Il Diavolo.
L’eterno secondo, il figlio dei quartieri bassi destinato a una vita al di sotto delle sue possibilità, un’altra vittima del familismo spinto.
Questo è Satana, per gli amici Lucy.
Il termine "diavolo" deriva dal latino tardo diabŏlus, dal termine greco Διάβολος, diábolos, "calunniatore", "accusatore".
Satana, in latino Satănas, significa “avversario”, “colui che si oppone”.
Dunque io a Grado sono certo che non esista.
I nomi tradizionali del diavolo sono: Abraxas, Asmodeo, Astaroth, Baal, Baphomet, Belial, Belzebù, Demonio, Diavolo, Emaus, Eblis, Lucifero, Mefistofele, Satana, Tuberoch.
È l’incarnazione e la personificazione del principio del male supremo.
Ma meno di una moglie.
Vi sono diverse forme di adorazione del diavolo.
Fin da piccolo vedi Satana mentre suona una chitarra e va in moto con la biondona di turno.
Sarà cattivo quanto vuoi ma l’ufficio stampa è da paura.
Il Diavolo vuole la tua anima in cambio di una vita terrena di successo.
Dio pone delle regole alla tua vita terrena per garantirti un’anima immortale.
Quindi credo che d’ora in avanti li chiamerò semplicemente “uovo” e “gallina”.
A te la scelta per l' oggi e il domani.
Nell’ebraismo il concetto di “diavolo” non esiste, sostituito da quello più minaccioso e angosciante di “insolvenza”
Una volta ho cercato di vendere l’anima al Diavolo, ma no: niente da fare.
C’è crisi anche all’inferno e ci siamo messi d’accordo per una permuta.
Considerazione finale:
Sono così sfigato che nonostante la disponibilità non riesco a vendere l' anima al diavolo e si che abito in un paese che di anime al diavolo ne han vendute molte.
Nessun commento:
Posta un commento