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22 maggio, 2015

Caligae e riti propiziatori



Decisamente il tempo non aiuta, la Pentecoste è arrivata sull' onda di una perturbazione che sembra non voglia mollarci, dopo averci illusi con il tempo estivo dei giorni precedenti ora ci sta lasciando in braghe di tela proprio al momento del bisogno.
Mah? c' è bisogno di miracoli!

In questi tempi moderni  le previsioni del tempo hanno assunto un significato sproporzionato alle vere necessità di ognuno di noi, ma tant'è, siamo bombardati notte e giorno da previsioni in tutte le salse e condimenti, un tempo tutto era demandato all'esperienza e alle conoscenze dei vecchi saggi che mescolavano con grande ritualità realtà a misticismo.

Ma alle volte, nonostante la grande perizia che poggiava su conoscenze sperimentate dal tempo, c'erano dei fenomeni atmosferici molto temuti dai pescatori contro i quali si usavano degli espedienti che potevano essere considerati dei veri e propri riti in cui religiosità e magia erano fuse insieme. 

Uno di questi è chiamato la Quabita e i pescatori lo usavano contro temporali minacciosi e trombe marine per la salvezza di tutti coloro che sono in mare. 

Il rito veniva compiuto da un vecchio pescatore che disegnava sulla sabbia il Gropo de S.Simon in riva al mare poi, voltando il capo all'indietro, colpiva con un coltello il centro di questo disegno, nel mentre pronunciava:
S.Barbara e S.Simon deliberene de sto lampo e de sto ton e de sta saeta, S.Barbara benedeta.
Non era mai solo sulla riva, c'erano con lui altre persone che pregavano e cercavano di rispondere alle sue preghiere, quando non ne erano capaci si limitavano a dire: 


Anche questo come quelo .


E funzionava
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