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06 luglio, 2009

2012- La fine del Mondo secondo i Maya



I Maya sono un popolo con una storia antichissima, eppure di loro sappiamo ancora molto poco.

Probabilmente, contro la loro volontà, tanti scrittori di tutto il mondo, continuano a ad attribuire a loro previsioni catastrofiche sulla fine del mondo.
Insomma fanno portar loro sfiga.
L'ultima è la data del 21/12/2012 che secondo il calendario Maya è la data finale, non c'è altro dopo.

Vediamo allora più in dettaglio il loro modo di vivere per conoscere meglio questo popolo misterioso:

I Maya vivevano in sontuosi palazzi a forma di spazio sotto gli alberi, costruiti perlopiù in legno lavorato a tronco con corteccia e tegole di foglie che servivano per ripararsi dalla pioggia, una delle tante invenzioni Maya.
Il loro abbigliamento era semplice e allo stesso tempo raffinato; la moda maschile, per dirne una, prevedeva un elegante batacchio penzolante fra le gambe, forse usato per misurare il tempo.

Molti associano i Maya alla violenza dei riti religiosi, ai sacrifici umani e così via, ma questa fama è assolutamente immeritata.
Facevano tributi di sangue alle divinità, è vero, ma la cosa non li divertiva per niente.

Il sistema cosmologico dei Maya poneva la Terra al centro dell’universo e il Sole, gran sorriso della divinità, al di sopra dei pezzi di stoffa (le nuvole) che portano alla bocca una ciotola di formiche (la Luna) ruotanti verso destra con la pancia sporgente (le stelle, Giove e Plutone).

Che altro?

Si spostavano da un posto all’altro usando gratuitamente i piedi, non avevano centrali nucleari e, scoperta recentissima, sono stati i primi a inventare la polvere da sparo, la usavano per condire una cucina altrimenti sciapa.

Un discorso a parte merita il calendario di questo grande popolo, probabilmente uno dei più ingegnosi e sofisticati.
L’anno è suddiviso in otto mesi, uno subito e gli altri a seguire.

Il primo mese è quello stabilito per fecondare le donne e ha la durata di ventisei giorni, mentre gli altri durano in tutto duecentocinquantuno giorni e sono assegnati alla fecondazione delle donne che non ci stanno.

La durata dell’anno Maya è quindi di duecentosettantasette giorni più o meno undici a seconda dell’umore del dio Oca Selvatica, che si manifesta sotto forma di oca selvatica tutte le volte che un Maya incontra un’ oca. Non è strettamente necessario che sia selvatica.

A noi questo calendario può forse sembrare scomodo, ma sarebbe sbagliato giudicare una cultura così lontana con i nostri criteri.
Per i Maya la precisione e la regolarità non erano valori, mentre tenevano in grande considerazione l’imprecisione e il fare le cose a cazzo.

E poi ci sono i leggendari rutti Maya, terrore dei nemici e all’occorrenza pratici asciugacapelli.

Da tutto questo e con queste premesse, i nostri scrittori contemporanei,sono riusciti a dedurre che il 21/12/2012 sarà la data dell'estinzione del genere umano (hanno scritto una trentina di libri sull'argomento) ed io sono incazzato perché ho letto uno dei questi tomi dove lo scrittore, pur di aver ragione, fa la punta al battacchio dei passeri mescolando storia, superstizione e fantasie.

Nel caso avessero ragione, tenetevi duri, ora lo sapete: 21/12/2012. può essere la nostra data.
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1 commento:

Alien ha detto...

Mi sembra che le cose non stiano proprio cosi' come le
descrivono i catastrofisti-fine del mondo...
e' soltanto la "fine" del loro "grande periodo" - calendario che poi riparte da zero.
Quindi, chi sara' ancora vivo il 21.12.2012 di sicuro mangera' il panettone ed andrà al veglione di fine anno ...
Questo augurio vale x tutti !
ciao,