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17 aprile, 2023

GRADO A WIENNA


Che Grado da oltre un secolo sia la spiaggia prediletta dagli austriaci è noto. Meno noto – ma forse non ai gradesi – è che proprio a un austriaco va il merito di aver immortalato le immagini dell’isola d’oro di un secolo fa. Era anche lui un villeggiante, capitato a Grado per caso a bordo di un piroscafo salpato da Abbazia. La località lo affascinò immediatamente, tanto da legarlo a sé per tutta la vita. Parliamo di Moriz Fürst, viennese, classe 1872, figlio di un gioielliere ebreo e appassionato fin da giovane da quell’arte appena scoperta che era la fotografia.

  • Fürst giunge a Grado per la prima volta nel 1892, per una vacanza a conclusione degli studi. È amore a prima vista. Vi ritorna anche negli anni seguenti, ogni estate. Nel 1896 Grado è tappa obbligata anche del suo viaggio di nozze. Ogni soggiorno costituisce per lui un’occasione di fotografare Grado in tutti i suoi aspetti: la città vecchia, la basilica, l’arenile, la laguna, il lavoro dei pescatori, i primi stabilimenti balneari con i loro frequentatori. Molte di quelle foto diventano cartoline e portano le immagini di Grado a Vienna e in giro per l’impero, contribuendo a farla conoscere in tutta la Mitteleuropa.

    Il padre vorrebbe che Moriz gli subentrasse nel laboratorio orafo, ma il figlio ha altro in testa: nel 1905 rompe gli indugi, torna a Grado e apre a villa Bauer un negozio di souvenir, bigiotteria, articoli di moda, costumi da bagno. Fino al 1914, così, Moriz Fürst trascorre le estati a Grado, dove gestisce il negozio e continua a scattare fotografie, e gli inverni a Vienna. La guerra interrompe la sua attività, ma a Grado ritorna subito dopo, nel 1919, per riaprire il negozio. Vi lavora fino al 1922, anno della sua morte. L’attività viene proseguita dai familiari e, con alterne vicende e un trasloco in via Caprin, è continuata fino al 1991. Di Moriz Fürst è rimasto il ricordo e soprattutto sono rimaste le sue fotografie, testimoni straordinarie di una Grado che non c’è più.

    Quelle foto ora sono tornate a Vienna, per essere fatte conoscere, probabilmente per la prima volta, ai concittadini del loro autore, attraverso una mostra allestita nella sede della Raiffeisen Bank della Bassa Austria, in Seilergasse 8. L’iniziativa è stata del Consorzio Grado Turismo, mentre l’allestimento è stato curato da Mauro Bigot. La mostra ha il titolo “Maurizio Fürst: da Vienna a Grado” e comprende foto scattate tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900, accompagnate da didascalie in tedesco e in italiano. La mostra è accompagnata dal volume “Da Vienna a Grado” edito nel 2008 da Senaus, di cui sono autori Maurizio Cacciavillani ed Ezio Marocco.

    All’inaugurazione, avvenuta nei giorni scorsi, hanno partecipato il presidente del consorzio gradese Roberto Bernacchia, che ha portato il saluto ai presenti assieme al socio Thomas Soyer. Ha parlato anche Silvana Olivotto, ex sindaca di Grado, sostenitrice dell’iniziativa quando rivestiva la carica di prima cittadina. Gli onori di casa sono stati fatti da Christian Konrad, boss delle Raiffeisen Bank (è presidente della Banca regionale della Bassa Austria, che ospita la mostra, ma è anche presidente del consiglio di sorveglianza della Raiffeisen Zentralbank). Konrad può essere considerato un “testimonial” d’eccezione di Grado: ai presenti ha riferito di aver comprato casa a Grado e li ha invitati ad andare in vacanza nell’isola d’oro. Tra gli intervenuti alla cerimonia inaugurale, l’ambasciatore d’Italia a Vienna Massimo Spinetti, il direttore dell’Enit Gaetano Manzo e il direttore dell’Istituto italiano di cultura Dante Marianacci. 

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