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23 aprile, 2010

Il Trampolino


Luciano Cicogna da Johannesburg continua a rimuginare sulla questione della ricostruzione del trampolino fronte spiaggia nuova, e lo fa con grande piglio tecnico (è ingegnere esperto in centrali) ma in graisan.

Lui chiede pareri, io non voglio essere pessimista ma effettivamente le cose sono messe abbastanza in maniera complicata, dunque mi limito a pubblicare il suo pensiero e a ricordare il vecchio trampolino (vedi il link) e sperare che chi di dovere intervenga.

E' seguio l'argomento del trampulin e idealmente son d'acordo che 'l vegna ricostruio per i tanti motivi sostignui de tanta zente.
 
Quel che me preocupa xe' l'aspeto tecnico e legislativo.
 
Per al tecnico bisogna considera' l'altesa de l'acqua como' dato de partensa, ne l'area che 'l gera se vien sempre munindo e quindo bisognarava stabili' la' che xe' de falo tinindo conto de un inalsamento medio del fondo, dopo se pol sempre draga' disemo, e va previsto, una distansa de nuada ragionevole (massimo tresento metri) e vemo catao le coordinate. L'altessa minima co' la bassa marea podarave cussi' esse un 4m.
Per ve' una bona durabilita' e manutension minima co 'l saslo e maree, deve esse una strutura masicia e mescole moderne de cemento va ben.
 
Per al legislativo de quii ani a ogi xe' cambiao bastansa per l'aspeto de la sicuressa anche se no creo che sia una lege specifica per queste struture, bastansa rare in Italia e in giro in general. Se como creo manca, se tratarave de fa una analisi rischi dedicagia, garghe punto:
a) nuada, distansa del penelo, bagnin, barche a motor no xe' ben, ecc.
b) altessa del trampolin, co' 4m de acqua una tola elastica bassa 'ndarave sempre ben, per le piataforme alte no saravo no son esperto, ma creo no piu' de 3-4m. Ovvero un dovarave calcola per un tufo de impirada quanto se va drento in acqua al massimo co' una certa velocita'.
c) acessibilita' a la piataforma, cussa se le scalete le 'ndarave 'ncora ben incuo, forsi servirave anche impedi' che un se fassa mal sul spigolo del bordo.
d) controlo, de un bagnin fisso no creo che se scampa.
e) navigabilita', demanio, creo i sia superabili facilmente
 
Invesse per l'estetica, inserimento paesagistico, utilizassion se podarave fa bele robe, ma prima 'ndarave visto ben la lege.
 
T'ha' garghe opinion, pensiero o semplicemente tu crii (como me al 90%) che no ssia nissuma posibilitae de velo indrio?
 
Ciao
Luciano


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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il trmapolino resterà "amarcord".
Erano altri tempi, ora la burocrazia ha reso le cose più semplici praticamente impossibili.
Pippo1

Anonimo ha detto...

Ringrazio innanzitutto Enio e Luciano, ed apprezzo le considerazioni tecniche di Luciano.

Ad oggi la profondità sul posto con la bassa marea è di circa 2,80 mt; troppo pericoloso per usare torrette alte (e non mi capacito di come dai moli e dalla zattera, con l'acqua che oramai arriva alla vita, non si sia ancora fatto male nessuno).
Per avere sicurezza occorrono almeno 3,8 - 4 metri. Le piscine olimpioniche regolamentari di oggi, stabiliscono la profondità minima a 4,5 metri, ma con la piattaforma da 10 metri! 4 metri di acqua salata e più densa rappresentano la piena sicurezza.
Per evitare di dover dragare ogni anno o 2 anni (come comunque fatto per almeno 30 anni dalla vecchia azienda di soggiorno, dato che da molti anni la zona si sta insabbiando) conviene costruire il trampolino pochi metri prima delle boe rosse che delimitano l'accesso alle barche a motore. La profondità c'è, sempre. Le boe distano meno di 300 metri dal pennello/molo, e non è una nuotata impossibile. Basterebbe poi spostare il bagnino circa 50 metri più al largo, e/o magari mettere a metà strada tra molo e trampolino un piccolo zatterino di plastica tipo spiaggia "costa azzurra", da usarsi come tappa intermedia.
Senz'altro va segnalato sulle carte nautiche, ma farlo entro le boe, di pochi metri, ne semplificherebbe la burocrazia.
Sconsiglio le tavole elastiche, divertenti ma fragili, costose, difficili da contollare nei tufi e quindi pericolose.
Lo rifarei quasi uguale al precedente, semplicemente oggi con 3 torrette di altezze diverse, non più alte di quelle attuali, max 5 metri di altezza dall'acqua con la bassa marea. Piattaforma a parte le 3 altezze diverse accontenterebbero tutti, coraggiosi e non.

Costi:
Bigot si era informato; abbattere e smaltire l'attuale e rifarne uno simile, costa al 2009 circa 80.000 euro.

Altre soluzioni:
a) palancolare le colonne dell'attuale e riempirle di cemento, riaprendo così almeno la piattaforma bassa. Ma ne vale la pena ?
b) sfruttare il faro/presa acqua delle terme, potenziandone la struttura. Anche li la profondità è sempre suffciente. Forse è la soluzione più economica e non credo ocorra nemmeno adatare/segnalarlo sulle carte nautiche, dato che sarebbe nello stesso posto solo leggermente pù grande.


Per chi vuole approfondire le tematiche tecniche e normative, ecco un interessante link ad un sito fatto da un Architetto, ex tuffatore e giudice di tuffi della Federazione Italiana Nuoto.
http://www.studiopolazzo.it/requisiti.html

Cosa ne pensate ?

Francesco S.

Unknown ha detto...

Grazie F per le indicazioni, ci si rende conto che prima di tutto va approfondito e risolto il quadro legislativo, gli altri aspetti sono di importanza minore. Non per niente nelle varie spiagge sono oggi utilizzati sopratutto delle zattere in plastica gonfiabili con scivoli ed altre amenita' (per le quali non nutro alcuna simpatia) per superare sicurezza, permanenza, ecc.

Anonimo ha detto...

Ha detto Bernardis che lo farebbe anche lui, questo trampolino. Ma ora è preso con la variante Alberghi...