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29 novembre, 2009
Rosario: dal cilicio al silicio
Tempi che mutano, simbologia religiosa in discussione, preghiere che diventano risse verbali, paladini della fede improvvisati che per apparire si trasformano da pagani in bigotti "basabanchi":
Eppure c'è una preghiera della Chiesa che attraversa questo impatanato, olezzante "nuovo" e conserva il grande sapore di una volta, il sapore autentico della fede: Il Rosario.
Il Rosario è una preghiera democratica, si fa assieme ma non occorre la presenza del prete per recitare i misteri: gaudiosi, gloriosi e dolorosi.
Mi ricorda le serate di primavera/estate con le donne in strada attorno alla cappella della Madonna a pregare con grande intensità e con una cadenza quasi musicale, noi bambini a correre e giocare sullo spiazzo e i continui -ssst!- lanciati periodicamente tra un Ave Maria e l'altra.
Ma la Chiesa si evolve e segue i tempi, così anche il rosario diventa un oggetto elettronico, un ovetto con registratore incorporato che ha il rosario per ogni giorno della settimana, comprese le litanie.
Grande successo e apertura di un sito appropriato, non c'è più religione.
Dal cilicio al silicio.
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