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31 luglio, 2010

Grado è un paese per vecchi


Ieri rientravo dal lavoro.
Luglio, traffico rallentato da una pacca di macchine, a lato la pista ciclabile.
Un nonno in bicicletta con nipotina: una meraviglia di bambina con codini biondi e occhioni azzurri.
Ho sorriso: guarda che momenti teneri ci sono ancora,in giro.
Con l’auto, procedevo a passo d’uomo lungo la via che porta in centro.
Sulla pista ciclabile a fianco, rivedo sopraggiungere a pedalata fortissima nonno e nipotina.
Ostia, come ci dava, il vecchietto.
La colonna di auto si è mossa un po’ più velocemente.
E’ stato proprio in quel momento che, senza guardare da nessuna parte, il nonno di punto in bianco e a pedalata fortissima ha abbandonato la ciclabile, buttandosi in mezzo alla strada dove stavo anche io.
Ha tagliato la strada ad una Peugeot davanti a me.
La Peugeot ha sterzato di colpo a sinistra, evitando per miracolo la bici nonchè una Punto che veniva in senso opposto.
Io ho sterzato a destra, evitando Peugeot e Punto e anche un palo di delimitazione della ciclabile.
Quello dietro ha frenato alla diosanto, inchiodando a tre milllimetri da me, evitando Peugeto, Punto, me e palo.
Quello dietro ancora ha inchiodato ancor più forte e sterzato a destra, evitando Peugeot, Punto, me, palo e quello dietro di me.
Per mero culo, nessuno s’è fatto male o ha subito danni.

Siam ripartiti, sbigottiti .
Nel superare la bici del nonno,quella che stava alla guida della Peugeot ha rallentato, guardandolo.
Il nonno ha fatto il gesto “cazzo vuoi?” e ha fatto segno di smammare.
Quella della Peugeot gli ha suonato, ed ho suonato anche io.
Ci siam beccati le bestemmie del nonno: “andate a cagare, stronzi” , s’è udito benissimo,mentre rientrava nella ciclabile di punto in bianco, così come ne era uscito.

La nipotina sgranava gli occhioni.
Attonita.
Avrei voluto il numero telefonico per chiamare i suoi genitori.
Magari m’avrebbero mandato a fanculo anche loro,chissà.

E' la "stagione" che bellezza!
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