c’era una volta, un dosso di sabbia…..crcondato dal mare
d’inverno battuto dalla bora, ma all’ estate baciato da tanto sole. soprattuttointorno a questo lido, tante conchiglie, che il mare ed il tempo avevano mischiato, integrato con lsabbia
questo dosso bello alto, i nostri avi edificarono il loro borgo: Grado.
non c’è costruzione antica, non ‘è vecchia costruzione qua nell’ Isola he su questi muri non abbia un impasto con le nostre conchiglie…. con le nostre “Scusse”…. Perchè così si chiamano aGrado le conchiglie— “Scusse”….
piltri,Onge del Signor, Peverasse, caCaravoi.
nei muri delle nostre chiese millenarietra un mattone e l’ altro, le molte sono impregnate da “Scuse”.
e nei resti della chiesa “de Corte” c’è perfino un guscio conchiglia”umana de mar” lumaca di mareintatta nel tempo sta là, bianca, quasi un simbolo.
oi siamo n dosso di sabbia conchiglie. “Undosso de Sabion e Scusse”….
clave de s. Pier naridole, onde de la madonna. bisogna conoscere le “Scusse”.
giovanni “stiata”Marchesan.
Nessun commento:
Posta un commento