Cerca nel blog

07 settembre, 2010

Malta, muro e Laguna Golosa


Ricevo da Enzo, un amico, una lettera che è il suo pensiero sulla vicenda della Laguna Golosa, un modo di vedere le cose diverso e quindi nel rispetto della libertà di pensarla come si vuole va pubblicato perchè ognuno tragga le considerazioni che vuole, è bella comunque sta cosa, finchè si resta nei limiti della cortesia e non si scade nell'offesa, sentire tutte le campane è giusto," me li vego sentai in spiagia un che siga malta e un muro"

Caro Giorgio.
Senza nessuna velleità polemica vorrei fare alcune riflessioni sulla tua indignazione per la manifestazione “Laguna Golosa”.
Non entro nel merito dei modi in cui si è rapportata la Regione con le varie associazioni per l’organizzazione di tale evento, qualcuno sperava che avendo un filo diretto attraverso un Consigliere Regionale le cose potessero andare meglio. Comunque dovremmo anche considerare che organizzare troppe cose in tempi strettissimi non è cosa facile.
Mi risulta che, da almeno un secolo, Grado si occupa di turismo oltre che di pesca, ovviamente. Quello che caratterizza in maniera inequivocabile le località turistiche è l’ospitalita. Mi riferisco a quel senso di piacere che gli operatori dovrebbero avere nel ricevere in casa propria persone che condividono l’amore per quei luoghi. Da anni Grado promuove le proprie strutture turistiche girando per l’Europa e ricevendo sempre un ospitalità meravigliosa. Da un po’ di anni abbiamo fatto della nostra gastronomia il cavallo di battaglia per promuovere in maniera diversa e più moderna le nostre bellezze, laguna compresa.
Quando ho letto le tue affermazioni sono rimasto estremamente stupito. “La Presidenza del Consiglio, che son siguro che la caccia la grana, e tanta, per fa promossion de un ambiente belo e la sova cultura !
Co duta quela grana a che serve ingrumà anche de publicità ?
Tipicamente Friulano in te'l nostro Palù ?!? (Vemo forsi al caseificio del montasio in Sentinela e i porchi co'l maselo magari in Montaron?.”
Da parecchio tempo i ristoratori gradesi affiancano Turismo FVG per la promozione turistica e partecipano a varie manifestazioni a Vienna, Salisburgo o Kitzbuhel presentando il boreto, le vongole, i fasolari e i vini del Collio. Ti immagini come si sentirebbero se i rappresentanti di quelle città dicessero: inorriditi, “rimanete a casa vostra che qui si magia solo crauti e salsicce e si beve birra”. Quelle manifestazioni sono finanziate anche dai contribuenti austriaci.
Credo che, vivendo di turismo, certe chiusure non ce le possiamo permettere, abbiamo bisogno di andare in giro a promuovere il nostro paese e dovremmo dare la stessa ospitalità che abbiamo sempre ricevuto e continuiamo a ricevere.
Con stima e simpatia.
Enzo Tirelli
P.S. Una domanda al presidente dei Graisane de Palù: “mè che de palù son de siguro, son un mamolo de palù o un foresto de palù?” Ahahaha ciao.


Share/Bookmark

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo con quello che scrive Enzo. Pur preservando le tradizioni bisogna guardare avanti, anche se in questo caso non mi sembra che accettare i"montasio" sia un grande passo....e comunque l'evento è stato sponsorizzato dalla Turismo FVG. Auspicherei invece "Casoni aperti" ed allora si che ci si potrebbe fregiare del "TIPICAMENTE GRADESE" ma avremo mai le capacità per fare una manifestazione simile?

Rosanna

Anonimo ha detto...

Caro Enzo.
Ti ringrazio per la risposta al mio "sfogo" di qualche giorno fa: il metroquadrato di pubblicità dei ristoranti da Tarvisio alla Bassa friulana mi ha fatto inalberare. E mi ha fatto arrabbiare il taglio prettamente commerciale che ha avuto la manifestazione: per una volta che il FVG si ricorda di Grado per un evento promozionale (importante) si poteva fare molto di più, senza proporre (spero non artatamente!) il tipicamente friulano, che non calza con il luogo ed è culturalmente falso.
Al di là di questo, come tu giustamente dici "Ogni giossa dal siel bagna la tera!".
Quindi, ben venga ogni tipo d'iniziativa (ma non bruciamola!).
Concordo pienamente che il nostro unico futuro è il turismo, e infatti anch'io mi trovo sempre a discutere di un indispensabile progetto di rilancio del turismo (e non del mattone!).
Mezzo mondo ormai fa turismo solo con la propria cultura ed enogastronomia. Noi, in più, abbiamo il mare, la laguna (incredibile!), la storia ed una ubicazione perfetta: in pratica abbiamo tutti gli assi in mano ancora da giocare !!
Quanto ai ristoratori, sono dei benemeriti. Mi riferisco in particolare ad uno, che non manca mai agli eventi, talvolta rimettendo di tasca propria: meriterebbe un riconoscimento.
Quanto invece ai graisani, (anche rispondendo a Rosanna) io non sarei così pessimista, dopotutto ci si trova bene: sono di carattere un poco taciturno ed un poco pigro !
Ma quando si dovrà remare, remeranno il doppio degli altri.
Ti saluto.

Giorgio

PS: A sto punto, tu son quel che tu te sinti d'esse !

Anonimo ha detto...

OK. Giorgio se ciò Ti fa sentire meglio, contento Te....
Non ci sembra che le Associazoni di Grado si diano un gran dafare per organizzare eventi e poi ci si lamenta se altri lo fanno. Dai su, bon. Vardè de sveiave e de non pianse sempre.
Ciao Giorgio

Davide Tommasin ha detto...

Salve, mi permetto di rispondere con una piccola parentesi a Rosanna: Casoni Aperti - http://www.CasoniAperti.com - come evento esiste già ed è il nome che abbiamo dato noi del CKF - Canoa Kayak Friuli al nostro evento appunto perchè, nato da un' idea spassionata ormai già 2 anni prima del "bocon de oro" e "Laguna golosa" (quest'anno c'è tata la 4a edizione), volevamo conciliare la passione per la pagaia con il mare, la laguna ed i casoni perchè anche a noi kayaker e sportivi non disdegnamo un buon pranzo a base di pesce e prodotti della nostra zona.

In quanto all' evento Laguna Golosa concordo con il tuo commento Enzo quando scrivi "E mi ha fatto arrabbiare il taglio prettamente commerciale che ha avuto la manifestazione: per una volta che il FVG si ricorda di Grado per un evento promozionale (importante) si poteva fare molto di più, senza proporre (spero non artatamente!) il tipicamente friulano, che non calza con il luogo ed è culturalmente falso."

Cmq c'è sempre tempo per ottimizzare e migliorare senza perdere i finanziatori, il punto è che si potrebbe dare un' immagine un po più "coordinata" tra i prodotti ed il luogo in cui ci si trova per valorizzare veramente questi ultimi.

Un saluto