagno turco. Un viaggio di rigenerazione corporea e mentale nella vera tradizione turca. Ovvero: calura atroce e finte decorazioni orientali alle pareti. Si tratta di uno stanzone sigillato ad elevatissima temperatura, un caldo umido che vi farà sudare come fontane.


Usciti da questo clima tropicale, correte a tuffarvi nel frigidarium, la piscina di acqua gelida.

Il vostro corpo a questo punto pensa ma che cazzo succede oggi?, e un po’ ha ragione: in effetti, nelle situazioni normali, di solito gli umani rifuggono l’improvviso contrasto caldo-freddo - fa venire la bronchite, diceva la mamma-.

Tuttavia qui, per motivi misteriosi, il brusco cambiamento pare sia portatore di immenso benessere..


Ora, completiamo il circuito e barrichiamoci nella sauna.

E’ difficile descrivere il piacere della sauna: un po’ come stare chiusi in macchina a mezzogiorno di ferragosto coi finestrini chiusi e senza aria condizionata, però i sedili sono di legno. 

Ci si passa una mezz’ora - non di più, altrimenti si rischia di svenire - conversando con sconosciuti piacevolmente dimentichi del clima torrido. 

Non toccate le simpatiche pietruzze raccolte nel secchio di fronte a voi: sono roventi, si rischia di rimanerci attaccati.


Poi, la doccia musico-cromo-aromatica. Un vero portento. 

Tipo la doccia di casa vostra, però con certe lucine colorate, il cd del Buddha Bar in sottofondo e in più l’acqua, che ha un vago sapore di rosmarino.


A tutto ciò si possono aggiungere speciali trattamenti globali: ad esempio, il massaggio (con alghe putrefatte, pietre o bastoni, a voi la scelta); la ceretta integrale a secco; l’esfoliazione a base di sostanze quali il guano, le meduse vive e l’argilla marocchina infuocata, in una mistica estasi purificante di relax alternato al dolore.


Finito? Ma no!. Con cortese fermezza, gli infermieri vi obbligheranno a ripetere daccapo il percorso. Suvvia, lasciatevi coccolare. Più e più volte, sino al raggiungimento della pace mentale e fisica.


Ecco questo è tutto, dovreste aver raggiunto il Nirvana, ovviamente a pagamento.


Qui a Grado per essere onesti, su questo ci giochiamo il futuro.

Tocchiamoci le parti, ormai libere da lordure, e speriamo ben nel prosieguo della vicenda. 


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