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08 maggio, 2009

Le Bricole


La Laguna ( vedi glossario ) è caratterizzata nei suoi percorsi dalla presenza di pali, in rovere o castagno, che aiutano la navigazione nei difficili e tortuosi canali lagunari.

Le Bricole a palo singolo per la navigazione, le Carieghe a tre pali per segnalare biforcazioni del canale, le Mede a segnare l'accesso a una foce. In comune hanno che marciscono nella stessa maniera e più o meno negli stessi tempi, siano essi semplici o complessi.

Vermi, conchiglie, parassiti vari. Il sole e le acque salmastre li decompongono, alghe ed erbe li soffocano in abbracci mortali.

Disegnando con le parole un quadro incredibile il nostro poeta Biagio Marin così descrive la vita di un faro (bricola):
El Faro

Gera una volta, in meso del palù,
un faro vecio duto carolao;
la dosana lo veva colegao,
ma ben o mal el steva incora su.

Ma che bei timpi quili in zoventù
cò i lo veva piantao la sul canal,
vestio de rosso comò un gardenal
col sielo vasto e alto a tu per tu.

Che festa alora cussì drito e novo
per sfida messo a ninbi e fortunali;
duto 'l mondo riflesso in t'i fondali,
duto quel mondo belo 'l gera sovo.

Vigniva a gara i ciapi de corcali
su la so testa a coronalo in bianco;
elo, da re, el steva drito e franco
in meso al svolo dei bei vassali.

E 'l sol, che festa! e l'aqua, quanti basi!
che notade cò l'aqua verdulina!
basi la sera, basi la mantina:
e quela---.

Po, co la gera stanca, 'l palo rosso
specieva drento de ela la so fiama
e comosso al penseva: si la me ama...
e gera sogni in quel so cavo grosso.

Cussi sognando 'l se desmentegheva
dei nuoli colorai e de le stele
e no 'l vegheva più passà le vele,
perso in t'el baucà de la so freva.

E 'na vogia i vigniva tormentosa
de colegasse su quel' aqua queta;
ma l'aqua la diseva:
colorandosse duta de un bel rosa.

Colegasse su ela e puo 'ndà via
lontan, per sempre, fra i so brassi moli,
comò che 'ndeva via pel sielo i nuoli,
cò la luse festosa in conpania!

Senpre più zoso, senpre più sbandao,
senpre più stanco, senpre più sbiadio,
el vecio faro un dì ze 'ndao con Dio,
perchè l'amor lo veva consumao.






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07 aprile, 2009

Grado-Il Parco delle Rose


Il Parco delle Rose

E' indiscusso merito di Biagio Marin la creazione nel 1925 di quella magnifica zona ombrosa a ridosso dell'arenile della spiaggia nuova denominata "Parco delle Rose".
Un'area di 30.000 mq dedicata al verde , che in un paese povero di piante come Grado ha significato un polmone e "umbria" ristoratrice per gli ospiti.

Anche su quest' opera il carattere litigioso gradese prevalse e, nonostante l' acclarata necessità del manufatto, la sua realizzazione fu osteggiata e trovò pronta una parte della nomenclatura locale a presentare un ricorso in Prefettura.

Per fortuna il buon senso prevalse e l'opera fu realizzata e, seppur ridimensionata dalla necessità di costruire attrezzature per i bagnanti, esiste tuttora.

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