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10 ottobre, 2008
Grado Nostra, giornata del ricordo
Ricevo e volentieri pubblico:
L’associazione GRADO NOSTRA, come riprende il suo motto “ - ... custodisce le buone cose del passato, promuove iniziative volte a incentivare l´interesse storico e civico della città” da concretezza a tale finalità con una serie di iniziative.
La prima , come sottolineano i componenti dell’associazione “ consapevoli del grande valore insito nella memoria di coloro che furono a loro modo rappresentativi della Comunità o interessati a Grado nei campi della società civile, del sapere, della cultura, dell´arte e del turismo, dando talvolta anche qualcosa in piú dello stretto necessario”,
Grado nostra ha inteso promuovere con la Parrocchia una S. Messa il 12 Ottobre 2008 alle 17,30 in suffragio di tutte queste tipiche persone, gradesi e non, tra cui :
Guido Andlovitz (design), Graziadio Isaia Ascoli (glottologia), Joseph Maria Auchentaller (pittura),Giuseppe Barellai (scienza medica), Gravino Bellan (tuffatori), Alamir Betsch (canzoni), Ilia Bevilacqua Oltramonti (già consigliere comunale), Leonhard Bianchi (turismo), Giglio Boemo (teatro), Giovanni Battista Brusin (archeologia), Giorgio Buda Dancevich (scuola), Giuseppe Bugatto (società civile), Luigi Camisi (associazionismo), Paride Candioli (turismo), Vittorio Candotti (musica), Giuseppe Caprin (storici), Giuseppe Caressa (fotografia), Rolando Cian (società civile), Isidoro Cicogna (cristiano sociali), Pietro Clama (salvataggi spiaggia), Antonio Coceani (pittura), Antonino Codraro (personaggi estivi), Giannino Corbatto (canzoni), Nicolò e Giuseppe Corbatto (impegno sociale), Vittorio Criutti (teatro di rivista), Guglielmo Czubert (compositori), Mario Czubert (canzoni), Mario David (sportivi), Placido De Grassi (studio arenili), Ferruccio De Grassi (storia), Lucio De Grassi (versi), Luigi De Grassi (compositori sec. XVIII), Luigi De Grassi (glottologia sec. XX), Maria De Grassi (diarista), Vigilio De Grassi (archeologia), Werther De Minelli (giornalismo), Ugo Degani (grandi alberghi), Giovanni Degrassi (industria conserviera pesce), Salvatore Degrassi (versi), Onorio Dissette (canzoni), Antonio e Giuseppe Dovier (cine all´aperto), Carlo Dovier (pittura), Elia (patriarcato), Luciano Esposito (preparatori sportivi), Flaviano Facchinetti (tradizioni), Eleazzaro Nino Fidao (canzoni), Antonia Fonzari (scuola), Tomaso Giacomo Fonzari (grandi alberghi), Silvio Fulignot (pittura), Adriano Gaides (turismo),
Silva Gessi (serate culturali), Attilio Gordini (canzoni), Ernesto Grammaticopulo (eroismo), Claudio Granzotto (scultura), Egidio Grego (eroismo), Giacomo Gregori (storici), Giuseppe Gregori (musica), Zaccaria Gregori (patrioti), Giuseppe Lucio Grigolon (campeggi), Leto Grigolon (cultori del rito), Rinaldo Grigolon (musica), Traiano Grigolon (musica), Giovanni Grigolon "Tronbai" (canzoni), Vido Grigolon (cantori), Carlo Gruber (teatro di rivista), Pietro Kandler (storici), Gianfranco Ledri (scienza medica), Bepi Liusso (pittura), Nicolò Loi (storici), Bernardino Lugnan (associazionismo), Mauro Lugnan (preparatori sportivi), G. Maraini (fabbrica ghiaccio),Dante Marchesàn (canzoni), Marco Marchesàn (psicologia della scrittura), Piero Marchesàn "Canàro" (trovatori), Vittorio Marchesàn "Canàro" (musica), Pietro Marchesàn "Draga" (sabbionanti), Domenico Marchesini (prosa gradese),Giacomo Marchesini (società civile),Gino Marchetot (restauro), Silvio Maricchio (pittura), Stefano Maricchio (partigiani), Arturo Marin (canzoni), Biagio Marin (poesia), Falco Marin (eroismo),Faliero Marin (preparatori sportivi), Giovanni Marin (zelatori),Domenico Marocco (fotografia), Matteo Marocco (bonifiche anteguerra), Matteo Marocco (cine), Matteo Marocco (rivoluzionari sec. XIX), Narciso Marocco (eroismo), Romano Marocco (mazziniani sec. XX), Ivo e Gianni Marzola (villaggi turistici), Mario Maurizi (giornalismo), Libero Mazzi (giornalismo), Camillo Medeot (storici), Matteo Melissa (compositori), Vittorino Meneghin (storici), Mario Mirabella Roberti (archeologia), Antonio Mosconi (alti funzionari), Emilio Mulitsch (glottologia), Ippolito Nievo (scrittore), Felice Olivotto (musica), Leto Olivotto (canottieri), Matteo Olivotto (canzoni), Aldo Oltramonti (eroismo), Maurizio Oransz (turismo), Francesca Oss-Pinter (scuola), Giovanni Pacco (fotografia), Giovanni Padovàn (sindacalismo), Silvano Padovàn (musicisti gradesi), Padre Corrado (frati di Barbana), Claudio Pagliaga (musica), Gino Panciera (gelaterie), Bartolomeo Parovèl (pittura), Pier Paolo Pasolini (cinematografia), Mario Pigo (canzoni), Domenico Pozzetto (ingressi spiaggia), Marco Pozzetto (architettura), Stelio Pozzetto (canzoni), Antonio Raugna (benemeriti del lavoro), Pietro Raugna (ammiraglie per Barbana), Aldo Regolin (associazionismo), Federico Ribi (bonifiche), Luigi Rizzo (eroismo), Quirino Salvador (canzoni), Francesco Luciano Sanson (giornalismo), Nazario Sauro (eroismo), Antonio Scaramuzza (farmacia sec. XIX), Giordano Scaramuzza (macchinisti cine),
Maria Scaramuzza Rumici (scuola), Sebastiano Scaramuzza (poesia), Toni Scaramuzza (musica), Luciano Scarel (musica), Albert Schretzenmayr (congressi medici), Aldo Smareglia (sanità ospedaliera), Renato Soldati (scienza medica), Luigi Sturzo (società civile), Nandy Suman (canzoni), Sebastiano Bruno Tarlao (arte della conchiglia), Antonio Tognon (impegno sociale),
Sebastiano Tognon "Pantièr" (cantastorie), Virgilio Tognon (Caduti), Corrado Tomasin (cantanti), Edi Tonon (canzoni), Gioacchino Troian (voci per Barbana), Dante Turco (fotografia), Graziano Turco (fotografia), Ettore Vallauri (società civile), Aldo Venier (organizzazioni), Paolo Verginella (canzoni), Bruna Vianello Criutti (teatro di rivista), Karl Warhanek (fabbrica sardèle), Giorgio Zerbin (canzoni), Giacomo Zuberti (canzoni), Ilario Zuberti (associazionismo), Fiorenzo Zuliani (fotografia), Mino Zuliani (fotografia),
La nutrita e qualificata rubrica di nomi della vita e storia di Grado, frutto di una ricerca che rimane sempre aperta al ricordo collettivo, è stata formata in prima istanza dal Direttivo di Grado Nostra nelle riunioni del 28 agosto 2008 e successive.
È stato posto in distribuzione gratuita nella Basilica di Sant´Eufemia un nuovo fascicolo di Grado Nostra circa l´attività del sodalizio con una nota sull´utilità sociale dell´associazionismo da parte del parroco mons. Armando Zorzin.
Il lavoro contiene inoltre una riflessione sull´uso della stampa locale (paesana), una disamina sugli "Organi consultivi della parrocchia" di Mario Toso, un comunicato sulle ventilate edificazioni in laguna (parcheggi), le "Cronache locali di cent´anni fa (luglio-agosto 1908)" di Bruno Scaramuzza, un´analisi circa "L´arte delle conchiglie" di Augusto Cesare Marocco con un ricordo del conchigliografo Sebastiano Tarlao, una chiosa su "I Tribunali Ecclesiastici" di Alessia Urdan avvocato della Rota Romana e, inoltre, alcuni cenni su riconosciuti gradesi scomparsi di recente: la maestra Ilia Bevilacqua Oltramonti una delle prime consigliere donne al Comune, il musicista Silvano Padovan e il pubblicista (e cantore di chiesa) Flaviano Facchinetti.
Nella sua nota monsignor Zorzin osserva che nel mese di ottobre, quando la natura offre gli ultimi frutti di stagione, il tempo è propizio alla riflessione.
In questo contesto va intesa l´originale proposta di Grado Nostra di esprimere un grato ricordo a persone che nella storia con il loro talento e la loro opera hanno aiutato a rendere Grado significante, conosciuta e ricercata. Ecco perché domenica 12 ottobre c.a. alle ore 17,30 ci sarà l´Eucarestia con il ricordo personalizzato di tutte queste persone.
Certamente è un primo elenco, pur incompleto, ma aperto e sempre prezioso.
Ringraziare, osserva ancora il parroco di Grado, è un atto altamente umano ed umanizzante che dimostra l´umiltà della persona che riconosce il bisogno dell´altrui aiuto, mette in evidenza la dimensione sociale della persona umana e la bellezza della collaborazione, ripresenta l´urgenza di aver sempre ben presente il "bene comune", inteso come bene di tutti e che offrire il proprio contributo specifico e disinteressato è un atto di amore alla propria Città affinché ognuno possa trovare il suo spazio.
Ciò favorisce anche la formazione di gruppi che forniscono l´anima alla vita cittadina nelle sue varie espressioni artistiche e di civile solidarietà, rende i cittadini protagonisti della vita del paese e li fa crescere in talento e cordialità.
Grado, conclude mons. Zorzin, è ben dotata di vita associativa e su vari fronti, il che in un´epoca di tendenza individualistica e spesso anonima diventa una ricchezza di tutti.
Ricordare nelle persone il passato, specie nel suo aspetto costruttivo e felice, diventa stimolo anche per noi gradesi di oggi, che viviamo l´inizio del terzo millennio cristiano per dirci "abbiamo tante possibilità e potenzialità per mantenere la nostra isola vivibile, accogliente e personalizzata".
I protagonisti di ieri assieme all´ ànzolo ci dicono "graisani steme ben!"
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6 commenti:
"Grado val bene una messa"
Gravino Bellan avrebbe dovuto essere messo anche sotto la categoria "eroismo"
Hai ragione, conosco la sua storia e i suoi interventi determinanti per la vita di diverse persone.
Ricordarlo in qualsiasi modo va comunque bene, poi ognuno di noi arrichisce di particolari le singole storie.
E' un buon momento per ricordare e stringersi addosso a Grado e ai graisani passati e futuri.
Ciao
mi scuso per aver postato in anonimo...
garvini bellan ecc
thor
Non avrei mai pensato di leggere il nome di mio nonno (Corrado Tomasin) in rete :)
Un vero piacere e complimenti per il blog ;)
thanks on the side of this nice tips 147896325
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