Nelle vecchie provincie austriache col nomignolo di Taliani si indicavano gli altri, quelli di oltre Isonzo.
A Grado, più conservatori, il confine, per esserlo, era Porto Buso antico confine con l' Italia.
I Taliani sono gli altri, noi gradesi siamo sempre qualcosa di diverso.
Nel 1915 (tratto da "l'Ombra di S.Michele" di Ferruccio De Grassi) spinti dall'evolversi dell'evento bellico giunsero a Grado un centinaio di marinai italiani provenienti dalle più disparate provincie, comandati dal Capitano Michelone, diversi di questi, un paio d'anni dopo, si sposarono con ragazze gradesi.
Ne seguirono molti altri e i figli di quei matrimoni sono ormai nonni e i loro nipoti residenti sull'Isola si sentono, giustamente, gradesi autentici ma non per questo meno "Taliani".
Il Graisan è un testa dura.
"nella foto alcuni dei primi Taliani a Grado"
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