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26 dicembre, 2010

Il Fossalon di Grado




La storia di Grado è costellata di Commissari e molti di essi sono andati spesso e volentieri contro il volere popolare, a tal punto da poter parlare di corsi e ricorsi storici.

Nel 1927, Grado come al solito Commissariata per le solite baruffe tra "politici" locali, il Commissario ad acta decise di vendere 2000 ettari di Laguna, l'estremo lembo levante della Laguna all'Opera Nazionale Combattenti che, all'italiana, faceva da prestanome all'Ersa per ottenere i contributi che lo Stato concedeva agli ex combattenti, per realizzare una grande bonifica da cui sarebbe nato il Fossalon.

La Laguna di Levante o "Palù de sora" comprendeva il Promero, La Lama, L'Averto,il Golometo e Punta Sdoba.

Si scatenò una rivoluzione, guidata da il capo carismatico della piccola comunità de casoneri che popolavano quel tratto di Laguna:
Giovanni Fumolo conosciuto come "Barba Nane Strolo" o Podestae de Golometo" che guidava una settantina di persone.

Nonostante le proteste veementi non ci fu nulla da fare e nel 1928 fu perfezionato l'atto di vendita all'Opera Combattenti. (ricorda qualcosa di odierno)

Nasce così, su una baruffa, il Fossalon di Grado, bonificato a son di badili e carriole da uomini provenienti dal vicino Veneto sempre alluvionato e affamato, quegli uomini, che i graisani denominarono "piavoti" o "mantelline" gente dura e laboriosa arrivata a Grado con vecchie biciclette, bonificarono a mano il territorio strappandolo alla Laguna, scavando canali di sgrondo, costruendo argini perimetrali di difesa e meritandosi con un enorme sacrificio il diritto alla terra.

Quasi che il ricordo di quelle proteste sia traccia indelebile, il rapporto tra la gente di Fossalon e quella di Grado non è mai stato facile, sembra si sia due corpi estranei in uno stesso Comune.

A Fossalon hanno sviluppato una cultura propria, autonoma perpetuando modi di fare e di dire propri.
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Se inpara sempre gargossa de novo, no savevo l'origine de' soranome Piovoti.
Grassie.

thor

Ennio Pasta ha detto...

Un particolare poco noto era che viaggiavano con la bicicletta e con la sola ruota della carriola, a quei tempi fare una ruota era complicato e costoso, la ruota rappresentava una patrimonio per i carriolanti che si costruivano i pianali delle carriole sul posto di lavoro ma la ruota era patrimonio familiare.
Qualche famiglia ormai radicata qui da noi ha come cimelio di famiglia proprio la ruota del trisavolo emigrante a Grado, a Fossalon o Boscat.

Anonimo ha detto...

Solo Delby ha unito i gradesi con i fossalonicesi ......

Anonimo ha detto...

Da Barba Nane Strolo al Bisato......gambia i nomi ma no gambia le situasion!!!!

Sbrissa

Ennio Pasta ha detto...

La ricerca ze un dedicagia a voltri, 'desso se tratta de aumentà la quota de setanta che veva Barba Nane Strolo.
Ciao

Anonimo ha detto...

al momento semo al 10% della via, in 7 ufficialmente iscritti, con molti sostenitori morali!.

Ma più che iscritti a me me piazarave vighili in piassa co zè al momento che conta

Sbrissa...

Anonimo ha detto...

Mio nonno Valerio è stato uno di quelli che ha bonificato Fossalon con la sua "squadra".. É vero.. biciclette e carriole dal primo filo di luce fino a sera..
Francesco Meneghel