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11 aprile, 2019

Le Scusse - Le Conchiglie


Io ci ho passato la vita tra le conchiglie,  megio e più lirico in graisan  le "scusse".
Le conchiglie.
La natura in tutta la sua bellezza.

E' quasi musicale osservare le linee incredibili, i ghirigori che mano umana non riesce ad immaginare e che ad ogni sguardo sorprendono perchè cambiano colori a secondo dell'angolo da cui le guardi.

Ostriche, vongole e cozze furono introdotte nell’alimentazione umana fin dall’età della pietra. 

Nell’antica Grecia le ostriche erano un cibo comune, come rivela l’istituzione dell’ostracismo, ossia la pratica di votare l’esilio di un cittadino scrivendone il nome sulla conchiglia. 

Il latino Varrone ne descrive la tecnica d’allevamento e nella gastronomia romana le ostriche, lavate nell’aceto e conservate in vasi sigillati con la pece, erano un cibo pregiato. 

Dunque cibo, alimentazione proteine nobili, niente grassi molti sali minerali, ma non basta c'è ben altro su:

 "le Scusse".

I molluschi sono degli afrodisiaci naturali straordinari, la loro efficacia è testimoniata, anche questa volta fin dall' antichità, leggete questa descrizione dell' atto del mangiare un' ostrica:

Si sorbiscono dalla conchiglia con un leggero risucchio - un bacio di Giuda - prima di posarle al centro della lingua. Si spinge il frutto verso il palato indugiando un attimo per consentire alla differenza di temperatura di far sciogliere la parte cristallina e far scendere sulle papille il succo apprezzandone sapidità, acidità. Poi si fa scivolare il mollusco tra i molari leggermente aperti. Si indugia ancora un istante e solo ora si possono serrare i denti, lentamente, delicatamente, goduriosamente. Un istante di riflessione e un colpo ancora. Basteranno cinque o sei spinte dei molari prima di inghiottire per assaporarne la sodezza delle carni ed il retrogusto. Che ci sia della crudeltà in tutto questo è probabile, è inevitabile.

Assolutamente sexy!


Scusse
sogni masenai, 
da onde quiete 
de risaca.

Una magia del mare,  la spiaggia offre in quantità questi pezzi di vita che ho colto in foto.
Mi pare abbastanza per giustificare l' impegno di una vita. 
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2 commenti:

Django ha detto...

Ciao Ennio... non per niente qualche anno fa un autore letterario inventó il termine cozzapesca per dare un nome a quella cosa lì... sì sì , quella... unendo il pelosetto della pesca e il liquido marino della cozza... ;)

Ennio Pasta ha detto...

ciao, mi fa piacere rileggerti.