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31 ottobre, 2010

Artisti a Grado



Popolo di artisti quello gradese, sconosciuti ai più ma artisti.

Oggi tocca scoprire Renzo Gegrassi pittore naif soft, scenografo per Grado Teatro e sempre presente nella sua bottega in Piazza Patriarchi.

Bottega che pare di artigiano, come devono essere le botteghe di artisti che si sposano e integrano con l'ambiente che le circonda.

Renzo predilige, a me piace molto, una pittura onirica con soggetti locali che parla del nostro piccolo mondo in maniera molto leggera mai fortemente contrastata e usa materiali poveri riciclando tutto quello che trova.

E' bello sapere che lo trovi la e ci fai quattro chiacchere in modo sempre molto cortese e allegro.

Grado in fondo è anche questo, la sua è un'offerta e diversificazione turistica importante perchè io credo che chi cammina per le calli si aspetti di trovare artisti del genere che arredano e confermano la nostra propensione per il bello.
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29 ottobre, 2010

A Sinistra si ode uno squillo


Qualcosa si muove nel PD, due dirigenti giovani e capaci come Matteo Renzi, Sindaco di Firenze, e Pippo Civati di Milano hanno convocato un'adunata ribelle la prossima settimana dal 5 al 7 novembre a Firenze.

Sentite e leggete, quello che dicono è musica:

Abbiamo pensato di non nasconderci", scrive Matteo Renzi presentando l'adunata ribelle della settimana prossima
"Noi abbiamo solo chiesto il rispetto di quella norma maleducata dello Statuto del Pd che dice che dopo tre mandati si va a casa"
Matteo Renzi e Pippo Civati.

Ma al di là di tutto, il problema è che fare la rivoluzione, oggi, è un imperativo morale irrinunciabile. Nessuna esagerazione, sia chiaro. Siamo gente di campagna, abituata al senso delle proporzioni: sappiamo non prenderci troppo sul serio......

........Non abbiamo grandi ambizioni, insomma. Vogliamo solo fare la rivoluzione. E vogliamo farla con il sorriso sulle labbra di chi vuole bene alla politica e si ritiene umiliato quando ne calpestano la dignità. Meritiamo di più dello squallore di questi anni: tocca anche a noi provare a cambiare la rotta, mettendoci faccia e cuore.
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27 ottobre, 2010

Volano gli Stracci


Consiglio Provinciale a Grado in seduta esterna.

Prove generali di campagna elettorale, sull' argomento Ospizio Marino i consiglieri di origine gradese si sono scatenati.

Ruggiti da leoni e speriamo non diventino agnelli in seguito.

Sono volate parole forti, -leggo dal nostro quotidiano di oggi "Qui hanno rapinato consapevolmente, se ne sono strafregati"-
"tutti sapevano tutto, non solo Medeot".-

Parole forti con un unico indirizzo, un confratello politico che pare diventato controparte e quindi oggetto di attacchi a cui seguiranno risposte altrettanto sanguinose, immagino, insomma ragazzi è la politica di oggi.
Volano gli stracci.

Avanti sulla torre c'è posto!

Pensate a quante ne sentiremo sino ad aprile e nel frattempo tutti tramano e il resto va a rotoli.
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26 ottobre, 2010

Decementazione


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25 ottobre, 2010

Modello Idraulico della Laguna di Grado e Marano


Nuovo strumento di indagine sulla Laguna di Grado e Marano messo a punto dal CNR e dall'Arpa di Udine per conto dell'Alto Commissario della Laguna.

Io qui riporto la segnalazione di Luciano Cicogna e le sue considerazioni in dialetto gradese, che me par giusto cussì.

'Lora pararave che al modelo idraulico del palu' al xe' stao fato, e' catao una pubblicassion e creo la ssia disponibile anche in italian:

Hydrodynamic modeling of the Lagoons of Marano and Grado, Italy -
by: Christian FERRARIN (1), Georg UMGIESSER(1), Isabella SCROCCARO(2) and Giorgio MATASSI (1) ISMAR, (2) ARPA,2009.

Al de la' de le formule, como' che se pol veghe ne la figura 1, duta l'area la xe' stagia divisa in tanti trianguli piu' o meno grandi sigondo la rapresentativita' necesaria, inserio duti i flussi (fiumi, maree, vento ossia Buora a 12m/s), batimetrie (co' canai e rii), salinita', temperatura.

Dopo velo impostao, questo schema teorico al xe' stao fato gira' per validalo co' i dati registrai de le centraline che xe' sul posto, como' per la salinita' in fig.2.

Al studio al mostra infin la distribussion del tempo de residensa, che sarave al tempo che serve per cambia' quasi duta l'acqua in un posto co' acqua nova; co' la sola marea (fig. 4) e co' la Buora (fig. 5).

Co' 'l vento naturalmente gambia mundi, sino' p.e. co' la sola marea nel Paluo de la Carogna l'acqua per rinovasse i serve 12 zurni o da' drio de Morgheto 9.

A che serve? ben, se se vol fa' i famusi tagi sul stradon co' sto' modelo i se inserisse in batimetria, se struca al boton e l'efeto del cambio dei timpi del cambio de l'acqua tu lo vighi dalongo, Anche per draga', aprofondi' i canai in general, sensa desmentega' al benedeto mercurio che nol xe' nominao nel studio ma che varave una certa importansa de inserilo como' dato per veghe al ristio del so' spostamento co' la corente (bioacumulo, tossicologia, ecc.).

Infine, su la base de colaborassion de mundi discipline, se podarave decide como migliora' al palu', falo piu' vivo e capi' megio como' tutelalo.


Il documento è in inglese per chi lo volesse consultare basta cliccare qui sopra.
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24 ottobre, 2010

Tu son proprio un "Go"



Il "go" in lingua -ghiozzo- è un pesce essenzialmente lagunare la sua vita è circoscritta tra le barene del "Palù".

La scarsa considerazione che ha il pescatore sulla sua furbizia -tu son proprio un go- è dovuta alla facilità con cui si fa catturare sia con la pesca a mano "pescà in guina" sia con le nasse calate sulle distese di fanerogame lagunari "le aleghe".

E' poco considerato come bontà di carni, ma sbagliano, è ottimo in fritto e soprattutto diventa fantastico in risotto.
L'unica condizione è che sia freschissimo perchè di facile deperibilità vista la sua frequenza dei fanghi lagunari.

Gli esemplari più piccoli vengono usati come esche vive per catturare branzini o rombi, per questo motivo,le eccessive catture degli esemplari più giovani, si è verificato un serio diradamento della sua presenza in Laguna, dove sverna scavando tane profonde (le guine) sino ad un metro.

Negli ultimi tempi i veri "gui" siamo considerati noi gradesi vista la frequenza con cui ci inchiappettano senza reagire.

Semo proprio gui.
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23 ottobre, 2010

Le Navi della 1 Guerra Mondiale




Pare strano, ma nel 1915 una delle primissime azioni di guerra dell'Italia, fu il bombardamento di Porto Buso.

Ci volevano liberare a suon di bombe.
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21 ottobre, 2010

Punti di...vista?


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Ospizio Marino e Tullio Crali


 In uno dei corridoi dell'ex Ospizio Marino di Grado esisteva un'affresco di Tullio Crali grande pittore futurista detto anche aeropittore nato in provincia di Zara ma residente a GORIZIA, amico di Marinetti con opere esposte a Parigi alla Biennale di Venezia e nei musei di tutto il mondo. 

L'affresco descriveva in tema futurista la canzone di Mario Pigo "Cussì xe nato Gravo", il pittore sollecitato dalla dirigenza dell'Istituto del tempo dedicò l'opera ai bambini in cura presso l'Ospizio, oggi con il restauro dell'edificio è scomparso l'affresco e le uniche tracce sono fotografiche.


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19 ottobre, 2010

Don Gigi



Io ritengo che don Gigi meriti di più di una accurata biografia e via, era uomo di sentimenti forti di fede granitica e affettuoso oltre ogni limite, in specie con noi Graisani, attaccato ai giovani e con una sterminata cultura che dispensava con grande accortezza senza farla pesare.

Leonardo, scrive:
Brevi ricordi: Domenica 4 luglio 2010 mentre Francesco Facchinetti del portatori della Madonna di Barbana lancia il suo “ in nome de Dio avanti” la processione via mare del Perdòn si ripete.
La banda civica intona l’Adagio numero Uno ( il ciuntata per noi gradesi), la gente applaude, le signore più anziane si inginocchiano al passaggio, i ritardatari cercano un posto in barca. Lo sguardo è rivolto verso prua, verso il molo molo, vicino alla “bita granda”.
La folla è tanta ma c’è un vuoto immenso, incolmabile manca “don Gigi “ ( monsignor Luigi Pontel).
Un momento di silenzio, alcuni sguardi si incrociano e nel silenzio collaborativo siamo alla ricerca di una risposta: al stà megio.
Al ritorno la musica non cambia: la banda civica continua con l’adagio numero uno , le rosarianti intonano i canti mariani, il profumo di incenso si confonde col salmastro, le ortensie benedette sono state strappate dall’ormamento delle imbarcazioni e fanno bella mostra accanto alla borsetta o vengono lanciate in mare a formare un scia colorata.
Sul molo ad attendere la statua della Madonna degli Angeli migliaia e migliaia di persone: ma non c’è Monsignor Pontel.
Don gigi, al zago ( il chierichetto ) il nomignolo gli era rimasto appiccicato per il suo tratto fanciullesco, per esser bambino al suo arrivo a Grado ( con monsignor Silvano Fain) un tratto da bambino che gli era rimasto sempre anche con l’avanzare dell’età.
Forse perché minuto, biondo con gli occhiali un po’ abbondanti, anche sull’altare con la sua vocina appariva come un zago poi il suo incedere dell’omelia scopriva quanto grande era ed è stato “dongigi”.
Quando lo si chiamava Monsignor si scostava, quasi irretito e riprendeva il sorriso quando il don gigi riparatore giungeva a voce piena.
Al zago. Certo che la leggenda metropolitana gradese lo voleva alle volte distratto, non ricordare un’orario o magari dove aveva parcheggiato l’automobile. Sfatiamo questo bel castello: la sua mente era sempre lucida e impegnata, i suoi presunti ritardi erano tutti giustificabili.
Ecco "giustificazione" mai sentito dalla sua voce, piuttosto si assumeva tutte le colpe con il suo immancabile sorriso e cambiando repentinamente discorso.
Attento nel mondo del sociale e politico, gran cultore della politica.
Dal letto di ospedale ci conferma che stava scrivendo un libro del passaggio sociale e politico di queste nostre terre.
Un peccato mortale non pubblicare i suoi appunti.


Certo che Leonardo gli voleva bene, io arredo il tutto per ricordarlo meglio con una foto di un momento ludico tutto sorridente e con i ragazzi del coro della scuola media di Grado.
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