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31 luglio, 2009

Le nuove Terme e l' Uso civico


Il sindaco per la costruzione delle nuove Terme propone di cedere gli usi civici in cambio della miseria di uno sconto per l'ingresso in piscina, neanche gratis, uno sconto in cambio della cessione dei diritti d'uso civico che garantiscono a noi cittadini di essere protagonisti, approvando o disapprovando, le operazioni colossali che partono sempre sotto l'egida del bene collettivo e finiscono sempre in tasca ai soliti noti.

"Il diritto di uso civico di pesca nel territorio comunale di Grado e più in generale nell’area friulana e veneta, è stato, come è noto, storicamente assoggettato a 3 distinti ordinamenti: quello della Repubblica di Venezia, caratterizzato da un’ampia tutela tuttora insuperata, quello austriaco (influenzato dalla normativa napoleonica) e, infine, quello italiano.

Il diritto veneto garantiva una vera e propria proprietà collettiva degli usi civici di pesca in capo ai “cives” con assoluto divieto di ogni mutamento o di indebita interferenza da parte delle autorità locali, in quanto diretta al sostentamento delle popolazioni.


Per contro il diritto austriaco, che tanto si addice al decisionismo rampante di tanti attuali amministratori locali segnatamente in materia di usi civici, non concepiva le proprietà collettive come entità separate dal Comune. Inoltre, ammetteva la perfetta usucapibilità trentennale di tali beni collettivi, compresi quelli che nel diritto italiano sarebbero stati successivamente qualificati come beni demaniali.
Infine, giustificava l’introduzione di queste pesanti limitazioni sull’insostenibile assunto che non si controverteva su diritti di proprietà in capo ai “cives”, ma soltanto di diritti di pesca astrattamente configurabili come “usi civici”.

Ora il Comune ricomincia partendo proprio da questo punto "diritti di pesca astratti e impraticabili al giorno d' oggi" e questo è sospetto perchè non viene considerato il diritto collettivo che impedisce a qualsiasi amministratore di fare il furbo senza consenso popolare, garanzia quindi per la popolazione residente un po trascurata in questi ultimi decenni
Giova, per esempio, rammentare la sentenza del Tribunale di Venezia in data 21 maggio 1911 contro la denuncia presentata contro i suoi stessi concittadini dal sindaco che, l’anno seguente, veniva pertanto condannato dal Pretore di Portogruaro al risarcimento dei danni sofferti dai “cives” a causa della denuncia penale e della temporanea inibizione a pescare.

Bhe io sono, gradese figlio di pescatore, pescatore fiero di esserlo e con il pedigree di autoctono e se se mi gira voglio esercitare il mio diritto di pescare nella nuova piscina
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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Condividiamo. BRAVO.
6 forte Gratacasa ;-)

Ma ET no!!!

Anonimo ha detto...

Finalmente duti a caccia e pesca in spiagia ........ Per fortuna che vemo l'uso civico sinò i varave costruio per duto....... e i graisani i varave dovuo nda a sta a Aquilea o a Terso. E invese semo ncora paruni de duto che cul che vemo vuo.........

Anonimo ha detto...

Ancora per poco.........

Ma siamo padroni di molto...

Gli Usi Civici... ( riscoperti al momento giusto )

Vedere Marano.

Saluti

Anonimo ha detto...

Usi civici di caccia e pesca, particolarità?

Si deve ricordare che vi sono due specie di usi civici che rappresentano una eccezione all´obbligo della liquidazione:

l´uso civico di caccia e di pesca.

Nel sistema della legge si distingue tra usi civici di caccia, che derivano da un titolo, e consuetudini di caccia.
In entrambi i casi, la loro permanenza in capo alla collettività è subordinata alla compatibilità con la migliore destinazione data dal proprietario al fondo; con la differenza che mentre le consuetudini di caccia si estinguono senza compenso, gli usi civici devono essere liquidati con compenso.
Per quanto riguarda gli usi civici di pesca, il Regolamento n. 332 stabilisce che essi non sono soggetti a liquidazione e che devono essere esercitati secondo uno speciale regolamento.

A te Gratacasa...
Ciao

Ennio Pasta ha detto...

Per tutti gli autentici anonimi che hanno scritto, consiglio la lettura del ricorso presentato dal neonato Comitato per gli Usi Civici a questo link: www.friul.net/articui_vicinia.php?id=369

Un commento dedicato a chi fa dell'ironia:
guarda bene la foto accompagnatoria del post dice: Down but not out.
tu sei sicuramente out senza speranze ne voglia di combattere.

Anonimo ha detto...

Down but not out.
Lo sono sicuramente tutti i gradesi, che si sono sempre dimostrati un "popolo di chiacchieroni ed inconcludenti".

Comunque
Si spera sempre nel Comitato per gli Usi Civici. Almeno sono persone PURE!!!
Intendetela come volete.

Gradesi = aramatevi e partite.

Almeno loro rischiano grosso, in palio ci sono 100milioni di euro.
Per gli altri!!!
Saluti

Anonimo ha detto...

Mi sa che c'è confusione tra gli "anonimi". Anche per chi legge...
Vero?

Anonimo ha detto...

Finalmente duti a caccia e pesca in spiagia ........ de gnoche