Ai margini del territorio gradese di terra tra Belvedere e Boscat c'era un tempo una grande valle circondata da una pineta condotta e vegliata da un Gradenigo del ramo povero dei grandi Dogi di Venezia, pescatore e marinaio delle navi della Repubblica Veneta, ferito in battaglia e premiato dalla Serenissima con un lavoro di tutto riposo e una casa in un feudo marginale:
La Centenara"Dove il feudo della Centenara affoga nella Palude, un ponte di tavole metteva al casone del guardiano delle peschiere. Faceva quel tugurio posticcio da sentinella, incrostato di conchiglie e circondato da gusci vuoti, guardava la campagna di Aquileia con le nebbie spesse, le sue febbri, i fieni che sul terreno molle crescevano alti come biade"
Così descrive il Caprin la situazione del vecchio soldato e pescatore gradese a guardia di una terra contestata e ceduta ai signori della guerra friulani.
Prima territorio gradese, contestato e ceduto al Patriarca Aquileiese, conquistato dai veneziani ma ceduto ai Savorgnan per premiarli dell'apporto alle guerre della Repubblica, venne da questi ceduto dopo cinque secoli ai Colloredo di Montalbano.
Attualmente Belvedere è territorio Aquileiese ma là Grado ha una sua frazione: Boscat e la sua storia porta lontano, vediamola in breve.
La storia di Belvedere inizia con la famiglia Savorgnan, nobili friulani di origini Aquileiesi fedeli al Patriarca prima e alla Repubblica Veneta poi, che li ha come padri nobili e presenti nel Maggior Consiglio, per premio al loro appoggio aveva concesso loro le terre confinanti con Grado riconquistate al Patriarcato.
I Savorgnan costruirono una roccaforte sulla Centenara isola storica gradese di cui si erano appropriati con l' inganno colmando in una notte una parte del fosso che ne faceva un' isola, il che automaticamente la definiva territorio lagunare e quindi di proprietà gradese (la prima speculazione edilizia con inganno della lunga storia gradese)
L' alleanza dei Savorgnan con i dogali porta alla conquista della piccola patria del Friuli da parte della Serenissima.
Ma la Centenara fa parte della storia gradese
Ci sono varie ipotesi sull'origine del nome:
per alcuni storici deriva dai "centonari" i sarti militari romani che fabbricavano vele e corde per navi, per altri i "Centonarium" erano soldati disboscatori perchè al tempo la Centenara era ricca di alberi che formavano una grande pineta.
Per capire bene qual'e la collocazione geografica odierna della Centenara, oggi è la zona del Campeggio di Belvedere.
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