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15 luglio, 2009

Fulgidi esempi di democrazia e il caso Grillo


Vediamo se ho capito bene: a quanto mi dicono la democrazia e' quella roba che si sono inventati secoli fa un gruppo di intellettuali greci bisessuali con l'idea strana di far decidere le cose al popolo e non ai capi.

Siccome e' un casino far decidere tutto a tutti, allora con il voto si sceglie in mezzo al popolo qualcuno che ha la responsabilità di decidere, e quel qualcuno può essere anche uno qualunque, e non necessariamente il membro di una ristretta cerchia di eleggibili.

E dopo migliaia di anni di perfezionamento di questa idea, arriviamo ai partiti che oggi hanno fatto della democrazia il loro cavallo di battaglia, la loro ragione sociale, il loro marchio di fabbrica, l'unica connotazione ideologica.

Per votare alle primarie non c'è nemmeno bisogno della tessera, se fai numero nessuno ti viene a chiedere di che segno sei a parte quello zodiacale.
Basta pagare qualche soldino e puoi esprimere il tuo voto senza troppe formalità.

Ma se vuoi esprimere la tua disponibilità a formulare un progetto politico e vuoi candidarti per realizzarlo allora sono cazzi tuoi, e la ricetta e' complicatissima.

Del partito maggiore non parliamo, si sa come vanno le cose, sissignore signore.

Ma mi aspettavo cose diverse dal partito, quello minoritario e dell'espressione massima di democrazia, (a loro dire) dopo un sacco di promesse di rinnovamento appena si è paventata l'idea di uno che può spaventare hanno fatto quadrato e spolverato il regolamento che impedisce a chiunque non vogliano quei quattro alla guida di partecipare e rompere le scatole.

Stà povera democrazia è costantemente sballottata e vilipesa in nome del bene comune, ovviamente.
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