IO E LA. NEBBIA
Nient’altro che nebbia
attorno a me.
Il mondo è celato,
nascosto, oscurato.
Un velo grigio lo copre,
spesso manto asfissiante.
Contorni sfumati,
forme imperfette, indistinte.
Nebbia.
Confusione.
Angoscia.
Ogni passo
è un tuffo nell’ignoto.
Le mani cercano, affannose,
un appoggio.
Un qualcosa di concreto, reale
Qualcosa che non sia nebbia.
Mi muovo a passi lenti,
insicuri.
Gli occhi, come ciechi,
cercano disperati
di scorgere qualcosa,
oltre quel velo,
oltre quel grigio,
oltre la nebbia.
La testa gira,
confusa, angosciata.
La nebbia penetra in essa.
E tutto diventa confuso,
i pensieri sfumati,
oscurati dalla paura.
Le ginocchia si piegano,
impotenti.
La testa si china,
le mani salgono a sorreggerla.
E poi,
dopo un’ora,
dopo un giorno,
dopo un mese,
dopo un anno…
…il sole.
La nebbia si dirada,
l’angoscia svanisce,
l’azzurro del cielo torna a regnare.
Mi rialzo,
trionfante,
la gioia nel cuore.
«Non potrà esserci nebbia per sempre.
Qualunque cosa accada, il sole tornerà a brillare.»
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